BERLUSCONI PRESIDENTE DE CHE

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Che creduloni gli italiani. Più che creduloni, tolleranti e nostalgici. Un non candidabile ad alcuna carica istituzionale, in quanto Severinamente condannato per frode fiscale, che pone in atto una campagna elettorale con tanto di manifesto diffuso in tutt’Italia: “Berlusconi-Presidente”, peraltro autorizzato dal Ministero dell’Interno, fa capire quanto sia magnanimo e generoso il popolo italiano nei confronti di chi giochicchia con le Istituzioni. Nessuna insurrezione popolare, tutt’altro! I sondaggi lo indicano addirittura quale probabile vincitore insieme a Salvini e Meloni.

Forse per un “Dell’Utri-Presidente” ci sarebbe stata una certa reazione popolare, ma all’81enne ex-cavaliere gli si ‘consente’ (quasi) tutto essendo considerato nell’immaginario collettivo il Totò di ‘Guardie e Ladri’ che grazie a cavilli, lodi e leggi ad personam, costruiti ad hoc dai suoi onorevoli cavalli, alfieri e torri, è riuscito a farla sempre franca contro l’agguerrita magistratura.

Ma che senso ha quel “Berlusconi-Presidente” in una campagna elettorale? Presidente de che, della bocciofila di Arcore o della Lega calcio, visto che a premier non gli è consentito aspirare? Ma è chiaro no, presidente per finta, nel senso buono, un modo di dire, per ridere e scherzare come quando nelle riunioni di condominio si chiede: “Chi vuol fare il Presidente ?” e tutti fanno il nome del più anziano per sfotterlo o per farlo sentire importante (dal film ‘Metti una sera a Presidente’). Diciamo che “Berlusconi-Presidente” potrebbe essere anche una rivincita contro la fidanzata giovane che ormai lo tiene al guinzaglio essendosi creata in casa un’atmosfera animalista, a dispetto dei bei tempi quando si organizzavano feste e festini con frustini (per uova allo zabaione) all’insegna del liberi tutti.

Gli italiani ormai lo conoscono bene e lo lasciano fare, così pure le televisioni che lo invitano a tutte le trasmissioni per vedere l’effetto che fa con quella faccia rifatta ex-novo. Vespa, Gruber, Annunziata, Floris, in coda dopo Barbara (D’Urso) per accaparrarselo perché fa audience con quella sfilza di promesse in continuo aggiornamento di tasse da eliminare, aliquote più basse su tasse per ricchi da pagare e di zeri da aggiungere ai milioni di assunzioni, ovviamente a tempo indeterminato che, detto da un imprenditore, fa un certo effetto in un paese di disoccupati. Per giunta promesse fatte col suo sorriso smagliante che abbaglia il video con emissione di luci stellate costringendo artatamente lo spettatore ad abbassare lo sguardo per non restare fulminato al fine di indurlo inconsapevolmente all’assunzione di un atteggiamento da “Non son degno di te”.

Fingersi Presidente per interpretare una fiction ancora da protagonista e guadagnarsi l’oscar della vacuità e della vanità. Dopo il 4 marzo potrà togliersi la maschera ed il trucco dell’opera da tre soldi e tornarsene a casa ad accollarsi il guinzaglio dell’animale in gabbia.

BERLUSCONI PRESIDENTE DE CHEultima modifica: 2018-02-25T10:30:06+01:00da bezzifer
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