PER IL BENE DELL’ITALIA.PER DARE UN FUTURO ALLA SINISTRA.
Sono stato fra coloro che per anni hanno auspicato ,e contribuito affinché il progetto del Partito democratico fosse una realtà .Ho tifato e lottato affinché nel Partito Democratico ci fosse armonia e Unità ,l’ho fatto da Militante e da convinto fondatore. OGGI DICO QUEL PROGETTO E ‘ FALLITO .Di chi è la colpa? ,Un pochino di tutti .Di un Partito Comunista che per lunghissimi anni ha egemonizzato sulla sinistra Italiana non permettendo la nascita di un vero partito socialista Europeo e progressista ,oggi molti esponenti della minoranza ne portano ancora i segni . Poi SERVIREBBE UN Matteo Renzi convinto sostenitore del “Partito della Nazione ” Di un partito a vocazione maggioritaria che potesse competere con il Popolo delle libertà coalizzato .Praticamente un sistema BIPOLARE.MA.Fallito il bipolarismo ,fallita l’idea del Partito della Nazione ,oggi il PD non ha più senso in un sistema Proporzionale dove esistono particolarismi e piccole identità. Ricordo a tutti , che la nuova legge elettorale assegna la maggioranza dei Parlamentari a chi raggiunge l’ipotetica soglia del 41% dei voti .
Oggi il PD può raggiungere quella soglia da solo ? Assolutamente NOOOO!!!!!!!
Troppe invidie ,troppe ripicche ,troppi IDIOTI , e i simpatizzanti dell’una e dell’altra fazione se ne stanno a casa o votano altro. PURTROPPO L’HO COSTATATO NELLA MIA PICCOLA INCHIESTA. Due Partiti per due concezioni di sinistra diverse per aggregare più elettorato possibile ,in competizione, ma poi unito in un unico progetto di GOVERNO. Perché.Se questo che sta per venire alla luce è “il Governo del Cambiamento” non c’è alcun motivo per rallegrarsi. Presto ne vedremo delle belle. Sempre che alla fine delle estenuanti trattative riuscirà a partire. Ma in quel caso è assai probabile che non durerà a lungo. “Dura minga”, ha commentato ieri un mio amico, piccolo imprenditore milanese. Se l’incaricato Conte Giuseppe accetterà l’incarico, inizierà un rimpallo estenuante fra i due apprendisti stregoni che in quel Governo conteranno sempre più di lui. Così corriamo il rischio di superare il primato di brevissima durata, appena otto mesi e mezzo, del Governo che fu presieduto da Giovanni Goria nel lontano 1988. Poi ci sono in giro pessimi segnali. L’intera famiglia di fascistoni Di Battista, padre e figlio, minacciano il Presidente della Repubblica con accenti mafiosi: “stia attento a quello che fa”. Qualche solerte magistrato potrebbe pure occuparsene, verificando se non ci siano in quelle minacce gli estremi di reato per le offese al Capo dello Stato, magari con tanto di aggravante mafiosa. E il Di Maio “ridens” che straparla a ruota libera, ripetendo come un pappagallo sempre le stesse tiritere, sul futuro benessere promesso ai cittadini, e sui risultati scadenti dei precedenti governi. E infine il ruminante Salvini, che gonfiando il petto assume toni feroci nei confronti di quanti ostacoleranno la travolgente avanzata populista, da lui promessa contro i suggerimenti imposti dall’Europa che molto presto arriveranno. E si incazza perché qualcuno mette giustamente in discussione la scelta di Paolo Savona come Ministro dell’Economia, essendo costui un fermo oppositore della presenza tedesca, e un euroscettico all’ennesima potenza. Tutti dimenticano che la decisione finale, nella nomina dei ministri, compete solo al Presidente della Repubblica. Ha ragione il milanese: “Dura minga”. O addirittura, se questo governo non riuscirà a partire, mestamente torneremo a votare a ottobre. Anche questo conto lo pagheranno proprio quei cittadini, che i populisti e gli euroscettici in malafede sostengono di voler proteggere.
