CHIACCHIERONI SERIALI.Ormai lo spread è stabilmente intorno a quota 250. Nessuno ha ancora fatto niente. E’ salito a forza di stupidaggini e di discorsi insensati.
Lo spread, secondo gli sbrigativi giovanotti oggi al potere in Italia, non conta niente. Invece si tratta del giudizio che i mercati (da Hong Kong a Los Angeles, migliaia di operatori) danno del nostro paese. E lo spread, nell’era del cosiddetto cambiamento, invece di scendere, sale. Segno evidente che i mercati non approvano tanto quel che dicono (non hanno ancora fatto nulla) Salvini e Di Maio.
Per gli amanti dei conti si può dire che con il governo Gentiloni lo spread era di poco superiore a quota 100 mentre oggi siamo stabilmente intorno a quota 250. In termini pratici questo significa che si pagherà circa l’1,5 in più di interessi sul nostro debito pubblico. Il tutto, peraltro, è stato ottenuto non grazie a misure straordinarie (e magari discutibili) di finanza pubblica, ma in base a chiacchiere prive di senso o avventate dei nostri eroi.
Basterebbe che imparassero a stare un po’ zitti, e a lavorare, per farci risparmiare un sacco di soldi.
Questi, inguaribili esternatori, chiacchieroni seriali, sono capaci invece di farci arrivare a quota 500 senza avere ancora preso nemmeno una decisione. Solo a forza di stupidaggini dette su Facebook e in televisione.
E’ il cambiamento.