IL PARTITO CHE NON C’È. E ALLORA A RAGIONE RENZI: Basta rassegnazione, lottiamo contro una classe dirigente di cialtroni”

I gialloverdi stanno smontando l’Italia, ma il Pd è andato in bagno a fumare.E TOCCA DI NUOVO AL RENZI DARE LA SVEGLIA .

Se il giorno dell’assalto alla Bastiglia o della presa del palazzo d’Inverno, non c’eri perché eri andato dal sarto, hai perso un appuntamento irripetibile con la storia. È un po’ quello che sta capitando in questi giorni al Pd. Dopo aver governato (bene o male) per cinque anni, il Pd è stato bocciato dagli elettori e da allora vaga in una sorta di melma galattica incomprensibile per chiunque. Probabilmente ha ragione l’amico Fumarola: il funerale del Pd si è celebrato il 4 marzo (giorno delle elezioni), dopo abbiamo avuto solo una serie di messe ricordo e meste cerimonie di analoga importanza.

La cosa importante, però, è un’altra. Qui i gialloverdi stanno smontando l’Italia, non si salva quasi niente, persino le Olimpiadi forse riusciranno a far sparire.

Ma il Pd non c’è, è come se fosse andato in crociera. Quando si parla di questo partito è solo per dar conto di qualche bizzarria. Il buon Calenda (che andrebbe nominato ministro dell’Industria a vita) cerca di invitare a cena tre dei migliori uomini che ha conosciuto, un risottino e due chiacchiere insomma, ma nemmeno questa cosa riesce. Forse riesce la cena romana di Zingaretti, polemicamente allargata al popolo: un lavoratore, un professore, uno studente, un maniscalco. Tutte cose un po’ da ridere.

Intanto, i gialloverdi continuano la loro opera di distruzione indisturbati. Il Pd non c’è. Forse si farà una manifestazione di piazza, ma forse no (chi porta le bandiere?).

Il Pd è una vecchia macchina, ha un suo popolo, e quindi non scomparirà, ma il momento di esserci era questo. Invece non c’era. Era andato dal sarto, a fare un giro ai giardinetti? Altri, i gialloverdi, hanno assaltato il palazzo d’Inverno e intanto i big del Pd stavano a litigare se fare o non fare un congresso o le primarie o le secondarie.

Nella politica mondiale non si è mai visto niente di più ridicolo. Allende è morto con il mitragliatore in mano, i nostri eroi potevano prendere almeno una bandiera e andare in piazza a fare un po’ di casino: “Cucù, siamo qui”. No, niente. Tutti a casa a pensare.

In realtà hanno già pensato tutto quello che c’era da pensare. Una parte ritiene che sia urgente sbattere fuori Salvini dal governo e allearsi con i 5 stelle, considerati gente più alla mano e un filo meno fascisti. Una volta D’Alema era il migliore in questo genere di operazioni sommerse, ma adesso fa il viticoltore e nessuno degli altri ha la sua mano per l’intrigo sorprendente (il tradimento di Bossi, ad esempio).

L’altra parte, quella che schifa i 5 stelle e li considera il male assoluto, quasi peggio di Salvini, che almeno è un fascista senza se e senza ma, vive in una sorta di ipnosi aristocratica intellettuale: sono così cretini i gialloverdi che si impiccheranno da soli e poi verranno a cercare noi. Il paese ci scivolerà in mano senza nemmeno fare la fatica di chiederlo. Gli abiti scuri sono appena tornati dalla tintoria e aspettiamo vicino al telefono, siamo pronti. Aspetteranno trent’anni. Se va bene.

E allora a ragione RENZI A DIRE: Basta rassegnazione, lottiamo contro una classe dirigente di cialtroni” Perché care cariatidi della vecchia sinistra dico.“Non vi libererete di me’ è riferito a chi in maggioranza dice il Pd é morto e Renzi è finito,ma l’opposizione non c’è. Non si libereranno di noi RIFORMISTI. Manca il governo, non PUÒ MANCARE l’opposizione. Urlo con forza che con questi non solo non facciamo un governo, ma facciamo opposizione dura”. “E’ fisiologico dopo sei mesi di autoanalisi della sconfitta iniziare a fare opposizione. Sono contento che ci siano GENTE CHE MI SOSTIENE con grinta e determinazione”, ha aggiunto. Sui sondaggi che continuano a dare a M5S e Lega assieme oltre il 60 per cento dei consensi, Renzi ha commentato: “Anche la mia esperienza dice che il vento del consenso cambia rapidamente”.

IL PARTITO CHE NON C’È. E ALLORA A RAGIONE RENZI: Basta rassegnazione, lottiamo contro una classe dirigente di cialtroni”ultima modifica: 2018-09-19T12:05:07+02:00da bezzifer
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