Per Genova il tempo si è fermato.

La drammatica vicenda del ponte Morandi ci offre la cifra del momento politico che il Paese sta vivendo. Un momento nel quale le parole viaggiano a velocità supersonica mentre i fatti concreti seguono il passo della tartaruga. Quasi un mese e mezzo è passato da quel crollo disastroso, senza che sia ancora chiaro il percorso da seguire per risolvere una situazione sempre più complicata ogni giorno che passa.

Per il ponte di Genova servirà un bando, ma è già allarme ricorsi al Tar

«Ponte di Genova? Un decreto in pochi giorni»: la fiera degli annunci che ha riempito il calendario.La cronistoria del provvedimento dopo che dal 14 agosto, giorno del crollo del ponte, molte volte sono state annunciate novità

Il 14 agosto crolla a Genova il ponte Morandi, provocando la morte di 43 persone. Il 15 agosto si riunisce nel capoluogo ligure il Consiglio dei ministri: «Lo Stato c’è», dice il premier Conte. Il 16 agosto il governatore ligure Toti lancia un appello: «Fate presto». Il 17 agosto il vicepremier Di Maio annuncia che «il governo è pronto a sostenere Genova anche con un decreto». Ecco la cronistoria del provvedimento «d’urgenza».

18 agosto Società Autostrade sostiene di avere «un progetto che ci permetterà di ricostruire il ponte in 8 mesi».

19 agosto Di Maio ribadisce che il governo vuole revocare la concessione ad Autostrade, e che il nuovo ponte sarà costruito «con i loro soldi» ma da una «società pubblica».

21 agosto Toti «pretende» il nuovo ponte «entro un anno», ma l’Ordine degli architetti liguri prevede che «solo per spostare i detriti serviranno 12 mesi».

23 agosto Fincantieri si dice pronta ad operare con il ministero delle Infrastrutture per la costruzione del nuovo ponte.

26 agosto Il sottosegretario Giorgetti spiega che «non si può pensare di nazionalizzare senza che si sia prima concluso l’iter della revoca o della decadenza della concessione autostradale».

30 agosto Il vicepremier Salvini assicura che il decreto sarà presentato «in pochi giorni» in Consiglio dei ministri e precisa che sulla nazionalizzazione di Autostrade «si sta per ora studiando».

7 settembre Di Maio ripete che Autostrade non rifarà il ponte, mentre nelle stesse ore Toti incontra i vertici di Autostrade e parla di un nuovo viadotto «costruito insieme a Fincantieri».

10 settembre Di Maio assicura che «c’è l’accordo» con Salvini per nazionalizzare Autostrade, e il sottosegretario alle Infrastrutture Dell’Orco informa che «il decreto arriverà questa settimana in Consiglio dei ministri».

11 settembre Il sottosegretario alle Infrastrutture Rixi spiega che — a fronte del rischio di ricorsi — il governo «sta parlando con la Commissione europea, per assicurarsi che non sorgano problemi».

13 settembre Il premier annuncia alla stampa il decreto, votato «salvo intese» (cioè senza accordo) in Consiglio dei ministri.

14 settembre Conte si reca a Genova per la commemorazione delle vittime e smentisce divisioni nel governo sul decreto: «Ecco il testo. E non è vuoto».

15 settembre Il sottosegretario Rixi sostiene che nel decreto «mancano ancora i dettagli finali con gli enti locali».

17 settembre Conte ammette che «non c’è al momento l’identikit» del commissario alla ricostruzione: «Sarà nominato entro dieci giorni dall’entrata in vigore del decreto».

18 settembre Conte sostiene che il governo ha «definito i dettagli» con gli enti locali.

20 settembre Il ministro alle Infrastrutture Toninelli assicura di avere «il decreto in mano».

21 settembre Il ministro Toninelli garantisce che «il decreto verrà pubblicato nelle prossime ore sulla Gazzetta Ufficiale».

22 settembre Emergono dubbi sulle qualifiche di Fincantieri per la ricostruzione.

23 settembre Il governatore ligure Toti dice che «non ci sono ancora certezze sui numeri del decreto per Genova». Lo stesso giorno il vicepremier Salvini spiega che «la scelta del commissario è troppo importante, e siccome bisogna far bene non è un problema prendersi qualche giorno in più per varare il decreto».

24 settembre Il premier sostiene che per il decreto «stiamo aspettando i riscontri del ministero dell’Economia. Confidiamo di inviarlo già domani al Quirinale, se i riscontri arriveranno». Nelle stesse ore Toti commenta: «Cosa stia bloccando il decreto dovete chiederlo a Palazzo Chigi». In precedenza aveva detto: «Se continua così non basteranno nove anni per rifare il ponte».

Ps: la Cina ha appena inaugurato il ponte sul mare più lungo del mondo. Per costruire una struttura di 55 km sono serviti otto anni di lavori.

Continua ad essere evidente la CIALTRONERIA , unita all’ignoranza, di chi parla ancora di Fincantieri, che costruisce navi e non strade e ponti, delle eventuali “procedure” per “evitare” perdite di tempo, come gara aperta a più soggetti, accettazione di dover pagare per procedure d’infrazione, ma non si sottolinea che un’opera da svariate centinaia di milioni occorre sia assegnata seguendo regole ben precise, quali quelle fissate – anche dall’Italia – a livello europeo e che il tempo lo si perde per vedere come aggirarle e non nel seguirle.

Gli incapaci al governo per crearsi un facile nemico da additare alle plebi hanno attaccato Autostrade per prendersi il merito di difensori della patria. Una qualsiasi persona meno incapace  avrebbe imposto ad Autostrade l’immediata ricostruzione del ponte per venire incontro a Genova, alla sua popolazione e alla sua economia. Poi e solo poi avrebbe imposto l’esborso e a cose fatte e a giudizi sanciti in tribunale avrebbe tolto la concessione. Questo se fosse un governo normale, invece hanno dato già l’incarico a chi per legge non può averlo, l’Europa interverrà perché gli appalti devono essere messi a gara e tutto questo ritarderà enormemente i lavori che Autostrade avrebbe fatto senza problemi e con la massima efficienza avendo il know-how e l’onere per concessione. La barzelletta del carabinistro è sempre più umiliante per un grande paese come era l’Italia prima di questo governo

Al momento si profila un enorme danno per Genova e i suoi abitanti; per non parlare del traffico che sarà caotico per molti anni; è difficile tenerne il conto. Questo Governo per le ripicche personali, e la poca armonia dimostrata anche tra loro, non penso che collaborerà per la soluzione migliore da prendere,
Ma Beppe Grillo, con la scoperta di questi geni politici si é consigliato per imporli all’Italia, con Machiavelli o con Pico della Mirandola rubando le loro menti, la sua memoria e il suo sapere .L’orribile fine toccherà molto presto non solo Genova , ma L’Italia intera. Non guardatevi indietro per vedere ciò che avete combinato con i vostri voti perché la fine di Sodoma e Gomorra vi fulminerà all’istante. Avete deciso la fine di Autostrade per l’Italia prima che la Magistratura esprima il Suo Giudizio.
Deplorevole fino al giorno del Giudizio, se e quando verrà.

E gli italiani continuano a credere a questi personaggi. Un popolo massacrato e caricato del peso di oneri,  dovrebbe  capire che il burattinaio Salvini lo sta prendendo per i fondelli.Mi vergogno di essere rappresentato da questa massa di cialtroni!
Per Genova il tempo si è fermato.ultima modifica: 2018-09-25T11:21:06+02:00da bezzifer
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