Il reddito di cittadinanza non dovrà essere richiesto dai cittadini ma sarà lo Stato ad individuare chi ne ha diritto. Ad affermarlo è il vice-ministro all’Economia, Laura Castelli parlando dal palco della manifestazione M5s insieme a Nunzia Catalfo, che presiede la commissione Lavoro del Senato ed è considerata la ‘madre’ del reddito di cittadinanza.”Non si dovrà andare allo Stato a chiedere una cortesia – ha detto Laura Castelli – Non sarà il cittadino che dovrà vagare chiedendo ‘scusa, io ho diritto al reddito?’ ma sarà lo Stato a venire da voi e dire voi avete diritto al reddito di cittadinanza. Un nuovo paradigma in cui lo Stato ti prende per mano e ti accompagna, ti ridà dignità”.

Quindi alcuni personaggi avranno il RdC a loro insaputa? In quei casi lo stato non potrà neanche condannare l’illegittimo percipiente: lui non ha chiesto niente …fuffa a 5 stelle.

Dopo la dichiarazione che non conosce i dati del DEF, perchè non ha la calcolatrice, un’altra uscita in sintonia con l’intelligenza dei grillodipendenti.

Ma come sara erogato 8 ore una tantum, all’anno, al mese, …? Magari sono squallidi dettagli per chi sta riscrivendo la storia universale, ma per i potenziali fruitori magari sono importanti, vuoi magari per organizzare il lavoro al nero, vuoi per organizzare la siesta

Ma secondo la visione di questa delirante, quando mi servirà la carta igienica sarà lo Stato a provvedere con adeguato anticipo? Più o meno come fanno i produttori di stampanti coi toner? Caro Stato, ti scrivo per dirti di non passare dalle 14,30 alle 17,30, che ho la pennichella.

Lo Stato così, oltre a garantire il reddito, garantisce il diritto allo sdraiamento continuo, con grande soddisfazione di “Poltrone & Sofà” e “Divani&Divani”. Così capiamo anche cosa voleva dire Di Maio quando prometteva il rilancio dell’economia: puntare sul settore “strategico” del confort domestico!

MA:Io invece scommetto che i 6 milioni di poveri su cui il m5s ha speculato alla grande in campagna elettorale, quando si tratterà di passare all’erogazione degli assegni, si ridurranno magicamente a quattro gatti. L’alternativa è che l’assegno del RdC si riduca a poco più dell’equivalente di un caffè al bar. Così non si eliminerà la povertà, come Di Maio aveva improvvidamente gridato al popolo acclamante nel suo discorso al balcone, in compenso però il bibitaro avrà una bandierina da agitare alle elezioni europee, a scapito dei conti pubblici, ovviamente. Tanto si sa, “vulgus vult decipi”!

MA:Trattasi di ” Castelli” in aria.Mi chiedo dove ha vissuto finora questa occhialuta signora,ha oltrepassato Cetto Laqualunque,non solo ” chiù pilu pe’ tutti” ( sembra senza limiti di spesa,sic),ma anche calato dal cielo come una manna.Riguardo alle 8 ore,da fare per il comune,la poverina non sa che non si riesce nemmeno a farle fare agli immigrati in attesa di giudizio.Riguardo al telefonino per la ricerca di lavoro,lo si può usare anche adesso,ma lei non lo sa. Non sa che le offerte di lavoro ( quelle che sono disponibli) non combaciano con la domanda,sia per difetti di competenze,sia perché lavori poco accettati dagli italiani,(perché gravosi e non ben remunerati),sia per le distanze dal luogo di residenza.Quando i populisti sono anche beceri ed ignoranti,oltre che spocchiosi,la faccenda diventa molto seria,anzi tragica.