Tria prova a convincere l’Europa, ma la sua pistola è scarica. Moscovici: “Rispettate le regole”

Nessuna intesa con l’Ue. Sulla manovra ancora muro contro muro.

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Dall’Eurogruppo non arriva alcun cenno di distensione sui rapporti fra governo italiano e Ue: il caso Italia, ieri, ha dominato la riunione dei ministri dell’Economia e delle finanze della zona euro e ognuno è rimasto sulle proprie posizioni. 

Le carte sono ormai ferme e la sceneggiata conserva sempre lo stesso copione. Da una parte il messaggio della Commissione europea, che si può sintetizzare con un “sì al dialogo purché la manovra cambi”. Dall’altra, il muro dei gialloverdi che si ispessisce ora dopo ora, con il netto no a qualsiasi cambiamento. Con un ministro dell’Economia, il nostro, che probabilmente si sarà anche reso conto di avere tra le mani una manovra senza crescita, ma che nulla può contro il volere politico dei due vicepremier (vedi quanto accaduto in occasione del rapporto deficit/Pil). Tanto che nei piani alti del Mef, ormai, sono alla disperata ricerca di fattori eccezionali che possano giustificare margini di flessibilità sui conti pubblici.

L’Italia prende dunque tempo in attesa della fatidica data del 13 novembre, entro la quale dovrà dare una risposta a Bruxelles. Il commissario Moscovici si è detto fiducioso sul fatto che la manovra sarà “rivista” con una “forte e precisa risposta” di adesione di Roma al Patto di stabilità. E il nodo di fondo resta sempre lo stesso, il deficit al 2,4% del Pil, che oltretutto potrebbe persino aumentare se le ottimistiche previsioni di crescita del governo non si verificassero. Anche se la Commissione europea – lo ha confermato ieri – non ha alcuna intenzione di lasciare che un Paese membro disattenda univocamente le regole stabilite assieme.

Per questo ieri l’Italia è stata messa sul banco degli imputati. Al punto che quella dichiarazione iniziale di Tria (tutto ok, stiamo dialogando, annunciava con un sorriso ambiguo) si è inevitabilmente trasformata in un’ammissione: “Abbiamo qualche disaccordo, è vero”. Il punto è che senza le modifiche alla bozza di bilancio, la Commissione Ue sarà costretta ad avviare la procedura di infrazione sui conti pubblici. E lo farà il 21 novembre, quando da prassi è previsto il parere sulle manovre dei Paesi dell’eurozona.

Successivamente i ministri delle Finanze, che sembrano compatti contro la decisione di Roma di tirare dritta, dovrebbero votare la misura a gennaio e potrebbero costringere l’Italia a una manovra correttiva da 18 miliardi di euro in piena campagna elettorale per le europee. E se addirittura venisse chiesto al governo italiano di rispettare anche la regola del debito, il conto potrebbe salire a 60 miliardi di euro di correzione.

Naturalmente, ha sottolineato lo stesso Moscovici, c’è sempre la carta della flessibilità. “Ma un conto è essere flessibili – ha specificato – altra cosa è andare contro le regole”.E se le cose non dovessero prendere un’altra piega, è chiaro che lo scontro diventerà inevitabile. Ma forse è proprio questo l’ambito sogno del duo Salvini-Di Maio.PERCHÉ: LA Procedura per debito eccessivo: il regalo dell’Ue arriverà in piena campagna per le Europee.E sara il loro cavallo di battaglia per le elezioni europee.

Ora non mi piace utilizzare termini offensivi per gli interlocutori, come voi fate CARI SOVRANISTI, ma mi verrebbe la tentazione di farlo nei confronti di chi sostiene questo governo. Nell’Europa bene o male ci siamo ed è una comunità che opportunamente riformata potrebbe essere una potenza tale da farsi rispettare da Usa, Russia e Cina. Proprio con il declino di Merkel e Macron l’Italia potrebbe guadagnare maggiore peso nell’Unione. E cosa fanno i nostri esponenti di governo? Attaccano l’Europa e “leccano” i presidenti delle altre potenze. Con l’atteggiamento da bulli che abbiamo assunto, siamo isolati e i rappresentanti dei governi di TUTTA la zona euro sono contro la manovra economica. Anche i sovranisti che piacciono a Salvini. Bel risultato.

E allora piantatela di rilanciare i soliti luoghi comuni dei “m5sleghisti” e cominciate ad usare il cervello
-> “milioni di italiani in povertà”? Secondo quali statistiche?
-> “scellerate regole economiche”? esattamente quali?
-> l’Europa cresce poco? Ma se l’Italia dei m5sleghisti è arrivata subito in recessione dopo anni di crescita discreta!!
Questa EU può piacere o meno, quantomeno non è un disastro quanto i sovranisti senza laurea senza lavoro senza vita civile de noantri.Pure io. Non amo i funzionari di Bruxelles,amo ancora meno coloro che in Italia sene fregano degli accordi e dei vincoli che ci legano agli altri stati europei.Modifichiamo pure la burocrazia europea ma non diamoci una martellata sui zebedei per farlo. Gli Stati Europei non sono più disposti a lasciarci indebitare a gogo. Tutti ci sono contro, grazie alla meleducazione politica di Salvini. L’Europa si è isolata dall’Italia, per dirla all’inglese. Intanto il Paese cade a pezzi mentre il Governo pensa al debito di cittadinanza e alla legge Fornero.Governo di codardi. Non possono neanche partecipare ad una riunione di ministri economici, per il timore di essere messi nell’angolo dai colleghi e di dover rilasciare interviste. Ma nell’angolo ci si finisce solo quando le proprie ragioni sono deboli! il comico o tragico di tutta questa storia è che questi due “capipopolo” hanno dichiarato guerra all’europa senza avere uno straccio di strategia. Il Truce non sa bene con chi allearsi (Orban va col ppe?) e su cosa (migranti a parte); l’altro peggio ancora, dice “andiamo da soli”. Vogliono vincere le europee ma non sanno con chi e non hanno obiettivi comuni …eccetto quello di sfasciare il paese: l’europa è un po’ più robusta dell’italietta delle sagre della salciccia e dei comitatini no-qualcosa

VOI SOVRANISTI SOSTENETE CHE. I gialloverdi hanno un ampio consenso , se non gli vanno bene le scelte di Bruxelles vadano avanti senza se e senza ma , abbiano il CORAGGIO DELLE LORO AZIONI, costi quel che costi, LE PROMESSE VANNO MANTENUTE ALLA VIRGOLA.

Pienamente d’accordo, ma vanno rispettate nel quadro di accordi presi e sottoscritti da chi c’era prima, naturalmente non mi riferisco al governo Renzi-Gentiloni, mi riferisco quando la Lega era al governo con FI.
Non sono d’accordo con tutto quanto succede in Europa ma sono d’accordo che dobbiamo stare in Europa, le regole e i trattati possono essere ridiscussi ma all’interno, se questo avviene all’interno siamo nelle regole democratiche e ci sarebbero benefici per tutti.
Chi vuole lo scontro lo fa perché non ha proposte credibili e quello che è peggio che non ha un progetto alternativo da proporre e si basa tutto solo su propaganda elettorale.Anche qui non vuol dire che tutto sia sbagliato ma il comportamento è quello di un orologio rotto che segna l’ora giusta solo 2 volte al giorno, poi c’è tutto il resto che è materia complessa, già problematica nell’ambito di un singolo stato, figuriamoci nell’ambito di 28 stati.Aggiungo: Ma se 2 partiti fanno campagna elettorale l’uno contro l’altro e per superarsi promettono ciascuno cose DIFFICILMENTE realizzabili già ognuno per conto proprio e una volta accortisi che SOLO loro possono fare un governo SOMMANO i 2 programmi , allora ne esce una situazione TALE che NON possono pretendere sia l’ UE a risolverla. O metti in pratica quello VERDE O QUELLO GIALLO e qui casca l’asino. Il gusto del potere li STIMOLA entrambi e fa sì che cedano ai rispettivi ricatti , questa si chiama DISONESTà sotto TUTTI I PUNTI DI VISTA. Ma il POPOLO LI AMA ALLA FOLLIA e tanto basti PER ANDARE FINO IN FONDO, ALTRIMENTI SONO DISONESTI MOLTIPLICATO CENTO!

Tria prova a convincere l’Europa, ma la sua pistola è scarica. Moscovici: “Rispettate le regole”ultima modifica: 2018-11-07T09:47:05+01:00da bezzifer
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