FRONTE REPUBBLICANO O PARTITO REPUBBLICANO? IL LOGORIO DELL’ATTESA

FRONTE REPUBBLICANO O PARTITO REPUBBLICANO?
Nonostante i primi a chiedere la candidatura di Marco Minniti alla segreteria del PD siano stati alcuni sindaci vicini a Matteo Renzi, negli ultimi tempi sembra esserci stato un netto cambio d’umore. Benché nessuno dubiti sulla figura di Minniti, che si è dimostrato un gigante al confronto dei vari D’Alema & Co, la domanda è d’obbligo: come si pone l’ex ministro dell’interno rispetto alle inderogabili istanze programmatiche dell’area repubblicana del partito?
Relativamente all’accordo con il M5S, sponsorizzato dalla Ditta e contrastato senza se e senza ma dai repubblicani, Minniti sembra essere stato chiaro: in una recente intervista ha dichiarato che il PD dovrà rimanere alternativo al M5S. Per quanto riguarda le politiche sul lavoro, altro atavico terreno di scontro tra le diverse anime del PD, non risultano agli atti abiure di Minniti all’abolizione dell’articolo 18.
La maggiore criticità riguarda, senza ombra di dubbio, il “perimetro ideologico” delle alleanze da intraprendere in un contesto non più maggioritario. In merito alla questione, non possiamo non ricordare la recentissima “fatwa” di Matteo Renzi a Melenchon e Corbyn, gli omologhi della Ditta in Europa, che rappresenterebbero la giurassica sinistra “fordista” da abbattere ad ogni costo.
Sandro Gozi, influentissima testa pensante dell’area repubblicana, in un’intervista dell’ultima ora sembra non lasciare adito a dubbi: “Io temo che questo PD ormai possa dare molto poco. Con Renzi, con due vittorie con quasi il 70%, siamo stati spesso bloccati, rallentati, logorati da veti interni, fuoco amico, tattiche opportuniste, gente che saltava su e giù dal carro con tanta velocità da rischiare di farsi male. Con due vittorie nettissime, non siamo riusciti a realizzare quanto avevamo promesso. Allora mi chiedo e vi chiedo: ma siamo proprio sicuri che con un candidato sostenuto da noi, magari sostenuto anche da Renzi, riusciremo ad ottenere nel PD quello che non siamo riusciti a fare con Renzi?”
Inoltre, Sandro Gozi sembra sottintendere qualcosa in più: “Ecco perché dobbiamo promuovere un nuovo movimento, aperto a tutti coloro che condividono senso dell’urgenza e nuova direzione, non chiedendo cosa hanno fatto o da dove vengono ma cosa vogliono fare e dove vogliono andare”.
In questi ultimi mesi, in molti hanno sottolineato l’inderogabile necessità di un congresso nettamente risolutivo onde evitare l’estinzione del PD. E se non ce ne fosse più bisogno?

IL LOGORIO DELL’ATTESA.Che facciamo.Tanti di noi, io sicuramente, aspettavamo la Leopolda nella consapevolezza che il dopo non sarebbe più stato lo stesso.

La nostra coesistenza, all’interno di un Partito, il PD, è oggettivamente molto difficile.
Quanti di noi non hanno rinnovato la tessera, io non l’ho rinnovata e non ho nessuna intenzione.

Speravamo, almeno io speravo, in una Leopolda come base di partenza di un nuovo progetto, un progetto che nei fatti esiste già, uno su tutti basta riascoltare l’intervento di Umberto Minopoli, alla Leopolda.

Niente di tutto questo, anzi, ci siamo impegnati in un patto di lealtà verso la futura segreteria.Una segreteria che si andrà a costituire senza un nostro candidato.
Chi l’ha deciso?

Ancora, a tutt’oggi, non riusciamo a fare emergere una nostra candidatura.
Siamo appesi, tutti quanti, su un Minniti si o un Minniti no.E non si capisce perché no la Bellanova, che, posso dire senza paura di essere smentito, è stata quella che tutta la Leopolda ha acclamato, oppure la Boschi o qualche altro nome di riferimento nostro.
Continuiamo a restare appesi al si o no di Minniti senza che ancora il nostro Leader si pronunci.
Nel mentre, e da mesi, assistiamo alla campagna elettorale della ex Ditta, con i loro candidati, sia quello ufficiale Zingaretti, che quelli da specchio, i vari Boccia, Damiano, Martina ecc.
Perché tutto questo? Perché no ad un NOSTRO CANDIDATO?
Ma la LEOPOLDA, almeno a questo, poteva servire? MA PRINCIPALMENTE perché non il nostro candidato naturale Renzi? Quale altro prezzo dobbiamo pagare?

Certo, lo so ero presente, per non disturbare i signori della ex ditta,i signori dall’accozzaglia, per pagare un prezzo alla sconfitta che altri hanno deciso con il fuoco amico e tradimenti. E allora che facciamo? Fumiamo la pipa della pace nel nome dell’unità? Grazie, non fumo.

Ma caro Matteo, ma tu veramente credi che,loro, una volta riconquistata la Ditta, ci lasceranno spazi di manovra? Ma veramente credi che, se anche vincesse un candidato a noi vicino, lo lasceranno lavorare? E poi, Caro Matteo, la domanda delle domande, ma tu veramente credi che noi, tutti quanti quelli che alla Leopolda si richiamano, possiamo accettare di continuare a coesistere nello stesso partito dei vari Emiliano Boccia, Cuperlo ecc. ecc. e con quelli ex LeU che si apprestano a far ritorno?
Ma veramente lo credi? Noi, il tuo popolo, non lo crediamo, io non lo credo.

Sono certo, lo conosco, conosco la sua visione politica, e posso dire che neanche lui ci crede.E allora? Che facciamo? Che aspettiamo? Vogliamo cominciare a fare squadra attorno al nostro Leader con un progetto nuovo e serio o dobbiamo ancora stare appesi a NON SO COSA?

E allora.Carissimo Matteo Renzi, ti scrivo con il cuore in mano, con la speranza che questo mio scritto venga condiviso e magari ti possa arrivare, anche se so che le possibilità saranno poche. Mi è stato promesso però, da persone del tuo staff, che ti arriverà, e io ci voglio credere . Ti scrivo a nome di tanti, che in rete e non solo ti hanno sempre sostenuto e continuano tutt’ora a farlo. La mia passione per il Partito Democratico è iniziata proprio quando sei sceso in campo. A quei tempi avevo capito già che avevi qualcosa di diverso dagli altri. Un carisma unico, grandi doti di comunicazione, ma soprattutto avevi la capacità di infondere forza e fiducia, come mai visto da nessuno. Mi ricordo le primarie vinte, dove per ben due volte hai doppiato i tuoi avversari. Mi ricordo le Europee vinte con il 40%, un risultato straordinario frutto di tanto lavoro sia in rete che sul territorio, ma soprattutto frutto di un partito che ti ha lasciato agire nella libertà più assoluta. Poi, sei andato al governo, sei diventato presidente del consiglio e in quattro anni hai fatto ciò che forse nessun’altro negli ultimi venti anni ha fatto. Poi, improvvisamente, la svolta. All’interno del partito chi ti doveva molto e che credevi fosse tuo amico, ha cominciato a remarti contro con un’intensità da mettere in ginocchio qualsiasi persona. Non contava fare assemblee e decidere democraticamente la strada da percorrere,perché questi personaggi amavano non rispettare le regole imposte dalla democrazia. Io non so il perché questa gente si sia comportata così..forse sarà stata l’invidia o forse sarà stata la paura di perdere la poltrona a causa della tua politica riformista di cambiamento. Fatto sta che gli italiani si sono stancati e abbiamo perso il referendum costituzionale non cogliendo l’occasione di cambiamento presentatasi. Poi, le elezioni in un clima per il PD surreale, perennemente costretto a litigare al proprio interno. Proprio per questo, assieme alle promesse mirabolanti degli avversari, abbiamo perso le elezioni. E ora ci troviamo ad affrontare un Congresso, proprio contro chi ti ha sempre bastonato e che sempre ha avuto una visione politica opposta alla tua. Un Congresso che con ogni probabilità non risolverà nulla perché con certa gente non abbiamo nulla in comune, nemmeno le alleanze in vista delle Europee. Allora io ti chiedo, se sia giusto che noi meritiamo una cosa del genere. Sono stanco di litigare e, mai come adesso sarebbe ora di creare un soggetto politico nuovo con te al comando. Abbiamo una squadra incredibile, con giovani straordinari e pieni di grinta e capacità politiche. Matteo è giunto il momento di percorrere una nuova strada perché ce lo meritiamo, ma soprattutto perché siamo in tanti e con tanta voglia di fare. So che ci stai pensando. Sappi comunque che siamo milioni ad essere con te. Noi siamo pronti e aspettiamo solo un segnale. Con affetto e stima, ti ha scritto un ragazzo che ha sempre lottato per l’unità del Partito, ma che ora si è arreso. Un forte abbraccio. #avanti #insieme

FRONTE REPUBBLICANO O PARTITO REPUBBLICANO? IL LOGORIO DELL’ATTESAultima modifica: 2018-11-16T09:35:19+01:00da bezzifer
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