La Bce e la EU evoca il caso greco.SONO “preoccupati” per l’effetto sulle banche: “I problemi con gli istituti greci sono partiti con le discussioni politiche. Teniamo le dita incrociate” COME SI PUÒ DARE FIDUCIA A QUESTI COGLIONI DOPO QUELLO CHE HANNO PRESENTATO SENZA COPERTURE,RINCHIUDETELI E BUTTATE LA CHIAVE,PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI.
“L’aumento dello spread in un paese dell’Ue è motivo di preoccupazione sulle banche”. Daniele Nouy, presidente del Supervisory board della Bce, parla in Commissione problemi economici e finanziari all’Europarlamento. E le sue suonano come le parole più allarmanti sul caso Italia, alla vigilia dell’opinione della Commissione Europea che domani dovrebbe dare il suo rapporto sul debito italiano alla luce della manovra economica già bocciata a fine ottobre. Debito insostenibile, per la Commissione. Ma Nouy accende i riflettori sull’altra fonte di preoccupazione di tutta la zona euro riguardo a Roma: lo spread che da ieri torna a schizzare abbondantemente oltre i 300 punti percentuali, spread che preoccupa anche Francoforte per la tenuta delle banche italiane.
Nouy cita addirittura il caso della Grecia, piegata dalle cure di austerity, per dire dei rischi che corrono le banche italiane. “Penso che le banche italiane hanno fatto tanto per ripulire i propri bilanci e migliorare il proprio business model. Sarebbe molto triste se finissero per subire le conseguenze del dibattito politico, anche se questo succede talvolta. I problemi con le banche greche sono partiti proprio con le discussioni politiche”. Parole gravi. La conclusione: “Incrociamo le dita, posso dire. Gli stress test (sulle banche italiane, ndr.) sono stati positivi, non posso dire di più…”.