A febbraio-marzo Salvini caccia i 5 stelle dal governo. Poi, lui a palazzo Chigi.Il 3 marzo, però, il Pd fa le primarie, e questo ci consola.

IL MINISTRO DELLA PAURA

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Durante la sua campagna elettorale, Trump era talmente convinto di vincere che avrebbe scherzato con i collaboratori: “Potrei scendere sulla Quinta Strada e sparare a caso sui passanti, e voterebbero comunque per me”.

Oggi, in Italia, Matteo Salvini si trova quasi nella stessa situazione. Lui non spara, per fortuna. Ma ha sparato un gommista, ha ammazzato il ladro e lui gli ha notificato in ogni modo possibile i propri complimenti e si appresta a fare in modo che tutti ci si possa armare facilmente e poi sparare (si spera non al vicino di casa che magari rientra un po’ brillo…). Insomma, l’Italia 2019 come Tombstone nell’800.

Risultato? Se oggi è prudente di notte circolare con attenzione nella città italiane, domani lo sarà ancora di più perché anche i “buoni” saranno armati e spaventati. Ma questa è la campagna elettorale di Salvini: dosi massicce di paura. Gli italiani devono aver paura anche della loro ombra. In giro ci sono già 500 mila immigrati di cui non si sa nulla (i reati però sono in diminuzione, miracolo…). Lui non li rimpatria, ovviamente (non ha i soldi, le navi, gli aerei), ma anzi ne aumenta il numero.

Il resto, la manovra, lo spread, la Commissione di Bruxelles sono bruscolini. Lui, da bravo commerciante, vende un solo prodotto: la paura. E già annuncia il progetto per eliminare l’eccesso di difesa: se infastidito o aggredito in casa, potrai sparare e uccidere, nessuno potrà farti niente. C’è solo da sperare che la Corte costituzionale fermi questo invasato. Altrimenti rischiamo di vedere ronde padane, armate questa volta, a caccia di negher. Scenari da Louisiana anni 40. Solo che là è poi arrivato Bob Kennedy che ha mandato laggiù il capo dei suoi U.S. Marshall con un reggimento della Guardia Nazionale e due carri armati.

Noi non abbiamo un Bob Kennedy e nemmeno gli U.S. Marshall (eredi diretti dei vecchi sceriffi del West). Non abbiamo niente.

Tutto quello su cui possiamo contare è la Corte costituzionale perché disarmi in fretta Salvini e i suoi facinorosi seguaci.

Le prospettive a breve, però, non sono tanto rassicuranti. I capi leghisti (e quindi anche lo stesso Salvini) trattano i soci di governo, i 5 stelle, come dei poveri mentecatti (e come dare loro torto…?) e si apprestano a buttarli fuori dal governo a pedate. Febbraio-marzo dovrebbe essere la stagione.

Poi l’Italia entrerà nell’era Salvini, presidente del Consiglio. Dimenticheremo Di Maio, ma non il capo della Lega. Conquistato il potere vendendo paura, proseguirà con la paura. Il prodotto si vende bene e va via facile.

Recessione economica assicurata e leggi speciali come piovesse. Qualunque governo precedente (compreso questo, disgraziato, di oggi) vi sembrerà una meraviglia.

L’Italia degli anni bui sta arrivando.

Il 3 marzo, però, il Pd fa le primarie, e questo ci consola.

A febbraio-marzo Salvini caccia i 5 stelle dal governo. Poi, lui a palazzo Chigi.Il 3 marzo, però, il Pd fa le primarie, e questo ci consola.ultima modifica: 2018-11-30T11:41:18+01:00da bezzifer
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