SCALFARI E RENZI :Anche il fondatore di Repubblica ossessionato dal senatore Renzi?

Eugenio Scalfari è certamente un monumento del giornalismo italiano.Peccato che il monumento patisca molto il passare del tempo.

Verrebbe da lasciar perdere le polemiche, in forza del contributo che per decenni il Nostro ha dato allo sviluppo di un concetto di sinistra più moderno ed articolato, rispetto alla tradizionale lettura socialista.

Quanti di noi hanno avuto in Repubblica il giornale-mentore che infaticabilmente, per anni, insisteva sull’importanza della compiutezza della democrazia italiana, dell’alternanza al governo, della formazione di una sinistra plurale, articolata, laica, ampia, della valorizzazione di risorse con estrazioni culturali diverse che arricchivano il panorama politico!

Molto più dell’Unità, anche quando questa con Veltroni cercò di uscire dagli schemi, come già prima era stato con i supplementi Tango e Cuore.

Erano complementi, bei complementi, ma Repubblica restava la guida, anche quando Scalfari si invaghì di De Mita.

Questo breve excursus storico solo per dire che è davvero triste constatare come Scalfari sia giunto ad oggi, con una specie di monomania renziana (anche lui, Scalfari! sempre lui, Renzi!).

Tutta Repubblica non è da meno, schierando tutta la sua prima linea (Serra, Merlo, Ceccarelli, Giannini, Mauro, Calabresi, …) nel cannoneggiamento del senatore di Firenze, senza rendersi conto che, dopo averlo massacrato, ora rischiano di trasformarlo nel fantasma di Banquo.

Ed ecco che il fantasma spunta dappertutto, di qualsiasi cosa si parli, da Milano alle piazze, dal Congresso al Governo. Alimentando il tormentone: ma Renzi che fa?

Passi per Travaglio, Belpietro, Feltri, Sallusti, ma Scalfari e Repubblica …!

Ma qualcosa in realtà si muove, qualcosa succede. Succede che, da qualche settimana, gli spesso confusi, poco comprensibili, anche sintatticamente arruffati (sic!), editoriali dell’ex-Direttore diano la stura ad una sfilza di commenti di lettori, che contestano apertamente la linea del giornale e le martellanti esternazioni del Nostro; e lo fanno con eleganza, a volte con arguzia, buone maniere, senza il consueto linguaggio triviale dei social.

Saranno educati “troll” renziani? Avrà anche Renzi messo a punto una sua “Bestia” (in questo caso molto aggraziata!) comunicativa, come Salvini il Capitano? È in atto una controffensiva mediatica?

O più semplicemente un bel po’ di gente comincia ad averne pieni i cabasisi (copyright: Camilleri) e vorrebbe ritornare a parlare di politica, politica, solo politica?

E non delle raccomandazioni che Renzi, bricconcello, non ha seguito, dei libri che Renzi NON ha letto, presuntuoso ignorantone, malgrado gli educati e paterni consigli di Scalfari?

Più avanti nell’articolo scopriamo in verità che neanche gli altri dirigenti PD li avrebbero letti, ma non importa, sorvoliamo, nel loro caso è meno grave, dovendo occuparsi solo del contrasto a Renzi.

E al resto penserà il vecchio saggio.

Scherzo, ovviamente, e davvero avrei voluto evitarlo, tanto a Scalfari mi sento culturalmente legato.

Ma come veniamo fuori da questo pasticcio se continuiamo a parlare solo di Renzi?

Il fantasma di Banquo fa impazzire Macbeth. Qui Renzi toglie il senno, nonché il senso del reale, ad una schiera di commentatori ed opinionisti, che farebbero meglio a trovare i mezzi mediatici per contrastare con maggiore efficacia e persistenza la banda di pericolosi elementi che ci sta portando alla rovina.

SCALFARI E RENZI :Anche il fondatore di Repubblica ossessionato dal senatore Renzi?ultima modifica: 2018-12-09T17:31:00+01:00da bezzifer
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