SONO ARRIVATI AL DUNQUE! PERDERE LA FACCIA PER SALVARE IL GOVERNO Se invece dicono no ai tagli chiesti da Bruxelles, possono andare direttamente a casa.E Renzi? Potrà dire: “Questa volta ho avuto ragione, cazzo”.

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Il famoso contratto che sta alla base del governo (e redatto da un team di menti fra le peggiori disponibili in Italia, fra cui la celebre” questo lo dice lei”, cioè Laura Castelli) è praticamente morto. Può essere tranquillamente buttato via, dimenticato. Domani la Commissione chiederà che vengano tagliati 12 miliardi: il reddito di cittadinanza (che peraltro ancora non si sa come organizzare) si riduce a questo punto a poco più di una piccola mancia per portare la ragazza al cinema e in pizzeria al sabato sera, la flat tax scompare (non ne viene più pronunciato nemmeno il nome), quota 100 diventa una specie di optional limitato nel tempo.

D’altra parte, solo degli idioti mai visti nel mondo possono aver pensato che l’Italia, con uno dei debiti pubblici più alti del pianeta e un’inefficienza cronica (metà della crescita standard europea) potesse di colpo, solo perché avevano vinto dei populisti-sovranisti, mettersi a distribuire gratis milioni di stipendi pubblici e mandare in pensione centinaia di migliaia di persone a 62 anni. Un po’ come se un pensionato Inps ai minimi decidesse di regalarsi un Rolls.

Quando Di Maio dice “difendiamo il popolo”, dice una coglionata: il popolo lo difendi rendendo il paese più efficiente non distribuendo stipendi che non hai e quindi indebitandolo ancora di più. Quando Salvini strepita” Prima gli italiani” dovrebbe anche aggiungere: “Con i soldi degli altri”.

Adesso, di fronte alle richieste di Bruxelles di tagliare 12 miliardi dalla manovra, i nostri due fenomeni stanno già alzando le barricate, come di consueto. Ma sbagliano.

La loro ostinazione li ha portati a un bivio: possono perdere la faccia, ma salvare la pelle, oppure tenersi la faccia, ma perdere la pelle.

Spiego meglio. Se sapessero fare politica (e non fossero solo esperti di slogan e di marketing) direbbero a Conte di fare l’accordo con l’Ue. Magari non con un taglio di 12 miliardi, diciamo 11,5. Dopo di che, fine della rissa e al lavoro. In questo modo perderebbero la faccia (il contratto vola su per il camino) ma salverebbero il loro traballante governo, ristabilirebbero una comunicazione corretta con l’Italia del Pil e con i mercati.

Se invece tengono duro, non accettano alcun taglio, non firmano alcun accordo espongono l’Italia alle ritorsioni della Commissione Ue e dei mercati. Soli contro il mondo intero, uno dei paesi più indebitati della Terra: salvano la faccia, ma perdono tutto il resto. Da soli, contro i mercati, l’Italia del Pil, e la Commissione, non possono vincere nemmeno se mandano i bersaglieri e Ventimiglia e al Brennero.

Non possono uscire dall’euro perché non saprebbero nemmeno come fare (vi immaginate la Castelli che di notte in una boita torinese stampa le nuove lire?) e poi a questo punto hanno oggettivamente paura a uscire dall’Unione: una volta fuori, non ci sarebbero più alibi. Non potrebbero più dire “Questo e quello la Ue non ce lo lascia fare”.

E la loro linea strategica, il famoso contratto, è da sfascio contro il muro. Il primo a essere impalato sarebbe Salvini (dai suoi stessi artigiani veneti), poi toccherebbe a Di Maio e, infine, forse anche a Grillo. Che verrebbe sottoposto a nutrito lancio di uova marce da parte di migliaia di tricoteuse da lui stesso allevate in questi anni di trionfo.

Se domani Conte non firma, accettando i tagli chiesti da Bruxelles e liquidando il famoso contratto come carta straccia, il governo gialloverde entra in agonia e affonda, forse cantando la marsigliese in omaggio ai gilet gialli francesi.

E qui arriveranno i commissari europei a fare ordine. A stendere cioè il tappeto rosso per la troika, il cui arrivo sarà salutato da urla di giubilo da parte di tutta l’Italia del Pil: imprenditori, commercialisti, avvocati, artigiani, ecc.

E Renzi? Potrà dire: “Questa volta ho avuto ragione, cazzo”. Il Pd gli verrà riconsegnato avvolto in carta natalizia con le stelline.

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SONO ARRIVATI AL DUNQUE! PERDERE LA FACCIA PER SALVARE IL GOVERNO Se invece dicono no ai tagli chiesti da Bruxelles, possono andare direttamente a casa.E Renzi? Potrà dire: “Questa volta ho avuto ragione, cazzo”.ultima modifica: 2018-12-11T10:36:54+01:00da bezzifer
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