NO MANOVRA, NO PARTY :È come assistere a un festival dell’idiozia. Arresti immediati, soldi dati a tutti a parole. Applausi in sala.

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NO MANOVRA, NO PARTY Finora approvata solo carta straccia, i conti veri non ci sono.

Ormai mancano appena due settimane alla scadenza prevista dalla legge (la manovra va approvata entro le ore 24 del 31 dicembre), ma non c’è ancora niente. Il mucchio di banalità approvate dalla Camera erano solo appunto banalità senza senso, una presa in giro.

I nostri ciarlatani, però, insistono. Adesso dicono che, poiché Macron probabilmente sforerà il limite del 3 per cento (per placare i gilet gialli), anche l’Italia dovrebbe poterlo fare, impunemente.

Dimenticano che la Francia ha un debito pubblico complessivo inferiore al 100 per cento mentre l’Italia è sopra il 130 per cento. Inoltre, la Francia gode di una reputazione presso i mercati molto superiore alla nostra.

Ma c’è qualche segnale interessante. Il ministro Tria (finalmente) sostiene che il debito andrebbe diminuito e non aumentato, ma che la decisione è solo politica, non tecnica. Lui non può dirlo, come membro del governo, ma la verità è nota a tutti. Per fare una buona manovra bisogna prendere quota 100 e reddito di cittadinanza e rinviarle a data da destinarsi, cioè in un lontanissimo mai.

Ma non basta. Dopo di che bisogna convocare qualcuno di serio (Cottarelli, Monti Boeri?) e farsi spiegare che cosa serve per aumentare l’efficienza italiana. Da anni il nostro paese cresce la metà della media europea perché è sgangherato. Se non si rimedia a questo, si perde solo del tempo.

Invece, i nostri due eroi proseguono instancabili nelle loro campagne elettorali.

Salvini approfitta della tragedia di Strasburgo per dire che vanno arrestati immediatamente coloro che inneggiano ai terroristi: ma va ricordato al nostro esuberante ministro dell’Interno che non può arrestare nessuno, proprio nessuno. Al massimo li può denunciare: poi deciderà la magistratura. Nessuna retata, quindi. Nonostante i suoi sforzi, siamo ancora un paese civile.

Di Maio, invece, si riconferma il demente che è: adesso propone 400 euro al mese per i padri separati. Ricchi e poveri? E con quali denari?

Questi dei 5 stelle si stanno segnalando nel mondo per questa loro caratteristica unica: i soldi sono una variabile indipendente. Secondo loro ci sono sempre. Non riescono a mettere insieme la manovra perché i conti non tornano (mancano appunto i denari), ma propongono di spendere altri soldi.

È come assistere a un festival dell’idiozia. Arresti immediati, soldi dati a tutti. Applausi in sala.

CHE PACCO RAGAZZI BOCCALONI

NO MANOVRA, NO PARTY :È come assistere a un festival dell’idiozia. Arresti immediati, soldi dati a tutti a parole. Applausi in sala.ultima modifica: 2018-12-12T17:52:22+01:00da bezzifer
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