Del Sette si “schiera” coi magistrati solo perché oggi pende sulla sua capoccia un avviso di garanzia! Oggi preferisce tentare la carta amichevole che quella del pugno duro , visto che tra non molto i giudici dovranno decidere se il Comandante dovrà andare a giudizio oppure no!

Stefano Cucchi, il generale Del Sette: “Accanto alla magistratura, nessuna delegittimazione. Si arrivi fino in fondo”

Uno dei carabinieri indagati per la morte di Stefano Cucchi su Facebook aveva scritto: “L’attacco all’Arma è sotto gli occhi di tutti”. Oggi il comandante in capo sembra rispondere indirettamente con una dichiarazione inequivocabile parlando di una vicenda “estremamente grave” sulla quale i Carabinieri sono “accanto alla magistratura con forza e convinzione, come sempre, per arrivare fino in fondo alla verità”

Mi stupiscono due cose: una è che il comandante in capo dei carabinieri finalmente parli, e questo lo considero collegato alle vicende in cui lui stesso è indagato per motivi diversi e politici; un po’ la strategia di far parlare di sé anche per altro così non si vede più solo che si è sospettati di reati. La seconda cosa che mi stupisce è come, ogni volta che in una responsabilità di delitto si parla di carabinieri e poliziotti, i discorsi debbano concludersi con la tremebonda: “e comunque non delegittimiamo l’arma (il corpo) perché tutti sappiamo che un mucchiaccio di capabinieri, quotidianamente svolgono il mestiere periglioso e avaro con supremo sprezzo del bla bla”. Ma forse che quando arrestano un ingegnere il Presidente dell’Albo degli Ingegneri si fa avanti a dire “non delegittimateci, perché noi ingegneri stiamo si ponti in costruzione con grande sacr…” no, vero? E come mai? Ma i celebro lesi di GRULLANDIA E CASAPAUND ululano alla luna dicendimi. Bello de casa, con il loro stipendio tu non ti alzeresti neppure dal letto la mattina.No cari non ci stò, voi non sapete a quanto ammonta il mio stipendio, e quali rischi corro io; se ne avete voglia, informatevi, poi traete le conseguenze. Ma vedete: pensare al concetto che esprimete: poiché uno guadagna poco, ha il diritto di sfogarsi commettendo reati. Ed allora, FASCISTELLI, considerate cosa potrebbe fare un cassintegrato, uno che ha perso il lavoro e non ne trova altri a causa dell’età, uno strozzato e fatto fallire dalle sue fatture non onorate dalla pubblica amministrazione; che fa, una strage? Vedi che non si ragiona così: pensateci sopra, e ritentate.ATTEGGIAMENTO “Fascista” non so, certo è un atteggiamento infantile, privo di dignità e coraggio da uomini. Gli uomini (noi) stiamo a testa alta di fronte alle accuse ed accettiamo di pagare per le nostre responsabilità, non pietiamo sconti con ragioni risibili, non chiamiamo la mamma se ci sbucciamo un ginocchio. Dovrebbero imparare tutti, questa regola degli adulti, e non fare il grugno duro al riparo delle spalline e della pistola a fianco, e poi chiàgnere come i nutrìchi alla prima avversa; così è miserabile.

“L’attacco all’Arma è sotto gli occhi di tutti”. No, il tentativo di alcuni criminali assassini di farla franca tirando in ballo l’Arma dei carabinieri alla quale appartengono, quello sì che è sotto gli occhi di tutti…..se veramente volesse evitare la più totale delegittimazione dell’ Arma che Lei comanda Signor Generale Del Sette, faccia la cosa più semplice ed al contempo più giusta : SI COSTITUISCA PARTE CIVILE nel processo contro quei farabutti che hanno disonorato la loro divisa. Non lo facesse, Egregio Signor Generale, sarebbe Lei per primo a DELEGITTIMARE tutta l’Arma dei Carabinieri !!

Caro generale Del Sette… la vostra arma è marcia e lei lo sa. Quando lei deciderà di imtervenire sui suoi colleghi di grado inferiore che inneggiano anche pubblicamente al duce, simbolo storico uguale e contrario a valori come rispetto, amore e democrazia, e quando farà fare corsi intensivi sul rispetto che si deve alla carta Costituzionale, quella costituzione alla quale prestate giuramento, forse qualcosina cambierà in meglio…..intanto, se VERAMENTE interessasse la verita e la giustizia all’Arma ed al suo capo, comincino a costituirsi PARTE CIVILE nei confronti di quei tre farabutti che invece finora, hanno dato l’impressione ( ??) di voler coprire a tutti i costi… O ci vuole anche per i Carabinieri che arrivi un Francesco a ricordare ai suoi Cardinali che COPRIRE certi ignobili abusi non fa l’interesse dell’ ISTITUZIONE ??….non facciamo anche in queste occasioni il TIFO pro o contro a prescindere, ma cerchiamo di vedere DOVE stia il marcio senza ovviamente generalizzare. E’ certo che la stragrande maggioranza dei CC siano persone proprio “nei secoli fedeli” ma non si può al contempo negare che episodi come questo lascino un’ombra su tutto il Corpo. Proprio per questo l’Arma dovrebbe costituirsi parte civile : per dimostrare il proprio dissociarsi e per fugare il dubbio che a tutto quell’insabbiare, a quel ripetersi di perizie contrastanti fra loro, a quel non cercare mai seriamente di arrivare in fondo, a TUTTO QUESTO , Arma dei CC, fosse veramente estranea !!… ma vi dirò che, personalmente, dopo FATTI DI GENOVA in poi, non mi è più riuscito di guardare un Agente con la medesima simpatia che provavo prima per loro. So che è sbagliato ma mi domando sempre CHE UOMO c’è sotto quella divisa ??…Ce ne vorrà, egregio amico, per tornare alla considerazione d’un tempo.. E questa non credo sia una sensazione solo mia !!

Lasciate stare “l’attacco all’Arma dei Carabinieri” che non esiste.Nessuno mette in discussione l’autorità dei Carabinieri e delle forze dell’ordine in generale, ma bisogna avere il coraggio di fare pulizia se c’è del marcio, a tutti i livelli.Quindi non si tratta di gettare l’acqua sporca con il bambino quanto piuttosto di individuare eventuali precise e singole responsabilità che vanno punite adeguatamente.Chissa’ a quante famiglie e’ capitata la stessa sorte nel silenzio totale, grazie a Ilaria e alla sua determinazione ci sono voluti ben sette anni per arrivare alla VERITA’ che le istituzioni hanno cercato di insabbiare, VERITA’ che visto il ruolo che coprivano era dovuta in primis ai familiari e a noi tutti. Brava Ilaria, forse Stefano ora riposera’ in pace.

 

Del Sette si “schiera” coi magistrati solo perché oggi pende sulla sua capoccia un avviso di garanzia! Oggi preferisce tentare la carta amichevole che quella del pugno duro , visto che tra non molto i giudici dovranno decidere se il Comandante dovrà andare a giudizio oppure no!ultima modifica: 2017-01-20T10:09:15+01:00da bezzifer
Reposta per primo quest’articolo
Share