LUCIA ANNUNZIATA lavora per conto della vecchia guardia PD, che l’ha sistemata in RAI e al quale deve la sua carriera. Ecco perchè è fedele a loro fino all’ultimo e mette a loro disposizione la sua trasmissione TV

Ernesto Galli della Loggia: “Renzi come Craxi, ama circondarsi solo di camerieri”

La confessione di un uomo che sente d’essere stato privilegiato: “I giovani d’oggi mi fanno pena. Provo per loro un sentimento di commiserazione. Non hanno avuto una scuola degna di questo nome. È difficilissimo che troveranno un lavoro soddisfacente. Non avranno le occasioni di vita che ha avuto la mia generazione. Mi fa rabbia una società che ha lasciato che tutto ciò accadesse”. Ernesto Galli della Loggia – storico, editorialista del Corriere della Sera, scrittore – ha vissuto i suoi vent’anni nell’Italia dell’entusiasmo anni sessanta, quando i padri cominciavano a essere rifiutati e i figli credevano che il mondo si potesse rifare daccapo: “Nella vita, mi è capitato di dire tante sciocchezze, e di convincere anche qualcuno a credere nelle cose sbagliate: di questo mi sento responsabile”. Chi lo conosce solo come intellettuale di riferimento della borghesia, si sorprenderà a scoprire nel suo libro – “Credere. Tradire. Vivere. Un viaggio negli anni della Repubblica” (Mulino) – che nei pressi del Sessantotto Galli della Loggia andava a “scuola d’estremismo”.

Mi viene l’orticaria a sentir definire qualcuno intellettuale. Se poi commisera i giovani e denigra.

Il “Professor” Galli della Loggia si pone come un osservatore esterno della scuola e si duole di non aver per tempo compreso e segnalato lo sfascio dell’istruzione in Italia. Non gli passa per la testa, quando commenta con tanta sicumera, che anche lui ne fa parte e che se non si è accorto di nulla non deve essere un granché come docente. Francamente, giudizi così lapidari e superficiali irritano parecchio chi il mondo dell’istruzione lo vive sul serio quotidianamente. Forse servirebbero meno editorialisti paludati e più docenti autenticamente impegnati nel loro quotidiano lavoro, a tutti i livelli. E già che ci siamo, qualche coccodrillo in meno.

Lo “sfascio dell’istruzione” che prospetta l’emerito è una leggenda metropolitana, un luogo comune fra i più beceri che viene sventolato sempre da chi guarda alla Scuola italiana dall’alto della sua appartenenza al gotha (non la chiamo casta solo per l’abuso che si è fatto del termine) universitario e da chi dentro le aule scolastiche non ci ha messo più piede da quando faceva il liceo mezzo secolo fa. Il sistema dell’istruzione in Italia può avere difetti e falle di varia natura, mai completamente sanate nei decenni, ma chi lavora tutti i giorni all’interno degli istituti e svolge un’azione didattica seria con gli studenti, ha una cognizione reale della loro preparazione che, paragonata a quella di scolari di altre nazioni, spicca per completezza, capacità di approfondimento e di elaborazione del pensiero. Come in tutte le cose, ci sono le eccezioni in negativo, ma da qui ad affermare drasticamente che il sistema dell’istruzione del nostro paese sia una piaga è falso e intellettualmente disonesto.Ci sono studenti che, tornati nella loro scuola in Italia al termine di un anno di intercultura (scambi scolastici ed esperienza all’estero), raccontano di aver avuto l’impressione di vivere un salto indietro nel tempo, di essere come regrediti al livello delle elementari, quanto a limitatezza dell’offerta formativa e della qualità dell’apprendimento e ciò riguarda ad esempio gli Stati Uniti non il Burundi! Si smetta di tranciare giudizi generici e infondati su un mondo complesso che non si conosce e si cominci nondimeno ad affidare il timone di un Ministero così delicato e importante a persone competenti.

“Renzi come Craxi, ama circondarsi solo di camerieri”. Si, e come insegna la storia, saranno i primi ad accoltellarlo alla schiena.

PS: Prof. Della Loggia,lei ha cambiato opinione e va bene.Ma io posso dire che quelli come lei,gli estremisti di sinistra,hanno dato solo fastidio ai veri costruttori della nostra democrazia?Anche su Craxi non sono d’accordo.La battuta di quell’autentico genio di Rino Formica si riferiva agli estranei che si accalcavano attorno a Craxi,senza nessuna colpa da parte sua.La Direzione centrale del PSI era composta da ottimi politici.Infine la riforma voluta da Craxi era il PRESIDENZIALISMO ed era una proposta POLITICA tendente ad indirizzare su una candidatura unica della sinistra,la sua,con i voti del PCI. In nessun modo,neanche per la “raccolta di fondi”per il partito e possibile assimilare Renzi a Craxi.Il paragone per storia ,cultura,rapporti internazionale e impietoso per Renzi. NB non sono ne comunista ñè socialista.

TE LA RACCONTO IO COME E LA STORIA:“C’era un Renzi che ci piaceva. Molto. Era il Renzi arrembante all’assalto della nomenklatura politica italiana esemplarmente rappresentata dalla «Ditta» democrat. Il giovane uomo senza peli sulla lingua che prometteva aria nuova, idee nuove, facce nuove: e gli si poteva credere dal momento che era lui innanzi tutto, con il suo modo d’essere, a incarnare ognuna di queste cose. Certo, si capiva che dietro non aveva molte letture e vattelappesca quali studi, ma questa era roba da Prima Repubblica. Nella seconda bisognava rinunciare a certe fisime. Renzi era essenzialmente uno stile — allora non poteva essere altro — ma appariva uno stile troppo nuovo per non essere garanzia anche di vere novità. Era di sinistra? Sì che lo era. Di una Sinistra tuttavia diversa da quella della maggioranza dei suoi compagni. Diceva infatti cose ragionevolmente di sinistra ma coniugandole con molto buon senso…”

PER FINIRE Se quelli che leccano il Bomba sono dei servi, come definirebbe lei quelli che leccano l’ortottero di Genova? Ricordo che il lecchino di ortotteri sono stati selezionati col l’algoritmo A.S.I. (Algortmo Selezione Insulsi) della c&a.A quello più autonomo è bastato un “cri” per rimangiarsi la parola data e disdire (da buon soldatino) gli impegni presi con Santoro…E quei pochi (dove l’algoritmo ASI ha fallito) che non obbediscono al “cri”, sono cacciati direttamente dall’ortottero.
perciò prima di aprire la sua boccaccia e depositare caccole varie, lei farebbe bene ad occuparsi dei servi che girano intorno al suo di padrone.

LUCIA ANNUNZIATA lavora per conto della vecchia guardia PD, che l’ha sistemata in RAI e al quale deve la sua carriera. Ecco perchè è fedele a loro fino all’ultimo e mette a loro disposizione la sua trasmissione TVultima modifica: 2017-01-29T18:38:42+01:00da bezzifer
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