Archivio mensile:gennaio 2017

Le mosse di Renzi .

Renzi offre una tregua a Bersani: “Ma servono le urne sennò è la palude” Direzione il 13 febbraio, poi via alla campagna elettorale. Telefonata a Speranza per dividere l’opposizione interna ed evitare il big bang.

Quello appena trascorso è stato in politica un sabato leopardiano del villaggio. Ognuno ha accarezzato ottimisticamente i suoi progetti, esponendoli in pubblico e non tenendoli solo per sé. O ha indossato – come preferite – la maschera ritenuta più conveniente in una campagna elettorale che è in corso, come prosecuzione di quella referendaria conclusasi il 4 dicembre con la bocciatura della riforma costituzionale targata Renzi.

E’ una campagna elettorale che molti si ostinano a negare, perseguendo l’obiettivo della conclusione ordinaria della legislatura, fra un anno, a cominciare dal presidente del Senato Pietro Grasso, ma che inesorabilmente continua. E condiziona paradossalmente e inconsapevolmente anche la condotta, le scelte e persino le minacce di chi non ha voglia o interesse ad elezioni anticipate, bastando ed avanzando forse ai propri piani e gusti le elezioni amministrative di giugno, riguardanti un bel po’ di Comuni, anche importanti: al Nord, al Centro purtroppo devastato ancora dai terremoti e al Sud.

Matteo Renzi ha esposto il suo progetto, o indossato la sua maschera, a Rimini davanti ai sindaci, a lui tanto cari per esperienza personale, e ad altri amministratori locali del Pd: un progetto chiaramente elettorale, anche se il segretario del maggiore partito italiano ha cercato di mostrarsi indifferente al problema della data del voto, almeno nel comizio. Egli infatti ha detto soltanto dopo il discorso, parlando con i suoi, secondo le confidenze raccolte dalla solita, brava Maria Teresa Meli sul Corriere della Sera, che “l’accelerazione verso le urne serve al Pd”. Ma pare che, sempre agli intimi, egli abbia detto anche di più, avventurandosi in una certa disponibilità a far guidare a Paolo Gentiloni anche il governo post-elettorale, così invogliandolo peraltro a dimettersi quando glielo chiederà per accelerare appunto il ricorso anticipato alle urne, probabilmente proprio in giugno, nello stesso giorno delle elezioni amministrative, o giù di lì. Ma al posto di Gentiloni, se per il conte riuscirà a trovare ancora di meglio a livello internazionale, Renzi potrebbe anche pensare di sistemare a Palazzo Chigi l’amico Graziano Delrio, già suo sottosegretario, ora ministro delle Infrastrutture, proveniente pure lui dall’esperienza di sindaco: uno dei pochi, peraltro, capace di conciliare amicizia e dissenso, quando occorre.

Con quale legge elettorale il segretario del Pd pensi o voglia andare alle urne si è capito da un passaggio del suo discorso pronunciato in maglione stile Marchionne. E’ il suo Italicum appena sforbiciato da una Corte Costituzionale che ne ha anche voluto certificare pubblicamente, in attesa del deposito della sentenza, la immediata applicabilità. E’ un Italicum valido solo per la Camera e quindi necessariamente da combinare in qualche modo con la legge per il Senato in vigore da quando la Corte Costituzionale, sempre lei, la sforbiciò tre anni fa facendola chiamare Consultellum, da Porcellum qual era per il nome affibbiatole dal suo principale autore: l’ex ministro leghista delle riforme Roberto Calderoli.

Evidentemente Renzi è rassegnato, se mai vi avesse veramente creduto, a non insistere col ritorno al cosiddetto Mattarellum, altro nome latinizzato, di tipo prevalentemente maggioritario, già sperimentato in Italia nelle elezioni politiche comprese fra il 1994 e il 2001, peraltro a vantaggio sia del centrodestra sia del centrosinistra.

Con l’Italicum in versione Consulta, come si chiama il palazzo dove siedono e deliberano i giudici costituzionali, per quanto vi si parli solo di “liste” e non di coalizioni, Renzi prevede che si finirà per andare alle urne con tre “blocchi”: uno costituito dai grillini, al solito orgogliosamente da soli, l’altro da quello che fu il centrodestra, l’altro infine dalla lista o listone che riuscirà a fare il Pd. Una lista o listone da cui il solito Massimo D’Alema ha minacciato, da Roma, di dissociarsi per mettere su un movimento di reduci di sinistra del no alla riforma costituzionale e “liberarsi” – ha usato proprio la parola “liberi” – dalle catene evidentemente del giovanotto, come lui chiama il suo rottamatore.

Deciso, almeno a parole, ad evitare “inciuci” con più o meno larghe intese con Silvio Berlusconi ed altri, Renzi si è mostrato fiducioso di poter tornare a raccogliere il 40 per cento dei voti delle elezioni europee del 2014, pari anche ai sì raccolti il mese scorso dalla riforma costituzionale, e aggiudicarsi così il premio di maggioranza previsto dall’Italicum, in una sola battuta, non essendoci più il ballottaggio, bocciato dalla Corte Costituzionale.

Se poi quel 40 per cento dei voti non dovesse essere raggiunto e i seggi parlamentari dovessero essere distribuiti in modo proporzionale, quindi senza vincitori e vinti usciti dalle urne, agli “inciuci” o alleanze post-elettorali si dovrà ricorrere per forza. E lui vi si piegherà, magari astenendosi –come ho già detto- dal tornare personalmente a Palazzo Chigi per farsi rappresentare da Gentiloni o Delrio.

Lo scenario immaginato da Renzi è abbastanza chiaro. Ed è in fondo speculare a quello che ha prospettato sull’altro versante Berlusconi prima mandando di sabato i suoi alla manifestazione romana pro-elezioni anticipate di Matteo Salvini e Giorgia Meloni, anche a costo di esporre ai fischi della piazza il capogruppo forzista della Camera Renato Brunetta, che pure è fra i più filoleghisti di Forza Italia, e poi lasciandosi intervistare dal Messaggero. Cui ha dichiarato di non mettere gli “inciuci” post-elettorali in cima ai propri pensieri, almeno a quelli confessabili in un momento in cui occorre ostentare la propria identità, in questo caso alternativa alla sinistra, per raccogliere più voti possibili.

Certo, sul versante del centrodestra c’è sempre da risolvere il problema della leadership rivendicata dal segretario leghista, ma per Berlusconi evidentemente c’è tempo per discuterne meglio, almeno nei momenti liberi che gli lasceranno i magistrati di Milano dopo averlo ancora una volta rinviato a giudizio per le cosiddette olgettine, e trovare la solita soluzione di compromesso. Tanto, se non si vincono le elezioni, la questione della leadership decade da sé, rimanendo solo un problema verbale, o di facciata.

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Spero che ci riesca, ma ho qualche dubbio . In ogni caso, FORZA MATTEO !!!!nel frattempo fa sfogare l’impotenza ai soliti sfigati

Pd, Renzi: “Arrivare al 40% per evitare il caos”. E snobba D’Alema: “Non è lui l’avversario” itorno in pubblico del segretario dem all’assemblea degli amministratori del partito. Attacchi contro gli “squallidi sciacalli che un minuto dopo la slavina già criticavano protezione civile e volontari”. Sulla Ue: “Invece di ragionare sui massimi sistemi manda letterine…”. E contro Grillo: “Uno spregiudicato pregiudicato”

E SUBITO E RIPARTITA LA LAPIDAZIONE OH, MA SIETE VERAMENTE FUORI !!!!!!!!!!!!!!!!!MA CHE VI HA FATTO, MATTEO ? VI HA VIOLENTATO LA FIGLIA O CHE COSA ??????????? DATEVI UNA CALMATA E VERGOGNATEVI !!!!!!!!!!!!!!!!

Leggo che qui ancora qualcuno non riesce a farsi una ragione ma Renzi i voti li ha e ne ha piu di tutti gli altri e quindi non fatevi venire mal di fegato e non insultate…non serve a niente, il croupier e’ sempre lui ..un motivo ci sara’.Voi vi illudete molto, e credo che dovrete farvene una ragione per almeno i prossimi dieci anni.Su calmatevi perche’ ci resterete malissimo.

Il partito democratico è una realtà di persone e numeri, nella mia regione e nella mia città è una tradizione decennale ben oltre qualunque trasformazione.
All’opposizione una destra che ha perduto ogni connotazione di radici e identità ed un programma che si può sintetizzare in un’unico slogan ‘prima gli italiani’, quindi un vuoto di proposte e un proclama che si scontra con normative e accordi interni e internazionali che non si possono modificare, sicuramente non in tempi brevi e con ripercussioni globali.
Il M5S si discosta ma si sta rivelando un progetto più a destra della stessa destra parlamentare e dove la parola ‘democrazia’ è svuotata di ogni significato. Un movimento che aveva grandi potenzialità alla nascita e interessante fintantochè è rimasto un movimento di piazza, oggi sta mostrando il suo volto: un guscio vuoto equiparabile nell’azione ad un fenomeno da baraccone buono soltanto per un luna park.

– Il coraggio di Renzi e la viltà di D’Alema,la nullita di Grillo Meloni Salvini e il morto che cammina Berlusconi,e non dimentichiamo tutta l’altra frattaglia politica che va da Bersani per arrivare a Scilipotti ce tutta la politica italiana.Ora SINCERAMENTE CARO ELETTORE DOCUMENTATO E INTELLIGENTE SCEGLIERE NON E DIFFICILE.
Parliamoci con franchezza. La politica italiana soffre maledettamente i più recenti passaggi. E’ come se fosse un mondo a parte, isolato quanto un piccolo pollaio domestico che deve fornirci sei uova fresche al giorno. E niente altro. Eppure è frequentata da donne e uomini che si sono caricati di una missione molto faticosa. Non è facile amministrare un piccolo Comune o una grande Regione. Dunque quei politici “missionari”, parlando di quelli che fanno sul serio, lavorano come indemoniati. Rischiano il processo quanto un latitante assassino. Non hanno un attimo di tregua, come un famoso chirurgo, assediato da pazienti in fin di vita. A fronte di costoro c’è la gente, una sessantina di milioni di persone. Quella che, impegnata in altri mestieri, aspetta che questi intrepidi missionari facciano qualcosa di importante per loro, e soprattutto per i loro figli. Infatti nonostante le TV, i telefonini, la cannabis e il sesso sfrenato, l’indole che ereditiamo dalla specie animale cui apparteniamo ci fa preoccupare anzitutto per i nostri eredi naturali. Ci sono, egoismi, distrazioni, eccessi di avidità, ma si tratta di eccezioni che confermano la regola. Noi gente pensiamo ai figli. In questo quadro Renzi, carico di passione, si dedica con l’irruenza che ben conosciamo a ricostruire i rottami del Partito Democratico, devastato fin dalla fondazione da isterici capricci, appetiti e ambizioni smisurate che lo hanno trasformato in un elefante impazzito. Matteo lo fa come “missione di servizio”, a favore della gente, che ha estrema necessità di essere meglio governata. Il passaggio è elettorale, visto che lo strumento varato dalla Consulta è applicabile subito, come dichiarano gli stessi giudici. L’Europa preme, e la disgrazia Trump ha appena iniziato a mordere. Ma la legge pretende che il PD, per comandare, raggiunga il 40 percento. E Matteo, consapevole del rischio, accetta. E’ una prova di grande coraggio, per un quarantenne che stavolta non può fallire. Lo fa per la gente, non per lui, che con la considerazione che ha raggiunto potrebbe girare il pianeta per fare il conferenziere e fregarsene degli italioti che hanno votato No. Ed ecco l’altra faccia della medaglia: al coraggio di Matteo di oppone la viltà di D’Alema. Che riunisce i “veterani” del No, costruisce qualcosa di stravecchio, e spara a salve l’ultima minaccia: se si va subito a votare tutti liberi! Liberi di che? D’Alema propone un assalto al “caveau” della banca con il fucilino a tappo, che avevamo da bambini negli anni quaranta? E chiedo al prode Baffino: caro vecchietto, dall’altra parte del nostro mondo c’è la gente, che aspetta. Tanta gente che ha visto cosa voi vecchiacci politicanti avete fatto in quarant’anni di malgoverno. Vi siete personalmente arricchiti, più di soldi che di consenso, e volete continuare su quella strada. Ma il gioco non funziona più e la viltà non paga. Direbbe Totò: “D’Alè, mò basta! Ccà nisciuno è fesso.”

 

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Giustizia, a Milano Davigo attacca Orlando: Governo non violi indipendenza dei magistrati” . Io modesto suddito di questo regime politico-giudiziario mi permetto di correggere in : Governo non violi i privilegi dei magistrati”

Milano, allarme del Tribunale: “Giustizia al collasso, a rischio democrazia”. Scontro tra Davigo e Orlando.Polemica Anm su età pensionabile magistrati, il presidente: “Si viola la nostra indipendenza”, replica il ministro: “Nessun attentato all’autonomia, non sono vostro nemico”

In effetti , se ricorda,  lo chiese Renzi sin dal settembre 2014 ma ovviamente fu accusato di intaccare “l’indipendenza della magistratura”…e non solo dai magistrati, vero Johan Padan ? Questa Italia è pietosamente piegata da interessi particolari, da un provincialismo miope, ognuno pensa di campare salvaguardando il proprio orticello….Faremo la fine che ci meritiamo.

Se sono molti (e a me sembra siano moltissimi) i magistrati che amano andare sotto le luci dei media, che passano ai giornali  gli avvisi di garanzia che gli interessati conosceranno solo più tardi, che fanno pubblicare le intercettazioni a più non posso solo per fare il processo in piazza e non nei tribunali, se sono tantissimi i reati che si dissolvono  alla prima indagine seria ( il fatto non sussiste) allora sì che mancano caterve di magistrati. Se infine ci sono stati più di 5.000 immissioni, allora mi convinco sempre più che la magistratura italiana è la casta delle caste e per l’Italia non vi è scampo. Se Davigo vuole assolutamente andare più tardi in pensione ( ma allora lavorare NON stanca!) non c’è che da rassegnarci : la casta delle caste detta le regole ed i propri corporativismi ed il popolo intero subisce. Punto.

Questi magistrati con il loro sindacato corporativo ANM sanno solo chiedere più organico e proteggere i loro privilegi.Si comportano sempre come una lobby intoccabile.Forse ci vorrà anche qualche magistrato in più,ma non dicono mai “ora ci organizziamo meglio e lavoriamo anche 8 ore al giorno ed anche di più”.Così abbiamo fatto nelle aziende private per far fronte alla crisi.Si dessero una mossa anche loro e non stiano sempre a lamentarsi.Tutti sappiamo che sono dei grandi privilegiati.

Vogliamo finirla di far passare tutti i magistrati come degli eroi al pari di Falcone e Borsellino? No lo sono. Punto.Non hanno niente di diverso dagli altri 60 milioni di italiani, anche loro hanno i loro pregi e i loro difetti. E, al pari di tutte le altre categorie lavorative, hanno le loro tante mele marce.Si diano più da fare e facciano meno ferie!I Magistrati sono vincitori di concorso come la maggioranza dei dipendenti Pubblici, punto, quel che stupisce è la diffusa maldicenza di inoperosità per i dipendenti “normali”, mentre per gli “eletti” non c’è concessa alcuna critica. Chi tocca i fili muore !!Davigo ignora che il potere sta nel popolo italiano e non nella corporazione dei magistrati. Guarda che cosa é scritto dietro le schiene dei giudici: la legge é uguale per tutti. Per tutti e non solo per la tua corporazione.

Davigo, Camusso, e compagnia sindacalisti, basta non lavorare, sempre colpa agli altri, e continue richieste di soldi e privilegi,,,,,,mai pensato di lavorare meglio e di più.Su Ministro Orlando restituisca i periodi di ferie estive e la possibilità di godere dei lauti stipendi anche oltre i limiti concessi agli altri cittadini, fatto questo potrà dire di aver salvato Democrazia e indipendenza della Magistratura.Ora:..per quale motivo la maggioranza dei magistrati era per il NO? perché’ a loro fa comodo un governo e una politica debole, che non decide nulla , in particolare sulla giustizia..e ottengono questo con la minaccia degli “annunci” di garanzia dei pm , che poi tirano alle lunghe ma intanto il danno e’ fatto e poi , se il politico viene assolto dai magistrati giudici, e’ passato un decennio e chi se ne frega…sono una corporazione o lobby di potenza assoluta, come diceva Da Lema (cioe’,  che Renzi sarebbe stato spazzato via dai magistrati ) ..ecco un perché’ gli elettori del NO hanno fatto una fesseria gigante.

Questo Davigo credo sia imbarazzante anche per gran parte dei magistrati. Si può alimentare un conflitto tra poteri dello Stato e gridare all’attentato all’indipendenza della magistratura per una proroga di pochi mesi a 18 magistrati? L’attacco all’indipendenza della magistratura perché si porta l’età pensionabile dei giudici da 72 a 70 anni, facendo entrare qualche giovane magistrato? O perché si è detto che fanno troppe ferie (due mesi tondi tondi)? Suvvia, Davigo poteva scegliere un esempio migliore. Se non altro perché chi deve lasciare lo decide il csm non il ministro. Diciamo che lui è prevenuto e lo è stato fin dal primo giorno con polemiche velenose e politiche contro la Politica, il governo. Un fazioso, come non dovrebbe essere un magistrato. Davigo vergognoso, senza pudore dopo che canzio ha parlato di “magistrati autoreferenziali”, di pericolo per il principio costituzionale di non colpevolezza, di sovrapposizione di processo penale e processo mediatico, Davigo accusa il ministro di ledere l’indipendenza della magistratura per ave detto l’ovvio. il csm dovrebbe intervenire subito e sanzionarlo.Indipendenza non significa mantenere privilegi e corporazioni staccate dalle altre componenti sociali del Paese. Non significa considerarsi una casta. Occorre l’umiltà di concepire ogni mandato che comporta responsabilità verso terzi con umiltà e responsabilità senza esternazioni pubbliche e private e rivendicazioni ad ogni piè sospinto. La gente vuole giustizia giusta e cose uguali per tutti. Se tutti vanno in pensione a 67 anni perchè fare eccezioni per le varie caste? andare in pensione a 70 anni invece che 72 è un attacco alla indipendenza della magistratura ? ma questi sono quelli che ci giudicano in un tribunale ? andate a spalare la neve ma non con gli sci firmati, bensì a piedi nudi. Vergognatevi ! Spero che il ministro non si faccia intimidire: basta privilegi, togliere alla casta per dare ai lavoratori (non a quelli del pubblico però) che di privilegi non ne hanno nemmeno uno

 

 

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30 anni di pasticci, culminati con l’opposizione livorosa al suo segretario che – piaccia o no – gli aveva portato il PD dove lui se lo sarebbe sognato ed ora si presenta come il Salvatore. Roba da teatro dell’assurdo di Ionesco.

Pd, D’Alema: “Via a raccolta fondi. Comitati pronti a ogni evenienza. Senza congresso, al voto liberi tutti”.L’ex presidente del Consiglio all’assemblea per un nuovo centrosinistra al centro congresso Frentani: “Questa non è una riunione per festeggiare la vittoria del No ma è una riunione di lavoro”. “Il nostro gruppo dirigente ha perso il senso della ragione: pronti a soccorrerlo”

Un ostinato perdente che non ha capito che il comunismo è morto e sepolto e vorrebbe tornare indietro rifondando una sinistra che in Italia non c’è mai stata. Berlinguer stesso lo sapeva e l’alleanza con Moro e la sinistra DC era la prospettiva di governo morta con entrambi i due protagonisti. Ostinarsi a combattere l’unico segretario e primo ministro che ha raggiunto l’insuperata soglia del 40% dei voti sia alle  europee e  al referendum nonostante la defezione della” sinistra” del PD alleata con tutte le destre è veramente ridicolo e bertinottesco, una ripetizione ennesima della quinta colonna che falsamente in nome della sinistra più a sinistra resuscita sempre la destra più a destra. E’ l’unico modo per portare FI al governo e D’Alema è questo che vorrebbe per punire Renzi e ricostruire il suo potere nel partito a costo di relegarlo al 25% dei voti come ai suoi tempi.E spero che si decidano una buona volta a togliersi dai coglioni! Questa SX come la precedente, evidentemente sbagliare non insegna, si autodistrugge da sola grazie a persone come d’ Alema ,al quale con mio grande rimorso ho dimostrato negli anni passati anche stima, mentre oggi per questo signore provo solo una grande vergogna!

Posto che ognuno crede quello che vuole, ma la vittoria del no , non per dare ragione a renzi ma era un’accozzaglia, nel pd  una minoranza striminzita. Una domanda , ai fatti di questi giorni, fu vera vittoria quella del no??? Comunque buono a sapersi . Quindi : Il cavalier Pompetta , l’allevatore di bufale , l’amico e l’amica della Le Pen , i trumpisti d’Italia , i boia chi molla  ,più , naturalmente i loro elettori sono da considerarsi figli legittimi e non recalcitranti dell’ irascibile e rancoroso baffino ?Credo sia difficile trovare, nella storia d’Italia, un uomo così dannoso alla causa del centro sinistra (con o senza trattino).

Raccolta fondi per spaccare il Pd… ma pensa te… prende un sacco di soldi a Bruxelles… se sei convinto paga tu caro D’Alema.. E poi quelli che hanno votato Renzi segretario non contano nulla? Giusto o sbagliato il loro voto non meritano rispetto? Queste vecchie cariatidi, pur di mantenere una certa visibilità, non si rendono conto che stanno mandando in malora l’unico partito degno di chiamarsi tale. L’aver spinto tanti italiani a votare NO al referendum con la conseguente bocciatura delle riforme in esso contenute determinerà una serie di conseguenze nefaste per il Paese sia dal puto di vista politico amministrativo sia burocratico.

Se la maggioranza del partito indica una direzione …tu minoranza NON puoi fare da sobillatore e creare delle frizioni all’ interno! Se i vari Bersani e d’ Alema non avessero remato contro ,oggi forse guarderemo un film diverso! Ma loro sono come grillo, le regole le rispettano quando gli fa comodo e quando non è così le cambiano!!! Esattamente come il penta sugli avvisi di garanzia! I Bersani e d’ Alema hanno sempre sostenuto che la linea del partito era fondamentale! Poi,si sono trovati in minoranza e…hanno cambiato opinione, punto!!! Ma ora si togliessero dai cabasisi !

Non c’è niente da dire, questo è il tempo degli opportunisti, dei populisti e dei saccheggiatori di quel poco che resta della democrazia. Uno che è stato dentro all’unico partito italiano che si regge sui principi più collaudati della democrazia, perde le elezioni nel proprio partito e ne fonda, di fatto, un altro. Qui c’è poco da scherzare, se non si sta attenti a salvaguardare quel poco che ci è rimasto andrà a finire veramente, ma veramente, male. 

Caro Massimo, alle soglie dei settant’anni credo che il tuo ruolo debba essere quello del “nonno” nobile, ovvero di chi insegna come si costruiscono ponti e non di capo carismatico, alle battaglie vanno i giovani che hanno energie e soprattutto idee nuove sul mondo come sarà. Negli ultimi quarant’anni hai contribuito alla costruzione di questo mondo italiano che non piace offrendo certezze alla nostra generazione a discapito delle future, ovvero dai nati dopo il 1970 … ora lascia decidere a queste generazioni qual’è il futuro che vogliono. Ti ringrazio per l’attenzione ma togli dai coglioni.

Speriamo che se ne vadano,impossibile mantenerli nel partito,sono come la quinta colonna dei tempi di guerra,questi minano le fondamenta ed inoltre sono tutti dei perdenti,quello che potevano dare hanno dato e sempre il risultato è stato negativo,ora basta ,fuori che si facciano un loro partito.

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Da Truman in poi (in realtà potrei dire da Washington) non c’è stato presidente USA che non si sia invischiato in qualche guerra. Che Trump sia diverso in questo lo vedremo, le premesse non promettono bene.

Profughi, Trump “congela” per 4 mesi l’immigrazione. E stop a tutti i cittadini da 7 paesi islamici.Il presidente Usa firma due decreti esecutivi per “tenere fuori dall’America i terroristi” e per far crescere la potenza militare degli Stati Uniti. Bloccato il programma di accoglienza per i profughi, passeggeri con il visto, ma provenienti da Il Cairo e Teheran, bloccati negli aeroporti. “Poi priorità solo ai rifugiati cristiani”. Sospesi “sine die” gli ingressi di siriani. E per 3 mesi niente ingresso per qualsiasi cittadino libico, iraniano, iracheno, somalo, sudanese e yemenita. Nel 2017 potranno entrare in Usa solo 50 mila rifugiati. Cancellato il rinnovo automatico dei visti per tutti gli stranieri.

A CHI MI DICE:Pur non essendo un esagitato trumpiano, debbo riconoscere al cinghialone ossigenato una dote che ai politici nostrani è assolutamente sconosciuta .Dà attuazione, per filo e per segno, al suo programma elettorale,per le cui linee programmatiche è stato eletto.Davvero? Non credete sia troppo presto per arrivare a queste conclusioni? Vedremo fra un pò di mesi chi si farà grasse risate. Anche il M5S voleva che il primo a macchiarsi di una citazione in tribunale doveva essere bandito, e vedete adesso qual è la situazione. Gli ignoranti non capiscono che quando si è all’opposizione o non si è mai stati nella stanza dei bottoni è facile fare promesse eccezionali. Preferisco invece chi si rende conto che quello proposto è impossibile o controproducente, e quindi lo spiega alla nazione. Prima della propria parola c’è il proprio cervello.

In realtà, se si analizza veramente questi decreti e non ci si ferma alla decisione,si capisce che il provvedimento è solo la tipica vuota trovata populista per abbacinare gli scemi…la maggior parte dei terroristi islamisti proviene da Arabia Saudita, Libano, Egitto e paesi del Maghreb, senza contare i paesi europei, che, guarda caso, non sono inclusi nella lista nera del blocco dell’immigrazione. Invece, nella lista figura l’Iran, che essendo nemico dei sauditi e del sunnismo di fatto non esporta terroristi….Pagliacciata totale!Il fatto è che gli eventuali terroristi Trump ce li ha già in casa. Come in Francia non ha bisogno di farli venire dall’estero. Sono già li con tanto di cittadinanza americana… quelli li non li puo’ rispedire da nessuna parte. Trump è un fascista populista, fa solo propaganda per i creduloni, e sotto fa solo ed esclusivamente i suoi affari! Tutto qui…. nel frattempo romperà le scatole al mondo intero seminando odio… forse anche più! Nel 2016 i rifugiati mussulmani entrati negli USA sono 38.000……….. su 318 milioni di cittadini statunitensi. La misura è ridicola………………fatta su misura per i creduloni che l’hanno votato.  E’ anche ridicolo che questo provvedimento venga presentato come lotta al terrorismo. Con tutte le armi in vendita negli USA, anche per i criminali, chiunque può colpire, ovunque, dall’interno. PURA IPOCRISIA E STUPIDITA’.

Per il momento sta facendo un gran casino, come sulla tortura che attualmente è vietata per legge e non sarà certo un suo ‘tweet’ a cambiarla, o come i 15 miliardi per un muro che, più sarà lungo, più sarà bucato. Non ce la faceva neanche il muro di Berlino a fermare i profughi, ci riuscirà questo, ma non diciamo fesserie. Intanto deve trovare chi pagherà questa ‘idea geniale’ e vedremo dove finiranno gli applausi degli illusi che si fidano delle promesse di un miliardario.

Eh già! Peccato che i più felici nel mondo islamico per la sua elezione sono proprio gli integralisti, che escono enormemente rinforzati agli occhi dell’opinione pubblica di certi paesi dopo che “L’America ha finalmente gettato la maschera e ha palesato il suo odio contro l’Islam, ora non ci sono più scuse per chi dice che dobbiamo dialogare con chi uccide i nostri figli e le nostre donne”! Se il mondo arabo eleggesse uno tipo Bin Laden l’odio per l’Islam aumenterebbe o diminuirebbe in Occidente? Ecco, fate la stessa cosa a parti invertite e capirete da soli che Trump, con i suoi discorsi e le sue idee, è in realtà il miglior alleato, ideologicamente parlando, dell’estremismo islamico! 

Con Trump gli Stati Uniti e la Gran bretagna saranno sempre di più protezionisti e penseranno solo e sempre di più ai propri interessi a scapito degli altri Paesi,noi compresi. Ogni Paese dell’Europa è troppo piccolo per competere agli Stati Uniti e Russia;pertanto bisogna accelerare nel campo delle riforme in Italia e puntando velocemente agli Stati Uniti d’Europa.Senza riforme,anche dolorose e chiudersi ci rovinerebbe…Quello che indigna è che in Italia ci siano dei politici che plaudono alla politica commerciale protezionista di Trump… Questi politicastri populisti leghisti e grillioti vorrebbero che l’Italia uscisse dall’euro e trattasse gli scambi commerciali di volta in volta con America, Cina e Russia, senza sapere che questi grandi stati sono più grandi dell’Europa e se ne fanno un baffo delle pretese dei piccoli staterelli come l’Italia. Invece di lottare tutti uniti per avere una Europa politicamente ed economicamente coesa in grado di trattare alla pari con i grandi stati… questi piccoli leaderini, cercano di sfruttare Trump per ottenere qualche piccolo voticino in più. Non sanno, questi trogloditi, che la loro sarebbe una vittoria di Pirro perchè ci porta diritti, dritti verso la nostra colonizzazione da parte delle grandi potenze!

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Ora c’è da pensare a come fottere il PD per farsi portare in Parlamento.

Pisapia: “Un incubo listone unico con Pd e Alfano”. Replica del ministro: “Ne ho avuti di migliori” Indicato dal capogruppo dem alla Camera Ettore Rosato come possibile alleato per raggiungere quel 40% che con l’Italicum dà diritto al premio di maggioranza, l’ex sindaco di Milano ora al lavoro sul progetto “Campo Progressista” si smarca da uno scenario che Salvini bolla come “ammucchiata”. “Folle solo pensarlo”. Guerini: “Non seguire fantasie”

 

Tutti alle armi,tutti vogliono votare , ma per fare cosa . nessuno parla di un programma , senza una chiara alleanza, questo è diventato un Paese di fanfaroni, ognuno si vuole assicurare un vitalizio in poco tempo. dei disastri del terremoto , degli esodati ,della sanità dei giovani dei pensionati , insomma della povera gente nessuno se ne fotte più , tutti vogliono correre a Roma , ,è evidente che li sta l’albero della cuccagna.vergognatevi voi e il voto che volete estorcere.L’Italicum senza BALLOTTAGGIO non serve assolutamente a nulla.
E’ NEI FATTI un proporzionale puro. Nessuno arriva al 40%.
Votando con questo Italicum buttiamo 400milioni di € dalla finestra ( costo elezioni) e ci ritroviamo allo stesso punto in cui siamo ora .
Solo il ballottaggio avrebbe potuto dare governi stabili, ma questo non va bene a chi i governi stabili non li vuole .
Troppa gente in politica oggi, ha un potere di ricatto verso chi vince le elezioni ( che sarebbe stato azzerato con il ballottaggio tra le due principali forze politiche uscite dalle elezioni), cui non vuole rinunciare…..La Corte Costituzionale ha provveduto a inchiodarci a un passato vergognoso e troppi ancora non se ne sono accorti.

Siamo nell’era in cui tanti considerano superato il concetto di destra e sinistra, ma poi politicamente, non riescono a superare quei concetti e quindi non riescono ad andare oltre l’idea di coalizione , intesa come accordo su tutto , anche sull’imprevedibile, pena l’ingovernabilità.  Un pensiero politico moderno e democratico deve invece prevedere proprio lo stravolgimento della coalizione come accordo su tutto e privilegiare, per amore di governabilità  l’accordo su punti precisi e qualificanti, lasciando tutto il resto nella disponibilità di qualsiasi altra maggioranza si formasse in Parlamento. In questo modo saremmo sicuri che le leggi passerebbero con vere maggioranze  e quindi  maggiormente condivise. Inoltre in questo modo, noi elettori avremmo un parametro chiaro di valutazione del comportamento di chi abbiamo votato.

IL PD renziano anche se voi non lo considerate di sinistra ha farro queste riforme che NESSUN GOVERNO aveva MAI fatto prima.Defiscalizzazione 80 € per chi guadagna meno di 1.500 €.Detassazione per le imprese per i neo assunti.Progetto Abolizione bicameralismo perfetto con modifica Senato leggi più veloci.Fine casta Senato che ci regala “statisti” come De Gregorio, Scilipoti e Razzi e casta del CNEL

Progetto Italicum nuova legge elettorale vince chi ha al minimo il 51% e governa per 5 anni come in tutte le nazioni normali.PIL e occupazione in ripresa dopo5 anni di crisi.Snellimento burocrazia(sbloccaitalia).Elezione del Presidente della Repubblica in pochi giorni.Modello 730 on line.Abolizione bollo passaporto.Eliminazione vitalizio per i condannati (voto contrario M5S e FI).Diminuzione canone RAI e finalmente pagano gli evasori.Legge sulle unioni civili.Legge per cittadini disabili dopo morte loro genitori.Abolizione Equitalia

ORA ARRIVA La pseudo vera-sinistra divisa in mille pezzetti che si unisce per un cartello elettorale a parole fortissimo e nei fatti elettoralmente insignificante e destinato all’implosione la settimana successiva al voto e’ una scenetta che abbiamo visto mille volte. Che a sinistra del PD ogni santa volta la ripropongano non depone a favore della capacita’ di queste persone di imparare dall’esperienza, ed in ultima analisi della loro stessa intelligenza.

Ma non ho capito!? cosa ha di cosi fico ‘sta sinistra sinistra che tutti rimpiangete? Non mi sembra che siano in molti a volerla votare. A me sta storia di “…di qualcosa di sinistra” “….fa qualcosa di sinistra” mi sembra una gran lagna da nostalgici del tipo ” si stava meglio quando si stava peggio” ‘na specie di gigantesca madeleine che tutti sognano ma che nessuno all’atto pratico ha voglia di mangiare….

Bene, abbiamo capito qual è l’incubo di Pisapia. Sarebbe stato però onesto da parte sua dire quale sarebbe il suo sogno. Sogno realizzabile nel quadro attuale, non in un futuro a venire su un’altra galassia. Si tratta di capire, molto concretamente, con chi vorrebbe governare l’Italia nella prossima legislatura

Fare discussioni e ipotesi è del tutto infantile. Nessuno non dico arriverà al 40% ma nemmeno vi si avvicinerà. E se per uno scherzo della storia alla Camera accadesse, al Senato anche il 40% non è sufficiente poichè non vi è alcun premio di maggioranza. Non capisco di cosa discutiate e soprattutto perchè inseguiate avvenimenti che mai si avvereranno.  Meglio che torniate alle scie o alle sirene nel Mediterraneo,dove siete specializzati.

Il metro di giudizio, stimabile sindaco Pisapia e stimati votanti, non deve essere il posizionamento rispetto a Renzi (rispetto ad Alfano? Mi rifiuto anche solo di pensarci).

Ci vuole un programma, quella cosa antica che una volta si predisponeva e diffondeva, eventualmente si sottoscriveva insieme agli alleati, e che da tempo non si vede più né di qua né di là. O che viene sovvertito un paio di semestri dopo il voto.Aspetto fiducioso, e lo scrivo con risentimento, sì, ma senza ironia.Ma deve contare di piu il progetto politico, più che il dettagliato programma che poi magari non viene realizzato perchè i le risorse mancano, arrivano fatti nuovi sia interni che esterni (crisi dei subprime che ci stiamo godendo ancora oggi). Preferisco quindi scegliere sulla base del progetto politico di società che i partiti propongono che su programmi dettagliati (ricordate il programma di Prodi del 2006 ?)La politica, senza base ideologica, genera mostri !
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Eravamo 4 amici al bar che volevano cambiare il mondo, in questo caso Roma o meglio il campidoglio. Per parfrasare la canzoni di Gino Paoli.

Dubbi sugli incontri Di Maio-Marra. Gli ortodossi M5S vorrebbero un faccia a faccia con il leader in pectore.

“Gli Ortodossi 5 Stelle hanno dei dubbi su Di Maio ” … Circa l’Ex Giovanotto – Ex Incapiente – Massacratore , senza ritegno , della Lingua Italiana , zero dubbi e una sola certezza ( granitica ) : trattasi di un Ectoplasma , di un buono a nulla ed incapace di tutto ; in sintesi : l’apoteosi del nulla .

La linea di difesa di Di Maio che non ci sono prove documentali dei suoi incontri con Marra danno l’ìimpressione di una indiretta ammissione, con la sfida a chi lo afferma di esibire le prove.
Però non è la prima volta che Di Maio è costretto a fare marcia indietro.Aspettiamo e vediamo.

Ha pure registrato l’incontro con Marra il nostro Giggino, orsu’ che attende a pubblicare tali registrazioni? e perche’ ha registrato l’incontro, che temeva? e se temeva qualcosa perche’ non ha chiesto lumi a Virginia madrina e difensore ad oltranza del Marra?ah quante domande, troppe domande, magari quelle che l’altra sera Santoro voleva fare a Giggino, che infatti non si e’ presentato all’interrogazione, proprio come faceva quando frequentava l’universita’.e questo dovrebbe essere il prossimo premier in pectore.

Aspettiamo a dire che si tratta di una panzana.Leggite i brani di intercettazioni riportate da La Stampa.
E’ vero che probabilmente non ci sono prove documentali di altri incontri, ma se Marra ne parla col fratello in un messaggio personale, quando non sospettava minimamente di poter essere intercettato, la notizia è molto verosimile, e comunque non è certo una cosa inventata dai giornali. Nota bene che non è una notizia di HP, ma HP si limita a riportarla.
E’ chiaro che, se ci fossero stati incontro nascosti tra Di Maio e Marra, non si tratterebbe di un reato, ma serebbe l’ennesimo imbarazzo politico di Di Maio, che lo metterebe in enorme difficoltà sia dentro che fuori il movimento.E la riprova che si tratta di un mentitore seriale.Una cosa comunque è certa; la telenovela continuerà a lungo.

La Raggi procura un danno erariale al Comune di Roma. Una volta il grillino tipo diceva: “siamo onesti, mentre gli altri sono dei ladri”. Ora, per giustificare il comportamento della Raggi che spreca i soldi pubblici, é passato dal “noi siamo onesti” al “noi siamo meno ladri degli altri”. E ritiene persino che questa sia una valida giustificazione. Mala tempora currunt.

E il GRULLO con un cervello PICCCCCCOLO ulula.Danni erariali?Cioe’ qualcuno Pd e qualcun altro ha lasciato un DEBITO di 15 miliardi e il M5S è accusato di danno erariale? Perche non ve lo fate spiegare da un alunno della prima elementare, la differenza tra debito e danno erariale, e poi ne riparliamo.
Per inciso, anche se la Raggi apprezzerà la sua solidarietà, non è il M5S che è accusato di danno erariale, ma la Raggi, perché le responsabilità penali sono personali e non di un partito.
Come vede c’è sempre da imparare.

I grillini sono disposti a digerire tutto, persino che Marra fosse uno dei 23.000 dipendenti del Comune di Roma. “Uno dei tanti”, ma nonostante fosse “uno dei tanti”, faceva parte della chat esclusiva “Quattro amici al bar” insieme al sindaco, a Salvatore Romeo, ex capo della segreteria, e all’ex vicesindaco Daniele Frongia. Gli “altri” che hanno lasciato il debito a Roma sono gli stessi di cui la Raggi si era circondata per amministrare Roma. La Raggi agisce in perfetta continuità con il passato.

 

I 5 stelle, si stanno rivelando esattamente per quello che sono:dei falliti della società civile, miracolati da italiani inconsapevoli:Di Maio, è uno che manco è stato capace di laurearsi, ed ha pure seri problemi a comprendere ciò che legge, altrimenti, non si ritroverebbe a dover ammettere che non aveva compreso;Di Battista, è uno che a 36 anni, prima di essere miracolato, dichiarava 3600 euro di reddito annuo: neanche la sguattera di un bar.

Non che me ne freghi più de tanto…. perché a saperle, poi, ‘ste cose fanno solo salire l’acido. Ma veramente ‘sta banda di smidollati allo sbaraglio sono convinti di convincere ancora qualcuno…. oltre gli operatori AMA…ATAC…Tredicine….Mannoia e impiegati comunali?

ORA non posso conoscere tutta la base, ma presumo anzi ne sono convinto che molti siano in buona fede, come presumo che molti della base di altri partiti siano anche loro in buona fede.
ognuno ha il diritto di fare quello che preferisce.ma personalmente ancora oggi resto perplesso dell’occasione che i 5S hanno avuto nel 2013, avrebbero potuto incidere notevolmente nella vita del paese, ed in meglio.Ma capisco che l’euforia del risultato gli abbia offuscato la vista.
Ora e’ troppo tardi, allora si poteva trovare il compromesso (che non e’ mai di per se una cosa negativa), adesso per forza di cose si andra’ allo scontro finale, sulla pelle del paese.

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Finalmente un modello di sviluppo per la nostra Italia. Quello di un paesino sudamericano.L’Ecuador.

L’Ecuador modello di governo M5S.Dal default al boom elogiato da Beppe Grillo.Ci deve spiegare com è possibile replicabile in Italia.

“Vogliamo esprimerle con viva sincerità – scrive Beppe Grillo – la vicinanza della nostra forza politica che, per molti aspetti, prende spunto proprio dalla ‘Revolucion Ciudadana’ e dai principi della democrazia partecipativa oggi in vigore in Ecuador”

“Quando divenne presidente – scrive Beppe Grillo – lei ereditò un paese in macerie per il debito estero e nel 2006 decise di non continuare ad uccidere la sua popolazione, considerando persone non grate i rappresentanti della Banca mondiale e del Fmi; imponendo poi un audit sul debito che ne certificò l’immoralità e le irregolarità manifeste da parte degli istituti finanziari nord-americani ed europei”

“Quando noi andremo al governo – scrive Beppe Grillo – prenderemo a modello queste sue parole nei futuri rapporti con la Troika europea e del Fmi: ‘abbiamo degli obblighi nazionali urgenti. E noi poniamo gli obblighi nazionali prima degli obblighi internazionali. Al momento giusto se potremo li rispetteremo, ma la nostra priorità è molto chiara: prima la vita e dopo il debito”

“In America Latina siamo esperti di crisi – ha spiegato Rafael Correa in un’intervista all’Ansa – perché le abbiamo vissute tutte. Gli aggiustamenti del Fondo Monetario Internazionale sono costati milioni, ma non sono andati a chi soffriva della crisi e sono serviti a rimborsare le banche, ampliando la crisi. Abbiamo perso almeno una generazione. Non commettete gli stessi errori, come gli Stati Uniti hanno fatto nel 1929, con le politiche di Hoover, quelle che si stanno applicando in Europa”

Un giorno esalta Trump e il giorno dopo questo …toglietegli il fiasco al vostro caro leader!Quindi, seguendo le orme di Correa, secondo Grillo, dovremo rinnegare il nostro debito, e perforare tutto l’Adriatico ed estrarre petrolio a più non posso, per rimpinguare le casse vuote dello stato.
C’è qualche piccolo dettaglio che non quadra, tipo il fatto che il petrolio disponibile non è molto, che il prezzo sul mercato è drasticamente calato, e che dovremo passare rapidamente ad un’economia basata sulle rinnovabili, come predicava lo stesso Grillo quando faceva il comico.
Ma sono tutti piccoli dettagli che un presidente del consiglio in gamba come Di Maio saprebbe risolvere senza grandi difficoltà.A meno che la Raggi non lo trascini con sè nella sua rovina, nel qual caso la sinecura di risolvere questo piccolo problema passerebbe a Di Battista.

Giusto per precisare: il pil di ecuador è di circa 10600 usd, alimentato soprattutto dal petrolio.Quello di Cuba oggetto di embargo e altri problemi sta a 10200 usd.C’è da dire che 8 anni fa Ecuador stava a meno di 4000 usd.Grillo non saprebbe che pesci pigliari, anche se il risultato sarebbe certo: catastrofe di proporzioni inimmaginabili.Possibile che delle idee così assurde ed improponibili non vi scandalizzano? Qui non si tratta di onestà streaming e altre slogan si tratta di economia interconnessa e di risorse che l’Italia non ha e che nessuno o ci verrebbe ad aiutare. Saremmo condannati ad un default distruttivo. Non è difficile da capire se non si è faziosi fino alla ridicolaggine.Questo dà il metro di quanto Grillo sia un emerito imbecille. Certi paragoni sono improponibili e assolutamente demenziali. Non capisco come possa avere qualcuno che lo segua.

Credo che dimostrate sopratutto l’ignoranza e l’affanno del grillo e del m5s nel cercare via di uscite all’isolamento culturale e di proposte reale lo dimostrate tutti i giorni. Manca una idea di societa’ futura, copiare magari male ma è più facile. Aprite la testa alle idee e alla discussione altrimenti sa di chiuso e stantio.Troppe responsabilita’ di gestione e troppi casini da risolvere sulle spalle di una sola persona (Grillo) e perdipiu’ priva delle capacita’ e della cultura all’uopo necessarie.
Se non fosse per l’amicizia che lo legava a Casaleggio Senior, il vero fondatore del movimento, e della pochezza disarmante degli attuali “portavoce”, forse Grillo avrebbe preso gia’ altre strade, a lui piu’ consone.”Dalla rapa non si cava sangue”…in fondo anche tu GRULLO sai che e’ cosi che funziona nel movimento ,ma la tua NON liberta’ di espressione ,la tua impotenza riguardo l uniformita’ del pensiero imposta dai padroni della casalercio s.r.l. , con il tempo ti marchiano, ti squalificano, disintossicati ,provocano in te una grossa perdita di autostima ,sei ancora in tempo.stai lontano da questa mer.a

Questi pagliacci senza un idea loro.. propria ..nessuna emanazione del loro pensiero che e’ nullo..visto la 3 media di grillo ..non piu’ meritocrazia ma con i 5 stelle mediocrazia..in un mondo che sta diventando sempre piu’ difficile per gli ignoranti..(che tra l’altro e’ la sacca maggiore dell’elettorato 5 stelle)..bene dopo tanto spulciare su internet scoprono l’equador…il sudamerica…..modelli da esportare?…che tristezza essere in mano a questi idioti che vogliono ambire a governare….la mia paura che si sta livellando troppo in basso la societa’ tutta… europea e mondiale..populisti mediocri senza nessuna capacita’ da trump a grillo passando per salvini le pen…o per criminali come erdogan e putin..e quell’escremento umano del premier ungherese orban…ci aspetteranno tempi bui se ci si affidera’ a questi idioti…Me lo vedo gigino con il basco e con il sigaro in bocca mentre esclama : HASTA L IGNORANCIA SIEMPRE!!! ahahah che branco di webeti.

Dal 2000 l’Ecuador ha come moneta il Dollaro USA.Inoltre la stragrande maggioranza delle sue entrate sono legate alla vendita del Petrolio alla Cina.Un paese che dipende da una valuta estera e dal prezzo mondiale del petrolio.2 variabili esterne che non può controllare.Non è il paese a cui bisogna ispirarsi,ora al grullo pregiudicato manca solo il narcotraffico. lo spedirei volentieri in ecuador, fuori dai cogl…i,gia’ purtroppo non siamo in Ecuador , che bello l’Ecuador, e GRULLO che aspetta ad andarci? e se ci va si porti anche Peppe,ah ma quello e’ furbo preferisce le ville in Italia ed in Svizzera ed i resort di Malindi.Ma Grillo sa che da quasi 15 anni la moneta nazionale del Ecuador é il dollaro? e che ora con il petrolio ai minimi e non potendo svalutare,Correa ha fatto tanti tagli di spesa originando tanto malcontento che,da furbo, non si presenta alla rielezione! Con il petrolio a piú di 100 $ é facile accontentare un paese con pochi milioni di abiatanti !

Grillo e’ un buffone senza cultura e capace ogni giorno di inventarse una nuova senza sapere di cosa sta parlando.Raffael Correa rappresenta , a parte il disprezzo per la stampa in generale, quanto piu’ si possa essere lontano dal comico, come personalita’,come valori e come basi culturali. Correa e’ un economista che si e’laureato in Belgio , poi si e’ specializzato in America, e era professore universitario a Guayaquil quando decise di lanciarsi in politica, dove con abilita’ in un paese che tra golpe militari e nuovi presidenti e corruzione cambiava governo ogni 7 mesi. e presidente da dieci anni. grazie a un attenta politica interna , alla capacita’ di mediazione con le popolazioni indigene e la abilita’ di saper negoziare a favore del suo paese con le grandi multinazionali e la grande finanza e essendo molto capace e cinico in politica estera, allontanandosi immediatamente dagli abbracci di Hugo Chavez e di Evo Morales, avvicinandosi e sotenendosi reciprocamente con Lula in Brasile e Cristina Kichner in Argentina, in nome di un socialismo pragmatico e vincente di quegli anni in Sudamerica, e segnalandosi sopratutto per la ospitalita’ data da anni a Assange nella ambasciata di Ecuador a Londra.Uomo capace di lanciarsi nelle grandi sfide internazionali, sull’immigrazione, sulla poverta’. ma anche pronto a trovare vie di uscita nel rapporto con i potenti, e gli ingombranti USA arroganti vicini.Magari quest’ ultima uscita del saltimbanco,l’ha ispirata il terzomondista Di Battista ma una volta in piu’ ha dimostrato tutta la sua pochezza e superficialita’ nelle analisi dei problemi.

 

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Guidare il mondo?La May vuol guidare la Cina? Sono un pò fuori tempo…entrambi. Fanno tenerezza.La May non è Churchill come Trump non è Roosevelt.. Questi sono solo due macchiette sbiadite di quello che dovrebbe essere un leader lungimirante.

POVERO CHURCHILL.

Chissà cosa direbbe il povero Winston Churchill a vedere il suo busto lì, sullo sfondo delle foto che immortalano l’incontro tra il presidente Usa Donald Trump e la premier britannica Theresa May. Chissà cosa direbbe nel vedere i due leader stringersi la mano e lanciare un nuovo atlantismo di fronte al suo volto di pietra, appropriandosi di quella “special relationship” fino a distorcerla e farle cambiare completamente segno. Già, perché c’è del paradossale nell’usare come simbolo di questo patto proprio l’uomo che guidò il Regno Unito nella Seconda guerra mondiale per salvare l’Europa ed estendere i valori democratici oltre i confini del proprio Paese.

Come cambiano i tempi nel campo della politica commerciale internazionale.La globalizzazione ha avuto un impulso decisivo negli anni 80 con Reagan e Thatcher.Oggi Trump e May propongono una sorta di protezionismo dei loro paesi da quella globalizzazione.Churchill..un uomo che ha guidato con serietà e rigore lo UK in un momento storico decisivo della Seconda Guerra Mondiale.Se lo UK fosse stato sconfitto dalla Germania Nazista prima dell’entrata in guerra di USA e URSS, Hitler avrebbe avuto in mano l’intera Europa.Ed oggi forse non staremmo qua a poter esprimere liberamente i nostri pensieri ed opinioni.

Guidare il mondo?La May vuol guidare la Cina? Sono un pò fuori tempo…entrambi. Fanno tenerezza…mah…confesso che comincio a capirci poco. credo che i rapporti tra stati, specie quelli su base consensuale e nel reciproco interesse, non li stiamo inventando oggi e men che meno li inventa trump. l’evoluzione piu’ avanzata di questi rapporti plurimi cos’e’? e’ la convergenza tra stati in entita’ unitarie…ma che significato ha allora brexit? e che significato ha l’isolazionismo di trump? sono fatti che si pongono in contraddizione con il naturale scambio tra stati,si potra’ obiettare che l’unione europea non soddisfa il principio di reciprocita’ e quindi determina problemi,bene se la questione e’ questa che senso ha rompere i rapporti per poi andare a cercare di recuperarli su basi rinnovate? la questione da porre all’odg non e’ l’abbandono, semmai e’ una rimodulazione dei trattati andando a riscrivere diritti e doveri…l’alternativa trumpista forse gli usa se la possono permettere, di certo paesi come l’inghilterra e men che meno l’italia possono permetterselo.

Ho i miei dubbi che il mondo possa tornare indietro indietro di decenni, quando l’america era la padrona assoluta del mondo e l’inghilterra era ai primissimi posti come ricchezza. altri paesi si sono affacciati sulla scena mondiale, che a breve supereranno gli USA. oggi una piccola(in tutti i sensi) isola come l’inghilterra, volendo, la cina se la potrebbe comprare, abitanti, teste coronate e animali da cortile, lasciando pure la mancia.Fatevelo dire Trump e’ un genio,in una settimana e’ riuscito a mettersi contro un centinaio di milioni di messicani,propone di fare pagare il muro (che non servira’ a nulla) al Messico imponendo dazi, ma cosi’ a pagarlo saranno i consumatori USA.E’ riuscito a rialzare lo spirito patriottico dei messicani che prima era sotto i tacchi scatenando un’ondata anti statunitense senza precedenti con inviti al boicottaggio dei prodotti made in USA,insomma un genio, ed e’ solo l’inizio,ci sara’ da ridere.

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Alla prova dei…fatti, meritano questo e…la imminente scomparsa.

Dopo “Effetto Parma” ecco “Effetto Genova”. Così gli scontenti M5s provano a ripartire. E in vista delle amministrative 2017 è caos fra i grillini.

Effetto cascata per M5s. Se tre indizi fanno una prova bisognerà aspettare ancora un attimo per capire se il popolo degli ex grillini, scontenti o scomunicati, fedeli ai valori dei Meetup o stufi di Grillo, stia dando vita a un nuovo movimento. Però un fatto balza già alle cronache: dopo “Effetto Parma” nasce anche “Effetto Genova”. E guarda caso Parma e Genova, insieme a Palermo, Padova, Verona o Catanzaro, sono fra i comuni capoluogo più importanti in cui si giocherà a maggio la partita delle amministrative 2017, primo appuntamento elettorale a scanso di urne post bocciatura Italicum.

LORO I SETTARI A5SS.Ma possibile che sono quattro anni che titolate “CAOS TRA I GRILLINI” e questi sono dati stabilmente oltre il 30% ?
Mi spiegate perche?

PERCHE SIETE UNI partito dei 5 sgrullati del Belìn dovrebbe essere ribattezzato EFFETTO ROMA. Così, tanto per star dietro alle tendenze di successo, come suo solito. “Chi non vuole, può andarsene…” ha scritto il Belìn dappertutto, anche sui muri, e ora lo stanno mollando, alla spicciolata, lasciandolo con un’ARANCINA in mano.Continuasse pure a starnazzare ‘honestà – honestà’…il grido di chi sa cosa vuole E VUOLE POTERLO DIRE E FARE,SARA’ SEMPRE LIBERTA’.

POI. M5s primo partito? ma quando mai. Scusate non vorrei essere un guastafeste ma andando a consultare tutti i siti di sondaggi possibili ed immaginabili da dove si dovrebbe evincere che il M5S è diventato il primo partito nazionale sorpassando il PD?
A ben guardare da Demopolis a SWG ad EMG nell’ultima settimana non c’è sondaggio che non veda il PD sopra al M5S in alcuni casi solamente di 1 punto percentuale, in altri con scarto maggiore (ad esempio l’ultimo sondaggio pubblicato da SWG in data odierna si registrerebbe un divario tra PD e M5S di oltre 5 punti percentuali!).

Ora va bene tutto e va bene anche essere ottimisti e gettare il cuore oltre l’ostacolo ma se i sondaggi sono “credibili” quando ti danno avanti o appaiati, lo debbono essere anche quando ti vedo dietro ad inseguire come sembra essere in caso attuale.

Insomma pur restando il 40% una soglia difficilmente raggiungibile da ogni partito, il PD sembra in ripresa nelle “intenzioni” di voto.

Poi magari c’è qualcuno in grado di tastare meglio il polso al paese profondo e chi quindi “sa” per davvero le cose come stanno, purtroppo qua sopra noi tutti non possiamo che parlare “attraverso” e “mediante” i sondaggi e questi per ora sembrano premiare, anche se non di tanto il PD.

Poi se qualcuno ha intenzione di ritirare fuori il risultato refendario 60 a 40 stia bene a tento ad usare questa “arma dialettica” perché utilizzare per 60 per certificare la fine di Renzi lascia scoperto il fianco a repliche non meno efficiaci quali quelle che sottolineano che mentre in quel 60 c’è un poco di tutto dai partigiani a Casapound, da Fratelli d’Italia a Sinistra Italiana, passando per un pezzo di Forza Italia e per la Lega per finire con il planare sulla Sinistra Dem e sul M5S, nel 40% restante PD fedele a Renzi a parte resta ben poco di altro di significativo ovvero Area Popolare di Alfano, Casini e Scelta Civica, forse un pezzo di Forza Italia sottobanco e sottovoce e null’altro.
Insomma di quel 40% la maggior parte è farina di un solo sacco (come sembrano confermare i sondaggi dei quasi due mesi successivi), mentre ormai quel 60% si è disaggregato tornando ad essere un’armata divisa ed in contrasto su tutto e tutti.
Insomma dare per morto quello che molti di voi amano definire il “ducetto di Rignano” è un grave errore che molti in passato commisero reiteratamente con Berlusconi.
Inoltre il famoso “campo populista” o “fronte della protesta” anti sistema è presidiato e conteso tra due mastini Salvini con il supporto della Meloni da un lato ed il M5S di Grillo.
Chi riuscirà ad attrarre più consensi “incazzati” tra i due? Chi sfornerà gli slogan più accattivanti e convincenti?
Secondo me sarà interessante vedere quello che accadrà nella vicina Francia dove si confronteranno a breve i populisti sovranisti della Le Pen stella polare del Salvini nostrano contro la neo guida conservatrice dell’UMP che come sta facendo da noi Renzi si presenterà usando parole meno di rottura ma non ceto concilianti verso l’Europa ed il fenomeno dei migranti per non essere troppo sguarnito su questi due fronti.
Se come si pensa nonostante la forte ascesa della Le Pen alla fine il sistema si coalizzerà contro di lei dando la vittoria al candidato più “normale”, questo rappresenterà un modello ed una speranza anche per l’Italia nonostante la presenza di due forze anti sistema (a parole o nei fatti conta poco ormai) che potrebbero azzannarsi tra loro lasciando come alternativa moderata solo quella che Renzi saprà offrire facendo scattare l’effetto “turiamoci il naso”!

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