«Esistono molti modi diversi per bruciare un libro:
e il mondo è pieno di gente
che corre su e giù con i fiammiferi accesi».
(Ray Bradbury)
Come al solito anche le associazioni di giornalisti sono delle lobby, al pari di quelle dei magistrati, medici, avvocati, notai, farmacisti o tassisti.
Spesso strutturate come logge o cordate di potere o gang e finalizzate non a fini sociali, di giustizia o di corretta funzionalità per le categorie, ma come “sindacati” (leggasi famiglie con metodo mafioso).
Ovviamente codeste associazioni poco e nulla hanno da obbiettare alla libertà di vendita e spaccio di notizie false o costruite ad hoc con ingiusto sproporzionato arricchimento, da parte dei loro associati, certamente invece intervengono e giudicano quando è lesa la possibilità di vendersi dei giornalisti.
Per chiarirmi, intendo proprio che per codeste associazioni è da combattere qualsiasi forma di coercizione contro i giornalisti che li costringa a sparare menzogne e bugie senza trarne profitto o qualsiasi forma di pressione coercizione o violenza che gli impedisca i vendersi al miglior offerente o che li sanzioni in caso di menzogne e compravendita degli stessi.
Pertanto perfino la semplice espressione di pensiero di un neanche politico professionista con alcuna carica pubblica ne in carica (grillo), o semplicemente l’essere l’additati all’opinione pubblica ed al pubblico ludibrio, per il loro maloperato, il servilismo, di individui che appartengano a codeste associazioni, o il semplice portare alla luce detti fenomeni è ovviamente per le loro associazioni, una palese violazione della loro libertà (di vendere menzogne, di arricchirsi facendo i servi dei potenti o delle lobby), al pari dell’essere costretti a fare le stesse cose sotto minaccia o prepotenza e quindi senza poterne trarre arricchimento.
E’ la solita confusione dei ruoli, fra il legittimo denunciare le pressioni o minacce per ottenere la negazione della verità e la propaganda della menzogna e il pericolo di dover dire la verità a gratis o con scarsa remunerazione o la menzogna senza arricchimento o con il rischio di essere additati pubblicamente per i venduti che si è quando si mente a pagamento.