Archivio mensile:luglio 2017

Il Movimento 5 Stelle è un partito per ricchi.

Nel programma del Movimento 5 Stelle non c’è nulla che dispiaccia a Confindustria. Non c’è nulla di sgradito all’Associazione Bancaria Italiana. Non c’è nulla che inquieti Marco Tronchetti-Provera, nulla che preoccupi la famiglia Agnelli o che impensierisca Urbano Cairo. La notizia è che nel corso degli ultimi anni, il Movimento 5 Stelle si è trasformato in un partito funzionale agli interessi dei ricchi.

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Tempo fa avevo fatto un ragionamento simile tra i commenti di queste parti, in merito alla vittoria di Virgina Raggi a Roma.

A Roma, ma come noto ormai anche a livello nazionale, la strategia era molto chiara. Apparentemente c’è un’assenza di visione totale – non certo esclusiva del M5S – ed un’incoerenza di fondo. A ben guardare, invece, a Roma il M5S ha sistematicamente mirato ad acquisire il consenso dei gruppi di interesse. Non hanno cercato di vincere proponendo una politica che potesse piacere alla maggioranza dei romani. Infatti, non è possibile capire quale sia la visione di Roma del M5S. Hanno cercato di vincere e poi hanno vinto andando a corteggiare tutte le minoranze ben organizzate. Tutte. A Roma si sono “alleati” con l’ATAC, i tassisti, i mutandari, i camion bar dei Tredicine, gli ambientalisti (no allo stadio della Roma; una politica lungimirante, perché se avessero sostenuto il progetto dello stadio senza colpo ferire, si sarebbero alienati le simpatie dei laziali), i centri sociali e via dicendo.

Il risultato è che l’insieme delle proposte è completamente incoerente. Ma – udite, udite! – questo oggi pare non essere un problema. A nessuno interessa veramente la visione di insieme che un partito deve avere di una città o di un paese, perché siamo noi prima di tutto una società atomizzata. E così facendo il M5S riesce a piacere a (quasi) tutti, perché si intesta le battaglie di praticamente qualsiasi gruppo di interesse. Una maggioranza fatta riunendo tutte le minoranze rumorose.

Una cosa, però, mi preme sottolineare. Questa strategia non è indice di insipienza o dilettantismo. E’ un calcolo molto preciso che mette in luce abilità politiche che normalmente non tendiamo a riconoscere al M5S. Li consideriamo un’Armata Brancaleone, ma a me non sembrano poi così fessi…questa e’ una lettura ma c’e’ ne e’ un’altra che e’ un po’ meno “severa” diciamo: tutti i movimenti di protesta hanno la caratteristica di avere una pars destruens ben definita (“i politici corrotti fuori dal parlamento”) e una parte costruens molto debole
Questo e’ dovuto al fatto che e’ facile e ci si trova d’accordo nello stabilire che una cosa va bene … ma poi quando devi sistemarla ognuno ha la sua idea
Questa cosa mi ricorda molto i movimenti no global
Ora, quello che ho sempre visto nel M5S e’ una difficolta’ di decidere proprio perche’ ogni volta che prendi una decisione … perdi meta’ di quelli che ti hanno accompagnato fin li’
E quindi io lo vedo piu’ che altro ostaggio della sua stessa natura.

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“Non so più come dirvelo” lascerebbe intendere che tu hai l’autorevolezza di spiegare alla gente cose che tu hai capito e gli altri no. Tu invece esprimi semplicemente, con un certo livore e una certa insistenza, la tua posizione politica.

Il problema di Renzi, anzi tre. Proseguendo l’apertura di un dibattito iniziato la settimana scorsa sull’”odio per Matteo Renzi”, Repubblica ha pubblicato martedì un intervento dell’economista Emanuele Felice dedicato più a un’analisi dei limiti di Renzi stesso che alle ragioni dell’odio presunto: anche se quei limiti possono spiegare la delusione e la diffidenza di molti per il potenziale politico del segretario del PD.

Renzi finished his campaigne in Brussels

Letto l’articolo ma lo trovo abbastanza superficiale: Renzi resta meglio di tutti i leader che da sinistra lo criticano per risultati ottenuti, ma ha il grande difetto per me di non aver capito che dopo le primarie e il premierato non poteva continuare con la retorica della rottamazione con gli stessi toni: se dai del ferro vecchio a tutti da una posizione di non governo è un conto, se lo fai da una posizione di governo ti inimichi chi vuole mantenere il suo ruolo e anche chi investe come elettore speranze su di te. In ogni caso alle politiche del 2018 non vedo alternative per il pd, e come scritto più volte se si candida lo rivoto.

Cosa c’è di male nel dire: “arrivo a Bruxelles sbadigliando come sempre: in genere le riunioni sono noiosissime”? . Renzi è davvero così come appare, e dunque?
Renzi non ha scritto il libro per raccontarsi in modo diverso da come fa sulle enews, ma per raccontarsi in maniera diversa da come lo fa la stampa.

Il punto non è quanto Renzi nasconda di sè per recitare una parte, il punto è se Renzi o il Pd siano o no utii al paese e se ci sono alternative migliori
No ?
E allora si prenda atto della cosa, si lasci governare i populisti , e si valuti l’operato con la stessa severità con cui si sono valutati questi quattro anni di governo. Punto.
Se il governo Renzi era dannoso doveva essere mandato a casa tre anni fa. Stessa cosa per il governo Gentiloni, che non ci pensa minimamente a mettere in discussione le riforme renziane.
Alla fine la minoranza PD ci sta dicendo che Renzi è stato utile a una sola cosa. Per mantenere le loro poltrone.
Bella cosa!
Se è dannosissimo, perché se ne è dovuto andare dal governo lui per sua libera scelta? E perchè si è detto di sì a un governo fotocopia ?
Non c’era la legge elettorale. Oibò, siamo circondati da statisti, qualche statista non aveva provveduto a approvarne una prima che i lettiani mandassero Renzi al governo?

Io non l’ho mai disprezzato, ma certo il carisma non gliel’ho mai denotato. Di sicuro, ci mette la faccia, e non è affatto poco da questo punto di vista, una signora lezione per Piercasaleggio e D’Alema – per citare i primi che mi saltano in mente. Sul fatto di fare squadra, penso che Renzi sarebbe finito assediato ugualmente, in quanto ormai dotato di visibilità appetibile per renderlo “nemico pubblico” di persone che valgono assai assai meno di lui (Salvini, Di Battista, Grillo che non è mai stato uomo da nominarlo direttamente e questa la dice lunga) ma hanno necessità di canalizzare odio costruito ad arte per “unire” altri uomini ancor meno valorosi di loro facendo il loro successo. Ma almeno, nella sua squadra ci mettono la faccia (la Boschi, per esempio), senza parlare di “Rete” o Rosseau. Sulle carenze programmatiche, sono d’accordo ma il problema è che ormai come ti muovi sbagli; puoi perfino essere un Messia e camminare sulle acque ma ti criticheranno perché non sei capace di nuotare (metafora non mia ma che cito volentieri). Quindi, non penso faccia male ad esporre cose così complesse: se scrivi al popolino, così devi trattarlo.
Non penso entrerà nella Storia di questo Paese, ma di sicuro i suoi nemici non faranno mai del bene all’Italia e di certo non ne faranno guadagnare in dignità. Dovrebbero preoccuparsi di questo se vogliono sconfiggerlo veramente; perché possono far fuori Renzi ma non certo chi lo vota ed i motivi per cui non votano loro al posto suo. Ed hai voglia a convogliare odio e menzogne via televisiva (Berlusconi) e Internet (Piercasaleggio) attraverso le ditte: non li convincerai mai se non ti dimostri in verità ed impegni concreti migliore di lui, e per quanto mi riguarda sono talmente indietro che nel suo campo non si avventurano nemmeno. Perché farebbero la fine di Zagrebelsky da Mentana, ed infatti se non avesse promesso le dimissioni a quest’ora manco saprebbero che hanno cambiato la Costituzione.

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«Mi viene da ridere», ha detto al Corriere della Sera l’attuale segretario Matteo Salvini. «Al massimo possiamo pagare 49 euro». Conta il pensiero! Sarà per questo che Salvini progetta la Lega dei popoli?

La Lega rischia di dover restituire 49 milioni di euro allo Stato.A causa della condanna a Bossi e Belsito per la truffa sui rimborsi elettorali: se la condanna diventerà definitiva, il partito rischia la bancarotta.

Rimborso lega

Insomma, se rubi un televisiore in una villa ti si può sparare alle spalle per legittima difesa. Se rubi 49 milioni, prescrizione e non ti fai neanche un giorno di carcere. Ci vuole la ruspa con questi! Comunque ragazzi tranquilli, se fallisce la Lega un partito xenofobo da votare ce l’abbiamo ancora: il M5S. Comunque poco male… la Lega (come molti altri partiti) ha fallito il suo scopo d’esistere.Se togliesse il disturbo, nessuno ne avrebbe a male.

Giustizia.Peccato che per la gentaglia che vota questa gentaglia non sarà considerata giustizia bensì l’ennesima vessazione da parte dello stato ladro (lo stesso che, vergogna!, chiede di pagare le tasse) o, peggio, una mossa politica. Ora capisco per quale ragione la retorica leghista da anni ha smesso di ripetere quel mantra litanico di “Roma ladrona”, nonostante le inchieste della così detta “mafia capitale” e altre ottime ragioni per continuare a ripeterlo.

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Maroni ma dove eri quando bossi rubava i soldi degli italiani?

Tutti i guai di Roberto Maroni, il leghista che voleva fare il premier.Il governatore sogna in grande, ma a frenarlo arrivano le inchieste. A iniziare da quella sull’agenzia lombarda a cui ha affidato la riscossione delle tasse e che ora è indagata per truffa, peculato e falso in bilanci.

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Bossi condannato…. Maroni indagato… Salvini si appropria indebitamente dei soldi dell’UE senza mai, o quasi mai, partecipare…. e questa e’ la Lega di Salvini che dice ORDINE PULIZIA DISCIPLINA ???? mi sembraano una massa di ipocritici come il M5S che parla di ONESTA’ dopo tutte le porcate a Roma con la Raggi in Sicilia e a Bologna con le firme false i rimborsi delle spese pazze dei prlamentari del M5S… e questi predicano ONESTA’ ??? e berlusconi ve li ripiglia tutti buffoni mangiatori di pane a tradimento.

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POVERO COCCO DI PAPA GRULLO.

La sindrome da accerchiamento di Di Maio.Lo sfogo su Facebook: “Fastidiosi schizzi di fango contro di me”. Il sostegno del Dibba: “Vola alto fratello mio, coraggio”

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Tutte cose vere.Adesso fa pure finta di non essere fascio? Per di più piange perché è indagato e perché gli fanno notare che è scemo? ahahah. Chi sparge fango e disonesta’ intellettuale, ne riceve il doppio…..La dura legge dei Pischelli impreparati e indottrinati !!!!! Poi passa…tranquillo ! La stima si conquista con lo stile, sapendo rispondere alle avversità con carattere, non frignando sui socilal. Ma davvero mandereste uno così a parlare con Putin, Trump,Xi Jinping? Non bastavano le gaffe culturali? Le gaffe grammaticali? Ora anche le gaffe caratteriali. 10 anni fuori corso per uno così non sono un caso. A lavorare per favore.In una sola parola, pensavi fosse facile? Facile come galleggiare da fuori corso per 10 anni? Come andare a vedere a gratis le partite del Napoli come stewart? Talmente facile da poter permettersi di dire che leggi le email ma non le capisci? O mettere un Pinochet dove capita? Come entrare in un movimento politico di supercazzole e ritrovarsi a fare il vicepresidente della Camera? E’ ora di lavorare e smazzarsi le gatte da pelare. Poverino! Si lagna dopo che la banda degli onesti ha fatto dell’insulto gratuito e della diffamazione uno stile di vita.
Giggino, i vicepresidenti della Camera sono 4.Tu sei uno dei 4 vicepresidenti, e a livello decisionale il tuo ruolo è zero.

Piccolo esempio delle coglionaggini di GIGINO. Gigino Di Maio scrive testualmente “Sono stato tutta la sera al telefono con le ambasciate degli altri stati europei per chiedere l’invio dei loro canadair. Sono in arrivo tre aerei dalla Francia”. Ed ecco il portavoce della Commissione UE che dichiara ” La protezione civile italiana ha chiesto gli aerei francesi per lo spegnimento degli incendi” la domanda sorge spontanea: Gigi, con chi hai parlato? le Grandate come le bigie anno le gambe corte,perciò smettila di giocare al grande leder politico sei un grande coglione come la maggioranza che ti sostengono.

Maggiore umiltà e dialogo, caro Luigi. Io mi ricordo un Di Maio andare in prima classe a spese nostre dai cattivissimi capitalisti USA per una conferenza in una associazione che era legata ad una università privata per soli ricchi.., me lo ricordo andare in Israele dove manco era gradito e ha rischiato l’espulsione, me lo ricordo alla sua mega festa di compleanno nel Barcone nel Tevere, me lo ricordo pure a MonteCarlo al Gran Premio automobilistico, me lo ricordo farsi ricoverare per una minkiata al prestigioso Gemelli sfruttando la sua posizione di deputato.. Se ti intervistano per strada fermati e o rilasci l’intervista o dici che non ti è possibile. Se saluti guarda le persone negli occhi. E non parlare come se tu fossi l’oracolo di Delfo. A mio parere…, forse…, inizia così. Non credere che soltanto tu servi i cittadini. Se fosse così staremmo molto molto molto male. Fortunatamente non sei solo. E poi sei vice presidente, ma non il solo. Ce ne sono altri perchè ogni Partito ne ha indicato uno. Non sei solo…poverino,ora vai dalla suora ? delle altre che non commento ma che siete fascisti quello rimane, tu sei il rappresentante di un gruppo di teleguidati non dalla rete ma dal padrone . Tutti sull’attenti diritti e allineati. peggio dei BALILLA del BENITO.

Per le menti semplici o teleguidate era facile anche governare Roma e rimediare i soldi dai bilanci truffaldini delle gestioni precedenti e rinegoziando il debito. L’altro giorno la passionaria di Roma è andata a chiedere soldi e poteri straordinari. Non era così semplice, non lo è mai, ma i creduloni espulsi dal bar dello sport accorrono numerosi, e quindi si vince facile facendo la fila al taxi.Che poi guarda caso, quando fanno la fila per il taxi o quando si mangiano la pizza seduti per strada c’è sempre il fotografo pronto… basta poco per certi allocchi, piuttosto vadano a vedere quanto si fanno rimborsare ogni mese per affitto e vitto a Roma… povera Italia, con certi elettori dove andrà a finire..

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I numeri non si possono discutere. Mi pare che chi ha governato negli ultimi 3 anni non abbia fatto solo danni come pretendono alcuni. Con buona pace dei “sinistri”, dei grilloidi e dei redattori di HP.

Bankitalia alza le stime di crescita sull’Italia: Pil al +1,4% nel 2017, +1,3 nel 2018, +1,2% nel 2019. L’attività economica riprende vigore, possibile rientro a livelli pre-crisi nel 2019. Prosegue aumento occupazione, calano timori su banche.Nel giorno in cui certifica l’ennesimo record storico del debito pubblico, la Banca d’Italia consegna anche notizie positive per l’economia italiana, che riprende fiato. Nel bollettino economico, Via Nazionale rivede al rialzo la stima del Pil del 2017 a +1,4%, in forte ripresa rispetto al +0,9% del bollettino di gennaio.

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Anche se , come tutti gli sgrullati che ambiscono alla DECRESCITA FELICE, inno dei fancazzisti per il reddito di cittadiPanza, Il lavoro del governo Renzi ha fatto innalzare le esportazioni al 16% nel 2016, L’occupazione al 2% in più, dato più potere d’acquisto ai salari.Comunque sperateci ancora, i quattro soldi che vi promette San Francesco da Malindi non vi basterebbero manco per il binocolo per vederli. Ma e.Colpa di Renzi se il Pil aumenta invece di ridursi

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Siete rimasti in due (Huff Post ed il FQ) a dare voce ancora a quei politici,che si ritengono grandi ma,per amore di verità,ormai per rabbia e livore,e che non esitano neanche a coinvolgere in queste frustrazioni l’ambiente familiare di quelli che dovrebbero essere solo competitors politici e non nemici da stendere!

Massimo D’Alema: “Renzi educa i figli a odiarmi” Intervistato dal Fatto, l’ex premier inorridisce alla domanda su se abbia letto o meno il libro del rivale.

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Incredibile la perfidia di questo omuncolo: quello di sinistra con le scarpe da migliaia di euro, la barca da superfigo, i cani da guardia della tenuta di cui vanta la ferocia,,, Arrivare a criticare superficialmente le relazioni affettive familiari di Renzi è il massimo della cattiveria e della vigliaccheria. E’ ormai uno squallido stalking di chi ha avuto il torto di batterlo democraticamente e a viso aperto

Di quanto dichiarato da D’Alema, solo su un giudizio concordo: <<il “decadimento”, la “violenza” e la “degenerazione” della politica>>. In Italia si è assistito nell’ultimo decennio a un’escalation del degrado dentro e fuori palazzo, dal quale non si può dire esente nessuna parte politica né il “popolo”che la sostiene. Ci sono stati anche i capipopolo che hanno generato e fomentato questa sottocultura della rivalità, finanche dell’odio fra tifoserie avverse, alimentandola da un lato con l’inefficacia dell’azione di governo che ha aggravato le disuguaglianze, dall’altro con operazioni sistematiche di indottrinamento, di istigazione alla violenza verbale e alle fake news, di autoattestazione di una sorta di supremazia morale genetica degna più della teoria della razza che di un approccio consapevole ed equilibrato al proprio credo politico. Mi auguro sinceramente che quello rimarcato da D’A sia un trend destinato ad esaurirsi, anche se – come si dice – al peggio non c’è mai fine…

COMUNQUE Divertente:C’è un episodio rivelatore che mi ha colpito molto, quando Renzi scrive nel suo libro che sua figlia chiede se è certo dell’abiura del dalemismo da parte di Orfini. È aberrante questa educazione all’odio, è l’elogio del tradimento. Se questi sono i principi educativi, c’è da essere seriamente preoccupati”. Alla domanda se abbia letto o meno il libro di Renzi, D’Alema risponde quasi con orrore: “Per l’amor del cielo. Concordo con Letta quando parla di disgusto. Ho altro da leggere. Ho visto le numerose anticipazioni pubblicate dai quotidiani […]. Una cosa sconcertante, da informazione di regime”. A parte l’autore di principi educativi contenuti nella domanda che è invece della figlia, la domanda riguarda Orfini come autore di un tradimento verso D’Alema, di cui è implicita la realtà e la condanna che si esprime con la denuncia di un presunto elogio da parte di Renzi a causa del suo odio dato per certo. Naturalmente tutto è costruito sul nulla visto che la figlia chiede senza esprimere un giudizio e manca la risposta di Renzi per provare l’accusa di D’Alema. Difficile dire che tanta sottile lettura di un capoverso del libro del tutto trascurabile sia frutto di un disinteresse per il libro e che sia frutto casuale di anticipazioni pubblicate sembra del tutto inverosimile…Ma cosa si vuol pretendere: D’Alema è il figlio di un parlamentare PCI, non è mai riuscito a laurearsi e per vivere comodamente è entrato nel partito del padre e ha fatto immediatamente carriera fino al parlamento,alla segreteria e con buona dose di astuzia a diventare Primo Ministro dopo il governo Prodi. Il suo modo di essere, la sua eloquenza supporta la totale mancanza di meriti personali. Come Di Maio era un fancazzista o meglio un “mailavoratoungiorno” ed è diventato ricco con tutti i lussi del caso con la politica, nient’altro, non ha studi economici, non ha professionalità, non ha nient’altro che una parlantina spesso rancorosa..tutto quì. Non è che non mi piace a spremerlo non ha un’idea né un contributo personale da dare al paese solo sciocchezze da usare per la sua personale lotta politica, nient’altro.

Baffino mi fa orrore.Ora poi che è stato messo fuori anche dalla presidenza delle fondazioni! Caro baffino, da persona di sinistra ti mando una raffica di vaffa. E non perderò occasione per farlo. Le epiche gesta del baffino:
-Bombardato Belgrado
-Bombardato Prodi 2 volte
-Favorito Berlusconi in tutte le occasioni.
L’unica cosa positiva era il dalemone. Però l’interprete era S. Guzzanti!

PS: Chi era quel signore che festeggiava il 4 di dicembre – chi è quello che lavora per far fuori dal pd Renzi – odio è una parola grossa però se lo dici è perchè lo fai – Renzi non l’ho mai visto odiare nessuno e non credo che insegni hai figli a farlo.

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Il libro di Renzi spiegato ai bambini.

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Qualcuno potrebbe chiedersi perché questo accanimento nei confronti di un libro che, probabilmente, avrà un impatto relativo sul dibattito pubblico. La risposta è che un libro è una cosa seria. Quando scrive un libro, un politico ha l’occasione di mettere in ordine, senza fretta, quelli che vuole presentare come i suoi pensieri più profondi, gli ideali e gli obiettivi ai quali ambisce. Lo può fare perché ha tempo per scrivere, non c’è un intervistatore che lo incalza o l’attenzione di un pubblico che svanisce. Ma lo può fare anche perché un libro è, per sua natura, destinato a un pubblico selezionato, in grado di comprendere argomentazioni complesse e riferimenti elevati.Un libro, insomma, è l’occasione per mostrarsi migliori e più profondi di come la cronaca politica quotidiana costringe gli uomini politici ad apparire. Renzi punta a trasformare il suo libro in un bestseller, in un testo che sarà letto da un pubblico così vasto che argomentazioni profonde e ragionamenti complessi sarebbero andati sprecati.

Quello che dice si critica nel libro è indubitabilmente vero, però per approfondire realmente, come si auspicano i critici, anche solo una parte degli spunti citati nel’ libro ci vorrebbero tomi da migliaia di pagine. Con tutta la buona volontà questo libro non sarà il Capitale di Marx e neppure il Manifesto di Marx ed Engels e non penso neanche ambisse a tanto. Questo è un riassuntino per sommi capi dei temi che saranno affrontati dal segretario del Pd e del fatto che saranno affrontati, non con mirabolanti invenzioni politiche ma con ricette già sperimentate altrove (da destra e da sinistra) che non vengono dettagliate al momento, ma che, presumibilmente (e sperabilmente per me) saranno un po’ più approfondite nelle conferenze programmatiche pre elettorali in autunno.

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Sto leggendo il libro. Non mi sembra di riscontrare nel suo insieme quello che voi chiosate. Nè posture gladiatorie, ne uno contro tutti, nè dileggi, anzi, argomenti da sempre trattati con gravità e stortonasismo viceversa trattati dall’autore con simpatia e a tratti goliardia. Con tutto il rispetto per la vostra opinione.

Renzi, i nemici e l’onore.Molti nemici, molto onore. Non ricordo più chi fu a scandire quella frase, ma dubito che essa porti molta fortuna. Eppure, quella frase di tanto in tanto ritorna. Da ultimo, Renzi ha pensato bene di farla sua con una bulimia di combattimento che sta mettendo a ferro e fuoco l’estate politica italiana. L’altro ieri il nostro ha preso di petto l’Europa, il giorno prima aveva fustigato D’Alema e Berlusconi, il giorno dopo se l’è presa con Enrico Letta, e si può scommettere che di qui a poco saprà trovare qualche altro bersaglio contro cui scoccare i dardi del suo sarcasmo.

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E daiie pensate proprio che questo Paese abbia bisogno più di sarti che di un lottatore?
Voi, signori del accozzaglia del Renzi no ha prescindere.E che pensate ciò, avete fatto parte, per il tempo che vi è stato concesso, della premiata sartoria Italia che per oltre settanta anni ha provveduto a rattoppare un vestito sdrucito in tutte le sue parti.
Risultato? Quello che ha sotto gli occhi, una Italia lacerata; una atomizzazione di partiti e di interessi particolari; un concetto di convivenza civile ormai portato direttamente alla discarica dei populismi più intestinali di Salvini e Grillo.
Ed io credo che invece, proprio per quanto sopra, sia lei a sbagliarsi.
C’è un popolo, che lei non conosce perché non lo ha mai praticato, che ha fame e sete di giustizia, di riforme, di civiltà giuridica. Quella civiltà giuridica che ci deriva, da Roma antica che con, il gladio l’ha esportata in tutto l’Impero. Una civiltà che ancora oggi è patrimonio di tutto l’occidente. Contro i barbari, i sarti non servono. Servono i combattenti armati di onore, verità, giustizia. Avanti con Renzi, dunque, fino a quando riuscirà ad incarnare questi valori.

Un sarto lo cercate solo voi, che possa ricucire le carriere politiche a brandelli di quelli come voi… il consenso innegabile di cui gode Renzi (confermato alla grande dalla rielezione popolare a segretario PD) dimostra che forse gli italiani vogliano qualcuno che si impegni in prima persona e ci metta la faccia, in modo da sapere chi mandare al diavolo quando le cose vanno male. Che poi Renzi sbagli strategie o sia un incapace, è un altro discorso.Io  me ne frego alquanto di Renzi. Ma capire il nemico è fondamentale… è innegabile che sia il politico italiano con il maggior seguito (e pure il più odiato). Come è innegabile, mi pare, che le vette elettorali raggiunte dal PD sotto la sua segreteria, certe mezze cartucce se le sognano (Veltroni, Franceschini, Bersani, D’Alema ecc.).Amici belli, ci spiegate, a noi che siamo bestie ignoranti, come mai non vi decidete a combattere lo sciagurato Renzi sul piano più squisitamente e correttamente politico, e cioè quello delle idee ma, soprattutto, dei PROGRAMMI? Sarebbe facile, c’e’ l’imbarazzo della scelta: evasione, corruzione, etica, giustizia, lavoro ecc ecc ecc. Non lo fate? Bene, siete più colpevoli del colpevole

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Quasi 5 milioni di poveri, a quando una misura universale?

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Solo nel Vangelo i poveri son tutti buoni. Nella realtà occorrerebbe domandarsi: povero perché? Perché un terremoto o Equitalia gli han raso al suolo l’azienda o perché se l’è giocata alle slot machine? Perché una malattia l’ha reso inabile al lavoro o perché s’è imbottito di coca ed eroina? Perché la moglie l’ha lasciato portandogli via tutto o perché ha ucciso dieci persone facendosi poi (Italian style) quattro o cinque anni di semi galera? Fatta questa distinzione, i buoni aiutiamoli pure noi (lo Stato); i cattivi li aiuti la Chiesa o un’altra organizzazione umanitaria. I primi meritano il perdono della società; gli altri, che alla società hanno dichiarato guerra, si appellino a quello divino.Ma Io ricordo un autorevole uomo vestito di bianco che un giorno di Pasqua,,rivolto agli Italiani tutti.dopo che un clandestino aveva ucciso in modo infame una coppia siciliana disse; ” perché scegliere? Accogliamoli tutti buoni e cattivi” Ecco,vorrei che i “cattivi” fossero mandati direttamente in Vaticano e non per le strade italiane.

Stabilito ciò:Subito aumentare le tasse ai ricchi e dare i soldi ai veri poveri. Poi agire sulla scuola e l’università. E’ possibile che i periti industriali escano col diploma senza aver visto un laboratorio? senza parlare inglese? E possibile sfornare ancora laureati in legge che si tramutano in pessimi burocrati e avvocati causa-lunga? I giovani italiani devono diventare competitivi, Messi in grado di cercarsi un lavoro nel mondo. Buona parte delle materie insegnate -spesso male- nei nostri licei vanno bene per signorine di buona famiglia.

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