Basta stupidità. Fasci, tornate nelle fogne della Storia.

Legge Fiano, le minacce dell’estrema destra: “Non finisce qui”.Da CasaPound a Forza nuova fino ai post degli ex militanti di Ordine Nuovo e di ex terroristi neri, arrivano dalla rete le reazioni alla legge contro la propaganda fascista: “Festeggiate voi che poi festeggiamo noi”

Legge Fiano, le minacce dell'estrema destra: "Non finisce qui"

E gli ex terroristi neri si scatenarono contro Fiano e la sua legge anti propaganda fascista. Post deliranti, conditi di minacce. “Ogni tanto, anzi abbastanza spesso, mi riprende la nostalgia dei bei vecchi tempi della galera – scrive sul profilo Fb Mario Tuti, ex militante di Ordine Nuovo, fondatore a metà anni ’70 del gruppo di lotta armata Fronte Nazionale Rivoluzionario, condannato a due ergastoli per tre omicidi e a 14 anni di reclusione per avere guidato la rivolta dei detenuti nel carcere di Porto Azzurro -. Il problema è cosa fare per tornarci (in galera). Ci hanno pensato Fiano e i suoi 261 manutengoli (i deputati che hanno votato il ddl, ndr) a darmi una facile e onorevole opportunità”, conclude Tuti che negli anni della lotta armata era soprannominato “caterpillar”. Il post è corredato da una vecchia immagine nella quale il terrorista, oggi 71enne, fa il saluto romano, e dalla foto di Emanuele Fiano.

Altro post, altro ex terrorista. L’approvazione del ddl Fiano alla Camera ha fatto andare su tutte le furie Maurizio Murelli: anche lui militante neofascista negli anni ’70, condannato a 18 anni di carcere per l’omicidio dell’agente di polizia Antonio Marino ucciso da una bomba a mano lanciata durante una manifestazione neofascista contro le forze dell’ordine il 12 aprile 1973 a Milano (il drammatico “Giovedì nero” di Milano). Sentite cosa scrive Murelli su Fb: “Fiano dice che è giusto abbattere la scritta Dux dall’obelisco. Io credo che sia più giusto abradere Israele dalla Palestina… non prima di averci mandato Fiano”. Poi una frase che suona come un secondo avvertimento: “Fiano, ora che ti stanno dando il contentino con la tua legge idiota (che comunque non passerà perché inciamperà al Senato) fai il bravo e fatti bastare questo momento di gloria (sic!) che il troppo stroppia”.

Ma per piacere, adesso vengono tirate fuori pure storie del genere per giustificare il supporto a ideologie anticostituzionali. Povero nonno morto giovane, ma il saluto romano è un gesto fascista.

Che poi vorrei veramente sapere quante persone esistono che hanno una storia e una motivazione del genere per trovarsi il 28 aprile nei cimiteri a fare saluti romani, ma sottolineerei anche che “l’espressione di un interesse, di una convinzione”, nel caso del fascismo significa supportare un’ideologia contraria ai principi della Repubblica italiana. Ora in privato puoi anche costruirti il tuo altare della patria con sacro volto del Duce e cantare faccetta nera a squarciagola, in pubblico no.

E’ inutile: dopo 70 anni questa feccia umana ancora non ne è venuta a capo e insiste, con le nuove generazioni di sub umani col braccino ritto. In Germani hanno avuto il nazismo e ce l’hanno fatta a fare i conti col passato e ad andare avanti, gli italiani invece sanno essere così ridicoli da avere nostalgia di un regime tanto brutale quanto ridicolo e patetico.

Credo che esista un diffuso errore di fondo quando si fa appello alla propria libertà di espressione/pensiero. Anche perché questa è pur sempre limitata laddove si intende arrecare danno ad un’altra persona.

Lo stesso discorso vale anche per la tenuta/stabilità di una democrazia. Le democrazie non nascono dal nulla. Sono stata volute, organizzate e “costituite” da degli uomini con un preciso ordine di idee e valori.

In Italia la Repubblica Democratica è arrivata alla fine della seconda guerra mondiale, spinta da un sentimento “anti-fascista”.

Quindi è chiaro che il “fascismo” ed i valori che lo contraddistinguono siano dei chiari nemici della nostra Repubblica Democratica.

Perché in una Comunità non si dovrebbe accettare “tutto ed il suo contrario”, diversamente non si va da nessuna parte ed il sistema imploderebbe.

Se una legge simile fosse stata fatta a suo tempo non saremmo ancora qui a parlare dei “nostalgici”. Che poi il punto è proprio questo: quante sono quelle persone che sono ancora vive ed hanno vissuto in pieno il ventennio fascista? Solamente queste persone possono essere qualificate come “nostalgici”. Ma quelli nati dopo, no.

Il punto in questione non è “fascismo sì, fascismo no. Il ventennio è stato bellissimo; il ventennio è stato un disastro”. Il punto è: la nostra democrazia è fondata su valori “anti”-fascismo. Questi valori sono risultati “vincitori”. E democrazia vuol dire proprio questo: vince la maggioranza.

E la storia è sempre stata riscritta dai vincitori. Esattamente come durante il ventennio la propaganda raccontava bellezze e meraviglie, i vincitori del post-ventennio ne hanno raccontato orrori e distruzione.

Era ora. In democrazia non tutto è disponibile. In democrazia non c’è diritto di razzismo, non c’è diritto al fascismo, non c’è diritto al nazismo. Goebbels derise la stupidità della democrazia: “La stupidità della democrazia (…) sarà sempre quella di aver fornito ai suoi implacabili nemici gli strumenti con cui distruggerla. (…) I dirigenti del NSDAP (partito nazista) divennero deputati e acquisirono l’immunità parlamentare (…) potevano dire cose non permesse al normale cittadino e i costi delle loro attività erano pagati dai loro nemici. Si può trarre grande profitto dalla stupidità della democrazia. I membri dell’NSDAP se ne resero conto subito e lo fecero con molto piacere.” Basta stupidità. Fasci, tornate nelle fogne della Storia.

Basta stupidità. Fasci, tornate nelle fogne della Storia.ultima modifica: 2017-09-14T16:39:34+02:00da bezzifer
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