Visco tira dentro Renzi. Il Governatore evidenzia le responsabilità dell’allora premier e contrattacca: “Disponibile a essere audito”. Parte il toto-nomi: Padoan in pole.

Fino a quando non emergeranno responsabilità dirette del governo Renzi sulla inefficace vigilanza sul sistema bancario la posizione di Visco sarà debole, se non debolissima perché è specifica competenza della BdI controllare le banche.

Per legge la vigilanza sulle banche spetta alla Banca d’Italia. Così è in tutto il mondo occidentale. I governi non possono ficcare il naso nei singoli istituti. Oltretutto il governo non avrebbe gli strumenti e il personale per vigilare sulle migliaia di piccoli istituti bancari. La situazione delle banche grandi e piccole doveva cadere sotto gli occhi degli ispettori, il cui compito era quello di vigilare. Troppi denari sono stati prestati agli amici dei direttori o a ditte in stato pre fallimentare. Ma una cosa il governo ha fatto: ha obbligato le piccole banche ad aggregarsi e a diventare Spa, garantendo così la trasparenza dei conti di questi istituti ed inchiodando i dirigenti alle loro responsabilità. Il resto sono chiacchiere da bar dello sport.

ORA:Il massimo dell’ipocrisia. Fino a ieri Visco era il colpevole di tutti i mali delle banche – e in effetti Bankitalia non ha mai fatto niente di serio dopo le sue ispezioni- e ora che lo si vuole sostituire Renzi fa campagna elettorale. Ci sta tutto, anche il PD che fa campagna elettorale, ma non è ora che qualche papavero paghi – per modo di dire- per il suo comportamento visto che è il responsabile quale governatore? Dove sono le pubbliche denunce di Bankitalia? Cosa ha fatto Visco per far sì che le ispezioni fossero serie e non delle trasferte inutili di dirigenti profumatamente pagati? Ora vogliamo salvare Visco per dar contro a Renzi e al PD? Siamo seri.

Oggi sui media,Tv e quotidiani,Visco santo subito,stesso comportamento del dicembre u.s.che ci ha riportati nel guano !,degli italiani non frega a nessuno,nemmeno ai 5*,ma solo fare fuori chi in 1000 giorni ha fatto quello che tutti promettevano da oltre 20 anni ! compreso Grillo quando si limitava ad andare nei Consigli di Amministrazione,e no a guidare una masnada di incapaci, non per niente la perito Lezzi ha detto alla Patella che partendo dallo Art.18 una volta al governo cancelleranno tutte le leggi di Renzi,anche l’Omicidio stradale? il Dopo di Noi?l’Autismo?e le altre decine di Leggi sociali ?

Poiché i casini nelle banche erano noti da dopo la crisi del 2008, tirare in ballo Renzi ( PdC dal febbraio 2014 al dicembre 2016) come se volesse rifarsi l’imene su questa questione, è proprio ritenerci, noi lettori, degli idioti. Nessuno, giustamente, coinvolge Salvini per la storia dei diamanti, cosi’ come nessuno se la prende con la Raggi per “mafia capitale”, ma vacca boia se i guai dell’Italia non sono colpa di Renzi.

Sarebbe utile ed onesto che i media non facessero minestroni retorici, ma tenessero ben distinte e separate le responsabilità di differente natura, ordine e grado degli attori principali (partiti, Parlamento, Governo, Bankitalia, Consob) nelle bancarotte o quasi-bancarotte di molti istituti bancari. Il Parlamento, ovvero la sua maggioranza, centrata sul PD, aveva il dovere istituzionale di pronunciarsi sull’operato di Bankitalia, in vista di un nuovo governatorato. Lo ha fatto, valutando negativamente l ‘operato di Bankitalia, cioè di Visco, per le gravi colpe che lo riguardano specificamente, e che a mio avviso sono indubbie e ben documentate, cioè quelle di inefficace vigilanza preventiva sulle illegittime operazioni dei dirigenti di quelle banche. Sta ora al governo, ovvero a Gentiloni, valutare questo voto parlamentare e prendersi le sue specifiche e distinte responsabilità, cioè decidere se proporre o meno la conferma dell’incarico a Visco. Ad ognuno il suo. Si può discutere sulla tempistica del voto – più corretto esprimerlo prima o dopo le elezioni? – ma, nel merito, non posso che approvare il voto negativo del Parlamento sull’operato di Visco.