Sognare non costa , costruire seriamente una alternativa di governo è un’altra cosa .F.I I 5s e la lega ringraziano

Grasso incoronato leader di Liberi e Uguali. “Il Pd mi ha offerto poltrone, ma i calcoli non fanno per me” La Sinistra lo accoglie con una standing ovation. Lui bacchetta Renzi, attacca il Pd e invoca discontinuità: “Io ci sono”

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“Serve un’alternativa all’indifferenza e alla rabbia inconcludente dei movimenti di protesta, alle favole bellissime che abbiamo sentito raccontare per decenni. Tocca a noi offrire una nuova casa a chi non si sente rappresentato. Una nuova proposta per il Paese. Io ci sono”. Così il presidente del Senato Pietro Grasso all’assemblea della sinistra unitaria che lo incorona leader della nuova formazione. Nuova formazione che si chiamerà “Liberi e uguali”, come svelato dallo stesso Grasso al termine del suo applauditissimo discorso. “Fare politica è un onore, non una vergogna. C’è in gioco il futuro dell’Italia e questa è la nostra sfida: battersi perché tutti, nessuno escluso siano liberi e uguali, liberi e uguali”.

Una lista erede di Bertinotti, con l’unico scopo di sottrarre qualche voto al centrosinistra nei collegi uninominali e far vincere così i candidati di Berlusconi e Salvini. Vedrete MEDIASET a disposizione della lista D’Alema-Grasso.

Renzi ha provato a mandarli in pensione e questa è la sua grande colpa… ovvero quella di non esserci riuscito. L’Italia è un paese per vecchi crapuloni alla D’Alema + Bersani e non ne vuole sapere di aprirsi al nuovo. Tenete presente che il grande leader che avete raccattato per la strada ha ben 72 anni… capito? 72 anni. Ha già una lunghissima carriera in magistratura, è già in pensione da un po’, percepisce emolumenti da vergogna nazionale e la sua ascesa ai vertici della procura antimafia fu il prodotto di un accordo politico per far fuori l’uomo che veramente meritava quel ruolo ovvero Giancarlo Caselli. Ecco chi vi siete scelti come “grande leader”. ORA:Data la presenza come leader di un altro ex magistrato, la nuova formazione politica potrebbe chiamarsi Ingroia II. E ne ripeterà il risultato, magari con un paio di eletti in qualche collegio atipico. Aspettando l’esito elettorale, vorremmo conoscere la visione ‘di sinistra vera’ di Grasso, ed il suo programma politico, cioè in cosa si differenzia dal fu programma di Ingroia (riassumibile con ‘ triplichiamo i mandati di cattura e sbattiamo gli indagati sullo schermo e in gattabuia’) e dal moderato programma Renzi-Gentiloni.

Ho appena ascoltato una parte dell’intervento di Pietro Grasso, che inaugura il lancio della nuova formazione di sinistra estrema. Credo sia ancora in corso quello sproloquio, letto a fatica, parola per parola. La sua conoscenza dei valori e dei testi giuridici evidentemente non lo ha aiutato, dal punto di vista espositivo, nei suoi passati incarichi. E come presidente del Senato non aveva molto da spiegare. Ma, volendo assumere il ruolo di “leader politico” dobbiamo ammettere che la prova è risultata deludente. Dire il contrario sarebbe per il sottoscritto diffondere complimenti non meritati. Peraltro il programma che ha tracciato era disordinatamente imbottito di mille proposte. Meglio sarebbe stato per lui farselo preparare da Cuperlo, che già si presta a scrivere per D’Alema, allo scopo di indispettire qualcuno del PD. O ancora meglio da Speranza, al quale sta soffiando il posto. Ma la stoffa del leader, capace di affrontare in Parlamento e in piazza un vibrante comizio, capace di trascinare le folle, gli manca del tutto. Se tanto mi da tanto, diceva il vecchio saggio. . . .

La sinistra ha da sempre avuto la tendenza al suicidio politico e nella sinistra c’è sempre qualcuno che è più a sinistra dell’altro. In questo caso però credo intervengano altri fattori che, se pur presenti in altre scissioni, non avevano avuto una rilevanza così evidente. Mi riferisco al rancore di Bersani e di Dalema prima di tutti, ma non solo. Un discorso a parte merita Grasso che, da ottimo Presidente del Senato, si presta ad una operazione politica che ha la necessità di “rinfrescare” la propria immagine che altrimenti apparirebbe appannata. Penso che in questa scelta di Grasso, oltre alle motivazioni politiche che senz’altro ci sono, ci sia anche una forte influenza narcisistica, in quanto passare da “Uomo delle Istituzioni” a Capo di un nuovo partito non è un salto piccolo e, come spesso avviene, la razionalità viene sopraffatta da pulsioni che provengono dal nostro interno.Nasce male ed è conciato male questo partito che non ha saputo capire in tempo ciò che nella nostra complessa società stava vorticosamente cambiando e adesso è troppo tardi per recuperare.

AGGIUNGO:Che la nascita di un nuovo soggetto politico possa avvenire in un sistema democratico non ci piove, ma che sia “sempre apprezzabile” non mi pare foriero di “vivacità”, ma piuttosto di caciara, di vendette, di astio, di volontà di conservarsi e di spartirsi qualche poltrona, oltre che fotografia di una mancanza di leadership! Quando parlo di leadership mi riferisco a tutto il sistema politico italiano, dalle cariatidi che sopravvivono grazie a un enorme impero economico/finanziario al PRODE CONIGLIO costruito tra le ville di Grillo e gli uffici dell’EREDE Casaleggio. E Renzi? Non è sicuramente all’altezza di un De Gasperi, di un La Pira, etc, ma forse ha l’unico torto di aver pestato i piedi a tanti che ora gliela vogliono far pagare! è così , tutto il vecchiume unito a far la fine di Berinotti. L’mportante è far finta di esserci (a favore del popolo) in realtà è questione di narcisismo. E Renzi rappresenta esattamente l’ingenuità di un politico naif non avvezzo al veleno ma molto competente e determinato ed e ciò che serve al ITALIA in questo periodo. E non v’è dubbio che tutti i poteri forti, ad iniziare da quello della stampa, sono tutti in coro per far fuori Renzi. Basta guardare un qualsiasi talk dove partecipa che tipo di trattamento gli fanno ogni volta. Non v’è dubbio che questa sia la situazione mentre i loro sono solo vaneggiamenti.
Domani, quando e se la destra conquisterà di nuovo il governo e dovrà dare corpo a tutte le follie dei Salvini-Grillo-Berlusconi e i suoi valletti che ora si chiamano Liberi e Uguali allora forse vi renderete conto di quello che state cercando di buttare in mare. Di questo mi pare non vi sia dubbio alcuno. D’Alema sta lavorando per Berlusconi e anche di questo non mi pare ci siano dubbi. Magari… dico solo magari… qualche piccolo dubbio fattelo venire voi invece di asserire cose in esistenti auto convincendovi che siano ASSOLUTAMENTE vere.

Per concludere voglio dire due parole a chi  usa il JOB ACT come argomento? Guardate che io sono uno che è stato buttato in mezzo ad una strada dall’azienda per la quale lavoravo e abbandonato dallo stato grazie alle criminali leggi Fornero su lavoro e pensioni. E sono un fortunato perché nella mia vita ho avuto anche soddisfazioni e non mi sono fatto trovare impreparato ma tanti miei ex colleghi di lavoro, la maggior parte direi, sono stati gettati nella povertà più nera. Niente lavoro, niente pensione ed ammortizzatori sociali ridotti a niente. Tutto questo grazie al governo Monti sostenuto da Bersani. Mi vieni a parlare del JOB ACT quando il dramma vero per la ex classe operaia si è consumato nel 2011 con l’assordante silenzio della CGIL che oggi stava li a spellarsi le mani. Parlano di lavoro e diritti ma sono… anzi siamo milioni di persone che in un colpo solo siamo stati defraudati di tutto e questo grazie al PD targato Bersani che ha sostenuto quel governo e quelle 2 leggi criminali.
Mi viene da ridere. La Camusso sul piede di guerra perché la pensione slitta di 3 mesi e non hanno avuto nulla da dire su una legge che in un colpo solo la allontanava di circa 4 anni. Come dice Renzi… il tempo è galantuomo e tutto questo, che costituisce la vera bomba sociale ancora inesplosa, prima o poi verrà allo scoperto in tutta la sua drammaticità. Purtroppo non se ne parla più ma io che ho vissuto sulla mia pelle quella stagione terribile per il mondo della sinistra di base e posso testimoniare quello che è successo. Oggi stanno parlando, credendo di accaparrarsi i voti di chi ha voltato le spalle alla sinistra, e ti dico che ai miei ex colleghi, una volta tutti o quasi orientati a sinistra, oggi di PD e sinistra in generale e di sindacati non ne vogliono più sentir parlare. Sai quanti? Tanti ma tanti ma tanti. Il mio patronato mi ha fatto vedere le statistiche è sono impressionati sul numero di persone, cittadini italiani, direttamente o indirettamente abbandonati dallo stato.Causa loro.Se questi sono di sinistra Renzi è un “ultrà” ……di sinistra, questa è una combriccola alla ricerca di un “seggio”.

50 anni con i più forti sindacati e partiti di sinistra hanno portato questo paese a far si che i giovani emigrassero verso i paesi del Nord Europa dove al posto dei veri uomini di sinistra quali i D’Alema, i Bersani, i Bertinotti ed i Vendola hanno avuto gli squallidi socialdemocratici Blair e Schroeder. Ed ora per nulla pentiti degli errori fatti finora cercano di rifarsi una verginità fondando l’ennesimo partito o forse semplicemente cercano di procurarsi un posto che giustamemente Renzi non gli avrebbe mai garantito

 

Sognare non costa , costruire seriamente una alternativa di governo è un’altra cosa .F.I I 5s e la lega ringrazianoultima modifica: 2017-12-03T16:51:25+01:00da bezzifer
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