Archivio mensile:marzo 2018

Il caso Skripal esplode a livello internazionale, il leader della Lega liscia il pelo a Putin e il M5s resta in silenzio. Presto però dovranno spiegare agli italiani da che parte stanno

La Russia, la Nato e il cerchiobottismo (impossibile) di Salvini e Di Maio

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“Salvini ha dimostrato di essere uno di parola”, diceva un Beppe Grillo entusiasta per avere appena eletto alla Camera uno dei suoi fedeli colonnelli, Roberto Fico, e al Senato l’ultraberlusconiana, attiva protagonista della stagione delle leggi ad personam, Elisabetta Casellati. Un’affermazione, quella del fondatore del Movimento 5 Stelle, che stride se pensiamo al caso Skripal, ai rapporti con la Nato e la Russa e alla vicenda dell’espulsione dei due diplomatici russi da parte del governo italiano. Secondo una ricostruzione di Repubblica, a firma Alberto D’Argenio, infatti, la decisione è stata presa dal premier dimissionario Paolo Gentiloni, ma solo dopo aver avuto l’ok dei leader di partito sentiti al telefono: Luigi Di Maio, Maurizio Martina, Gianni Letta (per conto di Silvio Berlusconi) e Matteo Salvini. Tutti – scrive D’Argenio – hanno compreso l’importanza di mantenere l’Italia allineata all’Europa e alla Nato. Passano pochi minuti e il segretario leghista fa sapere pubblicamente di “essere contrario” all’espulsione, che “aggrava i problemi” con la Russia. Gli fa eco, pochi minuti dopo, Giorgia Meloni. Quindi, pur comprendendo la situazione, Salvini ha preferito uscire allo scoperto e sparare a zero sul governo, proprio come se fosse in campagna elettorale. I Cinque Stelle, invece, si trincerano dietro un “no comment” che vale più di mille parole.

Ma come si è arrivati a questa situazione? Cosa c’è dietro l’espulsione di massa di diplomatici russi compiuta dagli Stati Uniti e dai paesi europei membri della Nato?

Il caso Skripal, Londra contro Mosca

È domenica 4 marzo quando l’ex agente del Kgb Sergej Skripal, 66 anni, viene ritrovato incosciente insieme alla figlia Julia, di 33 anni, su una panchina di un centro commerciale di Salisbury, nel Sud dell’Inghilterra. I due vengono ricoverati in ospedale e accusano un grave avvelenamento. Sono in tutto 21 le persone con malori per l’intossicazione, tra queste c’è anche Nick Bailey, un agente intervenuto per primo sulla scena dell’avvelenamento. Per l’antiterrorismo inglese si tratta “un tentativo di omicidio impiegando del gas nervino”. Skripal era stato condannato nel 2006 a 13 anni di carcere per aver passato identità di agenti russi al servizio segreto britannico dell’MI6. Il caso sfocia in una grave crisi diplomatica. Londra reputa Mosca colpevole. Parlando di fronte al Parlamento di Westminster, Theresa Mayaccusa il Cremlino e minaccia la rappresaglia diplomatica, nel caso in cui non arrivino spiegazioni dalla Russia.

La rappresaglia diplomatica e la risposta di Putin

Le spiegazioni non arrivano, anzi. Siamo al 14 marzo e lo scontro Londra-Mosca ormai è dichiarato. La Gran Bretagna espelle 23 diplomatici russi, come misura di ritorsione. I diplomatici dovranno lasciare la Gran Bretagna nel giro di una settimana. Theresa May lo ha annunciato dinanzi alla camera dei Comuni, sostenendo che è necessaria una “risposta forte e robusta” a Mosca. Secondo la premier, Mosca ha risposto con “disprezzo e sarcasmo” all’ultimatum britannico sul caso Skripal e la sola spiegazione è “che lo Stato russo è colpevole”. Anche l’Europa si schiera con Londra. La cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Emmanuel Macron, in una conferenza stampa congiunta, annunciano per i prossimi giorni anche “misure coordinate e proporzionate” nazionali contro la Russia. Tre giorni dopo, il 17 marzo, la Russia espelle 23 diplomatici britannici. Mosca dispone anche la cessazione dell’attività in Russia del British Council.

La mossa di Usa e Ue: fuori diplomatici russi

Si giunge così ai giorni nostri. Gli Stati uniti e 14 paesi della Ue (tra cui l’Italia) decidono l’espulsione di decine di diplomatici di Mosca (il loro numero è ormai superiore a 100) come risposta a quello che viene considerato un atto di aggressione. Donald Trump, oltre all’espulsione di 60 diplomatici russi ha disposto la chiusura del consolato russo di Seattle. La Polonia, la Francia e la Germania ne allontaneranno 4 ciascuno, l’Italia due.

La rottura della “linea di continuità” e i timori di Mattarella

Questa la cronaca di quanto successo nell’ultimo mese. Da noi questa partita è assolutamente fondamentale anche dal punto di vista politica interno. Al di là del doppio gioco di Salvini descritto da Repubblica, le evidenti simpatie verso Mosca esplicitate più volte dal capo della Lega e dal Movimento 5 Stelle non lasciano prevedere, se come sembra saranno loro a formare il prossimo governo, un periodo di rapporti sereni con la Nato. Nonostante. solo pochi giorni fa, tanto Salvini quanto Di Maio, avevano promesso fedeltà Atlantica all’ambasciatore americano che li aveva ricevuti. Scrive Francesco Verderami sul Corriere della Sera:

In Italia la “linea di continuità” in politica estera non era mai venuta meno, nemmeno negli anni del bipolarismo muscolare. Stavolta sembra diverso. (…) Probabilmente il leader del Carroccio, che ha solidi rapporti con il partito di Putin, non voleva apparire elusivo al cospetto del Cremlino. Ma il problema – per lui come per il capo del Movimento – si porrà a breve per le consultazioni. E il nodo della politica estera andrà sciolto: se ci sarà una rottura della “linea di continuità” andrà esplicitata. In quel caso, per Mattarella, il problema di come gestire la crisi interna diverrebbe ancora più complicato.

Salvini e Di Maio chiamati a una scelta di campo

Ma c’è anche chi, dalle parti della Farnesina, pensa che invece Gentiloni, prendendosi la responsabilità di espellere i diplomatici, abbia in fondo fatto un favore da destra e M5s. Lo scrive Francesca Schianchi sulla Stampa: “Ha compiuto un atto inevitabile, considerata la nostra collocazione internazionale, evitando a loro di farsene carico, permettendogli di sottrarsi a una grana”. Il problema, però, è che ora il livello dello scontro tra Russia e Usa-Ue è destinato inevitabilmente ad acuirsi. E il nuovo governo, una volta entrato in carica, non potrà più rinviare le decisioni o affidarle ad altri. Roma starà con Washington, con Londra, con Parigi, con Berlino o virerà il suo sguardo verso Mosca e magari il Gruppo Visegrad come auspicato da Giorgia Meloni in campagna elettorale? Il tempo del cerchiobottismo propagandistico di Salvini e dei “no comment” di Di Maio-Casaleggio sta per finire. L’Italia e i cittadini hanno il diritto di sapere.

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Siamo alla solita svendita di fine stagione. Venghino siori e siorre, più persone entrano, più bestie si vedono !Come ho gia scritto è necessario che al governo ci vada la Lega con i 5* … forse solo così gli italioti che credono agli oroscopi e alle fattucchiere capiranno di che pasta sono fatti questi NUOVI ISTRIONI della politica … o forse (purtroppo) NO!!!

Matteo Salvini apre al reddito di cittadinanza.Il segretario del Carroccio: “Non è o Salvini premier o la morte”….”Di Maio? Si è dimostrato affidabile”

Risultati immagini per o io premier o la morteIl reddito di cittadinanza non è più un tabù. Il segretario della Lega, Matteo Salvini, apre su uno dei punti principali del programma dei 5 stelle: “Se il reddito di cittadinanza fosse pagare la gente per stare a casa no, ma se fosse uno strumento per reintrodurre nel mondo del lavoro chi oggi ne è uscito allora sì”. Per Salvini “l’accordo con il M5s può esserci o non esserci e io mi auguro che ci sia”, ma se non ci fosse un accordo “io non tiro a campare sicuramente”.

Perfettamente condivisibile quanto detto da Salvini. Però quello che oggi dice lo dovrebbe un po’ accordare con quanto invece andava affermando con radicale convinzione durante la campagna elettorale. Idem dicasi sulla straordinaria trasformazione (o trasormismo?) del M5S.
Sono sparite tutte, ma proprio tutte, le loro parole d’ordine sulle quali hanno chiesto il consenso degli elettori.
Il bello è che entrambe le forze vorrebbero introdurre in Costituzione il vincolo di mandato, in pratica il divieto ai parlamentari eletti di cambiare casacca. 
E allora, per questa colossale trasformazione post voto non di uno o due parlamentari, ma di interi apparati partitici, che cosa bisognerebbe prevedere in Costituzione, il loro scioglimento forzato? Si ricordino questi novelli dio oscuri della politica italiana le contumelie sul così detto patto del Nazareno e chi a dato, alla luce di questa improvvisa illuminazione di realismo politico sulla strada del potere, almeno chieda scusa per aver un poco, diciamo così, esagerato nei loro giudizi di condanna. In fondo la persona con cui si dovranno mettere entrambi d’accordo, Di Maio e Salvini, è sempre la stessa, il mefistofelico Berlusconi, sul quale, al momento vorrei stendere un velo di pura pietà sulla senile deriva della sua intelligenza politica.

E:Come volevasi dimostrare: in politica mai dire mai ! Fino a ieri Salvini metteva all’indice i partiti che avevano governato negli ultimi anni: il PD ed Alfano.Mai con loro! Gridava nelle piazze.Oggi siamo al : perchè no ? E naturalmente conta il programma. Va da se che se ci sarà una eventuale collaborazione, quei programmi verranno mediati ed il Salvini troverà la maniera per mettere gli originali in soffitta. Quelli gridati ad uso e consumo dei suoi elettori.
Se poi prendiamo per buono quello che sta “vendendo” sul “federalismo”, “presidenzialismo”, “sovranismo” rispetto all’Europa … campa cavallo.
Lo stesso per il federalismo ed il presidenzialismo, visto che occorrerà rimettere mano alla costituzione. Siamo alla solita svendita di fine stagione.
Venghino siori e siorre, più persone entrano, più bestie si vedono !

In questo momento è un’ipotesi molto credibile. A me dispiace, sia perché Salvini rappresenta tutto quello che detesto sia perché dei 5s non mi fido dato che cambiano idea in continuazione anche su argomenti molto importanti,e alla fine , se non vogliono affondare l’Italia, non potranno discostarsi molto dai programmi del governo precedente…realismo cari signori…E’ un peccato non essere stati governati da dei genio come voi. Se vi piacciono tanto i dazi vedrete che tra poco il vostro amico Trump vi farà felice e subito dopo il padrone della Cina. Ti ricordo che l’Italia è un paese esportatore e che il lavoro non si crea con decreto o con redditi di fannullanza.
Non solo le imprese italiane hanno de localizzato: pensa ad Apple.Il lavoro non lo crea lo stato ma le aziende, se una azienda privata vuol vendere una sua attività a una società estera lo stato non può impedirlo, non siamo una nazione comunista.

E’ vero, senza cambiare in profondità l’Italia, e parlo ad iniziare dall’evasione fiscale (ma temo che 5s e lega soprattutto ci sentano poco su questo fronte, come gli altri d’altronde). Senza interventi seri i soldi quelli sono, e per darne più a qualcuno diventerebbe necessario toglierne a qualcun altro.Grullo  svegliati è tardi devi andare all’asilo – secondo te uno come Briatore che difende i 5 stelle e dietro al movimento ci sono altre persone come lui questo faranno per i elettori di pancia o li useranno come servitori? si svegli deve andare all’asilo.

Grullo hai recepito ed assimilato. ed ora riferisci, tutto ciò che è stato propagandato per mesi contro il governo PD. Ti hanno fatto il lavaggio del cervello ormai voi della setta rispondete solo a frasi fatte e non siete in grado di fare un ragionamento proprio. Ora vi stanno dando a bere che la Lega e il cd sono vostri ottimi amici. Mi sembrate la folla che osannava Mussolini a piazza Venezia anche se aveva le pezze nei pantaloni e la fame cronica. E’ il futuro che mi fa paura con voi. Ma è giusto così è la democrazia.

Vengo appena di sentire Corrado Auguas che presenta il libro del prof.Perrotta,dal titolo eloquente : Falso!. Il trio Berlusoni-Salvini-Di Maio,hanno ” vinto” le elezioni con proposte tipo Cetto Laqualunque,irrealizzabili : chiù pilu pe’ tutti”.Se questo è, come lo è,queste votazioni sono fasulle ( si basano sul falso).Tutti a dire che le cose sono cambiate,che si vuole un ” cambiamento”,ma in che senso,sul barare con le promesse? La domanda é : perchè sono stati creduti da più della metà del volgo ( non popolo) italiano? La risposta sta nelle statistiche sociologiche di chi sono gli italiani.Il 70% crede agli oroscopi el 50% ai maghi e fattuchiere. Infine ,se costoro si mettono insieme a sgovernare ,che potrebbe capitare? La fine del Transatlantico Concordia, perché di Schettini ora ce n’è ,non uno ,ma ben tre.Meno male che ho i nipoti all’estero,si salvi chi può.

Mi consola solo che:A Renzi ed al PD, per tornare ad avere il 40% di consensi, devono solo avere la pazienza di aspettare, stando rigorosamente all’opposizione, il 22 maggio, che verranno distribuiti i lauti dividendi dovuti alla ripresa di questi 2 anni,il termine del Q.E. di Draghi (fine anno), e l’arrivo di Weidmann, o comunque un falco, alla BCE, ottobre 2019.Altre elezioni in mezzo, accelereranno solo il processo.

 

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Non vi voglio rovinare la festa ma Renzi lo ha fatto prima di lui: bravo a seguire l’esempio del PD!

Roberto Fico rinuncia all’indennità di funzione da presidente della Camera: “L’epoca dei privilegi è finita”

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Ma perché, una indennità aggiuntiva al parlamentare che svolge funzione aggiuntiva al suo ruolo di comune eletto…..e’ un privilegio?…credo che sia un giusto riconoscimento!…ma questo e’ solo un buffone! lo curino! Comunque bel gesto…sarei curioso di paragonare la cifra dell’indennità a cui rinuncia, con le cifre a cui hanno rinunciato nel 2013 i presidenti del governo precedente che hanno dimezzato lo stipendio, le indennità, rinunciato ai rimborsi forfettari e all’alloggio di servizio,  ha dimezzato anche il fondo speciale in dotazione al presidente del senato. Tutto è calcolato e pubblicato su due articoli del sole24 ore e del fatto quotidiano del 2013 reperibili facilmente in rete.Fico?..un vero fico…ma secco pero’…..esperto in musica napoletana ….a 16000 euro al mese e fa pure il furbetto ….

Iniziano, ma forse è meglio dire che le sceneggiate continuano … egregio cittadino FICO, ci vuoi spiegare come hai fatto in questi 5 anni a spendere più di 15.000 euro di taxi e solo 314 di bus e metro? … spiega, spiega!!e spiega pure perché a te può sembrare meraviglioso che pur di accattare la poltrona abbiano votato compatti chi ha difeso per vent’anni Berlusconi nelle peggio nefandezze. Anche Fico lo sa, se ne vergogna e non risponde, ma la poltroncina calda calda è quello che conta. E non impressiona certo perché si fa due giri in autobus, la gente non è scema.

Un gesto simbolico in linea con la filosofia e soprattutto con l’immagine che si è voluto dare il movimento. In caso di accesso al Governo vedremo come riusciranno a vincere la battaglia con la macchina burocratica – amministrativa che ha in mano le vere leve di gestione del Paese, e che vive di vita propria al di là di qualsiasi cambiamento politico anche profondo(penso ad esempio alla Corte Costituzionale, alla Magistratura e simili ). Auguri.

PS:Si concentrano sull’argomento più populista della loro campagna. Perché gli altri sarà impossibile farli votare. Ricorderemo il grande governo dei 5 stelle per aver diminuito lo stipendio dei parlamentari. Preferirei dei parlamentari ben pagati che lavorano bene. Ma siccome non possono ne lavorare ne bene allora l’unica è tagliare lo stipendio. Siamo un paese di deficienti che sputano invidia da tutte le parti. In Italia il vero problema della gente è questa stramaledetta invidia. Come diceva Montanelli se un italiano vede passare uno con una bella macchina non pensa la vorrei anche io. Pensa che gli toglierebbe le gomme.I 5 stelle hanno capito perfettamente il concetto.
Ma il consenso durerà poco. Il popolo è stupido e molto cattivo. E dopo il taglio dei privilegi vorrà il loro sangue.

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Il M5s voleva la Camera per portare avanti la battaglia contro vitalizi e pensioni dei parlamentari. Ma i primi sono stati aboliti nel 2011 e le pensioni sono più alte a Palazzo Madama

La balla di Fico sui vitalizi. Che bel inizio.STRAORDINARIA LA COMPETENZA DI QUESTO GRULLO.

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Luigi Di Maio lo stava ripetendo da tempo e così è stato. Il Movimento 5 stelle voleva a tutti i costi la Camera. Poteva cedere la presidenza del Senato alla coalizione del centrodestra, ma Montecitorio doveva andare a loro: “Il Movimento 5 stelle punta ad esprimere il nuovo presidente della Camera – aveva detto Di Maio – per portare avanti la battaglia contro gli stipendi dei parlamentari. Abbiamo chiesto la presidenza di Montecitorio perché qui ci sono più vitalizi da tagliare, più regolamenti da modificare”.

In realtà, per portare avanti una battaglia contro i privilegi, il Movimento avrebbe dovuto puntare più al Senato e non a Montecitorio.

Le differenze tra Camera e Senato

A Palazzo Madama, infatti, non sono stati posti dei tetti agli stipendi e il prelievo di solidarietà previsto invece a Montecitorio. Attraverso una delibera dell’ufficio di presidenza alla Camera è stato introdotto un contributo di solidarietà triennale da parte dei parlamentari le cui pensioni superino i 70mila euro. A differenza dei deputati, i senatori non hanno introdotto alcuna modifica al loro sistema previdenziale. Quindi è proprio a Palazzo Madama che bisognerebbe avviare i tagli a pensioni e spese.

Il prezzo pagato dai Cinquestelle per avere Montecitorio

E nonostante questo, il Movimento 5 stelle ha pagato a caro prezzo la richiesta di Montecitorio: solo con l’elezione di Maria Elisabetta Alberti Casellati al Senato (votata in seguito al niet a Romani), il M5s è riuscito ad avere “in cambio” Roberto Fico a Montecitorio.

E il primo discorso della terza carica dello Stato nell’aula di Montecitorio è stata proprio il riflesso di quanto detto da Di Maio. Come se la campagna elettorale non fosse ancora finita, Fico ha insistito su quanto detto dal leader pentastellato: “il superamento definitivo dei privilegi”. “Il taglio ai costi della politica – ha detto – deve essere uno dei principali obiettivi di questa legislatura”. Fico non ha nominato esplicitamente i vitalizi, ma è chiaro che il suo discorso è stato scritto tenendo ben chiaro quanto propagandato da Di Maio.

Tra l’altro, quella contro ai vitalizi è una battaglia sulla quale i cinquestelle cercano di mettere il cappello da un bel po’, ma in realtà, oltre a dichiarazioni e manifestazioni in Parlamento, i grillini non sono riusciti a fare molto altro, anche perché sul tema si erano già mossi altri molto prima di loro. I vitalizi che prendevano i parlamentari, infatti, non esistono più da quasi sette anni.

I vitalizi aboliti nel 2011

In realtà i vitalizi veri e propri sono stati cancellati alla fine del 2011 con il governo Monti. Con l’abolizione il sistema è passato al metodo contributivo, quindi legato ai contributi effettivamente versati. Di conseguenza, gli importi sono stati ridotti sensibilmente. La prima proposta sui vitalizi, però, era venuta fuori alla Leopolda del 2011, proprio in quell’anno.

Cosa prevedeva il ddl Richetti

A proporre l’abolizione dei vitalizi prima del governo Monti, infatti, era stato Matteo Richetti quando ancora era in Consiglio regionale in Emilia Romagna. Poi le cose sono cambiate anche a livello nazionale e i vitalizi sono stati aboliti. Ma una volta eletto deputato, Richetti ha proposto nel 2013 un ddl che prevedeva ulteriori modifiche al sistema pensionistico di deputati e senatori.

In sostanza il ddl prevedeva un sistema previdenziale contributivo e non più retributivo per tutti e non solo per gli eletti a partire dal 2012 in poi. Il nuovo metodo avrebbe, quindi, dovuto riguardare anche gli ex parlamentari. “Le disposizioni della presente legge si applicano agli eletti in carica alla data di entrata in vigore della medesima legge, a quelli eletti successivamente a tale data, nonché a quelli cessati dal mandato precedentemente”, si legge nel ddl. Per ricevere la pensione era necessario aver svolto un’intera legislatura, quindi cinque anni, e aver raggiunto i 65 anni di età. Tra gli altri punti previsti dalla proposta di Richetti anche il tetto massimo per gli importi degli assegni e la gestione separata presso l’Inps.

Le misure proposte nel ddl Richetti erano piaciute anche ai grillini; l’M5s, infatti, alla Camera l’aveva votata. “Non siamo noi a rincorrere Beppe Grillo – aveva commentato Matteo Renzi che spingeva per l’approvazione della legge anche in Senato – ma è Grillo che rincorre Richetti”. Per l’approvazione è mancato, però, l’ok di Palazzo Madama.

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Flat tax e Reddito di cittadinanza:I due cavalli di battaglia di Lega e Cinquestelle non vengono più citati dal duo Salvini-Di Maio. Sono altre le priorità (e i fari di Bruxelles cambiano i programmi di governo)

M5s-Lega, i conti già non tornano. E l’Europa incombe.

 

 

Risultati immagini per M5s-Lega, i conti già non tornano. E l’Europa incombe.Secondo quasi tutti gli osservatori economici il duetto “reddito di cittadinanza – flat tax” costerebbe alle casse dello Stato circa 80 miliardi di euro. È ormai palese quanto una loro attuazione metta a repentaglio i vincoli di bilancio del nostro Paese, sradicando i paletti di Bruxelles. Tanto più se si pensa alla manovrina che la Commissione europea sta per chiederci, stando alle indicazioni dello scorso autunno arrivate da Bruxelles. Circa 3,5 miliardi, che corrispondono al divario tra il deficit promesso da Padoan per il 2018 (0,3 percento del Pil) e quello dello 0,1 quantificato dalla Commissione europea per differenti stime di inflazione e crescita.

Ma in primo luogo il nuovo governo dovrà recuperare circa 12,5 miliardi di euro per disinnescare le clausole di salvaguardia e impedire un nuovo aumento dell’Iva. Ci sono poi da trovare 2 miliardi di euro per finanziare la seconda tranche di aumenti del pubblico impiego: le intese firmate a febbraio riguardano il biennio 2016-2018, senza contare le richieste già arrivate dai sindacati per la conferma di quella quota di aumenti (fino al 24% negli enti locali, al 21% in sanità e così via) che altrimenti cadrebbe dal 1° gennaio. Altri 5 miliardi saranno inoltre necessari per rinnovare il reddito di inclusione a favore dei più deboli. Per non parlare delle tante misure a sostegno delle imprese e del ceto medio messe in campo dal governo uscente. Che ne sarà degli 80 euro, ad esempio?

Gli avvertimenti dell’Ue sul debito pubblico

Il deficit può salire, certo, ma si arriverebbe a uno scontro frontale con Bruxelles. Cosa che peraltro farebbe aumentare il debito pubblico, con il conseguente avvio di speculazione dei mercati (finora rimasti cauti in attesa di capire). Già nelle ultime settimane sono arrivati gli avvertimenti di Bce e Commissione europea che in più occasioni hanno ammonito il nostro paese chiedendoci di non aumentare il debito. Il primo a parlare dopo il 4 marzo è stato il lettone Dombrovskis, considerato un falco in campo economico. È “importante”, ha sottolineato il vicepresidente dell’Esecutivo Ue, che l’Italia mantenga la “rotta”, con politiche di bilancio “responsabili”, dato che ha il secondo debito in rapporto al Pil in tutta l’Ue, “dopo la Grecia”.

Poi è stata la volta di Mario Draghi, che davanti alle domande sulla possibilità che il prossimo governo faccia marcia indietro sulla riforma delle pensioni e sul Jobs act ha risposto: “In termini generali, occorre tener presente che il bilancio pubblico è di massima importanza nei paesi ad alto debito”.

Il duo Salvini-Di Maio “dimentica” i suoi cavalli di battaglia

Non a caso nelle ultime ore flat tax e reddito di cittadinanza sembrano essere usciti dai programmi di governo. Il duo Salvini Di Maio, con palese incoerenza, sta svestendo i panni del populismo e non rivendica più i suoi cavalli di battaglia: “Sono culturalmente ed economicamente contrario all’assistenzialismo”, dice il leader della Lega parlando della misura grillina. Stessa cosa per Di Maio che non la inserisce nelle sue priorità. D’altra parte il ministro dell’Economia designato da Di Maio, Andrea Roventini, ha parlato recentemente di rispetto dei conti pubblici, di equilibrio. Che tradotto significa niente reddito di cittadinanza. Quanto alle tasse, poi, i due leader parlano soltanto di un abbassamento ed evitano, sempre con incoerenza, di pronunciare il concetto di aliquota fissa.

L’emergenza pensioni: l’Europa chiederà una stretta

Sullo sfondo c’è poi la questione pensioni. Altro nodo fondamentale per il nuovo governo, visto che per la Commissione europea e il Fondo Monetario parlano di un sistema a rischio nei prossimi anni senza un intervento correttivo. Secondo il gruppo di lavoro della Commissione europea che valuta i conti pubblici nazionali, nel 2040 – lo evidenzia oggi la Repubblica – il punto più alto della spesa italiana per le pensioni in rapporto al Pil salirà al 18,5%, valore superiore al record storico del 2015 (15,7%). Da qui l’esigenza di agire subito per correggere la rotta.

D’altra parte anche secondo un recente report dell’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo), il mercato del lavoro sarà sempre più debole, precario e sbilanciato a favore degli anziani. Per questo insomma le due istituzioni internazionali (Commissione ed Fmi) hanno raccomandato al nuovo governo di non intaccare le riforme in atto, anzi. Andrebbe effettuata una correzione sin dalla prossima legge di Bilancio.

E anche in questo caso sparisce l’altra parola d’ordine della campagna elettorale leghista: l’abolizione della legge Fornero. Ora dai piani alti di via Bellerio parlano infatti di “correzione”. Ennesimo caso di incoerenza.

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Dicono e nata la nuova terza repubblica!Quale nuova terza repubblica? A me risulta essere sempre la prima, la costituzione e’ la stessa dal 1948

Governo, Berlusconi: “Salvini sia il nuovo premier. Lega e Di Maio da soli al governo? Sarebbe un ircocervo”

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Vignetta di Claudio CadeiL’ex Cavaliere: “Governare con Di Maio? Sarebbe un ircocervo, l’animale mitologico spesso citato dai filosofi antichi come esempio di assurdità, perché in esso convivono caratteri opposti e inconciliabili”. E nega di essere stato messo da parte nella la partita della presidenza delle Camere: “Un successo per il centrodestra e Forza Italia, non siamo deboli”

Chissà chi gli ha suggerito la parola icocervo? Berlusconi non ha mai brillato per cultura, i suoi sono sempre stati interessi esclusivamente pecuniari. Però in questo caso ha ragione, il M5S non può assolutamente fare comunelle, oggi si dice inciucio, con Salvini ed il resto delle truppe di destra. L’unico accordo che i suoi elettori gli consentono è con il PD derenzizzato (e qui non ce pappa per gonzi). Altrimenti l’indomani dell’inciucio inizia la grande fuga. Riuscite ad immaginare in un governo Di Maio due ministre come Bernini e Gelmini? Assurdo! Continuo a credere che sarà difficilissimo, se non impossibile, fare un governo stabile.

Ma sì che capiranno. Basta dare loro la figurazione utile alla propaganda – tipo “Di Maio rifiuta di parlare con Berlusconi” – e capiranno benissimo, anzi applaudiranno entusiasti: non ha visto qui? Ha funzinato benissimo per mettere una berlusconiana determinatissima a presiedere il Senato – funzionerà altrettanto efficacemente per il governo. E’ solo lavoro degli uffici della comunicazione.

Come tutti sappiamo, iI patto del Nazareno è stato un accordo tra maggioranza e opposizione – come era corretto che fosse – perché si potesse fare la riforma costituzionale necessaria. E’ stato rotto da Forza Italia, purtroppo: per ragioni politiche (chiamiamole così), perché il Partito Democratico non ha dato a Silvio Berlusconi – ovviamente – il Presidente della Repubblica che gli serviva. (come invece ha fatto un paio di giorni fa il Movimento 5 Stelle: loro la seconda carica dello Stato a Berlusconi l’hanno data senza farsi problemi. Meglio il PD, non c’è proprio dubbio). Il 4 dicembre 2016, quindi, Forza Italia ha votato contro la riforma costituzionale, dopo avere fatto un’intensa campagna elettorale per il No, contro il Governo Renzi, che infatti è caduto. Alla prova dei fatti il ‘patto del Nazareno’ quindi è stato semmai tra Forza Italia e 5 Stelle. Attendiamo gli sviluppi ora; esiste una concreta possibilità che quella ‘accozzaglia’ sia stata una prima puntata, come vedete, un giro di prova, ci vuole.

Poi si torni ad elezioni non e’ per nulla scontato che il CD perda consensi come non e’ scontato che il M5S ne perda, e lasciate stare i sondaggi dopo voto, gli italiani sono sempre stati maestri nel saltare sul carro del vincitore, se no si forma un governo entro giugno si tornerà ad elezioni anticipate dopo l’estate e per chi era uscito vincente da questa tornata elettorale sara’ una sconfitta, e gli italiani non amano sostenere chi perde, sempre con chi vince…(Franza o Spagna purché’ se magna)

 

 

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CON QUESTI INDIVIDUI,PERCHÉ PER ME NON SONO POLITICI DISATTENDONO TUTTE LE PROMESSE FATTE PRIMA DELLE ELEZIONI E COME PREVISTO, se tutto va bene si dovrà tirare di nuovo un po’ la cinghia.

NO TAGLI, FORNERO BIS.Consiglio del Fondo monetario internazionale:Al massimo tagliate la 14 esima ai pensionati.

Forse ha ragione Stephen Hawking: ci sono più universi. Ma forse sbaglia quando pensa che sia difficile trovarli. Spesso vivono qui insieme a noi, uno accanto all’altro. Si legge, ad esempio, che il nuovo governo (se mai ci sarà) su insistenza di Salvini terrebbe un punto fermo, ineliminabile: l’abolizione della legge Fornero sulle pensioni.

Bene. Poi si leggono i documenti del Fondo monetario internazionale, cioè di signori con esperienza mondiale, che ci guardano da Washington, e cosa dicono? Molto buone le riforme fatte in Italia, anche se la crescita è ancora troppo lenta (servono altre riforme). Punto debole critico: la spesa per le pensioni è ancora troppo alta.

Suggerimento (al Fondo sono drastici): cominciate con eliminare la quattordicesima ai pensionati, e le cose andranno meglio. Ecco, i due universi si sono incontrati.

Da una parte la politica italiana oggi vincente che pensa di poter camminare lungo la strada della finanza facile. Dall’altra gli esperti mondiali che studiano i nostri conti e che pregano di risparmiare soldi alla svelta, anche a costo di imporre sacrifici ai pensionati (la nostra spesa per questa voce è circa il doppio di quella media europea).

Ma non è tutto qui. La prima cosa che dovrà fare il nuovo governo (se e quando ci sarà) sarà trovare subito una dozzina di miliardi di euro per evitare lo scatto automatico dell’Iva.

Insomma, come era prevedibile il nuovo governo, da chiunque sia fatto, non avrà un sentiero cosparso di rose di fronte a sé. Dovrà muoversi invece su un terreno aspro e accidentato. I nostri conti sono al limite. Trovati i dodici miliardi per scansare l’aumento Iva, poi non resterà che mettersi a regime stretto, attenti a non spendere un soldo in più.

Ogni e qualsiasi fantasiosa riforma, dall’abolizione della Fornero al reddito di cittadinanza, va rinviata a un futuro oggi imprecisabile, forse lontano come gli universi di Hawking.

Inoltre, c’è come la sensazione che il meglio della congiuntura sia alle nostre spalle: la nostra crescita, come quella europea, comincia a declinare invece di aumentare. E questo significa che ci saranno meno risorse.

Si potrebbe dire che stanno per cominciare gli anni dell’attenzione, gli anni in cui ogni sera il presidente del Consiglio, prima di addormentarsi dovrà sentire il ragioniere generale dello Stato: siamo in linea? Domani, niente brioches?

Insomma, si dovrà tirare un po’ la cinghia.

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Grulli vi ricordate la cagata pazzesca!!! del Il reddito di cittadinanza.Ci avete creduto e ora il culo BRUCIA.

Il reddito di cittadinanza è “Una cagata pazzesca!!!” VI DICO IL PERCHÉ.

“Il reddito di cittadinanza è una bufala da 300 miliardi”dove andate a trovarli.

Il reddito di cittadinanza, uno dei cavalli dei battaglia del Movimento 5 Stelle, è una delle proposte che più stuzzicano l’elettorato, ma come spesso succede in questi casi, non è tutto oro quello che luccica, anzi. “Il reddito di cittadinanza è una bufala che vale 300 miliardi di spesa. Poiché la spesa complessiva annuale dello Stato è di 830 miliardi, è del tutto evidente che, chi propone questa soluzione, sta prendendo in giro i cittadini con promesse che nessuno può mantenere, neanche il mago Zurlì”: la dichiarazione al ‘vetriolo’ arriva da Primo Mastrantoni, presidente dell’Aduc, Associazione per i diritti degli utenti e consumatori.Attraverso un comunicato ufficiale, il segretario Aduc ha voluto palesare tutte le sue perplessità sul reddito di cittadinanza:

“Il reddito di cittadinanza, come dicono le parole stesse, è un sussidio dato a tutti, ricchi e poveri, ai miliardari e ai senza reddito, solo perché sono cittadini italiani. Considerato un sussidio di 600 euro a testa per 50 milioni di italiani, si arriva ai 300 miliardi di cui sopra. L’entità del sussidio può essere variata ma il risultato conduce, sempre, a una spesa di centinaia di miliardi. Altra cosa è il reddito minimo garantito, connesso alla situazione reddituale e patrimoniale del beneficiario, che potrebbe inglobare  il settore assistenziale tutt’ora esistente”.

“Purtroppo i venditori di fumo abbondano – conclude Mastrantoni – sempre presenti nei cosiddetti talk show, che chiamiano tok sciò perché servono ad allontanare qualsiasi riflesso di intelligenza critica nello spettatore e, soprattutto, ad aumentare l’audience della trasmissione: più si spara una notizia fasulla più si ottiene ascolto, più aumenta la pubblicità, più aumentano gli introiti pubblicitari”.

Reddito di cittadinanza già bocciato dall’Fmi

I dubbi espressi dal segretario Aduc non sono certo una novità. Soltanto qualche settimana fa anche il Fondo Monetario Internazionale aveva ‘bocciato’, invitando alla cautela: “Sebbene rappresenti uno strumento per calmierare le diseguaglianze, in alcuni contesti rischia di essere controproducente”. Il parere dell’Fmi era contenuto nel Fiscal Monitor, il rapporto che monitora lo stato di salute delle finanze pubbliche del Pianeta. Il primo capitolo del testo redatto da Fmi, dal titolo “Contrastare le diseguaglianze”, valuta proprio l’Universal basic in come (reddito universale o reddito di cittadinanza), ritenendo che possa essere un modello utile per i Paesi emergenti, ma troppo costoso per quelli più ricchi, come Italia, Gran Bretagna, Usa e Francia.

MA L’ASSISTENZIALISMO E L’IGNORANZA SEMPRE BEN RADICATA NEL MERIDIONE HA PERMESSO AD UNA SETTA D’ESSERE IL PRIMO MOVIMENTO POLITICO AL SUD,ED ORA CHE NON POTRANNO MANTENERE LE PROMESSE MIRABOLANTI COME REAGIRANNO CODESTE POPOLAZIONI.IO SONO IN RIVA AL FIUME AD ASPETTARE I CADAVERI DELLA SETTA PASSARE E OMAGGIARLI DI UN SEMPLICE VAFFA.LORO SLOGAN PRIMA D’ACCAPARRARSI LE POLTRONE DEL POTERE.E PER I BOCCALONI OGNUNO PIANGA SE STESSO.

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Grullini Legaioli tutti sul carro dei vincitori adesso giornalisti vescovi confindustria ma prima o poi il carro si rovescera’

FIDARSI UN PO’ – Di Maio e Salvini continuano a giocare di sponda in vista delle consultazioni. E senza citare reddito di cittadinanza e flat tax nei rispettivi programmi.

Risultati immagini per Luigi Di Maio e Matteo Salvini continuano a giocare di spondaLuigi Di Maio e Matteo Salvini continuano a giocare di sponda in vista delle consultazioni. Dopo la partita (vinta) delle presidenze, il grillino e il leghista continuano a giocare di sponda in vista delle consultazioni. E senza citare i contrapposti reddito di cittadinanza e flat tax nei rispettivi.

Il gioco di sponda è già servito a mandare in buca due palle decisive. Il giorno dopo la conclusione della partita sulle presidenze di Camera e Senato, Luigi Di Maio e Matteo Salvini continuano a lanciarsi segnali. Lo fanno in vista del prossimo round tra i partiti, che riguarderà la formazione dell’esecutivo. Smussano i loro programmi, sottolineano i punti in comune. Non citano, nelle uscite pubbliche di oggi, i due punti caratterizzanti e allo stesso tempo più dispendiosi dei rispettivi programmi: la flat tax e il reddito di cittadinanza. 

Questi sono gli amici di questi putin trump farage le pen tutti i governi dell’europa dell’est che prendono dall’europa soldi senza dare nulla in cambio vedi immigrati tutta la peggior feccia internazionale.Lo dimostra le promesse fatte in campagna elettorale e già dimenticate.

Quindi i 2 FENOMENI siederebbero ad un tavolo facendo calcoli, ammesso che sappiano fare di calcolo, come e quando andare a nuove elezioni come se l’Italia stesse viaggiando a gonfie vele. Il DEF? ma che cazzo è, roba che si mangia…ci sono mille problemi? E chi se ne frega , è colpa di Renzi….i nostri programmi? Calma, fra un anno o poco più, quando in Europa capiranno che COMANDIAMO noi ci cederanno ANCHE IL DI DIETRO….NOI SIAMO NOI E GLI ALTRI NON SONO UN CAZZO.. NEL FRATTEMPO i 2 FENOMENI convolano a giuste nozze.

Adesso serve un governo transitorio…prima avevate vinto, poi avete votato una berlusconiana di ferro, ora un governo a tempo, ma quante balle sparate per dire che volete solo occupare le poltrone.E! Quello che serve per sterminare definitivamente grulli e legaioli: quando i polli che li hanno votati si accorgeranno della presa per il Q di reddito di cittadinanza e flat tax. La flat tax e il reddito di cittadinanza serviranno a rafforzare le bugie di due imbroglioni con l’obiettivo di difendere solo la propria poltrona. Meno male che la mia ragione ha seguito le regole razionali del PD.

Aspetto di vedere il programma rispettato .Oveerossia: Via legge Fornero e speso metro, giù tasse e accise, taglio di sprechi e spese inutili, riforma della scuola e della giustizia, legittima difesa, revisione dei trattati europei, rilancio dell’agricoltura e della pesca italiane, Ministero per i disabili, pace fiscale fra cittadini ed Equitalia, autonomia e federalismo, espulsione dei clandestini e controllo dei confini.Una cosa e certa! Quello che non si può fare oggi,non lo si potrà fare neanche dopo. Non è una questione di numeri parlamentari, ma di numeri di bilancio. Quindi faranno un primo governo e questo dovesse fallire, essendo la nostra una Repubblica parlamentare se ne farà un altro.

Perfetto, hanno gli stessi obiettivi e una base comune di partenza, ora devono solo mettere da parte le ipocrisie e mettersi d’accordo.Peraltro, al di là dei proclami, una parte delle cose che propongono sono facili da realizzare, visto che: La strada e già stata tracciata dal PD e RENZI
1) superamento della legge Fornero: di fatto in parte fatta con l’APE e la RITA, grazie alle quali si può andare in pensione fino a oltre 3 anni e 7 mesi prima della data prevista senza aggravi particolari per le casse dello Stato. Poi Salvini dovrebbe dire che, levata la Fornero, restano le altre norme emesse prima sotto il governo pdl+Lega (Sacconi docet). Beata ignoranza!
1. Abolendo la riforma Fornero non si scende a 41, perché rimane la ben più severa riforma SACCONI, della quale il bugiardo e furbo Salvini attribuisce furbescamente misure severe alla riforma Fornero, in particolare l’adeguamento automatico alla speranza di vita, in realtà introdotto da SACCONI con la L. 102/2009, art. 22ter, comma 2.
2. Il governo Berlusconi-Tremonti-Bossi ha sottratto decine di mld di fondi FAS al Sud per regalarli al Nord, anche per pagare le multe miliardarie delle quote latte.
3. La grande recessione è stata causata dalle mastodontiche manovre finanziarie, scandalosamente inique, decise dal IV governo Berlusconi, sostenuto dalla Lega Nord, addossate sul ceto medio basso e perfino sui poveri col taglio crudele del 90% della spesa sociale.
In questo documento di 18 pagine ho ricostruito le vicende politico-economiche della XVI legislatura, con notizie e nessi forse sorprendenti contro le bufale sul governo Berlusconi e il governo Monti propalate da sette anni, che hanno fatto quasi 60 milioni di vittime.
“L’assassinio della verità, chi ha davvero messo le mani nelle tasche degli Italiani e causato la grande recessione”
http://vincesko.blogspot.com/…/lassassinio-della-verita… oppure
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2859408.html

3) Spesometro: dall’1/1/2019 va in soffitta, grazie all’estensioen dell’obbligo (opportunità) ella fattura elettronica;
4) Welfare: grazie alle norme agevolative sulla defiscalizzazione e decontribuzione dei premi di risultato, l’estensione di sistemi di welfare aziendale possono aiutare in maniera concreta aziende e dipendenti (risparmiando sui contributi e le tasse, con il placet dei sindacati che hanno fatto un accordo per incentivare la contrattazione di secondo livello).

Per i tagli agli sprechi, vediamo, ci hanno provato almeno da 40/50 anni, anche i primi governi Berlusconi, con Tremonti al governo.Il calcolo è facile, il bilancio dello stato prevede circa 800 milioni di spese, si dice che il 10% sia improduttivo e si fanno dei bei tagli lineari… peccato non abbiano funzionato.

Per fare tagli significativi si dovrebbe rivedere l’intero assetto istituzionale, magari accorpando le regioni, eliminando definitivamente le provincie, accorpando i comuni, snellendo ancora di più la macchina burocratica, una riforma, insomma, della Costituzione, bada un po’! Quella bocciata i 4/12/2016 proposta dal PD e RENZI.

Flat tax: rivedere bonus etc., quindi eliminare gli 80 €, le detrazioni per le ristrutturazioni etc.? Ci dicano, concretamente, in cosa consistono questi tagli.

Evasione fiscale: come? Negli ultimi anni si è ridotta o, per lomeno, lo Stato ha incassato di più, come vuole fare Slavini/Di Maio?

Sono curioso di capire, una volta passati dagli slogan ai fatti! COSA FANNO.

Qui tutti pensano di avere ragione, ma siete sicuri di avere ragione? Il popolo ha sempre ragione? Dunque un popolo che sceglie Trump come capo dell’esercito americano ha ragione? Secondo me no, il popolo ha quasi sempre torto. Il popolo italiano ha creato il sistema politico più vischioso e complicato del mondo: ha ragione? Secondo me ha torto. Ho torto anch’io, perché anch’io sono italiano. Io toglierei il diritto di voto a quasi tutti, a cominciare da me. Dare il potere al popolo è troppo pericoloso, per le sorti del mondo. Il popolo è egoista, ignorante, non è lungimirante, ed è incline al nazionalismo, basta che qualche capopopolo accenda il fiammifero, e il popolo si incendia. Tutto il popolo tedesco era nazista: aveva ragione? Una larga maggioranza del popolo italiano inneggiava convintamente a Mussolini: aveva ragione?

 

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COSA VI AVEVO DETTO? lo spettacolo è appena cominciato e si preannuncia avvincente : Di Maio e Salvini, non ascoltate Travaglio e fate il governo

Marco Travaglio: “Elisabetta Casellati è la quintessenza della casta che la Lega e i 5 stelle volevano cancellare” Il direttore del Fatto Quotidiano sull’elezione della forzista a presidente del Senato: “Fosse per me non farebbe nemmeno l’amministratore di condominio”

L'immagine può contenere: 3 persone, persone che sorridono, persone sedute“Elisabetta Casellati è la quintessenza della Casta che Lega e Movimento 5 stelle volevano cancellare”. Lo ha detto Marco Travaglio intervistato da Lucia Annunziata a Mezz’ora in più su RaiTre parlando dell’elezione della senatrice di Forza Italia alla seconda carica dello Stato. “Fosse per me – ha continuato Travaglio – la Casellati non farebbe nemmeno l’amministratore di condominio. Casellati è in assoluto impresentabile, ma forse in Forza Italia è una delle meno impresentabili”.

Commentando poi l’accordo che ha fatto eleggere Casellati al vertice di Palazzo Madama e Roberto Fico a presidente della Camera, il direttore del Fatto Quotidiano ha detto: “Se l’accordo 5 stelle-destra riguarda solo i presidenti delle camere non ci trovo nulla di strano. Non sappiamo se quello che abbiamo visto ieri è inciucio o no, lo è se nasconde contropartite per il governo”.Il giornalista ha continuato: “Reddito di cittadinanza e flat tax sono misure costosissime, le due cose non stanno insieme, quindi è incompatibile un governo tra Lega e 5 stelle”.

Travaglio fa finta di scandalizzarsi tanto per narcotizzare un po’ gli elettori pentastellati che devono ingoiare il rospo dell’alleanza e dire che è pure buono! Ma noto già che quando Travaglio attaccava i governi del PD di Renzi vi andava bene, ora attacca l’inciucio centrodestra leghista, ora non va più bene, cosi dicevate se lo faceva il pd. Per voi è un accordo istituzionale. “Sulla situazione del Partito democratico, Travaglio ha affermato: “Il Pd si è estinto, è rinchiuso nel freezer di Renzi”.” Se é così perché sia lui che l’annunziata, aspettano ancora il Pd? È talmente estinto che lo evoca a pie spinto per “fantastiche possibili alleanza con 5s!!!!! E nel freezer perché il pd lo snobba altamente !!!! Quando si dice che quando il lupo non arriva all’uva dice che è acerba!!! Travaglio sei un perdente nato.Travaglio che rosica e’ bellissimo.Quanto gli rode a tutti che il PD non corre in soccorso dei pupi, ma gli italiani hanno scelto fatevene una ragione. E’ la democrazia, bellezza.

Tutte le rilevazioni dicono che la maggioranza degli elettori e d’accordo, ma speriamo che questa alleanza non venga mai fatta per il bene del ITALIA,per la scomparsa di questi POPOLISTI ben venga,e dai, GRULLO vedrai che la fanno presto, cosi potrai avere il reddito di fannullanza quanto prima (ah ah ah ah ah ah ah ah)
Lega e 5dements hanno vinto le elezioni, hanno programmi quasi sovrapponibili, hai sentito Giorgetti oggi da Minoli? basta cambiare il nome al reddito di fannullanza e lo appoggiano anche loro.Dai sta tranquillo. Hai smesso con gli attacchi alla stampa pluto massonica e mafiosa? Da La Stampa: “«Di Salvini ci si può fidare». E così è arrivato anche il sigillo di Beppe Grillo all’alleanza con la Lega. «Ha dimostrato che ci si può fidare di lui», dice alle telecamere che lo assediano fuori dall’hotel Forum di Roma mentre è in auto, pronto a partire verso Napoli” Habemus inciucium

Sto signore pasciuto a pane e giustizialismo che si aspettava? Non sapeva Travaglio “il censore” che fare opposizione è una cosa, mentre governare un’altra? Or vengano lor signori pentastellati a insozzarsi le mani con la politica e con il governo di una nazione. La verginità (falsamente proclamata) è finita.Ok .ma perché hanno mai avuto una verginità, i lor signori che si menziona, sono peggio perfino del bunga bunga, è il male assoluto perché in loro alberga l’ignoranza più assoluta.Ma rimango nel dubbio su cosa sia peggio tra l’ignoranza e l’ipocrisia che abbonda copiosa tra le loro file. Peggio di questo è il fatto che gli irriducibili stenteranno a riconoscerlo e, tra rendite populiste, regalie e immaginifiche promesse, ce li ritroveremo nel circo per i prossimi dieci anni. Berlusconi docet. Concludendo mi domando che senso abbia questo presenzialismo di un semplice ed esaltato giornalista direttore di un giornale da sempre su posizioni critiche, spesso false e contro l’unica sinistra riformista di questo paese. Certi giornalisti di una sinistra vecchia ed antistorica continuano nella loro missione di voler distruggere il partito che da sempre a permesso loro di sopravvivere. Che servizio di utilità hanno mai fornito agli italiani riformisti ?

Questa legislatura sarà fantastica solo per vedere come Travaglio continuerà a coprirsi di ridicolo per continuare a difendere qualsiasi scelta del suo partito di riferimento.

Prostituzione mentale e politica, elette a virtù di un sistema marcio e corrotto, privo di attitudini, competenze, credibilità, a difesa della virtuosa gestione di un paese. FI, 5Stelle, Lega, impegnati in patetici teatrini dell’assurdo.
L’elettorato oggi,e il responsabile nella sua ignoranza arroganza e presunzione, di aver agevolato questi populisti ignoranti da strapazzo a dettare legge, laddove non sanno nemmeno loro da che parte iniziare.Di quanto proclamato biecamente in campagna elettorale, lo zero assoluto ovviamente.E siamo solo all’inizio di questo misero mercato di poltrone cui un popolo beota e profondamente ignorante da il nome di politica.Fine pena mai.

 

 

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