Consultazioni, no perditempo al Quirinale. Mattarella si aspetta al secondo giro “soluzioni concrete”. Altrimenti non è escluso che affidi un pre-incarico. L’obiettivo di un governo entro il Consiglio europeo.

C’è un punto fermo al Quirinale. Che orienta questa lunga fase di “decantazione”. Il punto fermo è che, prima o poi, un governo dovrà nascere. Quel “prima o poi” ha una data precisa. Quella del Consiglio europeo convocato a Bruxelles il 28 giugno. Per quella data è necessario che ci sia un governo nel pieno dei suoi poteri. Perché è opportuno che sia un governo nel pieno dei suoi poteri a gestire un appuntamento di tale rilievo politico.

E dalla SETTA Questa è l’Italia. Il calendario del governo italiano, non lo decide la riunione di leader stranieri.

Ma si, freghiamocene degli impegni internazionali. Al summit in cui si discuteranno i trattati sull’immigrazione mandiamoci un fantoccio per fare presenza che noi dobbiamo litigare internamente per decidere chi ce l’ha più grosso Di Maio o Salvini.

Dalla SETTA “Ma mandare un premier ancora più debole di Gentiloni, un Flick, un Cantone… senza voti e senza partiti a supportarlo, è demenziale”. Ebbene, di demenziale ci sarebbe soltanto far mancare il supporto parlamentare; la Costituzione non richiede affatto che il PdC sia “votato”.

Se i “vincitori” delle elezioni, Salvini e Di Maio, non sono in grado di aggregare intorno a loro una maggioranza parlamentare, non rimarrebbe altra alternativa che “mandare un Flick o un Cantone” a Bruxelles, ma col supporto pieno e convinto del Parlamento. Voi dimenticate che il resto d’Europa non si strapperebbe di certo i capelli se a ridiscutere dell’accordo di Dublino ci andasse un fantoccio privo di mandato e di supporto, visto che l’unica nazione che avrebbe qualcosa da guadagnare nel rivedere quell’accordo è proprio l’Italia. E sarebbe ben strano che dopo una campagna elettorale, dove una delle accuse più “gettonate” al governo uscente è stata proprio quella di non aver gestito l’immigrazione, fossero proprio i “vincitori” a far mancare il supporto al Governo in quella fase così delicata; peggio ancora se il supporto venisse a mancare per ripicca per non aver conquistato la poltrona di PdC. Giusto per rimanere in tema di senso di responsabilità …Se M5S vede solo Di Maio come legittimato, è sufficiente che cambi idea. Capisco che Casaleggio ha solo il telecomando per Di Maio e non ammette altre ipotesi, ma se permane lo stallo non ci sono altre soluzioni praticabili.
La Lega ha già detto che il premierato di Salvini non è un ostacolo insormontabile, ed un politico (non un tecnico) adeguato al ruolo si trova (ad esempio Tajani …). La maggioranza del Parlamento, se è indisposta solo per queste cose, vuol dire che è fatta di persone incoscienti. Qui non si sta giocando a poker (“facciamo un’altra mano e vediamo chi vince”); un ulteriore giro elettorale ci consegnerebbe, con ogni probabilità, una nuova situazione di stallo, peggiorando quindi la situazione attuale. E se anche le urne fossero la soluzione, non ci sarebbe il tempo necessario prima di giugno. In riunione in Europa a ridiscutere dell’accordo di Dublino e del budget chi ci va?

PERCIÒ Caro PENTADEMENTE Luigi Di Maio.

Da cittadino italiano, mi permetto di chiederti di rinunciare alle tue infantili pretese, ed anche un po bullesche, di volere a tutti i costi, la poltrona di Premier per te,e permettere che, attorno ad una persona nobile, onesta, capace, e, consentimi, non influenzabile da Grillo e Casaleggio, possa coagularsi una maggioranza, e dare un governo a questo Paese. Perché il rischio è che continuando con queste assurde pretese, egoistiche ed egocentriche, ci esponiate alle più feroci scorribande della speculazione finanziaria mondiale, che ci toglierebbero anche quel poco che abbiamo.
Sentiti i primi preavvisi? Per dirla con John Lennon, lo so, sono un sognatore, ma non solo il solo, e spero che tu possa almeno pensarci su.

Con affetto, un bel calcio in culo.