A Renzi ed al PD, per ritornare ad avere il 40% dei consensi, basta aspettare, stando rigorosamente all’opposizione, che finisca il Q.E. di Draghi, a fine anno, o al massimo, l’arrivo di Weidman alla BCE.

I misteri dolorosi del Pd.

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Le cosiddette minoranze interne balbettano millimetrici distinguo sulla sterile linea aventiniana e si acconciano a comportamenti corrivi francamente inspiegabili: un voto unanime in direzione, il consenso (senza discussione e voto) a capigruppo ultrarenziani, la timida reazione al rinvio dell’Assemblea nazionale, la sede deputata a inaugurare un confronto all’altezza della disfatta e dunque alla ridefinizione (rifondazione?) del Pd e della sua politica.Ora la voce non so quanto fondata che, nella persistenza dello stallo circa il futuro governo, possa essere semmai Renzi, a sorpresa, con un colpo a effetto, a rovesciare la linea aventiniana da lui dettata sinora. Spiazzando anche i suoi stretti, zelanti sodali che hanno giurato e giurano su un Pd all’opposizione senza se e senza ma. Sarebbe clamoroso, sancirebbe la certificazione che il Pd non esiste come organismo collettivo ma solo come sigla nella volubile disponibilità personale del leader sconfitto e dimessosi (per finta). Clamoroso, ma non impossibile conoscendo la disinvoltura di Renzi e la condizione del Pd.

OK solo chiacchiere e fango.Continua la campagna denigratoria dei vari media contro la dirigenza del PD.
Come al solito lo fa amplificando al massimo tutte le voci dissenzienti all’interno del partito.
Evidentemente il risultato di leu non ha soddisfatto la direttora per cui in questo modo intende proseguire nella sua opera di demolizione.

Risponderei punto per punto:1-bisognerebbe fare una analisi delle posizioni politiche espresse sin dal PC di Togliatti e dei suoi discendenti che hanno conseguito con perseveranza l’inutilità del PCI, il più grande partito comunista dì’occidente, senza sbocco politico, avrebbero dovuto fare subito la svolta socialista e così incidere seriamente sulle politiche economiche del paese. Detto questo si arriva ai meriti o demeriti di Renzi. La stanno facendo troppo grossa scaricando sull’ultimo arrivato una crisi esistenziale e politica di quell’area ex comunista i quali si sono inventati di tutto per camuffarsi (PDS=DS=ULIVO=PD)ma che tali sono rimasti, senza sbocco, senza idee, dal momento che liberisti non si possono definire, bestemmia. La posizione non è aventiniana ma lucidamente fuori dai giochi e giochetti a supporto di partiti!?! che vengono supportati sì dagli elettori di riferimento che vanno rispettati ma anche da figure esterne che hanno giocato nell’ombra. Il governo Renzi ha raggiunto degli ottimi risultati certificati anche da enti internazionali. La disfatta : la disfatta è la causa dell’odio manifestato in ogni circostanza proprio dagli ex pc .Che l’Italia sia stata da tempo terra di emigranti è storia, che da sempre trovare lavoro era un’impresa faticosa è storia vissuta sulla pelle di ognuno di noi, che adesso non si trovi una collaboratrice domestica italiana è cronaca, che non si trovi un muratore italiano è cronaca, che non si trovi un cuoco italiano ,(normale non lo chef) è cronaca, che non si trovi un fornaio italiano è cronaca, vuolete che continui? Che da Napoli in giù non ci sia un professionista (avvocato, medico, dentista, geometra, etcx.) che rilasci una ricevuta è cronaca. Che al sud ci sia la totale evasione fiscale è cronaca, che il lavoro c’è ma in nero è cronaca. E Renzi che c’entra?e mi fermo qui.

Interessante e sono sicuro che condividete quasi tutto.Tornando al partito. Per discendenti intendevo quelli attuali che si sono trovati un partito comunista da riconvertire dopo la caduta del Muro di Berlino ma non hanno saputo dargli un’anima. Se fallisce il modello di riferimento avrebbero dovuto per forza di cose stare sì comunque a sinistra ma dovevano anche accettare il liberalisno. Tra le mie critiche all’attuale concezione di “sinistra” ci sta anche l”accoglienza”. I partiti comunisti non hanno mai avuto il problema di come porsi di fronte alle ondate migratorie anche perché dai paesi comunisti accadeva il contrario, fuggivano. Che adesso l’accoglienza a tutti i costi di una migrazione considerata pericolosa dalla maggior parte della popolazione , e non da una élite pariolina, sia diventata di sinistra significa non avere presente i problemi e le esigenze di tutela degli ultimi dei quali si dichiarano strenui difensori e dovrebbe far tornare sui loro passi i vari Ochetto, D’alema , Fratoianni, Boldirini etc. e cito nomi a caso. Aggiungo che la crisi di rappresentanza politica gli ex l’hanno avuta da parecchio tempo, non so se ricordate tutti i rappresentanti di area presi dallo spettacolo che venivano candidati al Parlamento Europeo? Forse da lì viene la voglia di Grillo di fare politica?

Aggiungo che il Papa faccia il Papa, non ci piove, ma chi si dichiara di sinistra tuteli i suoi. Per il resto conosco anche io il percorso dal PCI in poi, ma fallito in tutto il mondo il comunismo, e non mi dite che la Cina sia comunista, gli “eredi” hanno tentato di essere liberisti ma non hanno ancora trovato la via giusta e quando qualcuno svela l’ipocrisia di una sinistra che si ritiene la sola titolare della posizione sorgono i problemi. Io ritengo che il PD sia un partito democratico di sinistra, moderno, fedele ai principi di uguaglianza nei diritti e nei doveri , che tuteli il lavoro, che in un sistema non statalista purtroppo o a ragione il lavoro lo danno i privati, e assicuri ai suoi cittadini la sicurezza. Queste tre cose bastano e avanzano. Perciò: cerchiamo di essere onesti:come potrebbe mai il PD sporcarsi la faccia, sostenendo un governo di M5S a guida Di Maio uno che manco è stato capace di laurearsi, che s’è fatto foto opportunity con personaggi coinvolti con la malavita organizzata, e che ė radiocomandato da Grillo e Casaleggio? Ma tu PENTADEMENTE ti rendi conto di chi avete eletto. Di Maio, dico Di Maio che prima di parlare telefona al comico per chiedergli cosa deve dire. Grillo ha detto niet a Berlusconi e lui ripete. Addirittura vuole fare il Governo con il PD dopo cinque anni di ingiurie e insulti irripetibili.

Stiamo discutendo di sigle, non di valori, il partito di sinistra antirenzi c’è si è presentato agli elettori, tutti pezzi da 90, molto critici sui provvedimenti del governo, buona scuola, jobs act, eliminazione articolo 18 etc. il presidente del senato, la presidente della camera, Bersani, D’Alema, i segretari prestigiosi che hanno fatto la storia della C.G.I.L Cofferati, Epifani, si sono sommati con Vendola e gli eredi di Bertinotti, insieme speravano in un risultato a 2 cifre, loro rappresentano gli ideali del PD antirenziano, ebbene tutta questa mescolanza di grandi intellettuali ha ottenuto la irrilevanza, bisognerebbe farsene una ragione, invece a volere un PD senza Renzi sono i 5 stelle ed i supporters mascherati, personaggi che vorrebbero qualche mancetta nella scia di Di Maio, LEU non ha chiuso la porta a nessuno, mi chiedo perché non ci sia la fila per rilanciare i temi della sinistra, dai sondaggi risulta che chi ha votato PD ha votato la linea di Renzi e assolutamente non vuole accordi con i 5 stelle.

Il fatto e’ che senza Renzi il PD e’ fatto di ridicole macchiette, comparse senza faccia che sfigurerebbero anche in un cinepolpettone, come appunto lo scrivano dell’ articolo sopra accennato. Attualmente il PD con tutte le sue tristi analisi sulla sconfitta mi ricorda il pure’ di patate che si mangia all’ospedale. Ma andatevene a cagare. Renzi e’ l’unico che ha veramente fatto campagna elettorale, e quel 19% e’ roba sua. Gli avete lavorato contro fin dall’inizio.

 

A Renzi ed al PD, per ritornare ad avere il 40% dei consensi, basta aspettare, stando rigorosamente all’opposizione, che finisca il Q.E. di Draghi, a fine anno, o al massimo, l’arrivo di Weidman alla BCE.ultima modifica: 2018-04-16T18:30:22+02:00da bezzifer
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