Cos’è secondo la Costituzione il “governo del presidente”L’unico dato é quello precedente nel biennio 1992-1994,e ha dimostrato ancor di più che in passato come la Costituzione consenta tante e diverse formule di governo, nessun ostacolo costituzionale impedisce la formazione di un governo del presidente a inizio legislatura.Il presidente italiano, sulla base dell’art. 92, non è “in canottiera”, è ben vestito, anche se poi il governo del presidente, per restare in carica, avrebbe bisogno del voto di fiducia previsto entro dieci giorni dall’art. 94, come qualsiasi altro governo. La Costituzione consente quindi governi del presidente così concepiti, che poi possano sorgere e che abbiano la fiducia dipende dalla dinamica politica.

Dal mio punto di vista i due cicciobelli si devono sporcare le mani devono dimostrare la loro capacità nel sgovernare se vogliamo uscire definitivamente da questo impasse ITALICO  : Ci manca solo questo ecco si per l’appunto il governo del presidente……… che sara’ bocciato dalle camere col bel risultato di sputtanare anche il presidente…..la fiducia della politica e’ già sotto zero … portiamo a quel livello anche la fiducia nel presidente della Repubblica …….il pdr constatato che non c’e’ nessuna maggioranza possibile , scioglie le camere e rimanda gli italiani al voto…. questo deve fare… e non strane alchimie .In realtà il grande assente qua e’ l’unico tema che quaLsiasi governo , diciamo “limitato”, deve affrontare immediatamente:E varare una legge elettorale decente. Poi subito al voto. Quello che mi rattrista e’ che e’ alquanto improbabile che si possa fare una legge elettorale risolutiva (diciamo, per farci due risate amare, doppio turno con ballottaggio cioè l’italocum), causa nota furbizia cialtrona degli attori in campo.

Il “governo del presidente” non è che un modo di dire, è “letteratura”, non “diritto”. Infatti è comunque e sempre un “governo del Parlamento”, dato che la fiducia la deve avere. Il Presidente può azzardare un incarico che sulla carta – consultati i capigruppo – non ha la certezza di avere la maggioranza. Se poi riesce invece ad averla, governa, altrimenti no (così è per tutti i governi, del presidente o del salumiere che sia). Il resto sono chiacchiere inutili.
L’Italia – sulla carta, almeno – è una repubblica parlamentare, né presidenziale (come gli USA) né semipresidenziale (come la Francia). Il Presidente è un “servente” senza poteri, se non quello di obbligatoriamente (un obbligo non è un “potere”) rimandare alle Camere un provvedimento che manifesti problemi di costituzionalità. E in caso di conflitto, decide la Corte Costituzionale, non lui.

I precedenti governi del Presidente, si rivolgevano a Parlamentari , in parte anche di sinistra ben consci del pericolo che una vacatio governativa poneva. Nella situazione attuale senza particolari urgenze economiche, se non quelle del solito mostruoso debito che ci portiamo appresso dagli anni ’80, in presenza di parlamentari che sono solo marionette nelle mani del duo che avanza, tale governo finirebbe in una bolla di sapone fosse anche solo per ripicca di Di Maio o Salvini. Prevedo un incarico esplorativo a Fico o Casaletti in attesa di tempi migliori.

Ma di che si sta parlando? La maggioranza chiesta dal m5s sarebbe la Casaleggio&A Srl e a contratto i parlamentari del m5s e a contratto i parlamentari del PD o di altri partiti come la Lega, tutti obbligati a seguire gli ordini di un’azienda privata fuori da ogni controllo democratico e in violazione della Costituzione per realizzare interessi segreti e indiscutibili dando la possibilità a Casaleggio e soci di controllare la politica, l’economia e il patrimonio dello stato….hahahahaha!!!!….) Il golpe Borghese, quello della Rosa dei venti, la P2?? A confronto erano solo dei dilettanti allo sbaraglio il golpe Casaleggio sta riuscendo in pieno con la complicità dei parlamentari a servizio e a contratto con l’azienda. Ma la Corte Costituzionale che fa dorme??. La magistratura?..hahaha!!!…. Io credo che mettere a contratto i parlamentari è penalmente rilevante perchè infrange la libertà di mandato art. 67 della Costituzione italiana ed è un tentativo di golpe in piena regola.