Mattarella sposti il discorso dalla quantità alla qualità

Il messaggio di Sergio Mattarella per la festa del Primo maggio: “Abbandonare gli interessi di parte per il bene comune”Il capo dello Stato avverte sui rischi che possono derivare per l’Italia dalle chiusure protezionistiche e dalle guerre commerciali.

Distinguere il “bene comune” dai “molteplici” interessi di parte. A quasi due mesi dal voto e con il rebus governo ancora da risolvere, il capo dello Stato, Sergio Mattarella, lancia un messaggio preciso in occasione del tradizionale discorso al Quirinale per la Festa del Primo maggio. Il presidente della Repubblica non cita direttamente la situazione politica del momento, ma le sue parole richiamano allo scenario attuale: “Non mancano difficoltà nel nostro cammino. Tuttavia, dove c’è il senso di un destino da condividere, dove si riesce ancora a distinguere il bene comune dai molteplici interessi di parte, il Paese può andare incontro, con fiducia, al proprio domani”.

In un sistema proporzionale, caro Presidente, gli interessi sono di parte, per definizione. Si può chiedere a Di Maio di dire pubblicamente che le proposte populiste del RdC et simili sono favole irrealizzabili? Si può chiedere a Salvini di dire che la flat tax è una bufala antidemocratica e che i ‘negri’ sono tutti buoni? Si può chiedere al PD di dire che i governi che hanno rimesso in carreggiata un Paese sprofondato nel baratro erano collusi con la mafia e al servizio delle banche? No, in tutti e tre i casi. E allora l’unica strada è dire ai Partiti: bisogna fare la riforma costituzionale e la legge elettorale che il NO al referendum del 4 .12.16 ha affossato. Accettano? Uno sì, due no. E allora, elezioni così ad libitum che significa “a piacere”, “a volontà”, “a discrezione”.

Caro Mattarella i grillini non sono disposti a operare per il bene comune.La politica dei due forni dimostra quanto i grillini siano un po’ di destra e un po’ di sinistra, è come dire il bene esiste quando fa comodo, il male esiste quando non fa comodo. Infatti i 5 stelle sono ritornati ad attaccare il PD, il male assoluto, in quanto non ha fatto comodo ai 5 stelle la chiusura della trattativa dei due forni. E’ iniziato il cambiamento tanto desiderato dai grillini? Certamente, la svolta c’è ma solo nei “lucrosi stipendi di reddito di cittadinanza” dati ai 330 parlamentari 5 stelle, mentre gli 80 euro del governo Renzi e il reddito di inclusione del governo Gentiloni sono autentici e stanno aiutando concretamente i cittadini italiani bisognosi. Ancora oggi è sempre il PD che soccorre i più bisognosi. Contano i fatti e non la truffa retorica dei grillini. Elettori grillini svegliatevi dal letargo!!!

Mattarella sposti il discorso dalla quantità alla qualità. Inutile continuare a ragionare in termini di percentuali elettorali: le elezioni servivano ad eleggere 945 parlamentari, e quei 945 son stati eletti. Punto. Diversa cosa è il governo. Lì non contano i numeri, ma gli uomini. Perché là dove ci sono uomini, siano pure di idee contrapposte come Churchill, Roosevelt e Stalin, un accordo lo si trova in un giorno. Ma se ci si ostina a voler mettere insieme non uomini, ma quacquaracquà, fossero pure compagni di partito o fratelli dalla nascita, già dopo un’ora starebbero litigando per i più futili motivi.
Ora la domanda è: va bene che i partiti son come quei camion che di notte raccolgono ogni genere d’immondezza, ma è possibile che tra tutte le forze in campo non si trovino quindici uomini, e sottolineo uomini, per dar vita a un governo? Non è matematicamente logico. Anche perché cinque di quegli uomini già stanno al governo. Si tratterebbe dunque di trovarne altri dieci. Possibile che l’Italia di Leonardo, Machiavelli, Michelangelo, Manzoni e Cavour, nonostante i partiti, non riesca ad esprimerli? Ma il problema non è trovare le persone giuste, la questione è avere una linea politica di risoluzione dei problemi. Il tentativo di mettere assieme pd, lega e m5s è stato uno dei più assurdi che si potesse pensare, ( infatti lo ha pensato Di Maio ) quale linea politica poteva mai sorgere, quella della tassa unica per le ditte del nord e il reddito di cittadinanza per il sud, ma andiamo, la questione vera è trovare una strategia politica di lungo corso che serva al paese…

Ora presidente MATARELLA non sò se si è accorto ma: Ci sono due schieramenti che il 4 marzo scorso hanno ottenuto il 70% dei voti. Spetta a loro, per volere degli italiani, dare un governo stabile alla nazione. Di Maio la pianti di non voler riconoscere in Forza Italia un interlocutore, visto che in Molise e Friuli – Venezia Giulia il centro destra ha vinto anche grazie ai voti di Berlusconi. Ai 5 stelle non è riuscito il giochino di isolare Salvini e adesso vogliono scaricare su Renzi – come dimostrato anche da Beppe Grillo con uno dei suoi soliti livorosi post – la colpa per lo stallo attuale. Niente di nuovo, e Martina e soci vorrebbero ancora andare dietro a Casaleggio, nonostante sappiano perfettamente che non ci sono né i numeri né la sintonia sul programma. Renzi da Fazio ha semplicemente fatto il punto della situazione, e siccome sta dimostrando di disporre di ampio consenso all’interno del suo partito, ecco che si scatena nuovamente la guerra contro di lui da tutti i fronti. Il PD ha già dato con le larghe intese dal 2013 al 2018. Adesso che altri si prendano questa responsabilità, e abbandonino loro gli interessi di parte, sempre che vogliano davvero il bene del paese, e non solo occupare le poltrone

 

Mattarella sposti il discorso dalla quantità alla qualitàultima modifica: 2018-05-01T16:23:48+02:00da bezzifer
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