Di Maio uno stalker, Salvini più educato, ma con un programma ridicolo. Renzi salva il Pd e lancia Gentiloni. Per il governo si cerca un tecnico, capace in economia e stimato in Europa.

MATTARELLA A CACCIA DI UN DRAGHI.

Risultati immagini per MATTARELLA A CACCIA DI UN DRAGHI.Ormai siamo al cabaret. Due mesi pieni di gente che sale e scende il colle del Quirinale, a piedi e in auto blu, ma niente di fatto. I partiti, vincitori e vinti, sono stati incapaci fino a oggi di mettere insieme uno straccio di governo. Anche all’estero ormai cominciano a preoccuparsi.

In tutto questo spettacolo un po’ di provincia può essere interessante osservare la trasformazione di Di Maio e del mondo grillino in generale. Fino a quando era aperta la possibilità di fare un governo Pd-5 stelle, grandi complimenti a tutti, sorrisi e buone parole. Poi la trasformazione, fino a diventare un vero e  proprio stalker.

Prima sistema il Pd “traditore”, colpevole di non avergli dato i suoi voti per salire a palazzo Chigi: la pagherete cara.

Poi passa ai direttori dei telegiornali: vi cambierò, e andrete a casa.

Poi minaccia e insinua anche contro il possibile alleato Salvini: non lascia Berlusconi per questione di soldi. Al punto che il capo della Lega, per farlo smettere, deve minacciare querele.

Infine, visto che si va verso un governo del presidente (qualunque cosa questo voglia dire), eccolo che minaccia tutti: abbiamo 338 deputati, voglio vedere come fanno a approvare qualsiasi provvedimento, guerriglia parlamentare.

Anche in questo caso non c’è nulla da commentare: ‘o guappo e cartone è quello che è. Un piccolo uomo arrogante, convinto di avere l’Italia in mano, anche se sta perdendo i pezzi. Dopo il 4 marzo ha preso solo batoste elettorali e sembra che almeno 15 dei suoi 338 deputati siano già pronti a andarsene. I suoi pochi sindaci si dimettono al ritmo di uno alla settimana, la Raggi a Roma ha appena cambiato il suo 18 esimo assessore in due anni Un altro, al suo posto, starebbe più calmo e prudente, ma i grillini sono fatti così: tutti gli altri sono ladri e furfanti, loro sono una specie di razza eletta. E quindi alla fine il paese non potrà che consegnarsi a loro. Non si può escludere che, da anni, vivano tutti come dentro un sorta di delirio collettivo. La verità, molto semplice, è che la malattia mentale, almeno in questo caso, si è impossessata della politica. Inutile usare gli strumenti dell’analisi politica,  questi sono davvero matti: con appena il 32 per cento dei voti pretendono di governare e pretendono che gli altri diano loro i voti necessari senza troppo discutere. La base dovrebbe essere il loro programma: un oggetto che cambia di ora in ora senza perdere mai una caratteristica fondamentale, e cioè quello di essere il più grande accumulo di cazzate mai visto in politica. E capace di affondare l’Italia in una settimana.

Salvini, invece, si è fatto leggermente più educato (forse Elisa Isoardi ha un buon effetto su di lui). Al suo posto parla Toti, governatore della Liguria, formalmente in Forza Italia ma di fatto leghista convinto: serve un governo di centrodestra per realizzare il programma del centrodestra. Tutta roba già bocciata dal Fondo monetario internazionale e che se appena dovesse venire a galla verrebbe massacrata dai mercati. Dove diavolo vivano questi qui non si sa. Il programma del centrodestra va gettato alle ortiche o, come si diceva una volta, abbandonato alla critica roditrice dei topi.

In compenso Matteo Renzi ha ritrovato la sua forma e ha salvato il Pd, che si è dovuto allineare compatto sulle cose da lui dette da Fazio in tv: nessuna trattativa con i 5 stelle, che restano l’avversario numero 1.

Altra decisione importante, benché non ufficiale: in caso di elezioni anticipate il frontman del Pd, il candidato alla presidenza del Consiglio, sarà Paolo Gentiloni. Se questa decisione fosse stata presa anche prima del 4 marzo, forse le cose sarebbero andate u po’ diversamente. E’ una cretinata, ma ormai non si possono più fare le elezioni senza dire che è il proprio frontman. E Renzi, ancora per un po’, deve stare defilato. Lui è l’uomo che ha rotto il giocattolo dell’Italia della concertazione e dei compromessi, e quindi è abbastanza detestato da dai poteri forti e deboli.

Il governo che Mattarella farà nascere rimane un mistero. Quasi certamente si andrà verso un tecnico. Il profilo perfetto sarebbe quello di Mario Draghi, ma sta a Francoforte. E non ne abbiamo un altro, ugualmente competente e rispettato all’estero. Buona caccia a Mattarella.

Rispunta anche il piccolo Nazareno: non è escluso infatti che il nuovo governo nasca con l’appoggio del Pd e di Forza Italia, e quindi con qualche ambizione in più, compresa la modifica della legge elettorale in senso maggioritario, magari a doppio turno (ma in questo caso va abolito il Senato, e questa è una modifica costituzionale).

Insomma, la partita si fa dura. Il cabaret continua e la la stagione della serenità appare lontana. Quest’anno va così.

Di Maio uno stalker, Salvini più educato, ma con un programma ridicolo. Renzi salva il Pd e lancia Gentiloni. Per il governo si cerca un tecnico, capace in economia e stimato in Europa.ultima modifica: 2018-05-04T09:55:18+02:00da bezzifer
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