Governo Lega-M5s, Martina a Renzi: “Altro che pop-corn, Pd prepari alternativa.
Il reggente dem invita ai suoi a non stare a guardare in vista delle prossime sfide che aspettano il partito. Guerini: “Staffetta Di Maio-Salvini a Palazzo Chigi? Da Prima Repubblica”. Emiliano: “L’ex segretario ha fatto fare un figurone a Berlusconi”
C’è da essere preoccupati per un governo come quello che stanno trattando Lega e Cinque Stelle con la compiacenza di Forza Italia. Per le scelte economiche e finanziarie che farà e per le loro ricadute sociali. Per le posizioni che esprimerà in Europa e sulla scena internazionale. Per la dose quotidiana di propaganda che distillerà su temi delicati come immigrazione e sicurezza. Dubito che tanti elettori dei Cinque Stelle abbiano votato quel movimento per andare in braccio a Salvini e Berlusconi. Così come dubito che tanti moderati di centrodestra vogliano sostenere “benevolmente” un governo condizionato da leadership come queste.
Si profila il governo delle contraddizioni e il rischio di una deriva sovranista dannosa. Con forze che al nord hanno predicato ancora “meno tasse per tutti” e altre che al sud hanno detto “più sussidi per tutti”. Populismi che non solo si sommano tra loro ma potranno pure moltiplicarsi nella logica sfrenata di una competizione interna quotidiana. In mezzo c’è l’Italia. Quella reale fatta di cittadini, famiglie e imprese che in questi anni hanno fatto sacrifici e sforzi enormi e che oggi non possono essere presi in giro ancora con promesse mirabolanti. A me hanno insegnato che viene sempre l’interesse generale prima delle convenienze di parte. Quanto a noi, al PD e alle forze di centrosinistra, dobbiamo prepararci e passare presto dalla (giusta) preoccupazione alla sfida. Alla proposta alternativa. Altro che “stare a guardare con i pop corn in mano”. Non scherziamo. Dobbiamo metterci presto al lavoro nella società, con ascolto e capacità di proposta. Tornare a mettere radici forti nei luoghi reali della vita delle persone. Senza accettare il loro terreno di propaganda, ma costruendo il nostro nuovo progetto per l’Italia.
Preparare l’alternativa. Cosa possibile solo stando all’opposizione e non facendo da maggiordomi ai 5stelle. Epperò, per preparare l’alternativa ci vuole un segretario eletto e pure una persona in gamba.Quindi, Martina, si prepari a lasciare spazio.
A quelli cui non piace la linea del PD, non possono limitarsi a lagnarsi e frignare. C’è UN SOLO MODO di agire. Definire una linea diversa, trovare un leader all’altezza che possa incarnarla e quindi proporre questo leader agli elettori di centrosinistra per vedere cosa ne pensano. Non si può pretendere che qualcuno si faccia da parte da solo, se poi alle spalle c’è IL VUOTO.
Se non siete capaci di offrire agli elettori di centrosinistra qualcosa e qualcuno di più convincente di Renzi (e non sarà facilissimo) non potete pretendere di cambiare le cose solo continuando a frignare. Anche basta.
E non sono d’accordo con la URLATA apocalisse del PD, sono invece convinto che la ripartenza del partito sia proprio in un opposizione seria, pulita, senza politiche rivendicative da sindacato anni 70/80, ma con attività pensate ed elaborate con possibilità reali. Quanto all’inciucio vorrei ancora una volta esprimerle che mai Berlusconi ha votato con Renzi, ma, al contrario il berlusca si è trovato sempre a votare con i 5 s, la lega Leu ecc. Infine credo che non sia sbagliato attribuire agli ultimi governi una capacità di lavoro e di conoscenza che non c’è mai stata in questo paese troppo denigrato dal interno dalla minoranza e all’estero da Di Maio e Salvini. Ora affermano di voler governare per il bene del paese,ma dai populisti,guardo con grossi interrogativi sul futuro politico ed economico della Nazione, in fondo in fondo quell’area a cui voi vi volevate alleare (aldilà dei nomi che saranno scelti dagli elettori) assume un altro aspetto e appare sempre più affidabile.Anche perché poi a sinistra abbiamo Fratoianni, Bersani, Fassina, gente che ogni cosa che tocca la trasforma in guano.
