Governo, accordo lontano. Di Maio da Mattarella: “Abbiamo chiesto altro tempo”. Salvini: “O si comincia o ci salutiamo”
Lo stallo non si sblocca, il capo pentastellato: “Servono altri giorni per il contratto. Poi voto online degli iscritti”. Il leader del Carroccio: “Il governo parte se si possono fare cose. Restano le distanze sui programmi. E sui migranti la Lega vuole mano libera”. Totopremier, in campo l’ipotesi di Giuseppe Conte. In mattinata nuovo vertice tra le due delegazioni. L’accordo si allontana. Sono durati poco più di mezz’ora l’uno i colloqui con Mattarella del leader del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio e di quello della Lega, Matteo Salvini. E dai due leader è arrivata, ancora una volta, una richiesta di tempo al Colle. Di Maio al termine del colloqui ha annunciato il voto online degli iscritti sul contratto. Stessa formula, ma nelle piazze italiane, sceglie la Lega che sabato e domenica prossimi organizzerà un referendum nei gazebo. La soluzione per la premiership, però, ancora non c’è. E Mattarella, che “non intende impedire la nascita di un governo politico”, ha preso atto della richiesta. E ha deciso di concedere ancora qualche giorno. Per oggi (martedì) nuovo incontro tra le delegazioni di M5s e Lega sul contratto di governo, mentre ancora non si hanno notizie di un nuovo vertice tra Di Maio e Salvini.
Non ho mai conosciuto un Paese civile nel quale si sia trattato, contrattato e scritto per giorni il futuro programma di governo senza sapere chi sarà il Presidente del Consiglio.Ma potrebbe essere che i Grillini, venendo da Marte, abbiano importato quel sistema. E Salvini? Aspetto che qualcuno del M5S me lo spieghi, e mi scuso per la ignoranza.Cosa vi serve ancora per provare un po’ di vergogna, perché non riascoltate le dichiarazioni dei leader Grillini degli ultimi anni e mesi nei confronti di lega, forza Italia e PD? E poi se ancora non vi bastano per stare zitti vuol dire che avete qualche grave problema…
Presidente Mattarella, io le chiedo scusa a nome mio se le abbiamo mandato al Quirinale il frutto del nostro voto, cioè questi tizi. Capisco che, costituzionalmente, non li può prendere a calci perché così facendo non rispetterebbe il volere popolare. Confesso che non la credevo così fornito di pazienta e di saggezza. E proprio per questa saggezza faccio conto che trovi la via affinché a noi derivi il minor danno possibile. Con ammirazione.
Sono stupito nel sentire che “stiamo scrivendo la Storia”. Attendo di sapere se quel trattato all’aria fresca (cioè alla…tedesca) lo hanno scritto alla presenza del futuro premier. Perché se il premier non fosse stato presente allora si starebbe recitando una commedia, quella di essere alla ricerca di un burattino che accetti ed applichi quel che ancora non conosce. Allora avrebbero scritto il “mistero buffo” degli ingenui, sciocchi futuri statisti.