A Michele Emiliano il programma Lega-M5S piace molto. Dice che l’avrebbe sottoscritto “dalla prima all’ultima clausola” e che è “compatibile con istanze di progresso”

Intervistato da SkyTg24, il presidente della Puglia e dirigente del PD Michele Emiliano ha detto di aver apprezzato molto il “contratto” di governo sottoscritto tra Lega e Movimento 5 Stelle che è stato presentato oggi, dopo due settimane di trattative (qui trovate le cose più importanti da sapere sul contenuto). Secondo quanto riportato delle agenzie di stampa, Emiliano avrebbe detto in diretta:

«Ho letto il programma e l’avrei sottoscritto dalla prima all’ultima clausola. Nella sostanza e nella forma è compatibile con il programma della Puglia e compatibile con istanze di progresso»

Non mi pare così semplice. Se da una parte c’è un bel secchio colmo di verdissima lattuga salviniana, dall’altra c’è il secchio pieno di buon mangime di grilli in salsa gialla. E, come l’asino di Buridano. il povero Emiliano (Michele), nell’indecisione è condannato all’inedia nel PD.Dai dai, vattene dal PD, fonda il tuo partito e alleati con Salvini e Di Maio. Pazienza se il PD scenderà sotto il 10%, se l’alternativa è tenere nel partito gentaglia di questo genere non ne vale proprio la pena.Si.L’ideale sarebbe che questo tizio crei il suo partitino e finisca nella costellazione di partiti che spariscono dalla vista e magari il PD diventa piccolo abbastanza da fare esattamente la stessa fine. Almeno siamo sicuri che la gente che considera un partito come un motivo di vita o di morte non abbia piú rappresentanza.

Io ricordo sempre quando si rimprovera a Matteo Renzi di non essersi dimesso alcuni mesi prima delle elezioni, in modo da lasciar spazio ai “nuovi”, che i nuovi sarebbero stati gli Emiliano, i Cuperlo, gli Orlando. Le liste elettorali le avrebbero compilate loro, e loro avrebbero condotto la campagna elettorale. Poi altroché il 18 %, con idee scopiazzate così. Già l’8 % avrebbe fatto gridare al miracolo.

OK:chi nasce tondo non può morir quadrato; è il classico esempio di Emiliano: “mi si nota di più se vado o mi si nota di più se non vado”. Meglio stare a fare il galletto nel PD perché così qualcuno lo nota piuttosto che disperdersi nella pletora di lecca culo dei 5 stelle a portar borracce e tessere lodi senza vedere che il re è nudo.

È per personaggi del genere che non è più un partito credibile. Peccato davvero che alla fine sia rimasto dentro, ma sapeva che uscendo non sarebbe entrato in parlamento e la sua carriera si sarebbe chiusa. Un programma lontanissimo da quello che il suo partito ha presentato alle elezioni, sottoscriverlo significa aggrapparsi con le unghie ad un potere fine a se stesso, non certo utile al paese. A questo punto può votare la fiducia e ogni singola legge o emendamento per attuare il programma, non ha bisogno di essere al governo per farlo.

E’ un programma nettamente di destra per quanto riguarda economia e giustizia, non ha pressoché nessun punto che possa definirsi progressista o riguardante i diritti civili e giusto una spruzzata di assistenzialismo, che sta bene con tutto, per quanto riguarda i diritti sociali (ovvero “reddito di cittadinanza” che non è altro che un sussidio di disoccupazione che va a potenziare il REI).
Il resto è il nulla cosmico.

Emiliano sottoscriverebbe totalmente questo programma: o ha evidenti sintomi di senilità o ha sbagliato partito.No che poi c’e chi dice “Renzi vattene” e avranno anche ragione, ma questa gente tipo Emiliano “che c’azzecca” con il PD? Perché nessuno se la prende mai con loro?