ECCO IL GOVERNAZZO : Tutto sembra pronto, ma il diavolo si nasconde nei dettagli. I disastri sono appena dietro l’angolo.

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Il governazzo sta per nascere e c’è poco che Mattarella possa fare. Certo non può capovolgere il risultato elettorale. Salvini e Di Maio un bel po’ di voti li hanno presi, e quindi è corretto che provino a governare.

E’ probabile che lungo il percorso che porterà al giuramento davanti al presidente della Repubblica i due, Bibi e Bibò, debbano incassare parecchie delusioni. Ma sono ragazzi rotti alle intemperie e alle avversità della vita. Sopravvivranno.

La procedura, da quanto si apprende, dovrebbe essere la seguente:

1- Il presidente riceve i due, separatamente, e si farà dire il nome indicato per la presidenza del Consiglio.

2- Farà le sue valutazioni e, se d’accordo, lo convocherà e gli assegnerà l’incarico.

3- Da quel momento in avanti parlerà solo con il presidente incaricato. I due sono pronti a infastidirlo con il loro “contratto”, ma è possibile che Mattarella non voglia nemmeno ascoltarli. Lui parla solo con il presidente incaricato, una volta che la scelta sia stata fatta.

Le grane nasceranno quasi subito. Potrà Mattarella accettare come premier un signore che di fatto sarà agli ordini di due altri? E sopra il, quale incombe un misterioso “comitato di conciliazione” (che bello se venissero tutti arrestati alla prima riunione…) extra-costituzionale?

Ma le questioni più serie nasceranno sui ministri. Per l’economia si vocifera il nome di Paolo Savona, ex Banca d’Italia, e ex allievo prediletto di Guido Carli. Ma la sua scelta non nasce da questo. Nasce dal fatto che sin dall’inizio è stato, fra gli economisti, il più tenace, implacabile nemico dell’euro, di cui ha ripetutamente annunciato l’impietosa fine. Si può accettare una scelta del genere?

Poi c’è l’idea di accorpare Lavoro e economia e di mettere tutto nelle mani di Di Maio. Il lavoro a uno che non ha mai lavorato più l’economia. C’è da farsi venire i brividi.

Le infrastrutture dovrebbero andare a Laura Castelli, una signora No-Tav che ancora sabato sfilava contro il traforo della Val di Susa. E’ opportuno e sensato? Le infrastrutture a una signora per la quale un semplice mattone è una diavoleria?

Il governazzo, insomma, non si annuncia bene. Mentre vuole ottenere flessibilità (possibilità di fare debiti) da Bruxelles, comincia litigando con la Francia e maltrattando la Germania. E’ un governazzo a alto contenuto di testosterone: fucile in spalle e elmetto in testa. Il che, visto o i debiti e i guai che abbiamo fa un po’ ridere.

Che cosa farà di preciso? Molte cose sbagliate di quelle che non costano niente. Sarà cioè un governo giustizialista e che metterà le mani ovunque. I disastri possibili sono quasi immensi.

Sulle cose più concrete, i soldi, farà poco  o niente perché i soldi non ci sono e loro non sono tipi affidabili ai quali i mercati consegnano facilmente miliardi di  euro. La previsione più ottimistica è che tutto finisca in un grandissimo flop, forse anche con un default.

La loro grande arma segreta (ma nemmeno tanto…) è la minaccia di uscire dall’euro: se non ci lasciano fare quello che vogliamo, ce ne andiamo. Ma si tratta di una pistola scarica: l’Italia andrebbe in default ancora prima di passare dalle parole ai fatti. Miseria e dolore per tutti.

Per il resto bisogna stare a vedere. Le contraddizioni sono parecchie. I grillini vogliono dare soldi, ad personam, ai loro elettori al Sud. Salvini accetterà davvero una cretinata del genere? D’altra parte lo stesso Salvini, con la sua flat tax avvia la riforma più classista del mondo: solo soldi ai ricchi e niente ai poveri. Lo spirito ugualitario dei grillini accetterà una coglionata simile?

In più c’è la questione, vero e proprio scoglio, dei soldi che non ci sono e che non verranno dai mercati. Si pensa di fare da sé, stampando i famosi mini-Bot in grandi quantità. Un modo per aggirare i vincoli europei e della Bce. Si tratta di una pratica chiaramente illegale e che crea solo disastri (chiedere all’Argentina che li ha già fatti…).

La verità è che i due soci del nuovo governo hanno in testa due convinzioni:

1- Dei vincoli internazionali e di mercato ce ne sbattiamo grandemente.

2- Abbiamo tanti di quei voti che possiamo fare quello che vogliamo.

Sono due scemenze, ma loro ci credono. Sono certi di essere invincibili. Invece sono prigionieri delle loro stesse stupidaggini: da sola l’Italia può affondare in meno di una settimana e a quel punto a Mattarella non resterebbe che chiamare la troika o il professor Monti, che è senatore a vita e quindi sempre in pista.

In  questo fosco scenario brillano per la loro pochezza due leader: Silvio Berlusconi e Matteo Renzi. Hanno avuto l’occasione della loro vita, la riforma costituzionale e il sistema maggioritario alla francese, ma hanno deciso di litigare e hanno mandato a monte quella riforma: un treno che, forse, non passerà mai più o comunque non tanto presto, come è stato scritto.

Oggi è facile, da un punto di vista di osservatori, prendersela con Salvini e Dei Maio, ma non bisogna dimenticare mai che all’origine di questa tragedia ci sono appunto F I e PD. Purtroppo, oggi sono anche gli unici due che possono fare un po’  di opposizione.

Speriamo che abbiano imparato qualcosa dai loro errori precedenti.

Non accenno nemmeno a quei politici (anche di sinistra) e a quei giornalisti e opinionisti della corrente “lasciamoli provare”: gli opportunisti ci sono sempre stati e sempre ci saranno.

Ma senza la rottura Berlusconi-Renzi sulla riforma oggi vivremmo in un altro mondo. E Salvini e Di Maio, forse, sarebbero davvero a pulire i cessi a Mediaset.

ECCO IL GOVERNAZZO : Tutto sembra pronto, ma il diavolo si nasconde nei dettagli. I disastri sono appena dietro l’angolo.ultima modifica: 2018-05-21T08:55:53+02:00da bezzifer
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