Convinti di essere onnipotenti, promettono cose di cui non hanno la disponibilità (perché non di competenza italiana) o per le quali non hanno i soldi.

IL GOVERNO “ME NE FREGO”

Risultati immagini per IL GOVERNO "ME NE FREGO"

Le battute si sprecano: si chiama Conte, ma non conta, il Conte c’è, ma i conti no. E così via. Di sicuro c’è che, a dispetto della propaganda di leghisti e grillini, non è mai staro eletto da nessuno. Non fa nemmeno parte del Parlamento. E sarà a sovranità limitata: non comanderà niente. Ma la cosa non imbarazza i due padroni del governo, Di Maio e Salvini. E non li imbarazza perché questo è il governo del “me ne frego”.

Secondo loro andrà tutto benissimo. Diminuirà anche il consumo di ansiolitici, tanto gli italiani saranno felici.

In realtà, è un bizzarro governo. Costruito promettendo cose che non sono nella sua disponibilità o che sono al di fuori della sua portata.

1- L’elenco delle prime, le cose che non sono nella sua disponibilità è  lunghissimo. Si va dalla politica dell’immigrazione alla riforma dei trattati europei, passando per la riforma del bail-in (crisi bancarie). Per non parlare dello sforamento del disavanzo.

2- Le cose al di fuori della sua portata sono altrettante. Secondo alcuni calcoli il preventivo di spesa di questo governo è di oltre 100 miliardi di euro e con una copertura, in realtà, di pochi miliardi.

A queste obiezioni la risposta è appunto “me ne frego”. La stessa battuta viene rivolta a chi invita alla cautela. E non mancano gli aspetti comici: Di Maio che invita i mercati a lasciarli provare, a giudicare dopo. Solo che dopo, come è noto, è tardi. I mercati, prima di concedere un credito, vogliono capire se il debitore sarà solvente o no. I mercati non sono sfigati delle periferie, e non aspettano da Di Maio il reddito di cittadinanza. Possono fare prestiti, ma solo in cambio di buoni interessi: gratis non danno niente.

In realtà, l’arroganza dei due giovanotti nei confronti del mondo nasce dall’idea di avere in tasca l’arma definitiva: se ci rompono troppo le scatole, usciamo dall’Unione europea e dall’euro, ci stampiamo le nostre lire e li mandiamo tutti a quel paese. Questo è il vero piano B di Bibi e Bibò.

E è un piano da suicidio del paese. Si è già spiegato mille volte che l’Italia, fuori dall’Europa e dall’euro, finisce dritta in un destino argentino o venezuelano. A quel punto si potrebbe anche vedere Salvini e Di Maio inseguiti con i forconi dal popolo inferocito, medi imprenditori del Nord Est insieme a lazzaroni del Sud. Ma a quel punto il danno sarebbe stato fatto.

La scelta di Paolo Savona come possibile ministro dell’economia va esattamente in questa direzione. Savona è un noto rigorista anti-euro e, soprattutto, è un uomo capace di diventare un problema in qualunque situazione, tanto è alta la stima che ha di se stesso e tante sono rigide le sue idee.

La presenza di Claudio Borghi, responsabile economico della  Lega, è un altro elemento inquietante: è il più convinto della necessità di abbandonare l’euro e è anche l’inventore di quella colossale scemenza dei mini-Bot, in pratica una valuta parallela emessa direttamente dallo Stato italiano. Tutta roba già sperimentata (in Argentina ovviamente), e già fallita. Per di più illegale.

Insomma, il governo del “me ne frego” è certamente il governo più pericoloso della nostra storia repubblicana. Chi sottovaluta questa pericolosità sbaglia: siamo seduti su un barile di dinamite. E l’innesco non è una possibile recessione mondiale, ma la stupidità dei padroncini del governo, convinti ormai di essere dei semi-dei.

Purtroppo, in questo momento non esiste alcuna opposizione. L’unico leader che alza un po’ la voce è l’anziano Berlusconi. Il Pd è entrato in clandestinità e sembra che voglia rimanere nascosto in cantina a tempo indefinito: mai si era vista una cosa del genere.

E quindi Bibi e Bibò si allargano, una scemenza dopo l’altra, al punto che anche giornali e giornalisti amici fino a ieri cominciano a sollevare dubbi e perplessità.

Purtroppo, la traiettoria di questo governo porta dritto all’uscita dall’euro e quindi alla rovina del paese.

Convinti di essere onnipotenti, promettono cose di cui non hanno la disponibilità (perché non di competenza italiana) o per le quali non hanno i soldi.ultima modifica: 2018-05-22T11:07:46+02:00da bezzifer
Reposta per primo quest’articolo
Share