Archivio mensile:maggio 2018

Carlo Calenda metteteci pure RENZI dentro. RENZI unico vero leader ITALIANO in questo momento.

Carlo Calenda: “Pd crei un Fronte repubblicano con lista unica e Gentiloni alla guida” Il ministro uscente al Corriere: “Ora la gravità della situazione è evidente”

“Ora la gravità della situazione è evidente. I cittadini che lavorano e producono. Dobbiamo costruire un fronte repubblicano molto ampio, che abbia un unico obiettivo: tenere l’Italia in Occidente e in Europa. Ci vuole una mobilitazione civica sul territorio che, abbandonando ogni interesse di parte e agenda personale, vada in soccorso della Repubblica”. Così in un’intervista al ‘Corriere della Sera’, Carlo Calenda, ministro dello Sviluppo economico uscente.Le prossime saranno elezioni come quelle del 1948, definiranno cioè se l’Italia vuole restare in Europa o finire in Africa. Serie A o serie C. Gli italiani non consentiranno che tutto quello che è stato costruito nel Dopoguerra venga distrutto. Noi dobbiamo dare una voce e sostanza a questo fronte di resistenza allo sfascio.

L’avevo detto che questo qui ha i numeri per fare il nuovo leader, mi pare l’unico con una certa visione e con idee costruttive. E vero, dobbiamo sfruttare la confusione che regna e il dualismo Euro- non euro sul quale l’esito delle prossime elezioni non è affatto scontato. É veramente una persona di buon senso e responsabile , competente speriamo di essere in tanti a condividere questo progetto ma non escludendo RENZI unico vero leader ITALIANO in questo momento.

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Volevano cacciare Mattarella con disonore. Adesso sono davanti alla sua porta e implorano udienza e clemenza. Vogliono fare un governo (da 90 giorni).

GLI AGNELLI BELANTI.

E’ bastato vedere Carlo Cottarelli salire al Quirinale con in tasca la lista dei ministri perché a Di Maio e a Salvini tornasse un po’ di  buon senso. Basta impeachment contro il presidente della Repubblica. Basta stronzate varie, insulti, accuse, cialtronerie assortite gridate in diretta FB da Salvini dai tetti e basta anche con i gazebo per chiedere una repubblica presidenziale.

Al loro posto, al posto di questa massa informe di bestialità e di atti eversivi in puro stile fascista, una sola preghiera: caro, adorato, meraviglioso presidente Mattarella, ferma Cottarelli e facci riprovare a fare un governo, ti promettiamo che faremo i bravi.

Due deficienti così Mattarella dovrebbe riceverli, ma solo se accompagnati dai genitori e se prima scrivono sul quaderno cento volte ”siamo dei coglioni”.

Non sappiamo che cosa deciderà il presidente della Repubblica e chi suggeriranno come ministro dell’economia, non sappiamo niente.

Meno alcune cose, che sono chiarissime e allarmanti:

1- Le dichiarazioni insensate dei due eroi hanno innescato una crisi di fiducia molto difficile da recuperare. Anzi, adesso sui mercati c’è la paura che si inneschi un effetto domino e che la crisi si allarghi a mezzo mondo. Questo è l’effetto delle trombonate di Salvini e Di Maio. Senza nemmeno saperlo e senza capire perché rischiano di provocare una crisi che va oltre l’Italia e che riporta l’Europa ai giorni bui della crisi sub-prime. L’Italia non è la Grecia, è molto più  grande, è il terzo paese dell’Unione, è la seconda manifattura europea.

2- A questo punto, cioè, il cumulo di cretinate dei due (in un week-end di nascosto usciamo dall’euro, informando i partner europei solo il venerdì sera, non pagheremo almeno 250 miliardi del nostro debito, e altro) sta rischiando di far partire una crisi di quelle toste, a livello continentale, nella quale i primi a affondare saremo proprio  noi.

3- Non so se cosa deciderà Mattarella e quindi non so che tipo di governo avremo prima di sera, una cosa però è chiara. Anche se probabilmente non sta nel corso della Costituzione, Mattarella prima di concedere ai due di riprovarci, dovrebbe chiedere loro due impegni pubblici solenni:

a- L’Italia non lascerà mai l’euro e l’Europa.

b- L’Italia pagherà i propri debiti.

Senza questi due impegni, Salvini e Di Maio vanno spediti di corsa a scopare il mare. Fuori dai piedi. E avanti con Cottarelli.

Ma, adesso, chiediamoci il perché di questa giravolta? Perché i due, di colpo, hanno messo a terra spadoni e contumelie e si sono trasformati in agnelli belanti davanti alla porta di quel presidente che fino a un’ora prima volevano processare e cacciare con disonore (loro due?).

4- Per ragioni che non conosciamo (ma che possiamo intuire) i dante causa di Di Maio   (la Casaleggio S.r.l.) hanno un vitale bisogno che i 5 stelle vadano al governo. Hanno bisogno, adesso, non fra sei mesi, del potere, dei ministeri.

5- Salvini si è esposto molto accettando l’idea di un’alleanza con Di Maio, ma se non va al governo, resta con in mano un mazzo di fichi secchi. E probabilmente i suoi lo fanno secco.

E poi, su tutto, c’è  l’incognita delle future possibili elezioni a settembre. Dai sondaggi sembrano già essere un plebiscito a favore dei due. Ma mica tanto. I 5 stelle sono in calo. Salvini in crescita.

Solo che Salvini dovrà vedersela con Berlusconi: le posizioni del suo socio leghista sono sempre più  in contrasto con la linea europeista e prudente del Ppe. Un collaboratore stretto del Cavaliere, Tajani, è presidente del parlamento europeo.

Non solo. Nelle prossime elezioni Salvini e 5 stelle non potranno più cavarsela promettendo flat tax o reddito di cittadinanza: dovranno dire che cosa intendono fare con l’Italia e l’Europa. Non potranno più giocare con le favole.

Soprattutto se il Pd farà giudizio e lancerà davvero il Fronte Repubblicano, guidato non da Renzi, ma da Gentiloni, aperto a tutti quelli che vogliono l’Italia in Europa e dentro l‘euro: associazioni, imprenditori, società civile. Chi ci sta ci sta.

Tutto questo basterà per un ribaltone politico? Forse no, ma certo il potere dei populisti-sovranisti rischia di ricevere un duro colpo e forse i due rischiano di non andare mai al governo. Ecco perché Di Maio e Salvini hanno fatto la loro conversione a U e hanno indossato le vesti degli agnelli belanti.

Hanno capito che, se non vanno subito al governo, rischiano di essere cancellati dalla storia e di trasformarsi in una minoranza rumorosa, ma senza potere e già condannata alla marginalità. E di non vedere mai più una poltrona da ministro.

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Inizio a pensare che alcuni dei nostri esponenti politici siano bipolari.

Attenzione, NON E’ FINITA! E si riapre l’ipotesi di un governo Lega-M5s.La realtà supera la fantasia…reset e si ricomincia da capo.

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Ma scusatemi, ma voi si affiderebbe  ancora della parole di questi ” citrulli patentati “, che ” come un alito di vento  è lo stormir di fronde “.CAMBIANO PENSIERO
E sarebbero degni di rappresentare il nostro Paese, nelle sedi internazionali ?
Quanto varrebbero le loro parole, i loro giudizi?
E poi, quel…… ” traseno e sicc e si mettono e chiatte”…. ma il Di Maio pensa che il Paese sia circoscritto a quello di Pomigliano d’Arco ?
GENTE, per cortesia, vediamo di guardare oltre; qui abbiamo avuto a che fare con un comico che ci ha svergognato nell’Europa intera, ma non solo.
Vogliono la decrescita (in)felice, ma solo per gli altri visto che nella Casaleggio & Associati c’è un’altra crescita, ma di ” fatturato”.
E questo e merito di milioni di gonzi che hanno creduto alle loro fanfaluche. Complimenti.
Ne abbiamo visti di camaleonti nella storia politica italiana, ma mai come Di Maio; in appena 24 ore è passato dall’impeachment alla collaborazione con Mattarella.
Peggio ancora, sino ad ieri lo spread era colpa delle lobby finanziarie, di Bilderberg, di Soros e degli illuminati; e tutti gli adepti gli davano ragione ripetendo a pappagallo il Verbo diffuso attraverso il Holy Blog. Oggi invece lo spread è colpa dell’instabilità politica; attendiamo ora che anche gli adepti si adeguino a questa ennesima inversione ad U.Aggiungo Di Maio si è sicuramente bevuto il cervello, però Salvini, da buon figlio di PUT…, si è defilato, ha rifiutato persino la nomina al MEF di un suo tirapiedi, ha lasciato il M5S con il cerino in mano e passerà ad Arcore a incassare: niente legge sul conflitto di interessi, niente reddito di cittadinanza.

Ora con Mister B. di nuovo candidabile il centrodx vuole tutta la torta per se e i grillini, incompetenti e arroganti, resteranno con un palmo di naso e senza poltrone.
Questi due Gianni e Pinotto. sovranisti puntano sulla catastrofe, che hanno inventato da zero un programma SUL QUALE NON HANNO PRESO UNO STRACCIO DI UN VOTO, e che hanno fatto vistare da quei quattro ebeti ai gazebo che li voterebbero pure se fossero accusati di infanticidio, NE HANNO FATTE TONNELLATE DI FESSERIE :)))) in tre mesi hanno riportato l’economia d’Italia al 2013 !!! E hanno pure la faccia di sventolare il tricolore?? Ma quando vi svegliate, poveri fessi imbambolati dalla rete? provate a leggervi qualche bel libro di storia o qualche bel saggio di economia politica, invece di bere  le stupidaggini di un comico pregiudicato e di un losco gestore di oscuri siti web che gli hacker penetrano come burro, come se fossero le rivelazione di Javeh sul SInai… se vivesse oggi, perfino Mazzini avrebbe seri dubbi sull’introduzione del suffragio universale…
Ormai Di Maio che è caduto nella trappola di Salvini ha capito che più tempo passa per andare a votare più perde voti, provate ad informarvi cosa pensano i meridionali che hanno votato 5 stelle ma vedono Salvini come il fumo negli occhi e provate ad informarvi cosa pensano gli ex elettori di sinistra che hanno votato 5 stelle e si ritrovano a braccetto con Salvini.

Io darei un OSCAR a tutti quelli che hanno votato e fanno il tifo per il bibitaro Di Maio. E’ fantastico vederli così sempre lieti e felici ogni qualvolta il bibitaro in questione li prende per i fondelli.HAO!!! avevano già prenotato un mare di pullman per la marcia su Roma al grido impeachment impeachment ” e si stavano caricando per mostrarsi indefessamente incazzati. Ora che faranno?Si ritira Salvini e Di Maio o meglio la Casaleggio Associati si accuccia e non fornisce spiegazioni ai suoi elettori.Deficienti, dove si credevano di stare, e il conto di questa pagliacciata chi lo paga ? CHI ?

Oh, adesso arriva anche la Reginetta dei Coatti de’ Borgata…Della serie…… quando siamo arrivati io, Ercole e Carnera li abbiamo menati a tutti…
Adesso si che la mossa è risolutiva e il governo si può fare.
Meloni e FdI, prima …. mai con M5S… poi …. ci asteniamo insieme a Berlusconi…poi ancora … noi stiamo sempre con Berlusconi, ma votiamo no…. poi con Berlusconi ancora, ma pure con M5S per l’impeachement… e finalmente non votiamo più NO come Berlusconi, ma SI a Salvini e M5S..
E tutta questa manfrina con il 4% dei consensi e una decina di parlamentari.
Ercole e Carnera hanno finalmente trovato il potente alleato.

AUGURI ITALIA.

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CERTO.Nessuno può dire agli italiani come votare.Devono avere testa gli ITALIANI.

Inaudito attacco del commissario Ue Oettinger. La politica italiana si indigna.Una frase contro l’Italia. Martina: “Nessuno può dire agli italiani come votare”.

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Una frase gravissima che un politico – soprattutto se di un altro Paese e rappresentante Ue – non avrebbe dovuto pronunciare. E invece il commissario europeo al Bilancio Gunther Oettinger con le sue parole è riuscito a entrare di forza nelle questioni politiche italiane con un giudizio tranchant sugli elettori italiani talmente fuori luogo da suonare come una vera e propria ingerenza.

“I mercati – ha detto durante un’intervista a Dwnews anticipata su Twitter dal giornalista Bernd Thomas Riegert – insegneranno agli italiani a non votare per i populisti alle prossime elezioni”.Il tweet è stato successivamente cancellato dal giornalista che successivamente ha pubblicato un nuovo tweet riportando una frase simile con un tono ben diverso dalla precedente. Suona decisamente meno “aggressivo”, ma la sostanza non cambia molto: “Quello che temo e che penso accadrà è che le prossime settimane finiscano per mostrare drastiche conseguenze nei mercati italiani, sui titoli e sull’economia, così vaste che dopotutto potrebbero spingere gli elettori a non votare per i populisti di destra e di sinistra. C’entra la possibile formazione del governo. Posso solo sperare che questo abbia un peso nella campagna elettorale e che mandi un segnale perché non venga data la responsabilità di governare ai populisti di destra e di sinistra”.

In un altro tweet compare il link all’intera intervista nella quale il commissario spiega che ha fiducia nel governo Cottarelli e che gli italiani alle prossime elezioni non voteranno per i partiti populisti perché spaventati dai possibili dissesti sui conti pubblici. E il capo della comunicazione di Deutsche Welle, Christoph Jumpelt, contattato dall’Ansa come sia stato possibile l’errore nel tweet sull’Italia, relativo all’intervista al commissario Ue: “Il nostro redattore purtroppo nel suo tweet non ha separato in modo chiaro la propria valutazione dalla citazione. Di questo ci scusiamo. Questo è stato corretto col tweet successivo”, afferma Jumpelt.

Ma ormai il danno era fatto.

La dichiarazione infatti ha scatenato le reazioni di tutto il mondo politico italiano, da ogni parte. Tanto da far intervenire il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk che ha rivolto un “appello a tutte le istituzioni europee” per chiedere di rispettare gli elettori: “Siamo qui per servirli, non per far loro lezioni”, ha aggiunto. Intervenuto immediatamente anche il portavoce del presidente della Commissione Ue: “Juncker è stato informato di questo commento sconsiderato, e mi ha chiesto di chiarire la posizione ufficiale della Commissione: compete agli italiani e soltanto a loro decidere sul futuro del loro paese, a nessun altro”.

La Rappresentanza permanente dell’Italia a Bruxelles ha commentato: “Gli elettori italiani non hanno bisogno di alcun insegnamento. Elezioni e democrazia sono valori europei chiave. La democrazia italiana deve essere rispettata da tutti. Come sempre nella nostra storia repubblicana, gli italiani voteranno liberamente e in maniera indipendente”.

“Pazzesco, a Bruxelles sono senza vergogna”, commenta Salvini in un tweet (che riporta il vecchio tweet del giornalista). Il leghista, che ora chiede le dimissioni di Oettinger, ha aggiunto: “Se non è una minaccia questa…”. “Ci trattano come una colonia estiva dove fare le vacanze, è assurdo”, ha detto Di Maio.

Anche dal Pd è forte l’indignazione per delle parole che non si sarebbero dovute pronunciare. “Nessuno può dire agli italiani come votare. Meno che mai i mercati. Ci vuole rispetto per l’Italia”, dichiara il segretario reggente Maurizio Martina. Una dichiarazione “offensiva, irricevibile, stupida”, è il commento del presidente Matteo Orfini. Per il ministro Andrea Orlando quelle dichiarazioni rappresentano “un insulto ad un intero popolo. È inaccettabile che parole talmente gravi vengano pronunciate da una figura così importante della Commissione Europea proprio nel momento in cui si manifesta una grave crisi di fiducia nelle istituzioni europee”.

“Il presidente Juncker – ha dichiarato invece il ministro uscente Carlo Calenda – faccia tacere il Commissario Oettinger e gli altri Commissari che regolarmente intervengono a sproposito nel dibattito politico italiano causando danni all’Unione Europea e a chi in Italia è impegnato a difendere la nostra appartenenza all’Europa. Queste intrusioni sono intollerabili. Oettinger si scusi con i cittadini italiani o si dimetta”.

Per Luigi Marattin la dichiarazione di Oettinger “non solo è offensiva verso il popolo italiano (che non ha bisogno di farsi insegnare come votare da nessuno), ma anche pericolosa, perché alimenta le tensioni sui mercati finanziari che in queste ore sono particolarmente nervosi. Da un commissario europeo ci si aspetta equilibrio, non queste pericolose e gravi sciocchezze”.

“Nei sistemi democratici come il nostro – ha dichiarato il deputato Emanuele Fiano – non sono certo i mercati che devono insegnare a votare. La frase del commissario Oettinger se corrispondente al vero, è un insulto all’idea di libertà che noi professiamo. Serve il rispetto delle scelte libere che gli elettori italiani come quelli tedeschi hanno fatto e faranno da parte di chi rappresenta la comunità europea, e comunque quest’idea della prevalenza dei mercati sui sistemi democratici è quanto di più sbagliato e antieuropeo si possa dire. Non abbiamo costruito un’Europa libera e grande dopo gli orrori del nazismo e del fascismo per far restringere la nostra libertà dal predominio del mercato”.

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ERA GIA TUTTO PREVISTO PER IL RITORNO ALLA LIRA.

SE ANDAVA COME VOLEVANO QUESTI CRIMINALI M5S&LEGA LUNEDÌ MATTINA TORNA LA LIRA. Un piano segreto per abbandonare l’euro nel giro di un fine settimana. Tra i firmatari anche Paolo Savona.

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Svegliarsi un lunedì mattina e scoprire che i soldi in portafoglio non valgono più nulla. Un incubo da paese sudamericano? Niente affatto. Fa parte del piano B per l’uscita dell’Italia dell’euro, un piano dettagliato e ragionato (?!?) pubblicato nel 2015 sul sito di Scenari Economici di cui è direttore Antonio Maria Rinaldi che di quel piano è anche il primo firmatario insieme a Paolo Savona , di cui, guarda caso, Rinaldi è stato allievo.

Il piano prevede che il lunedì prescelto come D-Day avvenga l’introduzione della lira. In quel giorno memorabile, salari e prezzi verranno convertiti 1:1 con l’euro. La nuova valuta non avrà però nulla a che fare con le vecchie lire. Viene denominata così solo per comodità. Qualche giorno dopo il D-Day verranno riaperte banche e mercati finanziari e verranno rimossi i controlli sul capitale e nel giro al massimo 6 mesi la conversione in lire sarà ultimata. Facile, vero? 

L’importante per la riuscita del piano è che il D-Day della lira colga tutti di sopresa. Un mese prima funzionari incaricati avranno pianificato nei minimi dettagli e in gran segreto l’uscita dell’Italia dall’euro. E la segretezza è parte fondamentale del piano. Solo il venerdì antecedente il D-Day, la decisione verrà infatti notificata ai partner della zona euro e alle altre organizzazioni e per precauzione verranno chiuse le banche nazionali e i mercati finanziari. Nel fine settimana le autorità italiane annunceranno finalmente il piano chiarendo aspetti legali e regolatori e verranno presentate le nuove monete.

Seguiranno la nazionalizzazione della Banca d’Italia, che da quel momento potrà espletare la sua funzione di prestatrice di ultima istanza a supporto del fabbisogno finanziario dello Stato. Insomma, niente più vincoli europei, massima libertà di stampare denaro. Anzi, il piano precisa che sarebbe opportuno che il capitale della Banca d’Italia fosse addirittura detenuto direttamente dai cittadini italiani maggiorenni con vincolo dell’inalienabilità delle quote (se non in caso di morte o di decadenza della cittadinanza).

A quel punto il governo potrà fare ciò che vuole, incluso partecipare al capitale delle banche e delle assicurazioni con quote variabili dal 10 al 20 per cento al fine di rafforzarne i livelli di patrimonializzazione. Via libera dunque alla nazionalizzazione con la reintroduzione dell’Iri, l’Istituto di Ricostruzione Italiano, al fine di fornire supporto allo Stato e garantire occupazione. Ma anche eventualmente nazionalizzare le società erogatrici di servizi essenziali per il benessere e la sicurezza inglobando la Cassa Depositi e Prestiti nella nuova IRI. 

Il piano prevede anche la modifica immediata dell’art. 81 della Costituzione stralciando il diritto del pareggio di bilancio rafforzando il principio del perseguimento della piena occupazione. Insomma, totale autonomia e ritorno alla totale sovranità monetaria.

Tutto da soli? Non è detto. Nella mente dei sui ideatori, il piano B rappresenta un «efficace strumento di potere contrattuale anche appoggiandosi a poteri esterni al paese nei confronti delle istituzioni europee e degli altri paesi membri». In pratica il piano B potrebbe essere usato come «deterrente nei confronti delle controparti europee» ma anche, viene precisato, essere «usato realmente in caso di effettivo bisogno».

La cosiddetta Guida Pratica all’uscita dall’euro, datata 3 ottobre 2015, si compone di 80 tavole e si basa, come viene precisato nell’introduzione, su un ‘paper’ di Nomura e dell’economista britannico Roger Bootle (autore di Leaving the euro; a pratical guide), con modifiche e integrazioni della staff di Scenari Economici per adattare un piano B al nostro paese.  

Niente referendum abrogativo dunque come fatto dalla democratica Gran Bretagna, ma un blitz da D-Day. Ma c’è una spiegazione anche per questo: «l’introduzione della moneta unica è prevista da un Trattato (Maastricht), quindi chi sostiene che l’uscita dall’euro possa avvenire attraverso un referndum abrogativo (art. 75 co. II Cost.) commette un errore».

Ma alla fine, chi dovrebbe realizzare questo blitz? La regia, precisa il piano, spetterebbe a un Comitato formato ad hoc che dovrebbe essere partecipato da tutte le istituzioni pubbliche e private, presieduto dal presidente del consiglio con la partecipazione di membri designati della Banca d’Italia, ministero dell’Economia, dell’Industria, del Lavoro, degli Esteri, oltre a Consob, Cnel, Copasir (ed eventualmemte, in seconda battuta da Confindustria, Coonfartigisnato, Inps, sindacati).

ALTRO CHE impeachment PER MATTARELLA QUELLO SOPRA ELENCATO SAREBBE STATO UN VERO E PROPIO COLPO DI STATO.GRAZIE MATTARELLA.

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Ora se Lega e M5s, con chi li voterà di nuovo, vogliono cambiare questo gioco si facciano avanti, ma non si aspettino che ogni donna e uomo italiano possano seguirli in questa follia.

Di nuovo in campagna elettorale. Più velenosa della precedente. Con mostri evocati da ogni parte. Forse non ne eravamo mai usciti, perché il sospetto che lo statista padano che di nome fa Matteo Salvini abbia usato Paolo Savona come grimaldello per mettere nell’angolo il M5s e far deragliare ogni ipotesi di governo del cambiamento” rimane. I sospetti a cose fatte però servono a poco.

Ora se Lega e M5s, con chi li voterà di nuovo, vogliono cambiare questo gioco si facciano avanti, ma non si aspettino che ogni donna e uomo italiano possano seguirli in questa follia.
Per questi MOSTRI basta una frase d’effetto e la questione è risolta, tutti contenti. Intanto fuori dalla porta i problemi rimangono. Questa è l’essenza del populismo, anestetizzare la dura realtà con un frasario azzeccato: riprendiamoci la sovranità, battiamo i pugni sul tavolo, facciamogliela pagare ai mercati. E tutti ad applaudire, come un esercito di soldatini quando il loro comandante li incita a morire per non si sa chi.Spero che gli elettori abbiano capiti che mostri sono.e di conseguenza agiscano in maniera adeguata,cioè for dei bal.

La cosa grottesca è che gli italiani sono accorti nel privato (risparmio privato elevato, mai affiderebbero i loro averi a Salvini o Di Maio, infatti, nonostante tutto, continuano ad andare in Banca o alle Poste), ma perdono la concretezza quando si tratta della cosa pubblica. Non riescono a capire che le cose a livello planetario funzionano grosso modo come nell’economia domestica.Facendo ciò. Ci state cascando con tutte le scarpe. Se l’Italia uscisse dall’euro, entrerebbe in una crisi economica devastante. E sapete chi ci guadagnerebbe? Germania e Francia, che potrebbero comprarsi tutte le nostre aziende, e pure la gestione di siti archeologici e musei, a prezzo stracciatissimo.
Chi fa certe azioni e di nascosto sa benissimo che alimenta l’antieuropeismo. La verità è che Salvini e Di Maio sono gli utili idioti degli interessi tedeschi, non certo Mattarella.
(No, non sono serio, anche se è verissimo che un’Italia fuori dall’euro e dall’UE conviene molto più alla Germania che all’Italia stessa, che verrebbe invece sommersa dai debiti e il costo della vita lieviterebbe tantissimo) ORA FATE VOI SE SI REALIZZA CIO IO ESPATRIO.

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I Mercati insegneranno agli italiani a votare. Disgraziatamente c’è tanta gente che pensa di poter vivere sulle spalle altrui

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Allora ELETTORE Italiano, preparatevi a scegliere:

– barcamenarsi in zona euro e UE e stare con Draghi, Merkel, Macron…

– uscire da euro e UE, fallimento pilotato (ha ha ha)tornare alla lire e stare con Putin, Bannon, Farage, Le Pen e Le ultradestre occidentali cosiddette sovraniste.
Il nostro futuro è uno fra queste due alternative.Vedete un po’ voi.
In ogni caso, chi pensa che questo paese possa campare sulle spalle altrui senza faticare, se lo scordi, a dispetto delle promesse dei due burattini dimaiosalvini.
Che faccia tosta che hanno questi due. dopo 80 giorni di teatrino e di programmi folli ci vengono a dire che è colpa di Mattarella se si sta sfasciando l’Italia. IRRESPONSABILI BUGIARDI.
Il vero grande colpevole, traditore della patria è Grillo che ha creato il mostro. Ha seminato odio, lanciato all’attacco giovani inesperti facendo credergli chissà cosa. L’inesperienza li ha portati a fare un contratto scellerato con salvini che se li è mangiati a merenda. Mi chiedo, ma se Berlusconi avesse avuto maggior successo l’avrebbero fatto con lui il contratto? Roba da matti! Il tutto per consegnare alle prossime elezioni l’Italia alla peggiore destra truffaldino e anti europea!!! Grillo gli ha costruito una bella autostrada!!!
Facendomi violenza, ieri sera ho assistito per un po’ all’intervista di Giggino a Porta a Porta: la sfrontatezza con cui mentiva mi ha fatto venire in mente il miglior berlusconi…altro che Renzi! “Se Savona andava bene con Ciampi, perché ora non va più bene”? Né lui né l’altro furbastro (Salvini) accettano il contraddittorio, altrimenti gli avrebbero sbattuto sul muso che quel Savona era filo euro, mentre oggi ha capovolto le sue convinzioni. Ma lui ha sfruttato l’argomento ben sapendo che sui disinformati avrebbe fatto molta presa. Si chiama disonestà intellettuale, meglio disonestà tout court!
Questi due personaggi devono ringraziare esclusivamente i creatori di facebook e twitter. Senza questi due social network, oggi sarebbero probabilmente rimasti alle loro (quali) professioni, facendo un grandissimo favore a tutta l’umanità.
Siate siamo onesti, al di la delle appartenenze politiche, davvero qualcuno crede all’immensa sciocchezza che si è fatto naufragare un governo solo perché il capo dello stato non gradiva un ministro? Gente, ma abbiamo ancora un po di buonsenso per capire che questi due loschi signori hanno giocato per 3 mesi con le speranze ( a mio parere mal poste ) di tanti cittadini che l’hanno votati? Mi chiedo, si può capire l’irresponsabile strategia di Salvini ma, Di Maio? Che ruolo ha avuto in tutto questo, era parte del gioco o è stato raggirato dal furbo leader leghista, nel primo caso sarebbe politicamente autolesionista e incapace, nel secondo ancora peggio, si dimostrerebbe un emerito minchione, visto quello che cominciano a dire i sondaggi.
Non esiste nessun appello per i due cialtroni dilettanti coatti bugiardi che hanno mentito agli italiani di uscire dall’euro, vi ricordate la prima bozza di contratto dove era scritto che l’italia sarebbe uscita dall’euro e i giorno dopo cancellata ?. ebbene quella bozza è finita in mano alle maggiore testate di stampa mondiali, è li che stato l’inizio della fine. Gigetto e felpa nera siete due pupazzi infami e reiterati alla menzogna e alla cialtronaggine, queste sono cose molto più grandi di voi, non si scherza con i risparmi, sanità e pensioni degli italiani, levatevi dalle palle. in merito agli italiani che li hanno votati, una frase di pace (perdonateli perché non sanno quello che fanno) idioti e ignoranti alle ennesima potenza.
La cosa più sconcertante dei piccoli rivoluzionari leghisti e grillini è che sono convinti che in fondo tutto questo non intaccherà le loro vite ,che saranno rivotato dalla maggioranza ITALIANA con diritto di voto,cioè calcolano l’elettore ITALIANO deficiente,che potranno continuare a giocare ai piccoli rivoluzionari su internet . Non hanno figli , mutui , risparmi e lavoro , o almeno fanno finta di non averli.
ITALIANI INDICHIAMOLI DOVE DEVONO STARA “A CASA FOR DEI BAL” CIAO.
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SE l’Italia della paura risulterà NUOVAMENTE vincente, farà i suoi disastri, distruggerà il nostro benessere e nessuno sa come potremo venircene fuori.

SE RIVINCERÀ L’ITALIA DELLA PAURA. Che non vuole la nostra democrazia, vuole uscire da euro e Europa, vuole consegnarsi a una nuova Kasta, peggiore della precedente che di casta non sapeva nemmeno dove alloggiava..e possiamo chiudere per fallimento.

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L’Italia della paura è già qui. Basta consultare le ultime previsioni e si vede che, a fronte di un 5 stelle in lieve calo c’è una Lega in fase esplosiva. Grosso modo ognuno di questi movimenti dovrebbe raccogliere il 28 per cento dei voti: 56 per cento in due, la maggioranza assoluta. Ma, con un po’ di astuzia, possono avere più del 56 per cento dei deputati.

Questa non è un’Italia che fa ragionamenti o che riflette sulla propria situazione. Vive solo di paure. Paura dei negher, paura che qualcuno entri in casa sua di notte per rubargli il televisore e violentargli la figlia, paura che qualche governo, di notte, vada a frugare nei suoi conti correnti, paura che la signora Merkel gli porti via la Bmw parcheggiata davanti a casa (ignorando che la signora Merkel le Bmw le fa).

Questa Italia è lontana mille chilometri dall’Italia vincente in Europa che Renzi ci mostrava nelle sue slide all’inizio della sua esperienza di governo. Non c’è mai stata un’Italia vincente in Europa. Erano balle di Renzi. L’Italia è questa: un paese che sta cercando a fatica, di tirarsi fuori dalla palude, ultimo in Europa per crescita e produttività, pieno di debiti. Un’Italia che perennemente elemosina soldi in Europa.

Il risultato politico di questa situazione, è un’Italia irrazionale, istintiva, brutta. Ma è un’Italia che vota. E che oggi ha dato il suo consenso (e lo ridarà a settembre) a due formazioni politiche che hanno promesso la luna e che si propongono almeno tre obiettivi:

1- Spendere somme immani (100-120 miliardi, a debito).

2- Uscita dall’euro e dall’Europa per finanziare quei debiti con carta straccia stampata direttamente da loro.

3- Fine della democrazia, troppo fastidiosa, tutto il potere al popolo, cioè a loro, la nuova Kasta.

Più in generale, queste due formazioni vogliono sconvolgere il nostro modo di vivere (ci si potrà armare e sparare anche alle ombre) e anche la nostra collocazione internazionale. Non più vicini all’Occidente, ma vicini alla Russia di Putin.

Contro di loro non c’è niente. Berlusconi, con la sua Forza Italia sta attaccato a Salvini e sogna un piano alternativo: conquistare con il centro destra la maggioranza assoluta, cosa che può fare solo trascinandosi dietro il razzista Salvini e magari consegnandogli la guida del governo che ne nascerebbe. Dalla padella alla brace.

Il Pd è una specie di morto che cammina. Renzi è uscito dal suo silenzio zen per dire che si farà una lotta casa per casa. Per dire cosa non si sa. Non c’è un’idea vincente. In realtà la sinistra liberal-democratica è rimasto un slogan: Renzi non lo ha mai riempito di contenuti, se non qualche accenno populista (solo di recente ha ripreso a parlare di riforme).

Oggi il Pd va alla guerra c ontro le armate sovraniste con un esercito quasi disfatto e demotivato e senza una strategia chiara.

Di recente è stata lanciata l’idea dell’Alleanza Repubblicana: dentro tutti quelli che sono contro i sovranisti. Ottimo.

Se però a questa Alleanza non aderisce almeno un pezzo di Forza Italia, sarà soltanto una specie di Ulivo in formato ridotto e rissoso, come da tradizione. Cioè un soggetto perdente.

E allora l’Italia della paura risulterà vincente, farà i suoi disastri, distruggerà il nostro benessere e nessuno sa come potremo venircene fuori.

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CHI DOBBIAMO RINGRAZIARE ! LO SAPETE VERO? NO NON MATTARELLA MA I DUE AFASCISTI SALVINI E DI MAIO.

SPREAD SOPRA 300 PUNTI. L’incertezza spaventa i mercati. Piazza Affari perde oltre il 3 per cento trainata già dai titoli bancari.

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La crisi politica italiana continua a preoccupare e spaventare i mercati. Lo spread Btp-Bund è volato questa mattina sopra quota 300 punti, toccando un picco a 305,10 punti, dopo aver chiuso ieri a quota 234. Un balzo quindi di oltre 70 punti. L’avversione al rischio degli investitori ha portato vendite sul nostro Btp decennale, il cui rendimento è salito al 3,24 per cento. Per contro, acquisti si sono riversati sul Bund tedesco, con un crollo di oltre il 30 per cento dei rendimenti del decennale scesi a 0,23 per cento. 

Giornata nera anche sull’azionario, con piazza Affari che perde il 3,3 per cento a 21.217 punti, trainata verso il basso soprattutto dai titolo bancari. Le vendite hanno investito anche le altre piazze europee con Francoforte e Parigi che perdeno l’1,6 per cento e Londra (ieri chiusa per festività) l’1,4 per cento. 

«La prospettiva di nuove elezioni in tempi ravvicinati non è stata accolta positivamente dai mercati, che temono ne scaturisca un rafforzamento del fronte sovranista, un drastico allentamento della disciplina di bilancio, declassamento del debito e finanche rischi per la permanenza dell’Italia nell’unione monetaria. Il rendimento del BTP decennale è salito ieri fino a 2,68%, mentre il differenziale ha allargato a 232pb. La pressione sui premi per il rischio è stata maggiore sulle scadenze corte e intermedie (+45pb). La quinta tranche del CTZ 30/3/2020 è stata collocata a un rendimento di 0,35%, 63pb in più rispetto al 24 aprile. Il Tesoro è comunque riuscito a collocare l’intero ammontare previsto di 1750 milioni di euro», scrivono gli economisti di Intesa Sanpaolo nella nota giornaliera.

Ieri il Presidente della Repubblica ha conferito l’incarico di formare un governo a Carlo Cottarelli, il quale ha prospettato due scenari possibili: in caso di fiducia del parlamento, il governo procederebbe alla presentazione della legge di bilancio per il 2019, dimettendosi poco dopo per consentire nuove elezioni a inizio 2019; se la fiducia fosse negata, invece, il primo ministro resterebbe in carica soltanto per l’ordinaria amministrazione, e il parlamento verrebbe sciolto in tempo per consentire nuove elezioni “dopo agosto”. Il secondo scenario appare largamente il più probabile.

«Il rischio Italia – precisano ancora gli esperti di Intesa Sanpaolo – si riflette anche sul cambio euro/dollaro, che ieri ha toccato un minimo infragiornaliero di 1,1608, e sull’euro/franco svizzero (minimo a 1,1540). I movimenti precauzionali hanno abbattuto anche il livello dei rendimenti sul debito tedesco: il decennale è crollato a 0,342%, da livelli sopra 0,6% a metà maggio».

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Renzi: “Fronte anti-sfascisti, E io sarò mediano”

Renzi: “Di Maio e Salvini hanno avuto paura di governare, Savona è un alibi”

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L’ex segretario del Pd: “Vergognosi gli attacchi contro Mattarella”. E promette: “Ricostruiamo fronte ampio contro gli sfascisti, giocherò da mediano”

Ora M5s e Lega possono vincere con l’80 per cento, come dice D’Alema? “Non sono per niente d’accordo. Salvini e Di Maio da 85 giorni tengono in ostaggio l’Italia e non hanno combinato niente, non perché Mattarella ha detto no su un ministro, ma solo perché la marea di promesse fatte era troppo alta per poter essere rispettata. Hanno avuto paura e si sono inventati l’alibi di Savona. Non credo che vinceranno le prossime elezioni. Perchè gli italiani non saranno carne da esperimento per i loro giochini. Quella profezia non si avvererà”. Matteo Renzi, ex segetario del Pd, torna a parlare a Circo Massimo, su Radio Capital. “Trovo immondo e vergognoso  – continua – l’attacco a Mattarella, stanno girando sui social cose squallide contro di lui e la sua famiglia: qualcosa di preoccupante si sta muovendo”.Per il Pd le prossime elezioni “sono una gigantesca opportunità, si può costruire un fronte ampio contro gli sfascisti istituzionali. Ora è il momento di mettersi in gioco”. Ma chiarisce: “Non ripartiamo con Renzi sì, Renzi no, io sarò in campo a dare una mano. Se gioco mediano stavolta va bene lo stesso. Ho giocato centravanti alle europee e alle politiche. Adesso- aggiunge l’ex premier- non mi interessa aprire una discussione su me, sul contenitore o sulle primarie. A me va bene qualsiasi tipo di soluzione. Io voglio giocare da mediano ma questa è una sfida pazzesca perchè per la prima volta in 40 anni l’italia va a votare dopo 4 mesi”.

“Altro che Flat Tax  – conclude Renzi – lo spread è la vera SalviniTax. E la colpa non è della cancelliera tedesca ma di qualche cialtrone nostrano”.

Come già anticipato ieri sera a L7, Carlo Calenda, ministro dello Sviluppo economico uscente (che ha annunciato la sua candidatura alle prossime elezioni) ribadisce la necessità è di “far nascere comitati civici che possano sostenere un Fronte Repubblicano contro lo sfascio alle prossime elezioni. Che organizzino incontri per spiegare cosa vuol dire per l’Italia uscire dall’Europa e piegare le nostre istituzioni al volere di Lega e M5S”.

PARLA RENZI E SUBITO LA SETTA GIÙ A DENIGRARE: Ma voi vi consolate con le disgrazie PD? Non vi preoccupa la fallimentare strategia grullina? Pensavate di essere la nuova sinistra del paese e vi ritrovate a rincorrere la lega sul suo stesso percorso, avete fallito, Salvini vi ha fregato, e vi sta erodendo il consenso, il PD forse non tornerà al 40%, ma tutti i voti che avete preso dai delusi del centrosinistra torneranno a votare PD, sempre che smettiamo di farci la guerra.Povere stelline non avete ancora capito che Matteo, l’autista di ruspe, vi ha appena infilato uno sfilatino enorme dove non batte il sole e senza vaselina per di più e voi lo state pure ringraziando…alle prossime elezioni il CNS prenderà la maggioranza e voi tornerete comodi, comodi al vostro ruolo naturale, all’opposizione. Ma e ciò che volevate giusto,prendere in giro l’ITALIA con contestazioni comiche GRILLESCHE.

Per un attimo lasciamo perdere Renzi, che è davvero una magnifica ossessione per i 5 s,ma non vi siete accorti del bidone che vi ha tirato Salvini col pretesto di Savona? Il leghista non è sicuramente un genio della politica, ma rispetto al primo che passa ha un po’ più di esperienza. La politica dei due forni la pratica lui, adesso, e io non vorrei essere al posto di Di Maio, che ha buttato l’occasione della vita.

Con i problemi economici dell’italia dopo la “vittoria” dei leghisti e dei 5stelle (vittoria falsa perché nessuno ha votato lega + 5stelle ) con i problemi economici dell’italia peggiorati da lega e da 5 stelle, secondo il piano B di Savona (spingere lo spread fino a 600 così si esce comunque dall’euro) ORA chi DEVE ABBANDONARE LA SCENA POLITICA SONO LA LEGA E I 5STELLE lega e 5stelle hanno innescato il piano B di Savona e non hanno intenzione di fermarsi,faranno tutto il possibile per far fallire l’italia (si scrive anche default) e se non potete immaginare che cosa succede (da buoni analfabeti funzionali) pensate al Venezuela .. paese ricco di petrolio ma alla fame… con Maduro e il suo amico Putin….e se non riuscite a immaginare..

RENZI:Io spero che DAL ATTUALE PD nasca un nuovo partito con forte vocazione europeista, attento SUI diritti sociale, non basato su giochi di potere, che non cerchi di influenzare il Presidente della Repubblica costringendolo a prendere delle posizioni sbagliate, con persone nuove e non con persone che si siedono sulla riva del fiume ad aspettare sulla riva del fiume ad aspettare il cadavere dell’ SEGRETARIO sarà un’utopia spero di no, ma fino a quando non nascerà non voterò più PD e non saranno certo persone o giornalisti presenti in tivù 24 ore al giorno a farmi cambiare idea.

Sono sfumature, ma Renzi è comunque una parte importante del blocco antifascista, che piaccia o meno. Anche Churchill, Roosevelt e Stalin erano figure molto diverse tra loro, e probabilmente in tempi normali non si sarebbero mai alleati – ma quando capirono quanto pericolosa fosse la situazione, seppero mettere da parte le differenze e vincere. Continuare a chiedere a Renzi di spostarsi un pò avanti, o un pò indietro prima di scattare la foto di gruppo serve a poco, bisogna invece remare tutti assieme e accettare le nostre differenze. A spaccare troppo il capello in quattro, si finisce con lo spaccare l’Italia. Il fronte contro gli sfascisti di Lega e M5S è necessario. Per favore non usiamo Renzi per mettersi uno contro l’altro. Anzi togliamo il pretesto Renzi agli sfascisti, bugiardi ed ipocriti. Che pena vedere  la grisaglietta di Di Maio vassallizzato da Salvini e il ”fascista” Di Battista balbettare in TV pur di non riconoscere la verità.Mettetevi in testa che tutto questo caos istituzionale e finanziario è il risultato della pluriennale, costante, sistematica azione di demolizione del PD di Renzi, unico argine ai poteri forti. E loro hanno agito. Tenetevi, perché si ballerà… In bocca al lupo. A tutti.

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