Hanno giurato, speriamo che se ne ricordino, di servire la Nazione con onore. Li aspettiamo al varco.

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Salvini incravattato verde seduto come uno che si deve per forza fare notare come uno strano, non appartenente, spurio, quasi a disagio, ma gongolava internamente, gli prudono le mani ma sa che deve passare le forche caudine.
Aspetta il suo vero momento, quando le urne lo coroneranno leader del centrodestra e premier designato del prossimo governo, questo gli serve per fare curriculum.
Le poche donne, uno scandalo, veramente solo 5, perbacco uomini di governo vi siete sprecati, la politica è maschia, guai a metterci troppe donne, fanno solo confusione…questo devono avere pensato, ma no, ma dai, loro hanno pensato ai temi e non ai nomi e guardate il caso i nomi per i temi che gli uscivano erano tutti maschili. Ma va?
Non posso dire niente di nessuna e chi le conosce?
Invece di Bonafede e Centinaio qualcosa vorrei dire.
Il primo ha vinto alla lotteria e lo dimostra con quel sorriso cavallino stampato, parlatore convincente ma la sostanza? Boh!
Il secondo è veneto, non lo conosco personalmente ma mi sembra proprio un leghista della prima , da bar sport: “gliela facciamo vedere” (non proprio cosi polite), mia nonna avrebbe detto di lui, brava persona , un contadin vestito a festa.

Il Conte. Merita un cenno a parte. Beh, insomma, se la cavicchia. Fin’ora, tranne quando fa le smorfie con la bocca, per il resto sembra davvero un cambio di passo, il premier del boh, non saprei, vedremo, abbiate fiducia…e dopotutto che altro può dire? Per ora, poi vedremo.
Di Maio…mi sta antipatico, si può dire? E’ falso come il serpente Bracamao, anzi ancora di più perché mente credendo di dire la verità.
Ma ciò che mi fa e  la nomina a ministro per Disabili e Famiglia di un elemento talebancattolico, ultrà leghista e fascistoide, come Lorenzo Fontana. Un omofobo, antiabortista, nemico feroce delle unioni civili, piacerà tanto, ma tanto alla CEI. Fonderà squadroni di Antigay Angels, armati di manganello e olio di ricino, che sventoleranno non Libretti Rossi, ma Vangeli formato tascabile, con Imprimatur di Torquemada e prefazione della ditta BB, Bagnasco&Bertone. Alla cintura un rosario benedetto da Salvini, contratto di lavoro, a tempo indeterminato dell’eroe della fatica, DiMaio. Altro personaggio destrorso la Bongiorno. Mi sa che lui (il fascismo9 sia tornato. Un governo vergognoso, retrogrado, oscurantista, antiprogressista. Juncker doveva dire che noi italiani, da tempo, siamo tornati ai tempi del Santo Uffizio.

A quando auto-da-fè di gay, divorziati risposati, ragazze che hanno abortito, medici e farmacisti che prescrivono e vendono anticoncezionali? E subito al confino tutti i comunisti, i pochi rimasti, socialisti e dintorni. Fòra tucc i nègher, anche solo gli abrnzati. Sono d’accordo solo sul tentativo, che resterà lettera morta, di buttare fuori d’Italia, tutti i criminali africani, sudamericani ed esteuropei. Eia eia alaquà, ormai, non alalà, per questo governo “vagamente” fascista.

PS: Questo governo che sarà ricordato, certamente per com’è nato, in seguito si vedrà se sarà ricordato anche per i suoi meriti(dubito)o demeriti(probabile).
Ma veniamo ad oggi. Com’è nato questo “governo del cambiamento”?
Intanto è nato con l’inganno della volontà popolare. I due partiti in campagna elettorale si erano presentati come antagonisti, hanno preso i consensi in base a due programmi sostanzialmente antitetici. L’uno avrebbe dovuto escludere l’altro. La Lega s’era presentata in coalizione con FI e FDI.
Il programma è cambiato, l’alleanza di destra non c’è più.
Questo governo è nato per somma matematica di seggi, ovvero per desiderio di conquistare comunque il potere, non per una politica comune condivisa.
Questo governo è nato sotto la minaccia inaudita di impeachment del Capo dello Stato da parte del leader del partito di maggioranza relativa, che dopo un voltafaccia anch’esso inaudito si fa promotore dell’accordo finale di governo e assomma le cariche di vicepresidente del Consiglio, ministro del lavoro e ministro dello sviluppo economico.
È nato sotto la minaccia dello spread che nel giro di un giorno è volato a valori allarmanti che hanno messo in fibrillazione tutte le parti coinvolte nella risoluzione dell’impasse.
È nato con.la nomina di un Presidente del Consiglio non firmatario del contatto fatto dai due leader, perciò irresponsabile, deprovato di ogni iniziativa e francamente imbarazzante nella sua figura di mera facciata, messo anche sotto la custodia di un sottosegretario esperto quale Giorgetti. I veri PdC saranno Di Maio e Salvini ed è già aperta la lotta sotterranea per il primato.
È nato infine con l’equivoco circa la lealtà alla Ue e la permanenza nell’euro, motvi di scontri futuri non appena il.ritorno alla lira diventerà appetitoso per stampare carta moneta e far fronte alle spese folli che comporterebbe onorare il.programma.
È nato sotto la tacuta intesa che le promesse mirabolanti fatte in sede elettorale -flat tax e reddito di cittadinanza- verranno diluite nel tempo, se mai realizzate.
È nato infine sotto le macerie del Pd, il partito di sinistra fino a ieri unico baluardo contro il.populismo dilagante.
Con tutto ciò, è nato, non mi resta che dire: Italia auguri.

Hanno giurato, speriamo che se ne ricordino, di servire la Nazione con onore. Li aspettiamo al varco.ultima modifica: 2018-06-02T10:34:05+02:00da bezzifer
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