STORIA DI UN PARTO GEMELLARE.

Di Maio a Napoli in una piazza tricolore ha chiesto e ottenuto di verificare l’esistenza di una maggioranza politica in Parlamento, quella con la Lega.
Si è rimangiato l’impeachment e si è cosparso il capo di cenere dicendosi disposto a collaborare col Colle.
Salvini ha accettato. Follie comportamentali di un trentunenne lanciato in un’orbita troppo alta anche per lui, affiancato da un meno giovane vecchio volpone su un carroccio? Tutto può essere ma credo che al netto di queste giravolte, la richiesta sia stata legittima. Farlii partire con questo governo, sarà l’unico modo per fermarli.
Se gli elettori lo vorranno fare.
IL VENTO E GIRATO E ORA Questi due non godono di molta stampa amica, ancor meno di televisioni, ma solo della fiducia della maggioranza assoluta dei votanti il 4 marzo, che non corrisponde alla maggioranza degli italiani ma a fronte di libere elezioni è il dato che legittima. Oggi il governo giura è parte senza più l’aureola dei martiri complottizzati. In fondo ne hanno tutto il diritto. È la democrazia.
E noi che non ci riconosciamo nelle loro scelte, criticheremo, resisteremo, aspetteremo (parecchio) una novella stagione progressista.
Sappiamo già che migranti e diversi vari saranno l’arma di distrazione di massa, ma finché reggerà il sistema democratico elettivo, avremo qualche speranza. Un periodo in gramaglie farà bene. A volte minoranza è bello.
Resta immutato il mio grazie per  Renzi, il vero unico leader di SINISTRA con volontà idee progressiste per cambiare questa ITALIA.
La sinistra, senza di lui, se troverà persa,per questo deve ritornare in campo e potrà riaprire molti cuori,e non ci vorrà molto far esplodere le contraddizioni gialloverdi.

Al momento: Il parto gemellare finalmente è avvenuto ed ora, fiato alle trombe, si dia inizio alla pulizia etnica, alla pulizia delle strade, alla polizia, ai carabinieri e alle ronde. Tutti devono avere paura di noi italiani. Ora siamo tornati giovani e forti, armiamoci e partite. Naturalmente non quelle di calcio.
Il barbaro, pardon, burbero Salvini al Ministero dell’Interno mi ricorda un po’ i tempi di Scelba e Tambroni, ma forse è una falsa impressione. La sua compagna Elisa Isoardi si posta sui social teneramente abbracciata col semi-nudo Matteo e la dedica: “Io e te come nelle favole”. Se, quindi, è una favola non c’entra nulla con Scelba e Tambroni che fu vera storia di manganelli ed armi da fuoco contro studenti e lavoratori.
Ma non affondiamo la lama del coltello ulteriormente nel fianco. Il popolo ha voluto così col voto democratico e così sia !
Il volto di Salvini mi ricorda anche quello di personaggi dell’Ucraina armati di tutto punto pronti a combattere contro Putin, territori lontani da noi, ma la coincidenza con la finta morte del giornalista russo Babchenko me li ha fatti collimare. Rivedremo il ritorno del servizio militare obbligatorio, delle tute mimetiche, del Moschetto, del Garnd, della pistola Beretta. Insomma, vediamo di che film a colori moriremo.