Piersanti Mattarella, Delrio a Conte: “Se dimentichiamo chi ci ha preceduto, non avremo un grande futuro” GRANDE Del Rio ha parlato da condottiero. Il PD dovrebbe guidarlo lui.

Piersanti Mattarella, Delrio a Conte: “Se dimentichiamo chi ci ha preceduto, non avremo un grande futuro”

Piersanti Mattarella, Delrio a Conte: "Se dimentichiamo chi ci ha preceduto, non avremo un grande futuro"

Il capogruppo del Pd alla Camera punta il dito contro la “genericità delle dichiarazioni” del premier. Sull’Anticorruzione? “Si può lavorare insieme. Ma questo non è l’anno zero, si ricordino cosa è stato fatto prima”. E sul fratello del presidente definito “congiunto” dice: “Dimenticanza intollerabile”

È stato l’intervento più forte quello di Graziano Delrio ieri in aula durante il dibattito sulla fiducia. Quasi un grido il suo, quel “si chiamava Piersanti, si chiamava Piersanti”, ripetuto nella replica a Conte. Una risposta al riferimento solo generico a un “congiunto” con cui il presidente del Consiglio aveva espresso solidarietà a Mattarella per gli attacchi sui social. Una dimenticanza sul nome, sul grado di parentela o semplice noncuranza, sciatteria? “Non faccio psicanalisi al presidente del Consiglio”, ha detto intervistato a Circo Massimo su Radio Capital sottolineando però che ieri Conte “ha usato parole generiche e mostrato poco rispetto per l’aula in cui sedeva”. E poi l’affondo: “Le libertà, i diritti conquistati li dobbiamo a uomini e donne che hanno fatto la Resistenza, che sono stati vittime della criminalità organizzata. Essere generici con delle scuse generiche, in quell’Aula, non poteva essere tollerato. Se dimentichiamo chi ci ha preceduto forse non avremo un grande futuro”.

Ma non è la sola accusa che Delrio rivolge a Conte. A partire dall’utilizzo di immagini che, secondo il capogruppo del Pd, non sono adeguate al suo ruolo di primo ministro: “Anche il fatto che si definisca ‘difensore del popolo’, mentre il popolo viene difeso dalle istituzioni repubblicane, che lui al massimo rappresenta e per cui di certo merita rispetto”.Sul capitolo economico, Delrio attacca la flat tax. “Non credo che i Cinquestelle siano contenti di partire dalla flat tax, che è una misura di destra”, perché non riduce Delrio, “Perché non ridurre le tasse sulle aliquote più basse? Se riduci le tasse alle persone fisiche sei sicuro di determinare lo sviluppo economico? Ridurre le tasse a un ricco, significa permettergli una settimana in più alle Maldive”, è stata la provocazione dell’onorevole dem. “Noi dobbiamo invece far pagare meno tasse alle imprese”, propone ricordano alcuni provvedimenti dell’ultimo governo, “ridurre le tasse all’imprenditore che assume un ragazzo giovane o acquista un macchinario per modernizzare la sua fabbrica”.

 Sulla pace fiscale, Delrio fa una distinzione. “Trova il nostro supporto se si tratta di riuscire a evitare contenziosi su piccole somme e fare in modo che il fisco non sia un oppressore del contribuente”, ha detto, “ma non diciamo che con quei fondi si potranno finanziare misure importanti. Per finanziare il loro programma ci vogliono 120 miliardi di euro, che non si possono recuperare da un condono fiscale che riguarda le piccole cose. Bisognerebbe fare un altro tipo di condono, che sarebbe sbagliato”.

Sospensione di giudizio, invece, sul suo successore al ministero delle Infrastrutture Danilo Toninelli del M5s. “Valuteremo dai fatti”, ha risposto, “ma non si dica che si comincia oggi a fare l’analisi fra costi e benefici, perchè non è così, non è l’anno zero. Le scelte vanno fatte in un’ottica complessiva”. Delrio si è espresso anche sul destino delle grandi opere: “Il Mose è completato al 95%, non possiamo fermare un’opera quasi finita. Significa buttare i soldi pubblici”. La Tav? “Toninelli ha il dossier sul tavolo: deve decidere se interrompere i lavori per il tunnel”, rinunciando così “ai fondi che arrivano dall’Europa e un progetto di sviluppo sostenibile”.
L’ex ministro non esclude però forme di collaborazione. “Possiamo lavorare insieme per la lotta alla corruzione”, ha specificato Delrio, “però non ci si venga a dire che il codice degli appalti è un fallimento. Forse è meglio che ne parli con Cantone, perché è con lui che l’abbiamo costruito, peraltro lavorando molto con i Cinquestelle”.

Professor Conte, non la imbarazza essere il servetto di due “sciacquetti ” che la Laurea non l’hanno vista neanche col binocolo ? E di esserne la “marionetta” filo guidata ?Io la chiamerei DIGNITÀ DELLA CULTURA !

Oggi non voglio soffermarmi sulle fantasie, sulle bugie e sulle patetiche e pericolose posizioni di questo governo a guida leghista (per l’Italia e gli italiani) in materia di razzismo, economia e politica estera.

Mi preme invece sottolineare la ‘cifra’ di un PdC che, oltre ad essere un uomo senza dignitá e piegato ai compromessi é di una pochezza intellettuale sconcertante.
Mi riferisco alla frase sul “congiunto del PdR attaccato sui social”.
Bene ha fatto del Rio a sottolineare il nome di PIERSANTI MATTARELLA avvocato, professore di diritto e Presidente della Regione Siciliana assassinato da Cosa Nostra nel 1980 per impedire che la Sicilia avesse una possibilitá di rinascita.
L’Italia si è sempre unita contro ogni barbarie, l’ignoranza non può costituire un alibi e sminuire la gravità di questi fatti è complicità.Ma pensare di ragionare con costoro è tempo perso, troppo impegnati ad ammirarsi nello stagno della loro vanità, sarebbe interessante sentire il parere di quelli che li hanno votati pensando di dare un contributo al senso civico della nazione.

CI SIAMO ARRIVATI: ECCOLO IL PAESE DEI BALOCCHI che va pure oltre le previsioni degli esperti: Abbiamo perfino l’orto dei miracoli dove hanno visto Salvini-Luigino sotterrare Zecchini d’oro per far nascere l’albero di monete da 11 Euro perchè con 10 non gli tornano i conti

Avevamo Paperino e Gamba dilegno ed ora il balbettante Non Eletto banale Topolino: dicono cose che se le ascoltano i ragazzi in 3° elementare si sentono tutti al Liceo ed altre che terrorizzano 24 mil. di Operai.Sembra abbiano fatto un corso di Alta Economia tenuto da Qui Quo Qua.Lo sa anche Schettino che se tassi gli Ultra ricchi al 15% questi possono comprare qualcosa in più e mettere in circolo qualche soldo in più, solo che prima c’è da sostenere un paese di 60 mil. in tutte le sue esigenze e le 100 categorie più deboli: Se togli 55 Mld. l’anno solo di tasse ed altri 100 Mld di cassate ci compatisce pure il Niger.

Piersanti Mattarella, Delrio a Conte: “Se dimentichiamo chi ci ha preceduto, non avremo un grande futuro” GRANDE Del Rio ha parlato da condottiero. Il PD dovrebbe guidarlo lui.ultima modifica: 2018-06-07T10:55:46+02:00da bezzifer
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