Beppe Grillo dà la linea sull’Ilva. Afferma di non volerla chiudere. Obiettivo “bonificare” Taranto: reddito di cittadinanza e fondi Ue a tutela del lavoro e conversione elettrica o turistica dell’impianto.
Grllo da’ la linea su Ilva!…una comica allora! non ho ben capito.. vorrebbe far fare la bonifica da 2,2 miliardi ai lavoratori dell’ILVA, senza qualifiche, o ai disoccupati che stanno con reddito di cittadinanza, come lavoro socialmente utile? una bonifica non vuol dire dare una spazzatina…. basta basta… inutile che argomenti ancora sta mia risposta… questo è grullo punto e basta.RAGAZZI stanno girando i MODULI PER IL REDDITO DI CITTADINANZA.Affrettatevi.POI ARRIVA DI MAIO E VI RISOLVE LA SITUAZIONE,VISTO CHE è IL SOSTITUTO DO CALENDA. SEMBRA DI ESSERE SU SCHERZI A PARTE.AUGURI LAVORATORI DEL ILVA.
“Parole di un irresponsabile” L’ex ministro Carlo Calenda la sua replica a Grillo sull’Ilva: “Ventimila persone rischiano di perdere il lavoro per sempre”
“Chiudere l’Ilva sarebbe un disastro. Se non si chiude, e in tempi brevissimi, con Arcelor Mittal, 20mila persone perderanno il lavoro per sempre e andranno a casa. Le dichiarazioni di Grillo sono la dimostrazione che siamo in mano ad un branco di irresponsabili. Dalla sua terrazza guarda con distacco il mondo, e anche l’Ilva, come il Grande Gatsby”. Durissimo l’ex ministro allo Sviluppo Economico Carlo Calenda sul progetto Grillo relativo all’Ilva di Taranto. “Ma quali fondi Ceca – ribatte Calenda – Non esistono. Grillo parla dell’Ilva come si parla al bar della propria squadra di calcio. Peccato che a fare queste dichiarazioni sia il leader carismatico del principale partito di governo. La chiusura dell’Ilva sarebbe il più grande disastro della storia dell’industria italiana. Farne un parco archeologico? Trasformare i dipendenti Ilva in guide turistiche? Queste sono parole del leader di una forza politica del tutto unfit, inadeguata, a governare il nostro Paese”. Su twitter l’ex ministro al “nessuno lo avrà mai pensato” di chiudere l’Ilva detto da Grillo ha ribattuto: “Nessuno l’avrà pensato ma molti dei tuoi lo hanno detto e scritto. Irrilevante. È ottimo proponimento. Ci sono 1,2 miliardi per interventi ambientali e 1,1 per le bonifiche oltre a rafforzamento controlli su danno sanitario e monitoraggio ambiente. Chiudere presto accordo. Bravo”.
Bravo Calenda!! …aggiungeri solo che un irresponsabile (Grillo) che si rende responsabile di un disastro credo si debba chiamare “criminale”
Che problemi vuoi che ci sia, ci sono tutti gli elettori che hanno i grillini ventimila persone andranno a mangiare a casa loro. Bagnoli è chiusa, non produce più, da 20 anni e più cioè non vi erano più dipendenti sono vent’anni che si parla di bonifica non è stata fatta una beata mazza. Ma cari ragazzi quando i grillini devono difendere Grillo e seguaci perdono ogni cognizione di raziocinio per loro qualunque cosa va bene (a Brescia si dice che sono persone che anche le scoregge sono profumate scusate la parola) sono perfetti.Grillo è un individuo ignorante oltre che pericoloso! Ma di quale Fondi Ceca parla? Lo sanno anche i bambini che la CECA, Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio era stata istituita nel 1951 e che non esiste più dal 2002, quando è stata fatta confluire nell’UE! Ma come si fa a dare credito a questo tizio?
Domani cosa si inventerà? Che dobbiamo stampare i Patacones come il Argentina?
QUESTI per ogni problema hanno la soluzione: chiara – sicura e facile da ATTUARE sia tecnicamente che finanziariamente . QUINDI un merito il governo RENZI lo DIAMO ! QUALE E’? quello di aver fatto emergere scoprire cosi tanta intelligenza capacita’ prima d’ora sconosciute.Solo un dubbio, il trionfo dell’ovvietà grillina ora esaltata dal loro ESECUTORE… Possibile che tutti quelli intelligenti siano nati per essere GRILLINI o RUSPINI
Calenda, tempo al tempo. E’ vero che non ci capiscono una mazza, a cominciare da Conte, ma può essere che quando andranno a fare i conti, i disastri annunciati non li compiono.
Aldilà delle battute più o meno comiche e dal tifo da bar sport, la domanda a cui urge una risposta è la seguente, dobbiamo rimanere un Paese industriale che produce e vende anche acciaio (naturalmente utilizzando le tecniche più moderne e meno impattanti sull’ambiente), o vogliamo diventare un immenso parco giochi al servizio delle nazioni industrializzate ( leggi l’odiata Germania )??
A mio modestissimo parere di produzione industriale ne abbiamo già persa fin troppa (e questo per colpa di scelte di politiche industriali sbagliate di governi di ogni colore), non mi sembra il caso di perseverare.
