Archivio mensile:luglio 2018

ANCORA TU ! SPERAVO PROPRIO DI NON SENTIRTI PIÙ.

https://www.huffingtonpost.it/2018/07/03/congresso-presto-cosi-il-pd-non-ha-senso_a_23473629/?utm_hp_ref=it-homepage

“Congresso presto, così il Pd non ha senso”

Parla Gianni Cuperlo: chiedo discontinuità, una nuova classe dirigente e di scavare le fondamenta di un’alleanza sociale larga per l’Alternativa

Scusa De Angelis, mi !chiedo quanti hanno avuto lo stomaco di leggere tutto questo pangelingua? Non fate ,voi giornalisti la domanda principale : la sinistra ,quando mai è stata maggioranza in Italia? Mai,quindi tutti questi sofismi su cos’è e che deve fare,sono semplicemente delle masturbazioni mentali, di cui Cuperlo è maestro in assoluto.Quelli poi che sono andati via e che non la smettevano mai, come fa ora ancora Cuperlo, a fare i sapientoni,perché ,andati via dal PD,non succede niente ,nemmeno le dimissioni di Grasso?Il problema di fondo del PD è che ci sono troppi galletti nel pollaio ,è una Babele indisciplinata,ingovernabile,come gli italiani,basta vedere quanti segretari ha ” bruciato”,una marea.

Con tutto il rispetto di Gianni Cuperlo…il PD non ha senso con personaggi come lui…che fanno parte dell’apparato burocratico e partitocratico…da decenni….abbia un moto di responsabilità e si ritiri definitivamente della politica attiva di danni ne ha già fatti tanti …e la situazione della sinistra e del PD di enorme difficoltà è dovuta al 90 per cento..da politici come Gianni Cuperlo…..grazie…!!!

Proprio non vogliono scendere dal piedistallo, hanno sempre la pretesa di insegnare al popolo come sia giusto comportarsi, non vogliono vedere e capire le esigenze, i sentimenti, continuano con le vecchie litanie, in Europa i cittadini sono stati chiari, al primo posto hanno messo la sicurezza, i timori e la insofferenza verso i migranti non sono sentimenti di paure ancestrali, è la constatazione dei disordini, Svezia ed adesso anche Danimarca hanno dovuto prendere atto che non ci sono possibilità di integrazione naturale, gli ultimi provvedimenti vedono l’esercito in prima linea e la linea dura, i migranti adesso devono scegliere o si integrano con la coercizione o saranno rimpatriati, se le capitali dell’accoglienza devono fare i conti con il disordine e la percezione di precarietà dei cittadini suffragata dai continui fatti di cronaca, dobbiamo accettarlo, altrimenti torneranno fascismo e nazismo, solo gli orbi sinistrati non vogliono vederlo e ne pagheranno le conseguenze.

Cuperlo con le sue lagne è rimasto fino a oggi sotto il tallone di Da Lema, quindi non pontifichi e intanto crei una discontinuità con i suoi soliti discorsi esangui. E’ gravissimo che non si levino nemmeno più gli allarmi. Ma che vuol dire ormai Cuperlo? FORSE CHE L’ultima follia quelli del PD l’hanno appena sfornata: CHE hanno regalato il governo e molto altro a Salvini, così, solo per seguire il capriccio del signorotto toscano una domenica in TV. Ne hanno combinate di tutti i colori, ma la stupidissima mossa del rifiuto della trattativa della vita, no, è inaccettabile e imperdonabile, perché SAREBBE stata un tradimento della “sinistra”, del popolo, della patria, tradimento che spero rimanga nei libri di Storia per le generazioni future. Basta, Cuperlo, lei non ha fatto niente per opporsi alla formazione dell’attuale governo SPECIALMENTE PRIMA DELLE ELEZZIONI. Stringendo il suo discorso, lo si può condensare nella frase : “è colpa del PD e di RENZI.”, sempre. Che avrebbe regalato il governo a Salvini. Tutto su ipotesi e congetture, di veri acchiappatori di farfalle senza retina, presumendo che fare un governo con gli squinternati, criptofascisti, incompetenti e violenti 5S sarebbe stato impossibile senza andare a sbattere contro un muro. La sola possibilità sarebbe stata di fungere da tutori e insegnare a costoro l’ABC della politica. Ma il grillismo è, dalla nascita, un movimento di destra che ha sostituito al me ne frego il vaffankulo. Sarebbe stato un disastro.

Cuperlo anche nella presunta analisi che vuol fare è assolutamente scorretto, il PD ha perso i voti perché gli obbiettivi delle correnti erano diversi dalla direzione , quindi sa esprimere solo divisione , malgrado i due governi di Renzi e Gentiloni che hanno lavorato bene,il PD ha lavorato malissimo e perciò ha perso e continuerà a perdere perché davanti alle paure del popolo, ma non quelle di Salvini , parlo di quelle che ogni giorno si vivono nelle città il PD contrappone lo ius soli o i diritti degli arcobaleno , sono la gente che lavora da curare quando se lo metterà in testa il PD.

Cuperlo è un maestro nelle belle parole e nelle frasi che sembrano uscite da un pensatoio politico e filosofico. Ma non riesco a trovare in quello che dice, a parte i fumi, un vero aggancio alla realtà delle cose. Le parole d’ordine, le idee confezionate con cura, le astrazioni ideologiche non funzionano più, la realtà è come un animale selvatico, non la si cattura con queste analisi quasi da salotto. Citare Corbyn e Melenchon è sintomatico, due vecchi arnesi della sinistra totalmente fuori dal mondo moderno, il successo di Corbyn è dovuto al fatto che ha ammaliato le folle con promesse che non sarà mai in grado di mantenere. Cuperlo cerca di acchiappare farfalle (con una rete troppo larga), ma in fondo si intravede la sua anima “comunista”, di una sinistra vecchia che non capisce il mondo.

 

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Non si fermano le tragedie del mare. A dare l’annuncio un tweet dell’Agenzia delle Nazioni unite in Libia e la stessa Marina di Tripoli

Migranti, catena di naufragi in Libia: 114 dispersi in mare per l’Unhcr, 63 per la Marina di Tripoli

Risultati immagini per Migranti, catena di naufragi in Libia: 114 dispersi in mare per l'Unhcr, 63 per la Marina di TripoliStavolta i dispersi sono quasi duecento, segno che i naufragi ormai si ripetono senza sosta  L’ennesima tragedia del mare è stata segnalata dall’Unhcr al largo delle coste libiche: “Un altro triste giorno in mare: oggi 276 rifugiati e migranti sono stati fatti sbarcare  a Tripoli, inclusi 16 sopravvissuti di un’imbarcazione che portava 130 persone, delle quali 114 sono ancora disperse in mare”, riferisce un tweet della sezione libica dell’Alto commissariato Onu per i rifugiati. Anche un rappresentante dell’Unhcr, contattato dall’Ansa, conferma che si tratta di un nuovo naufragio con 114 dispersi.63 persone sono risultate disperse ieri davanti alle coste di Zuara in Libia, mentre 41 sono state salvate dalla Guardia costiera libica. Venerdì 29 giugno 103 persone sono annegate dopo che la vecchia barca su cui viaggiavano si è rovesciata. Tra loro, i corpi dei tre bimbi di pochi mesi ritrovati subito dopo l’allarme. A confermare questa secondo tragedia la stessa Marina di Tripoli che conferma che l’incidente si è verificato  al largo di Garaboulli, a 50 km a Est di Tripoli.  Dall’inizio dell’anno ad oggi sono oltre mille i morti in mare e diecimila i migranti recuperati dalla Guardia costiera libica.

Diteci come fate a dormire con un naufragio al giorno nel petto, come riuscite a non pensare a quei tre bambini vestiti di rosso quando mangiate una pasta al pomodoro. Diteci cosa si prova a interpretare Ponzio Pilato di fronte alla folla, senza neanche lavarsi le mani perché quelli come voi le mani non se le sporcano mai.

Caro Salvini,caro Di Maio,caro governo Italiano. Vorrei sapere come si dorme con un naufragio di 100 morti che vi bussano sulla coscienza “toc, toc, toc”.
Se riuscite a dare la colpa ad altri, a guardare un’altalena senza pensarci.
Vorrei sapere se riuscite a dimenticarlo, per esempio davanti a una pasta al pomodoro, e se la fame vi passa quando ci pensate. Vorrei sapere se ce la fate, a non pensare a quei tre fantasmini – tre, fratellini come lo siamo su questa Terra – vestiti di rosso come la vostra pasta al pomodoro.

Riuscite a evitare il pensiero? Non dev’essere semplice, ribaltare il cervello per non soccombere ai pensieri: lodare i libici e attaccare le ONG che salvano dalla morte. Vivere come il gatto, stringere la mano a Mangiafuoco e attaccare Geppetto, che “se tuo figlio è nato in una falegnameria allora devi restarci, dovevi pensarci prima, i sogni fuori non sono fatti per te, noi di problemi abbiamo già i nostri”.

Come si vive delegando la vita degli altri a qualcuno che sappiamo non ha interesse a prendersi la delega?

Vorrei sapere se poi, stamani, vi siete fatti la barba, e se poi siete andati a cercarle, le foto dei tre bambini con la faccia gonfia come un bambolotto che ha bevuto l’acqua.
Sembravano di porcellana quei volti lisci, a cui la barba non ha fatto in tempo a spuntare, e si sono fermati in un giorno feriale, in mezzo al mare, ma non così tanto nel mezzo da non poter essere salvati.

Quanto vi costa non aprire quella porta, tenere chiuso quel porto, aver risposto “non intervenite, se ne occuperanno i libici”, come Ponzio Pilato di fronte alla folla, avete fatto “click” con la stessa disinvoltura di una chiamata a debito da un numero sconosciuto. Poi, non vi siete neanche lavati le mani, perché quelli come voi le mani non se le sporcano mai.

Caro Ministro dell’Interno, caro governo Italiano,
c’è forse qualcosa di più grave del morire in una volta sola, ed è morire piano piano. Lavorare al disfacimento di un Paese – la nostra bella Italia – facendo ricadere la colpa sui poveri, sugli ultimi della fila, sugli esclusi dai banchetti. Per cosa, poi? Cosa state ottenendo, in cambio della negazione dell’esistenza ad altri? Venti minuti di presidenza in più, forse, mezz’ora di poltrona in aggiunta. Tutto qui.

Vorrei sapere come fate a dormire la notte, se dormite. Perché a me danno fastidio le zanzare intorno all’orecchio e non ci riuscirei mai, con un naufragio nel petto.

 

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Trump vuole tassare le auto tedesche, che però per il 60 per cento sono fatte con componenti italiani. Insomma, frega i tedeschi, ma anche noi.

DATEMI UNA HARLEY

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La storia delle Harley Davidson è abbastanza buffa. I motociclisti europei non le hanno mai considerate. All’inizio montavano pneumatici da auto, erano inadatte a curvare e infatti non era previsto, correvano solo sulle lunghe e dritte autostrade americane.

E’ stato proprio l’importatore italiano a ridare sprint alle Harley, con copertoni motociclistici e altre diavolerie. Ancora oggi, comunque, i veri motociclisti (quelli che girano solo in Ducati o altri mostri e che nelle curve toccano l’asfalto con le ginocchia) si rifiutano di considerare le Harley delle vere motociclette: sono delle quasi auto su due ruote.

Però hanno un certo successo, visto che si tratta di uno dei prodotti su cui l’Europa intende mettere un forte dazio come ritorsione contro i dazi di Trump. Alla casa produttrice hanno fatto i conti e hanno visto che, con i nuovi dazi europei, una loro motocicletta media verrebbe a costare circa due mila euro in più. Troppo. Da qui la decisione di andare a costruirle fuori dagli Stati Uniti, proprio per evitare i dazi europei sulle merci americane.

Naturalmente, Trump si è molto arrabbiato: questi scappano, non si fa così. E ha subito minacciato l’Europa: ritirate i vostri dazi oppure io metto dei dazi terribili sulle vostre esportazioni di auto in America.

In questo caso, che non si può ancora escludere, il paese più danneggiato sarebbe la Germania con le sue belle Mercedes per gli attori e i miliardari. Ma anche altri sarebbero chiamati a pagare un discreto prezzo. Italia compresa.

Il perché è presto spiegato. Quando vedete un’auto tedesca, bella e luccicante, non dovete dimenticare che circa il 60 per cento di quello che c’è dentro è in realtà italiano, puro made in Italy.

I freni di quasi tutte le auto tedesche, ad esempio, sono fatti a Bergamo dalla Brembo (che fa anche i freni per le auto di formula 1). Ma non si tratta solo della Brembo, che è un’eccellenza mondiale nel suo settore, ci sono altri fabbricanti di parti di auto che vivono sulle forniture all’industria tedesca.

Se si colpisce l’auto tedesca, quindi si colpisce l’industria componentistica italiana, che tanto ha lavorato per guadagnarsi la stima degli esigenti produttori tedeschi.

Chissà se il premier Conte, quando andrà in visita alla casa Bianca, si ricorderà di spiegarlo al presidente americano. Ormai tutto è interconnesso: se tiri un pugno alla Merkel, colpisci anche noi.

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Scomparsa l’honestà, adesso va di moda la dignità. Di Maio e Salvini sognano un’Italia piccola, autarchica, fuori dalla storia e dal mondo.

 

Il grido “honestà, honestà, honestà” che doveva tornare di moda invece è uscito di scena. Il grido-simbolo dei 5 stelle, misteriosamente, è scomparso non appena sono arrivati al governo, dove c’è la roba. Brutto segno?

Risultati immagini per dignità. E L’ORO ALLA PATRIA

In compenso Di Maio si è cimentato  nella sua prima prova di ministro dell’industria: il decreto dignità (che è la parola-simbolo che ha preso il posto di honestà). Già l’idea che la dignità si possa stabilire per decreto fa ridere, ma bisogna essere comprensivi.

Di Maio, fornendo un’altra volta prova della sua totale inadeguatezza, si è cimentato con il problema del lavoro. Visto che proprio ieri l’Istat ha certificato che l’occupazione è tornata ai livelli del 2008 e che la disoccupazione è la più bassa (benché ancora alta) dal 2012, un altro avrebbe detto “Bene, avanti così” e si sarebbe occupato di aziende in crisi, ad esempio.

Ma non Di Maio. La sua idea fissa è quella di liquidare il Job Acts renziano (al quale si devono i numeri appena citati dell’Istat). Vuole liquidare, cioè, quello che sta dimostrando di funzionare. Ma perché? Perché lo ha fatto un altro. Per tigna, si sarebbe detto una volta.

Allora ha varato il suo famoso decreto dignità. Divieto (in parte) di pubblicità per i giochi (sai che spinta alla crescita, finalmente tutti a casa a intrecciare cestini di paglia invece di stare a fare scommesse). Poi ha messo limiti più severi al lavoro a tempo indeterminato e ha stabilito indennità di licenziamento molto elevate. Insomma, una cosa davvero molto dignitosa. Che provocherà migliaia di licenziamenti e di non-assunzioni. Saranno tutti più che dignitosi, forse anche con l’abito buono della festa, ma sulle panchine a guardare i piccioni che cacano.

Da questo decreto dignità, cioè, non uscirà un solo posto di lavoro in più, zero. Ci si domanda, a questo punto, se sia proprio folle o soltanto un invasato. Forse entrambe le cose.

L’occupazione, che è la cosa di cui abbiamo più bisogno, la fanno le imprese, non i ministeri. Allora lui ha pensato bene di caricare le imprese di nuovi oneri, e infatti stanno già tutti protestando.

Nessuno, quindi, assumerà nessuno. Ma la cosa non lo spaventa. Tanto, per quelli ai quali non rimarrà che andare ai giardinetti ci sarà il reddito di cittadinanza (ma solo se i tedeschi, completamente impazziti, decideranno di pagarlo di tasca propria…).

Non contento di aver già fatto un tot di disastri, Di Maio ha pure inasprito le pene per chi delocalizza (all’estero) in parte o del tutto la propria azienda. La sua idea, tipica di chi nulla sa, è che le aziende possano essere costrette per legge a produrre a Viboldone. La concorrenza straniera non esiste. Mai vista.

Bene ha fatto la Fiat, anni fa a trasformarsi in azienda straniera, così potrà fare quello che vuole e potrà andare a produrre dove le risulterà più conveniente. Così magari riuscirà a  reggere la concorrenza, piuttosto severa nel settore auto. Prevedo che nei prossimi anni molte altre imprese seguiranno la stessa strada.

Questo paese, nelle mani di un pretino come Di Maio e di un fuori di testa come Salvini, sta diventando inadatto a ospitare aziende. Loro sono due dementi che vorrebbero stabilire anche come dobbiamo vestirci per andare a messa e quanti figli, obbligatoriamente, dobbiamo fare. Che si tratti di una serie di coglionate già varate a suo tempo dal Duce, nemmeno li sfiora.

Sognano un’Italia chiusa, autarchica, ridicola, fuori dal tempo e dalla storia.

Nel frattempo, i commercialista di Salvini, l’ineffabile Siri, sta studiando i “Bot solo per gli italiani”, che nessun italiano comprerà (c’è odor di fregatura lontano un chilometro). Allora si troverà il modo di farglieli comprare per forza. Insomma, oro alla patria (anche questo già fatto dal Duce).

Questo, per ora, è il  famoso cambiamento. Ma siamo solo agli inizi. Il meglio deve ancora arrivare.

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IL COMMERCIALISTA DI SALVINI E’ l’inventore della flat tax al 15 per cento. Vuole i Bot solo per gli italiani. E’ più che matto. Membro del governo.

E’ l’inventore della flat tax al 15 per cento. Vuole i Bot solo per gli italiani. E’ più che matto. Membro del governo.

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 E’ facile da riconoscere perché sta sempre in tv in qualche talk e ride sempre. Ha un’aria felice, da uomo soddisfatto. E promette, con la sua stessa presenza, di rendere soddisfatti anche voi. Una specie di portafortuna, come la Madonna appesa allo specchietto dell’automobile.

Si chiama Armando Siri. Alle spalle, per la verità, ha una bancarotta fraudolenta e un’evasione fiscale mica da ridere. Ma non potete ricordarglielo: poiché ha patteggiato, la sua fedina penale è immacolata, e vi querela all’istante. Un furbo, insomma.

Oggi è sottosegretario alle infrastrutture e la sua iattanza è tale che afferma di ignorare che il suo ministro è tale Toninelli, evidentemente lo considera res nullius, uno zero.

E’ uno dei consiglieri più ascoltati di Salvini, e anche uno dei più pericolosi. La sua celebrità, presso il Napoleone di Pontida, deriva dall’essersi presentato come l’inventore della flat tax, addirittura al 15 per cento. Un taglio delle tasse che nemmeno Reagan nei momenti di maggior entusiasmo o di maggior alcolismo.

La sua tesi, come tutte le altre di cui fa sfoggio, è semplicissima. Se la gente pagherà meno tasse, lavorerà di più,  produrrà di più e il paese andrà meglio. Nell’attesa che tutto ciò accada (mai successo nel mondo) tutti si va in bancarotta, ma lì il Sirti ci spiegherà come cavarsela: è un esperto.

Di recente ha elaborato una nuova teoria di stampo sovranista-demenziale. Sono stanco, dice in sostanza, di questa storia dello spread, dei mercati che ci giudicano. Questo accade perché un terzo del nostro debito pubblico (circa 800 miliardi) è in mano a soggetti stranieri. Se gli italiani, che sono ricchissimi, ricomprassero questo debito, saremmo a posto. Anzi, in avvenire emettiamo solo Bot per gli italiani (“prima gli italiani”).

Ora, tutto ciò è severamente vietato dalle norme europee, dove esiste la libera circolazione dei capitali.

Poi che cosa cambierebbe? Niente.

Se gli italiani avessero in mano tutto il debito italiano, ma avvertissero che la cosa traballa, perché lo Stato non paga, ovviamente venderebbero i “Bot per gli italiani” di Siri e comprerebbero azioni Ibm o Apple. A quel punto il valore dei Bot scenderebbe e lo spread salirebbe, esattamente come oggi. A meno di non rendere questi Bot non commerciabili: chi li compra se li deve tenere per sempre e poi passarli in eredità ai figli e ai nipoti. Una cosa che è più che demenziale, rasenta proprio la follia clinica, accertabile con i consueti metodi di laboratorio (“Lei si chiama Siri? Sa dove si trova? Sa perché è qui?).

Eppure questo commercialista genovese sfuggito alla giustizia è il fiore all’occhiello dello staff di Salvini. Vi lascio immaginare gli altri. E Salvini stesso.

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ECCO PERCHÉ SALVINI AVRÀ UNA CARRIERA BREVE Le leggi del mondo non cambiano e quelle leggi lo seppelliranno. Fra non molto.

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Matteo Salvini promette che governerà trent’anni. Ma sbaglia, forse arriverà a tre anni. Sta commettendo lo stesso errore di Hitler, che era convinto che il terzo reich durasse mille anni.

Hitler si inventò che gli ebrei erano la disgrazia del mondo e l’origine di tutti i guai. Ne sterminò sei milioni. Solo per accorgersi, dopo, che il mondo era rimasto grosso modo quello di prima: c’era l’America, c’era la Russia e c’era l’Inghilterra. Alla fine, quel mondo lo seppellì.

Salvini si è inventato i diversi (negher, rom, gay, ecc.), e su questo raccoglie voti. Ma il mondo rimane quello che è. La Silicon Valley rimane la Silicon Valley, la Germania rimane la Germania e l’euro rimane l’euro, così come il dollaro rimane il dollaro. E l’Italia rimane un povero paese un po’ sgangherato e pieno di debiti, ultimo in Europa. Inefficiente.

Salvini è diventato popolare bloccando le navi Ong, ma la congiuntura comunque arretra e i soldi per fare le sue scemenze non ci sono.

Il mondo, cioè, continua a essere il mondo e a imporre le sue leggi. Leggi che, alla fine, seppelliranno Salvini e i suoi sogni di gloria.

Può ridurre a zero gli sbarchi in Italia, per la gioia delle signore che mi leggono su FB, ma questo non farà dell’Italia un paese migliore. Anzi, ci saranno da subito problemi con le pensioni, come ha saggiamente avvertito il presidente dell’Inps, Boeri.

Salvini non può moltiplicare i pani e i pesci. E qui mancano sia pani che pesci.

Può immaginarsi che basti uscire dall’euro e mettersi a stampare lire, come gli suggeriscono quegli idioti dei suoi consulenti. Ma si sbaglia di nuovo. Nessuno è mai diventato ricco usando carta e inchiostro (io sarei stramiliardario).

Quindi non durerà trent’anni, forse tre, o anche meno.

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Caro GIGGINO, un bel paio d’occhiali da vista per migliorare la tua visione un po’ miope sul futuro?

La verità su reddito di cittadinanza e fondi europei.

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La Ue ha assegnato 44,7 miliardi di euro di fondi all’Italia per il settennio 2014-2020. Se a questi si aggiunge il cofinanziamento nazionale, pari a 31,5 miliardi, si ha un totale di circa 76,2 miliardi di euro.

Questo budget è rappresentato dai cosiddetti Fondi Strutturali e di Investimento Europei (Fondi SIE) che ricomprendono il FESR, per imprese, competitività e infrastrutture, il FSE, per persone e servizi, il FEASR, per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, il FEAMP, per gli affari marittimi e la pesca.

Il Fondo Sociale Europeo con cui il Ministro Di Maio intenderebbe finanziare il “reddito di dignità“, rappresenta quindi per il Italia il 23,3% della dotazione complessiva, per un totale di poco oltre 17,7 miliardi (di cui 10,4 di FSE). Al 31 dicembre 2017, la dotazione del Fondo Sociale Europeo in Italia è già totalmente programmata per 21 Programmi operativi regionali (Por), uno per ciascuna Regione e Provincia autonoma, e 8 Programmi operativi nazionali (Pon).

La ripartizione del budget totale del FSE, secondo i 12 temi individuati dalla Commissione Europea per tutti i Fondi strutturali, vede programmati 3,8 miliardi per interventi di inclusione sociale (Obiettivo tematico 9), 5,5 miliardi per interventi di formazione ed educazione (OT 10), 6,7 miliardi per interventi per l’occupazione di qualità e sostenibile (OT 8), 1 miliardo per interventi per migliorare l’efficienza della PA (OT 11), 0,6 miliardi per azioni di assistenza tecnica per l’implementazione dei programmi.

La proposta avanzata dal M5S sarebbe, dunque, quella di utilizzare tutta la dotazione dell’OT 9 del FSE (inclusione sociale) per il reddito di cittadinanza(circa 3,5 miliardi). Questa ipotesi ha evidentemente dei buchi, soprattutto per ciò che riguarda le coperture economiche.

Tale scelta infatti comporterebbe la necessaria non considerazione di quanto già impegnato in maniera vincolante (progetti e interventi già selezionati) sull’OT 9, riguardante l’inclusione sociale (oltre 1,5 miliardi di euro), lo spostamento di tutto quanto già programmato con una eventuale ripianificazione da negoziare con la Ue, requisendo di fatto alle regioni e agli altri ministeri e città metropolitane tutto quanto già previsto per le stesse finalità, lo spostamento di tutto il budget su una sola azione dell’OT 9, per un totale stimabile in poco meno di 2 miliardi, che dovrebbe coprire invece gli interventi programmati fino al 2020 con possibilità di spesa fino al 2023 (come previsto dai regolamenti UE), l’impossibilità di prevedere altri interventi sui temi dell’inclusione per i soggetti svantaggiati (servizi di cura, asili nido, politiche per gli anziani), per la legalità (supporto per il recupero sociale dei beni confiscati), per l’ integrazione sociale delle minoranze (inserimento scolastico e abitativo di rom, sinti e camminanti).

Insomma si vorrebbe mettere in moto un complesso e lungo processo di riprogrammazione di tutti i programmi del Fondo Sociale Europeo, azzerare di fatto gli interventi per l’inclusione sociale in capo alle regioni e alle città metropolitane, per arrivare a racimolare meno di 2 miliardi di euro, bastevoli a coprire circa un decimo del reddito di cittadinanza per un solo anno.

Chiedo al ministro Di Maio: non è meglio insistere sul reddito di reinserimento già realizzato dal governo Gentiloni, rafforzandolo, invece di imbarcarsi in una operazione lunghissima, difficilmente realizzabile e lesiva delle prerogative delle Regioni e di altri soggetti sociali che sarebbero privati di misure già programmate?

Complesso ma chiaro! Gestire i Fondi Europei non è semplice, occorro una burocrazia specializzata, tant’è che certe regioni ben organizzate li sanno mettere a frutto e molte altre (dispiace ma molte sono del sud) non riescono a farle.
Così molti soldi ritornano indietro, non utilizzati.
Il Ministro, però prima di parlare potrebbe chiedere, così gli potrebbero spiegare che molti Fondi Europei sono gestiti dalle Regioni, che li destinano a obettivi diversi, a seconda delle esigenze del territorio.

MA.Adottare e se possibile migliorare il reddito di reinserimento? Maaai, quello è un “prodotto” PD quindi Ridolini lo evita come la peste, per lui sarebbe troppo umiliante ammettere che funziona!

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Come al solito, quando si parla di Renzi, si solleva lo schiamazzo delle oche nutrite dal becchime politico fornito dal Fatto o dalla Casaleggio.

“ANCORA COLPA MIA?” Renzi prepara l’Assemblea Pd, “nei prossimi giorni farò chiarezza”. Precisa che cambierà casa “con lo stipendio da senatore” e farà lo speciale tv. E sul Governo dice: “Solo spot, fermo a zero”

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Matteo Renzi promette di fare chiarezza sul Pd in vista dell’Assemblea nazionale del 7 luglio. “Il Pd ha perso la maggior parte dei ballottaggi – scrive nella sua e-news -. E qualcuno ha dato a me la responsabilità. Ancora? Mi fa piacere essere considerato l’alibi per tutto, ma questa lettura del voto è poco più che una barzelletta. Credo necessario fare chiarezza: scriverò sul PD con calma nei prossimi giorni in vista dell’Assemblea Nazionale del 7 luglio”.

“Dal governo solo spot”. “Il tempo vola e il nuovo Governo ha già compiuto un mese afferma Renzi -. Decreti approvati: due. Uno per dare una proroga ai benzinai sulla fatturazione elettronica, uno per affrontare la questione del Tribunale di Bari. Tanti spot sui giornali, ma tra un censimento e l’altro c’è qualcuno che possa censire – o almeno ricordare – tutte le promesse della campagna elettorale?”.

L’ex segretario dem sottolinea: “Nel primo consiglio dei ministri avevano promesso di abolire la Fornero, fare la Flat Tax al 15%, introdurre il reddito di cittadinanza con 780 euro al mese che diventavano 1680 euro per una famiglia con due figli, rimpatriare seicentomila clandestini. E invece il Governo è fermo a zero. Anche questa settimana la Camera dei Deputati non lavora perché non c’è niente all’ordine del giorno. Niente”.

“M5s e Lega scommettono sulla paura”. Sull’immigrazione, afferma Renzi, “loro hanno approcciato il tema bloccando due navi di poveri malcapitati in mezzo al Mediterraneo. Pensavano di cambiare la linea dell’Europa prendendo in ostaggio qualche centinaio di disperati, scommettendo sulla paura. Un giorno, temo presto, ricorderemo la gestione grilloleghista sull’immigrazione come il più incredibile autogol mai fatto dai nostri in Europa”.

“Ma se scommettono tutti sulla paura in Europa, succede il patatrac per l’Italia. E infatti a Bruxelles è passata la linea dei paesi dell’Est: hanno vinto quelli con cui Salvini vuole allearsi, quelli che credono che l’Europa funzioni tirando su i muri”, aggiunge il senatore Dem che sottolinea: “Non do un giudizio sotto il profilo umanitario, ma banalmente utilitario: ci siamo chiamati il problema in casa, vedrete. Quello che accade in Germania adesso è solo l’inizio”.

“La Ue funziona senza muri”. “Noi pensiamo che l’Europa funzioni abbattendo i muri, come accaduto da Berlino in poi – spiega l’ex premier -. Ma sarà una battaglia durissima, culturale, di valori, di ideali. Anche di simboli, certo. Ma sarà una battaglia che faremo insieme. Mi sono dimesso da segretario del Pd, non mi sono dimesso da cittadino italiano. Darò una mano perché l’Italia dei miei figli non sia un’Italia segnata dalla paura e dal sospetto, ma sia l’Italia del coraggio”.

“Realizzerò una speciale tv su Firenze”. “‘Lascia la politica per fare tv’, scrivono alcuni siti – spiega Renzi -. Vorrei essere chiaro: ad oggi ho il 100% di presenze agli oltre duecento voti in aula e nelle sedute in Commissione: media talmente perfetta che ovviamente non riuscirò a tenere ma che la dice lunga su come stia seriamente rispettando il mandato affidatomi dagli elettori del mio collegio. Ho deciso anche di realizzare uno speciale televisivo sulla mia città, Firenze, perché credo che più il dibattito politico diventa barbaro, più c’è bisogno di valori, di bellezza, di cultura”.

“Questo progetto televisivo su Firenze ha l’ambizione di parlare ai cuori delle persone, cercando di raggiungerle anche oltre i confini nazionali – prosegue -. Sono emozionato al pensiero di lavorare su una sfida così affascinante ma è tutta un’altra cosa rispetto alle fake-news sul trasformarmi in uno showman di provincia. Chi vedrà quelle immagini si renderà conto del tentativo di offrire, soprattutto alle nuove generazioni, uno sguardo sul presente, non solo uno sguardo sul passato”.

“Cambio casa e farò il mutuo”. “Compra una villa faraonica a Firenze, chissà con quali soldi… Se devo credere a ciò che leggo sul web, siamo almeno alla settima casa acquistata dalla mia famiglia negli ultimi dodici mesi – dice l’ex segretario dem -. Da mesi stiamo cercando di comprare una bella casa con tre stanze da letto a Firenze vendendo la nostra bella casa con tre stanze da letto a Pontassieve. Ci sarà da pagare una differenza che copriremo con un mutuo. Tutte le proprietà immobiliari devono essere giustamente denunciate dai parlamentari, in nome della massima trasparenza. Dunque: basterà attendere e verificare”.

Renzi sottolinea come “non avendo più attività di Governo posso avere ulteriori entrate, tutte pubbliche, tutte trasparenti” e come non stando più al governo e “rispettando le leggi, sia più facile fare soldi”

Come al solito, quando si parla di Renzi, si solleva lo schiamazzo delle oche nutrite dal becchime politico fornito dal Fatto o dalla Casaleggio. Non mancano coloro che si accaniscono con la bufala della casa anche se Renzi ha fornito spiegazioni da cittadino normale, che vende la sua casa e ne acquista una nuova tramite mutuo. Naturalmente il Farto ( in inglese significa flatulenza) ha presentato la cosa nel modo più subdolo possibile. L’odio cieco contro Renzi è una prova del livello dell’ignoranza tra gli Italiani. Un abisso tra lui e gli sfasciacarrozze del governo giallo ( come la bile ) verde ( come l’invidia). 

Ed ecco i soliti coglioni,non ho altri termini da darle,dire:CARISSIMO MATTEO RENZI VAI PURE AVANTI CON LA DISTRUZIONE DEL PD. !!!!!!!!!!!!!

Coglioni: Ammesso che Renzi non abbia saputo parlare alla pancia degli italiani e “distrutto” il PD. In poco tempo vedrete le balle che vi hanno promesso in campagna elettorale 5S-Lega diventare macerie. E vi porteranno la pensione minima a 780 euro, il reddito di cittadinanza, lo stipendio dei prof. come quello della media europea, ecc.NEL FRATTEMPO LEGA E M5S hanno iniziato a distruggere il Paese.Tutte le prospettive economiche sono PEGGIORATE da quando hanno vinto le elezioni gli ANALFABETI.

Per fortuna che c’è Renzi così gli altri hanno un alibi per un po’ di tempo ancora.

Comunque:Bei tempi quando c’era Renzi, altro che i bufalari arruffa-popolo di adesso. Ha fatto alcuni errori ma era un vero riformista, che ha cercato di rinnovare il paese. Purtroppo è stato affossato per colpa della sua “antipatia” verso certe caste e poteri forti parlava e faceva e questo in ITALIA non va bene,ora ce chi lancia proclami tutti i giorni ma non concludono un cazzo,e questo e ciò che vogliono certe caste,per questo dico. Non siamo un paese serio.

l’unica delle sue accuse che ritengo plausibile rivolte al RENZI è quella sulla immigrazione incontrollata che lui stesso ha sottovalutato. Ma poi è stato posto rimedio grazie a Minniti, la cui linea viene sostanzialmente mantenuta, a parte i proclami sensazionalistici, dal governo attuale,dite non è riuscito a mantenere tutto quello che ha promesso. Non il 100% ma un 70% si. Il quantitativo di riforme fatte è enorme rispetto agli standard della politica italiana. Ha fatto lo sborone ed i proclami li avrebbe dovuti tenere per se, questo si. Ma vedremo i campioni al governo ora: se realizzano solo un 10% del programma siamo falliti.

Renzi è uno che sta di varie spanne avanti a tutti,anche se è denigrato continuamente,e il motivo l’ho esposto qui sopra, ma siccome siamo un paese autolesionista e meschino con il 70% di analfabeta-funzionale (fonte OCSE) teniamoci i barbari e avanti cosi sino alla autodistruzione completa, io come tanti altri torno a vivere in paesi più civili e la scelta è vastissima.

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SONO DI MANICA LARGA.Il tempo di due leggi di stabilità, cioè fine 2019, e nel 2020 si sgonfieranno sia la Lega che, soprattutto, S5S. Per ora teniamoci forte con lo tsunami della propaganda: razzismo, legittima difesa, vitalizi ex parlamentari, pensioni d’oro, riduzione parlamentari.

Financial Times: “Salvini una minaccia per l’Ue: rischio nuova Weimar”

Appello di Tajani: “Matteo torni a casa nel centrodestra” 

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L’appello del presidente forzista del Parlamento europeo al segretario leghista. Duro commento del Financial Times contro i propositi populisti del ministro dell’Interno.

L’attacco al Ppe di Matteo Salvini ieri a Pontida e i suoi propositi di portare i populisti alla vittoria alle prossime europee, scatena reazioni differenti. Da un lato il presidente dell’europarlamento, Antonio Tajani, si augura che il segretario leghista “torni a casa”, ossia nell’alveo del centrodestra. Mentre il quotidiano economico britannico Financial Times traccia uno scenario molto preoccupante, paventando il rischio che l’Unione europea in mano a i populisti si trasformi in una nuova “Repubblica di Weimar”.

“La minaccia a Bruxelles di un Salvini senza paura”, insieme alla politica dei dazi di Donald Trump, rischia di far diventare l’Ue “una repubblica di Weimar dei nostri tempi”. È questo invece il commento di Wolfgang Munchau sul Financial Times, dove spiega che “l’Ue fa fronte a due sfide esistenziali: una da parte di Donald Trump, l’altra da parte di Matteo Salvini”, dove “la minaccia posta” dal leader della Lega Nord “può essere più potente se non così diretta” come quella dei dazi Usa sulle auto, che “probabilmente arriveranno”. L’Italia, “sta facendo il
gioco del poliziotto buono e del poliziotto cattivo con l’Ue”, continua il Ft, dove Salvini è il cattivo e il premier Giuseppe Conte il buono. E, con la crisi dei migranti dove “tutte le decisioni difficili devono ancora essere prese”, questo “è un terreno fertile per i populisti dell’Ue” di destra. “La loro ambizione – scrive ancora il quotidiano britannico –  è occupare le istituzioni Ue e distruggere l’Ue dall’interno”, come dimostra Salvini che “ha messo gli occhi sulle elezioni europee del 2019, e le sue chance sembrano buone”. E “quel che rende la minaccia di Salvini all’ordine Ue prestabilito così potente è il fatto che sia senza paura”, in quanto “è il primo politico italiano moderno senza un bisogno emozionale di essere tra amici a Davos o a Bruxelles”, il quale “può staccare la corrente alla coalizione di governo in qualsiasi momento”. Ma “il problema con l’Ue è che la sua stabilità dipende dal fatto che persone come Salvini o Trump non vadano mai al potere. Questo rischia di diventare la repubblica di Weimar dei nostri tempi”.

La cosa più inquietante è la totale assenza di critica delle persone a Pontida alla Lega. Su Sky hanno mandato una giornalista a chiedere di dire un difetto della Lega e tutti gli intervistati hanno risposto che non ci sono difetti. A me questa assenza di pensiero spaventa molto. Specie se accoppiata con i 5 stelle,Il sonno della ragione genera mostri. Et voilà! Il regime è servito! Culto della personalità, promesse populiste, un alleato di governo debole e incapace, spregio per qualsiasi regola democratica e conculcamento dei diritti umani. E la sinistra sta a guardare, anzi si lacera al suo interno per la leadership. Possibile che solo all’estero si rendano conto della deriva politica del nostro paese?

Certo è il penoso ritorno del pensiero unico, l’innamoramento di tanti italiani che per 20 anni si sono innamorati del pregiudicato e adesso di un volgare, prepotente, ignorante mistificatore. L’altra volta si è visto come è finita, questa volta potrebbe essere anche peggio.”La nostra storia inizia, come spesso capita in tutte le storie, con un giovane politico rampante. È un uomo profondamente religioso e membro del Partito Conservatore, è assolutamente determinato e non ha alcun rispetto per il dibattito politico. Più potere conquista, più evidente è il suo fanatismo e più aggressivi diventano i suoi sostenitori.” Predicare odio con il rosario in mano … Medioevo piu’ cupo. Grazie all’Italia l’Europa sara’ nuovamente distrutta. Bella prospettiva … Grazie a Salvini&co e chi vota questa gentaccia!!

Adda passa ‘anuttata…con il permesso anche dei 48 mln di euro ” ciucciati ” mi sento di prevedere a breve o medio termine una caduta dell’salvinismo altrettanto rapida come la sua ascesa ; l’occupazione ossessionante del video condita da puttanate sempre più roboanti portano a questa idea…se poi consideriamo che chi parla ( come se fosse il vero prime minister ) e’ l’esponente governativo di uno Stato pur sempre con grosse fragilità di ogni genere si sfiora la farsa o la tragedia ad libitum. Esatto…anche tragedia , perché nel caso dell’auspicata eurexit dell’Italia o big bang europeo di sicuro gli odiati crucchi se la caveranno sempre…mentre noi andremo a comprare un litro di benzina con le nuove lirette…50.000 al litro va bene . Da paura….difficile consolarsi con l’evangelico…perdonali perché non sanno quello che fanno.

COME IN QUEL FILM FAMOSO HO VISTO COSE CHE VOI UMANI NON POTETE neppure immaginare: Ho visto un paese che il PD aveva magistralmente risollevato in tutti i settori e cacchio stava progredendo addirittura bene con pure Spread a 120 ed il 50% Elettori lo ha consegnato a Paperino Gambadilegno e pure Topolino. Ho visto cose che in altri paesi avrebbero fatto scompisciare l’89% delle persone: Sostituire Renzi-Gentiloni Delrio Padoan Minniti Calenda Martina ecc con Paperino Gambadilegno Qui Quo Qua. Ho visto Grillodestromani prendere il 32,70% e dopo 1 mese (NON sondaggi su 1000 persone, ma voti VERI su 7 mil.) perdere il 69% esatto portandoli adesso al 10,10% e questi inutili assurdi fuori luogo con questo 10,10% continuare a chiacchierare. Ho visto Paperino-Gambadilegno in 2 mesi perdere 220 mil. di interessi con lo Spread e avviarci a 8 mil. Disoccupati e 9 mil. Debiti per italiano.Ho visto,e se non reagiremo ne vedremo ancora molto drammatiche per noi popolo ITALIANO.

Speriamo che il popolo ITALIANO si svegli DALLA SBRONZA SALVINIANA.

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Sinistra senza bussola

La sinistra sinistra Italiana e’ famosa per per il suo autolesionismo! Ma e’ innegabile che il Renzino,abbia dato il meglio che la sinistra potesse esprimere per GOVERNARE. La cosa più grave ,e’ che una banda di cagnolini PRIMA gli si e’ accodata,pur di avere poltrone.Poi si è messa a denigrare e contestare qualunque proposta di riforme le quali successivamente votate e poi denigrate  Dunque i Salvini e Di Maio devono (se non tutto) molto al PD o a questi politici di sinistra estrema vecchia e superata.E se il PD moderno vuole rinascere deve mandare a cagare questi personaggi.SUPERATI RANCOROSI E POLTRONISTI.

L’unica idea chiara è: “cogliere il nucleo di verità contenuto nelle tesi dell’avversario, per strapparglielo declinandolo” 

* Finchè continueranno a parlare di diritti e mai di doveri (magistratura docet: poveri ladri, poliziotti cattivi),
* finchè insisteranno a volere i migranti portatori di nuove civiltà,
* finchè non cambieranno il linguaggio (accusando chi non condivide le loro idee di fascismo e xenofobia),
* finchè non cambierà l’atteggiamento di classe elitaria che capisce tuttto, mentre il popolo è rozzo e ignorante; 
Possono parlare e riunirsi quanto vogliono, ma rimarranno sempre arroganti presuntuosi e …………. sempre meno.

pd rete zingaretti

Un’infografica pubblicata oggi dal Corriere della Sera racconta i posizionamenti dei big del PD in attesa dell’assemblea e del congresso e mostra anche la rete tessuta da Nicola Zingarettinella marcia verso la candidatura a segretario del Partito Democratico. Attorno al governatore del Lazio si stanno schierando molti maggiorenti del partito, tra cui Dario Franceschini, Paolo Gentiloni e Andrea Orlando, insieme a sindaci come Sala e Merola. Un altro schieramento è quello che si ammassa dietro la new entry PD Carlo Calenda, che può contare sull’appoggio di Pier Carlo Padoan, Roberta Pinotti e Giorgio Gori, che prima era renziano. Con Matteo Renzirimane in questo momento in ogni caso un buon numero di big del partito, tra cui Orfini, Giachetti, Richetti (?) e Boschi.

Intanto Giovanna Casadio su Repubblica di oggi fa sapere che per sfidare Zingaretti i renziani stanno pensando a Teresa Bellanova. L’ex viceministra dello Sviluppo economico, bracciante, sindacalista, renziana doc, ha detto più volte di essere disposta a scendere in campo, pur di non assistere allo smantellamento o alla liquidazione del PD. Ma anche un’altra donna dem, Debora Serracchiani, ex governatrice del Friuli Venezia Giulia, potrebbe esserci, con l’appoggio di Graziano Delrio, l’attuale capogruppo a Montecitorio, che non cede alle lusinghe dei renziani che gli hanno chiesto di candidarsi alla segreteria. La risposta dell’ex ministro delle Infrastrutture è sempre «no, grazie, largo ai più giovani».

Nei giorni scorsi peraltro si è consumato nel Pd l’ennesimo scontro proprio sulla candidatura di Zingaretti. Sembrava inizialmente che la sua discesa in campo potesse accontentare tutti e quindi essere sostenuta, al momento opportuno, dalle liste delle varie correnti anche renziane. In pratica le correnti si sarebbero pesate al congresso, però supportando lo stesso candidato.«Ipotesi incomprensibile, il contrario della chiarezza di cui abbiamo bisogno», hanno tuonato tra gli altri Delrio e Serracchiani. Mentre Dario Franceschini e Andrea Orlando vogliono un’Assemblea costituente così da non perdere tempo da qui a marzo, scalda i motori anche Matteo Orfini. Il presidente del Pd potrebbe candidarsi nei gazebo, ci sta pensando, sfidando Zingaretti.

Renzi sa il fatto suo ed è un politico che tutta l’Europa vorrebbe come leader, con la sinistra italiana (ex comunisti) non ha niente a che fare.In un mondo globale con diverse culture e religioni, guerre, schiavismo, disastri ecologici, traffici illeciti di milioni di euro (armi, droga, organi), cosa significa destra e sinistra? a destra di chi e cosa e a sinistra di chi e cosa. Allora forse in un partito c’è da chiedersi chi si vuole rappresentare, con quali obbiettivi, con quali voti e non da ultimo con quali soldi

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