Invece di regalare soldi, sarebbe meglio regalare riforme. E esserne capaci.

Piccola lezione di economia (quasi domestica) per IL GOVERNO CIALTRONE GIALLOVERDE

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1- Noi – dicono – daremo soldi alla gente, la gente li spenderà e l’economia così ripartirà. Verissimo, esatto. Se io regalo due mila euro a mia zia Carolina, il suo benessere aumenta e l’economia del suo quartiere lievemente migliora. È matematico. E fin qui anche Laura Castelli e Di Maio ci seguono.

2- Se io immetto 30 miliardi di euro (in un’economia, come quella italiana, di oltre 1600 miliardi di euro) non succede il finimondo, ma qualcosa accade.

3- Il problema è che accade anche un’altra cosa: poiché i 30 miliardi non li ho, li devo prendere a prestito sui mercati. E quindi aumenta (questo è sicuro, matematico) l’indebitamento dello Stato.

4- Non importa – si dice – i maggiori acquisti del popolo italiano (grazie ai soldi che gli abbiamo regalato) faranno crescere l’economia più in fretta e quindi verranno generate le risorse per ripagare il debito. Non esiste quindi alcun problema.

5- Qui si può parafrasare Enrico Cuccia (“I debiti sono certi, i crediti sempre discutibili”). Nel nostro caso l’aumento dell’indebitamento è sicuro, l’aumento del Pil nella misura necessaria solo una possibilità.

6- Anzi, non si verifica quasi mai, se non quando un paese è in profonda recessione.

7- Il precedente presidente della Federal Reserve americana, Ben Bernanke, grandissimo esperto di crisi finanziarie, era stato sopranominato “helicopter Ben” perché aveva dichiarato che pur di sconfiggere una crisi sarebbe stato disposto a sorvolare le città americane e a gettare giù dollari. Ma c’era una crisi. E anche profonda, quella dei sub prime. Comunque non ha gettato soldi dagli elicotteri, ha solo stampato tanta moneta.

8- I nostri gialloverdi, invece, vogliono fare i Ben Bernanke adesso: reddito e pensione di cittadinanza, giù le tasse, ecc. Solo che non esiste, oggi, alcuna crisi da esorcizzare. E quindi tutti questi regali (fatti aumentando l’indebitamento) sono inutili.

9- Ma – dicono – vogliamo combattere la povertà. Già, regalando soldi di americani, francesi, tedeschi e aumentando il nostro indebitamento. Come se io volessi fare l’elemosina regalando i soldi dei miei condomini.

10- La vera battaglia contro la povertà si fa costruendo un paese migliore, con più occasioni per tutti, con più crescita, scuole migliori, meno burocrazia. Capisco che si tratti di un lavoro lungo e complesso. Ma se non lo si fa, non cambia niente aumenta solo il debito.

11- Anni fa, quando avevamo l’inflazione a due cifre, Carlo Azeglio Ciampi mi regalò una lezione di economia in dieci parole: “Guardi che tutto quello che si fa con un’inflazione superiore al 3 per cento, alla fine risulterà sbagliato”.

12- Ecco, regalare soldi risulterà sbagliato. Meglio regalare riforme. Solo che bisogna esserne capaci.

E PER L’ELETTORE ITALIANO E PURE PER IL PD CHE BASTA Basta  tornare sui propri passi. Basta che si rilegga e che riproponga le proposte di riforma,(magari con qualche minima correzione) costituzionale bocciate il 4 dicembre 2016: le cose da fare stavano scritte là, il disegno di uno Stato non basato sulla condivisione estrema, sulla pace eterna fra le parti c’erano tutte. Magari scritte male o un po’ confuse. Ma c’erano.

Invece di regalare soldi, sarebbe meglio regalare riforme. E esserne capaci.ultima modifica: 2018-09-21T10:56:01+02:00da bezzifer
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