In confindustria sono sempre stati per “franza o spagna purchè se magna”. Di cosa vi meravigliate , hanno il condono e forse qualcosaltro.

Boccia ‘salviniano’ fa infuriare Calenda: “Endorsement vergognoso”. La replica: non sa neanche organizzare le cene”

“Senti che puzza/scappano anche i cani/sono arrivati/i napoletani” (Matteo Salvini 13.06.2009). Vincenzo Boccia, nato a Salerno nel 1964: “Ebbè? So’ i napoletani, mica i salernitani!”. Complimentoni!

La Confindustria “è ufficialmente leghista. Chissà se le imprese credono anche nel piano B, nel trasformare l’Italia in una democrazia illiberale, nello spread fuori controllo etc. Mai un Presidente aveva fatto un endorsement così a un partito politico. Vergognoso”.Lo scrive su Twitter l’ex ministro Carlo Calenda commentando le parole del presidente di Confindustria che intervenendo all’assemblea dell’associazione a Vicenza aveva dichiarato il suo sostegno al Carroccio: “Di questo Governo crediamo fortemente nella Lega, è una componente importante, qui non si tratta di regionalità ma di risposte vere ai cittadini”.

Confindustria sempre stata filogovernativa. Confindustria è stata il primo ed il principale finanziatore di Mussolini. Cosa vi aspettavate che facesse ora, dovendo scegliere tra Matteo “ruspa” Salvini e Luigino vestito di nuovo?  in quanto a Calenda VOI SETTA GIALLOVERDE DITE! non si è accorto che nessuno se lo fila? Quando era ministro ha aperto una serie di tavoli con le aziende in crisi e non ne ha chiuso uno vedi: Ilva. La pratica ILVA l’ha chiusa Di Maio esattamente come l’aveva organizzata e lasciata Calenda. Giggino ‘o ripetente ha provato in tutti a mantenere una delle fantasmagoriche promesse elettorali ed annullare la gara di acquisto per chiudere l’ILVA.
Fallimento totale: l’ILVA è stata acquistata e continuerà a vivere. Giggino, il bibitaro del San Paolo, se la vedrà con i gonzi M5S tarantini che gli avevano creduto. Annotatevi sull’agenda la data di una qualunque delle prossime elezioni (europee 2019) e aspettatevi di vedere i voti che M5S (non) prenderà a Taranto.

TOCCATI SU UN NERVO SCOPERTO MI CONSIGLIATE DI ANDARMENE VOI CHE NON SOPPORTATE IL CONTRADDITTORIO ! Non ho bisogno di andarmene specialmente da Confindustria perché già ne sono uscito da qualche anno. I motivi, per onestà intellettuale, sono meno nobili di quelli che mi avrebbero offerto le posizioni attuali del Presente Boccia.Ma Il servile encomio offerto al nuovo padrone d’Italia, rigetta questa persona, Boccia, nel giro di quei potenti meridionali pronti da sempre più al lecchinaggio che al faticoso facchinaggio di chi lavora umilmente per la democrazia. Boccia, omen nomen, la smetta di farci girare le bocce e tenga la Confindustria lontana dai suoi personali interessi.

COMUNQUE:Boccia parla per se. Perché il sole 24 ore dice un’altra cosa. Carlo Mazzaferro, professore di Scienze statistiche all’Università di Bologna: Il possibile boomerang dell’aliquota al 15%

Un altro inconveniente della manovra potrebbe nascondersi, curiosamente, in un’agevolazione: l’aliquota del 15% sulle partite Iva per i redditi fino ai 65 mila euro. Il primo step verso quella che dovrebbe trasformarsi nella flat tax, anche se di “flat” è rimasto poco e si marcia verso un sistema con almeno due aliquote di imposizione. Il tetto, spiega Mazzaferro, potrebbe spingere i datori di lavori a preferire il lavoro autonomo all’occupazione dipendente, alimentando la stessa piaga nel mirino della componente pentastellata del governo: la precarietà. Il ragionamento di base è piuttosto crudo, ma realistico. Se si può scegliere di evitarsi i costi di assunzione, ha senso “ostinarsi” su stabilizzazioni che richiedono procedure burocratiche e fiscali così onerose? Le imprese ragionano in base agli stimoli che ricevono
https://www.ilsole24ore.com/…/perche-manovra-popolo…

Questa idea per cui i governi siano buoni o cattivi per tutti è un po’ balzana. E’ ovvio che ciò che favorisce i commercianti per esempio facilmente danneggia i consumatori, così come ciò che favorisce gli industriali facilmente danneggia i lavoratori. Nel caso specifico è evidente che una confindustria dove la componente manifatturiera è prevalente trovi interesse al progetto di uscita dall’Euro della Lega; sul costo del lavoro realizzerebbe un risparmio immediato del 30%. Un progetto questo che non solo non è stato abbandonato ma è già in esecuzione con Savona, che come abbiamo visto è il reale ministro dell’economia. Un progetto portato avanti dalla parte più influente degli elettori della lega ma credo non di quella più numerosa costituita da lavoratori e risparmiatori che ne avrebbero grave danno e che quindi facilmente potrebbe diventare la tomba del partito.

 

In confindustria sono sempre stati per “franza o spagna purchè se magna”. Di cosa vi meravigliate , hanno il condono e forse qualcosaltro.ultima modifica: 2018-09-29T17:40:01+02:00da bezzifer
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