C’è o non c’è questo benedetto “Piano B” del governo? o sperano in un colpo di lato B (CULO) alle elezioni europee nel Maggi 2019?

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ECCO IL “PIANO B” DEL GOVERNO CONTE: METTERE IN “STAND BY” LA PIENA ATTUAZIONE DEL CONTRATTO DI GOVERNO (FLAT TAX, REDDITO DI CITTADINANZA, RIFORMA DELLE PENSIONI) FINO ALLE ELEZIONI EUROPEE – SE L’ARIA IN EUROPA, CON LA CAVALCATA DEI SOVRANISTI, DOVESSE CAMBIARE, A QUEL PUNTO SI SPINGERÀ SULL’ACCELERATORE…

C’è o non c’è questo benedetto “Piano B” del governo? È questa la domanda che tutto l’establishment a Roma come a Bruxelles si pone in queste ore. Lo spread non accenna a diminuire e qualcuno (italiani compresi) rischia di farsi molto male. Come raccontano fonti istituzionali di altissimo livello, al di là delle smentite di rito, il Piano B del governo Conte esiste veramente; se le cose non dovessero andare per il verso giusto, ovvero se i mercati (a Piazza Affari la bocciatura da parte di Moody’s e Standard & Poor’s, il prossimo 26 Ottobre, è data per sicura) dovessero costringere Luigi Di Maio e Matteo Salvini a fare degli aggiustamenti in corsa si sta già ragionando sul da farsi, si stanno già analizzando tutti i possibili scenari. Il piano alternativo, su cui in queste ore si sta lavorando negli uffici di Palazzo Chigi con l’avallo del Quirinale (e sul quale discretamente si sta sondando il terreno anche in Europa; da questo punto di vista sono estremamente significativi i viaggi in Europa del Vicepremier Luigi Di Maio e del Presidente della Camera Fico) prevederebbe di attendere fino alle europee (e alla probabile vittoria sperano loro i populisti e sovranisti) per attuare integralmente i punti cardine del contratto di governo: Reddito di cittadinanza, Flat Tax e riforma delle pensioni. La linea sulla quale si sta ragionando in queste ore non è quella, ovviamente, di abbandonare questi progetti (nessun passo indietro, dunque, e nessuna variazione nel rapporto Deficit/Pil AL 2,4%) ma si sta valutando l’ipotesi di lasciar “raffreddare” la situazione e prendere tempo fino a Maggio. Poi, dopo il probabile terremoto negli equilibri politici provocato dalle prossime elezioni europee, si spingerà sull’acceleratore per completare l’opera. “In fin dei conti mancano solo pochi mesi; ci conviene attendere perché il tempo gioca a nostro favore. Dopo il voto mostreremo i muscoli e i mercati a quel punto, così come anche in Europa, dovranno farsene una ragione” spiegano esponenti del governo gialloverde. Insomma, dopo che sarà cambiato il vento a Bruxelles potrà finalmente cambiare anche in Italia.

C’è o non c’è questo benedetto “Piano B” del governo? o sperano in un colpo di lato B (CULO) alle elezioni europee nel Maggi 2019?ultima modifica: 2018-10-09T17:49:30+02:00da bezzifer
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