BOCCIATURA PESANTISSIMA
Lo stop dell’Upb poggia su tre considerazioni, a iniziare dalla critica alla super crescita stimata per il prossimo triennio. L’Ufficio parlamentare di bilancio stronca quindi l’asse portante della strategia dell’esecutivo, cioè la crescita ipertrofica per abbattere debito e deficit. Tra i punti critici vengono evidenziati i “forti rischi al ribasso”
Ma quella sulla crescita non è la sola sottolineatura rossa dell’Upb. L’incidenza degli investimenti sul Pil – altro cavallo di battaglia del governo – viene giudicato un obiettivo “particolarmente ambizioso”. Monito anche sulla maggiore spesa per interessi dovuto all’aumento dello spread negli ultimi mesi: un costo quantificato in 17 miliardi tra il 2018 e il 2021.
“NOI NON SIAMO… LA GRECIA”.
Lo so. Siamo l’Italia. Con Tontinulla e il trio dei deficienti ruspanti e cialtroni (un premier che non conta manovrato da 2 vice menefreghisti che credono di aver messo mano a Fort Knox), il Savona del lato B e le altre eccelse scemenze antivax, antitap, antitav, antiponte, antitrivelle e via dicendo.
Invece, siamo seduti sopra una montagna di debiti, antipatia e incapacità a capire il mondo, con scarse capacità e autonomia per sopravvivere da soli.
Siamo l’Italia attuale che non Conta un tubo, non la Grecia.
Siamo semplicemente ridicoli e ci massacreranno per le vostre scemenze e sfide all’Europa, ai mercati finanziari, alle rispettate Istituzioni Italiane ben guidate da Mattarella. Starnazzate e ruttate, minacciate a salve, stile OK Korral, brilli e strafatti di canne, senza cartucce e senza cervello.
POSSONO FARCI CREPARE SENZA CHE IL MONDO SI MUOVA E SI COMMUOVA PER VOI. PER IL GOVERNO DEI DEFICIENTI PAGATO DA PUTIN!
QUANTO E ATTUALE QUESTO DISCORSO DI Luigi Einaudi, 1947 :
“Il nemico numero uno della civiltà è il mito della sovranità assoluta degli Stati. Questo mito funesto è il vero generatore delle guerre. Esso arma gli Stati per la conquista dello spazio vitale, pronuncia la scomunica contro gli emigranti dei paesi poveri, crea le barriere doganali e, impoverendo i popoli, li costringe a immaginare che tornando all’economia predatoria dei selvaggi possano conquistare ricchezza e potenza. In un’Europa in cui in ogni dove si osservano rabbiosi ritorni a pestiferi miti nazionalistici, in cui improvvisamente si scoprono passionali correnti patriottiche, in questa Europa nella quale a ogni pie’ sospinto si vedono con raccapriccio riformarsi tendenze bellicistiche, urge compiere un’opera di unificazione. Vano è predicare pace e concordia quando alle porte urge Annibale, quando negli animi di troppi europei tornano a fiammeggiare le passioni nazionalistiche. Riusciremo a salvarci dalla Terza Guerra Mondiale solo se impugneremo per la salvezza e l’unificazione dell’Europa invece dell’idea della dominazione con la forza bruta l’eterna idea della volontaria cooperazione per il bene comune”
(Luigi Einaudi all’assemblea costituente, 29 luglio 1947).