RINNEGATO ANCHE SAVONA – Persino davanti al teorico del “cigno nero”

Def, la raffica di bocciature scuote il Governo.Savona apre a una modifica della manovra, i due vicepremier lo rimettono in riga e tirano dritto (in un bagno di folla). “Quante divisioni ha il ministro?” Persino davanti al teorico del “cigno nero” Salvini e Di Maio non si fermano. Prime incrinature nel governo. E i due mettono le basi di un blocco SalviMaio

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Quando sugli smartphone dei due vicepremier appaiono i messaggi dei trafelatissimi uomini della comunicazione. Nero su bianco le parole del Ministro Paolo Savona li fanno per un attimo sbiancare: “Se ci sfugge lo spread cambiamo la manovra”. Il titolare degli Affari europei sta registrando Porta a Porta. Parte un veloce scambio telefonico: “È un autogol, dobbiamo assolutamente mettere una toppa”. Così Luigi Di Maio e Matteo Salvini si materializzano sotto Palazzo Chigi. Insieme, si prestano alle photo opportunity, spandono compattamente lo stesso verbo: no pasaran, l’Europa non avrà lo scalpo della nostra manovra.

È la degna conclusione del film di giornata. Una pellicola dagli accenti drammatici, innervati da robuste venature paradossali. Sin dalla mattina si snodano lungo le ore le audizioni sulla nota di aggiornamento al Def. E risuonano fragorose le bocciature. Apre le danze la Banca d’Italia, prosegue l’Istat, fa eco la corte dei Conti. E si chiude con il fragoroso stop dell’Ufficio parlamentare di bilancio: con queste cifre, “non possiamo validare la Nadef”. Nessun dramma, è già successo recentemente a Pier Carlo Padoan. Ma quest’ultimo stop prefigura il pollice verso dell’Unione europea, vera spada di Damocle sulla manovra, forse sul collo dello stesso governo.

L’errore di Savona è clamoroso: mai fissare una asticella da non superare, perchè adesso i mercati finanziari faranno di tutto per arrivare proprio a 400 per tentare di condizionare il governo. Sto governo non regge… Tria è un ostaggio trascinato via dalle conferenze stampa e a cui spengono i microfoni… Savona il “fu_ministro euroscettico” che fa il cauto… con il m5s che ha tutto da perdere perché se viene ridimensionata la manovra, lo sarebbe certamente sul Reddito DaNonSpendereAllUnieuro… e siamo ancora ad ottobre.

NEANCHE IL TEMPO DI SCRIVERE: SAVONA STAI SERENO CHE ARRIVA LA CONFERMA, LA SITUAZIONE E’ TRAGICA ED ANCHE SERIA.

Siamo alla guerra totale, il gatto e la volpe pensano di essere stati nominati imperatori dell’Italia, non ascoltano nessuno, Banca d’Italia, Corte dei Conti, Ufficio parlamentare del bilancio, Europa, Fondo Monetario, BCE, solo loro hanno la verità in tasca, un bibitaro e un politco delle proteste. Spero che intervenga Mattarella, o ci sarà un intervento dell’esercito, sono veramente folli ed il costo è troppo alto per lasciarlo in mano a questi deficienti.

Scena penosa vedere Salvini con maglietta e stellette fendere la scolaresca seguito affannosamente in maniche di camicia da un Di Maio formato Fantozzi.
Ormai è ora che facciano un bagno di umiltà e dicano ai loro elettori che c’hanno provato e che le loro proposte, dopo elaborati conteggi, non sono fattibili, che non si può parcheggiare un camion su uno spazio dove ci sta a malapena una panda, a meno di non far danni. Ecco spiegata così forse il loro elettorato la potrà capire.

Siamo nelle mani di un gruppo di delinquenti che non si farà nessuno scrupolo prima di portare questo paese nello stesso incubo che vive da anni il Venezuela di maduro.
A questi gaglioffi interessa solo il proprio tornaconto elettorale.Sono disposti a sacrificare i risparmi dei loro elettori e la sopravvivenza stessa della nostra economia nazionale ai loro interessi.Il popolo di ottenebrati che li sostiene crede che quei soldi (che sono sempre stati promessi ma mai consegnati) verranno tolti ai “ricchi”, alle “banche”, alla “Europa”. Non si rende conto che sono soltanto nuovi DEBITI che il governo sta scaricando sulle LORO spalle e sulle NOSTRE.

10 Ottobre 2018 — Però, siccome anche il governo del popolo ha deluso, se non decidiamo subito di mettere da parte il nostro egoismo, la nostra gelosia e l’arrivismo, troppo radicati ahinoi; alla fine: chi è causa del suo male pianga se stesso!?

Ma il PD il loro mantra! Al momento non mi interessa proprio niente di altri partiti, interessa cosa accade a me come cittadino. Ricordate inoltre che esiste sempre un populista più populista di un altro, che si nutre dell’insuccesso del precedente. Tsipras è partito così, tanto gagliardo, per poi trasformarsi dopo il disastro come uno degli “altri”

 

RINNEGATO ANCHE SAVONA – Persino davanti al teorico del “cigno nero”ultima modifica: 2018-10-10T10:00:13+02:00da bezzifer
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