C’è una sempre un scissione dentro l’estrema sinistra
Rifondazione Comunista ha chiesto di boicottare il voto in corso per decidere tra due bozze di statuto, mettendosi fuori dalla lista che prese l’1 per cento alle elezioni.
E NOI IN PIAZZA GRIDAVAMO UNITA UNITA .MA COME FAI AD ESSERE UNITI CON QUESTI COGLIONI. SERVE REALISMO.Tarda il congresso, tardano le primarie ma sia chiaro un fatto.. L’UNITÀ nel PD si ottiene isolando i corpi estranei. Solo così il Partito riprenderà la forza del 2013/14 per contrastare il ritorno del fascismo. In caso contrario è inutile prendersi in giro. I NUMERI NON CI SARANNO MAI❗
Dopo di che in Rc qualcuno non sarà d’accordo e farà la sua scissione. Un nuovissimo movimento con un proprio simbolino che aderirà a Pap, chiedendo di mantenere il simbolino. Comunque pure a destra amano la frammentazione: CasaPound, Forza Nuova, Fiamma Tricolore si contendono l’area radicale a destra di Fdi.
Non c’è nulla di ironico invece. È sempre stata presente dalle parti di Rifondazione una corrente di stampo stalinista che vede nelle decisioni dal basso il male: il partito (cioè la dirigenza) decide la linea e i compagni si devono adeguare.
Alcuni che ho conosciuto dimostravano un disprezzo per i lavoratori e il popolo da far spavento (più i marxisti-leninisti che quelli di Rifondazione, a dire il vero): sostanzialmente pecore a cui serve il pastore, incapaci di prendere decisioni per il proprio interesse perché non sono ancora usciti dalla caverna di Platone.Vedo un grosso parallelismo tra comunismo (italiano) e la storia del protestantesimo: anche dalle costole del secondo, infatti, si sono divise e suddivise infinite e pulviscolari denominazioni religiose che prosegue ancora oggi in cui chiunque insomma si può fare una denominazione religiosa pressoché uni personale cioè una chiesa dove lui è l’unico membro.Mi sembra lo stesso qui: quando qualcuno comincia a dire che c’è la lui la “vera verità” è l’inizio della fine. Ora però per coerenza dovrebbero invitare carlo Rubbia ad officiare la scissione dell’atomo.
Questo e il fatto che una certa sinistra (purtroppo) in italia non cambierà mai. Ci sarà sempre una fondamentale questione di lana caprina per cui scindersi e formare due nuove (vere) sinistre. Da rifondazione si passò a rifondazione + comunisti italiani, poi nacque sel (ma ovviamente rimasero sia RC che CI) poi mille altri contenitori (possibile, forse, chissà, leu, comunisti rivoluzionari, comunisti conservatori, comunisti e basta) e in questo modo si è dilapidato un tesoretto del 5-6% dividendolo in mille rivoli che non contano nulla ma ovviamente ognuno testimonia la proprio particolare idea di sinistra che è sostanzialmente uguale a quella degli altri tranne che per il tono di rosso del manifesto. Nel frattempo si discute di statuto 1 e statuto 2 invece di preoccuparsi del governo più a destra della storia d’italia da Scelba in poi.
Ma la colpa è ovviamente di Renzi e del pd.
La sinistra italiana si manifesta sempre come contenitore di persone che non accettano punti di vista differenti dai propri, ma nemmeno di una virgola e nemmeno quando provengono da persone con una formazione culturale comunque riconducibile alla stessa area politica.
E piuttosto che condividere una posizione non coincidente al 100% coi propri ideali meglio la morte.
Spiace far notare che l’essenza della politica è proprio il compromesso, la soluzione condivisa, non il massimalismo.
E dire che si propongono come quelli tolleranti, aperti al dialogo, inclusivi.
talmente inclusivi che non riescono ad includersi manco tra di loro.
