Archivio mensile:ottobre 2018

QUI “bisognerebbe metterci tutti d’accordo nel dire che lo sviluppo non ci interessa e che preferiamo restare fermi o tornare indietro”.Proprio per questo dobbiamo reagire tutti all’assurda volontà di distruzione del Movimento Cinque stelle”, ha denunciato l’ex premier ed ex segretario del Pd Matteo Renzi.

Tav, Renzi: “Blocco dei lavori isolerà l’Italia, Lega e M5S sono sadomasochisti”

Matteo Renzi contesta la scelta del governo, su spinta del M5S, di sospendere i lavori per l’alta velocità Torino-Lione: “Dire no alla Tav non significa dire no solo alla Torino-Lione, ma dire no alla Venezia-Milano-Parigi. I grilloleghisti vogliono isolare l’Italia: questa non è politica, questo è sadomasochismo”.

Matteo Renzi entra a gamba tesa nella polemica Lega-M5S sulla realizzazione delle grandi opere. Mentre il Movimento, che ieri sera è riuscito a fare passare un ordine del giorno al Comune di Torino, chiedendo la sospensione dei lavori per la Tav, fortemente sostenuta dalla Lega. “Chi vive in una città come Firenze, servita perfettamente dalla Tav, si rende conto dell’importanza culturale, economica, sociale dell’Alta Velocità. Firenze ormai è una tappa della metropolitana d’Italia. Proprio per questo dobbiamo reagire tutti all’assurda volontà di distruzione del Movimento Cinque stelle”, ha denunciato l’ex premier ed ex segretario del Pd Matteo Renzi.

Il M5S è alle prese con i dissidenti interni, con quella parte di pentastellati preoccupata per le promesse fatte in campagna elettorale e poi non mantenute. È il caso della Tap, il gasdotto che collegherà la Puglia con l’Azerbaijan, e che il M5S aveva assicurato che non sarebbe stato realizzato, andando incontro alle richieste delle comunità locali. Venerdì è invece arrivato l’ok da parte del governo Conte, e il premier ha fatto da ‘scudo umano’, per prendere in prestito un’espressione utilizzata da Emilio Carelli, ex direttore di SkyTg24 e nuovo acquisto del Movimento per l’ultima tornata elettorale, assumendosi la responsabilità della decisione. Il blocco della Tap sembra il frutto di un accordo tra i giallo-verdi: in cambio dell’autorizzazione alla Tap, il Movimento ha ottenuto l’arresto dei lavori per la Tav, per effettuare un’analisi sui costi e sui benedici dell’infrastruttura.

Intanto la petizione promossa da Mino Giachino, sottosegretario ai Trasporti nell’ultimo governo Berlusconi, e dall’ex ministro Francesco Forte,  contro la decisione di stoppare l’alta velocità continua a ricevere adesioni: le firme su Change.org sono oltre 24mila. Le sottoscrizioni hanno subito un’impennata con l’approvazione del documento in consiglio comunale a Torino. La Leg, dal canto suo, continua a sottolineare l’importanza strategica dell’opera per la nostra economia: “Per noi si tratta di un’opera fondamentale per rientrare in Europa attraverso un asse commerciale importante. Altrimenti le merci viaggeranno un po’ più a nord e noi restiamo tagliati fuori”, afferma ill governatore della Lombardia, Attilio Fontana, intervistato dal Corriere della Sera. “La domanda di infrastrutture riguarda anche l’autostrada Pedemontana”, anche se il Movimento 5 Stelle lombardo contesta anche quest’opera: “Sono proprio visioni politiche diverse. Io sono convinto che investire sui territori sia indispensabile per tornare a crescere e per non implodere, perché in fin dei conti è sempre l’economia che traina la crescita, non bastano gli aiuti statali. Il mondo va molto velocemente in una direzione, se vogliamo rimanere agganciati a questo pezzo di mondo allora dobbiamo attrezzarci con le infrastrutture che ce lo consentono”, oppure “bisognerebbe metterci tutti d’accordo nel dire che lo sviluppo non ci interessa e che preferiamo restare fermi o tornare indietro”.

E allora ri dico HO UN PROBLEMA VEDO TANTA GENTE SCEMA.

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Il Movimento si è giocato la sua credibilità nella lotta alle grandi opere.E alla fine per Tav sarà come Tap. La resa del M5S (per fortuna) La prossima e la BENETTON.

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Poco meno di 1.200 chilometri separano il Tap dalla Tav, l’energia dai trasporti, il gas dai binari. Due opere distanti ma unite da uno stesso destino. Quello cioè di essere concepite, sponsorizzate, finanziate, boicottate e infine realizzate, anche controvoglia. Il governo legastellato è finito in seria difficoltà sulla vicenda del gasdotto pugliese che il Movimento Cinque Stelle aveva promesso di bloccare non appena salito al governo. E invece il premier Giuseppe Conte ha dovuto alzare bandiera bianca e ammettere che sì, il Tap si deve fare pena l’onorare penali salate oltre che rimediare una figuraccia con i principali partner dell’opera.

Adesso ci si chiede se la partita per il no alle grandi opere si è spostata in Val di Susa, portandosi dietro i veleni interni al M5S sorti dal Tap. Con ogni probabilità sì. Però a questo punto c’è da chiedersi quale sia il vero messaggio, politico o no che sia, che dal Salento arriva fino alle Alpi. Formiche.net lo ha chiesto ad Alberto Carnevale Maffè docente alla Sda Bocconi e profondo conoscitore delle problematiche legate alle infrastrutture. Bisogna partire dalla Puglia per capire che cosa succederà in Piemonte.

“Facciamo una premessa, la protesta contro il Tap era assurda, irrealistica perché stiamo parlando di un tubo largo qualche metro ma che ci renderà un po’ meno dipendenti dalla Russia. Rinunciare al Tap ci avrebbe sommerso di penali, di ridicolo, di contenziosi oltre che tagliarci fuori dal mondo. Nessuno avrebbe più voluto fare un solo accordo con noi. Detto questo la vera realtà emersa dalla vicenda Tap è un’altra. E cioè l’incapacità di questo governo di portare a termine la famosa analisi costi-benefici. Conte, nella sua lettera due giorni fa ai cittadini di Melendugno lo ha detto in modo chiaro: “Non sono riuscito a fermare l’opera”. Questo è essenziale perché significa che il premier non ha cambiato idea sul Tap, anzi. Semplicemente non è stato capace di fermarlo con un’adeguata analisi costi-benefici”.

Per Carnevale Maffè dunque il governo non può riuscire a bloccare la Tav perché non ne è capace così come non è stato capace di fermare il Tap. “Come possono pensare di bloccare opere ben più complesse come la Tav se non si è riusciti a chiudere un’infrastruttura di gran lunga più semplice come il Tap? Siamo dinnanzi a una strategia che perde in partenza: se il governo non ha dimostrato la prevalenza degli aspetti negativi su quelli positivi nel caso pugliese, non potrà farlo con la Tav perché la sua credibilità è stata irrimediabilmente compromessa in Salento: è come se avessero detto ‘non sappiamo fare bene i calcoli’. Ci riusciranno sulla Tav? Ne dubito”.

Oltre al discorso per così dire politico, ce ne sta un’altro più pratico. “Ma poi che cosa pensano di fare? Bloccare un’opera che da un punto di vista invasivo è già completa? Ci sono le gallerie, i ponti, che facciamo riempiamo le gallerie? Non sta in piedi. Anche qui, ci ritroveremmo isolati dal mondo, come l’unico Paese che non investe sull’Alta Velocità. Un qualcosa che ha cambiato il mondo, che ha cambiato anche il nostro Paese. Un esempio? Italo. Non fatturava granché eppure gli americani se la sono comprata per miliardi. L’Alta Velocità paga e la Tav si farà al 100%”.

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I 5 stelle tentano disperatamente di bloccare la Tav: temono un’altra rivolta tipo Puglia e la fine del Movimento. Vittime della loro stessa idiozia.

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Di Maio e gli altri boss a 5 stelle stanno pedalando in salita, e lo sanno. Al punto che si sono rivolti, supplicando, all’alleato Salvini perché li aiuti: se qui non blocchiamo un po’ di grandi lavori, saltiamo per aria. Traduzione: il nostro popolo, al quale abbiamo rifilato un sacco di balle, ci mangia vivi, come sta accadendo in Puglia.

1- E infatti la solerte Appendino, sindaco di Torino, si appresta a presentare mozione per bloccare la Tav. Nella sala del consiglio comunale, però, ci saranno anche i presidenti di ben nove associazioni imprenditoriali, che vogliono testimoniare una posizione contraria. Sarà difficile che Salvini dia retta Di Maio: la sua base, invece, vuole i lavori e vuole che le cose vadano avanti.

2- I 5 stelle, cioè, rischiano di essere travolti dalla loro stessa stupida ideologia: non fare niente. Convinti di evitare così sia casi di corruzione che disastri. Ma il mondo non è mai stato fermo. Quindi li travolgerà.

3- Ma non si tratta solo di questo. Anche il resto delle fantastiche promesse stellate rischia di infilarsi su per il camino e scomparire. Il famoso reddito di cittadinanza (la loro sciocchezza più grossa, ma anche la più acchiappavoti) slitta fino a maggio e probabilmente ancora più avanti. Poiché i soldi non ci sono, si tende a limitarne la distribuzione complicando ogni giorno le “qualifiche” per ottenerlo. Il risultato è che intorno a questo reddito di cittadinanza sta nascendo una “macchina” così complessa che richiederà mesi per essere messa a punto e che forse non funzionerà mai.

4- La relativa discesa dello spread si deve anche a questo: i mercati cominciano a capire che i 5 stelle annaspano. E anche la Lega deve fare le sue brave marce indietro. Quota 100 sarà per poco e con molte limitazioni. Poiché comporta un taglio netto nella pensione percepita è possibile che alla fine possa contare su meno adesioni di quelle previste.

5- Insomma, tanto tuonò che alla fine non piovve.

6- Cinque stelle e Lega pigliano i loro programmi faraonici e se li portano a casa. Poi, faranno quello che si può. Come è sempre successo.

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ZINGARETTI SCOPRE LE CARTE E APRE AI GRILLINI. OVVERO, COME “SUICIDARE” Il PD

ZINGARETTI SCOPRE LE CARTE E APRE AI GRILLINI. OVVERO, COME “SUICIDARE” Il PD
Risultati immagini per ZINGARETTI SCOPRE LE CARTE E APRE AI GRILLINI. OVVERO, COME “SUICIDARE” Il PDZingaretti s’agghinda a protagonista del “nuovo Pd”, unico aspirante ufficiale alla segreteria, occultando il suo pensiero dietro nuvole di fumo e rinviando a data incerta la rappresentazione concreta della sua proposta politica. Parla di errori compiuti, senza spiegare cosa vede lui alla base di questi errori. In sostanza, cosa avrebbe dovuto fare il Pd per non perdere il referendum e non soccombere alle amministrative e poi, il 4 marzo scorso, alle politiche? Zingaretti non lo dice.
L’unico fatto incontestabile, per ora, è che nel congresso regionale del Lazio fatica a imporre la sua leadership. Addirittura, a Roma, i dati finora raccolti parlano di una vera e propria batosta. A prevalere sarebbe Claudio Mancini, vicino a Minniti e sostenuto dall’area popolare (Fioroni-Gasbarra), la cui immagine diverrebbe agli occhi del popolo “democrat” alquanto prossima al piccolo David che sconfigge il gigante Golia. Tutto il potere della corrente legata al Presidente della Regione – un servizio giornalistico ha messo in mostra la pervasività del “sistema Zingaretti” – non basterebbe dunque a orientare e convincere la maggioranza degli iscritti del partito di Roma.
È un brutto segnale. Per questo le dichiarazioni ultime sembrano più nette, anzi più aggressive, come a definire un profilo di candidato nerboruto, pronto alla lotta, deciso a tutto. Anche a declinare l’invito a farsi da parte per puntare al Campidoglio, contro la Raggi. Ma ieri, nell’intervista al “Corriere della Sera”, ha calato l’asso della sua strategia d’attacco, scoprendosi filo-grillino. Ha infatti aperto a 5 Stelle, nonostante le critiche severe all’attuale prima inquilina di Palazzo Senatorio.
Le parole indirizzate ai pentastellati suonano però come una esplicita dichiarazione d’amore: “Quello che non capisco è perché i 5 Stelle siano complici e vittime di questo disegno [di Salvini]”.Zingaretti usa lo zuccherino. Tuttavia, come si giustifica questa duplice lettura, in sé contraddittoria, che contempla la denuncia del “grillismo reale” (Raggi) e il vezzeggiamento del “grillismo ideale” (Di Maio)? È altamente probabile che non si giustifichi, essendo un paradosso che cade nell’artificio furbesco è deleterio.
Su questa linea, così tratteggiata dal “candidato” Zingaretti, il Pd rischia il tracollo. Non si riconquista l’elettorato deluso con simili manifestazioni di ambiguità. Per un partito già molto logorato e infragilito la cura filo-grillina porterebbe diritto alla sua dissoluzione. Altro che rinnovamento…

Il nulla…ecco cosa siete per me: semplicemente il nulla….voi ed i vostri amici finti sinistroidi…gente che all’apparenza dice di stare con il popolo, ma poi se ne fregano (quanti esempi nella vita reale si potrebbero raccontare)…gente attaccata alla poltrona con il super attack.
A me non interessano i partiti, non sono iscritto e parlo da cittadino che va a votare chi più lo convince di volta in volta…ma chi siete??? ma vi sentite quando parlate???
Avete fatto la guerra per anni a Renzi, l’unico vero leader che abbiate avuto negli ultimi 30 anni…l’unico che in 30 anni vi abbia fatto vincere almeno una volta…e vincere alla grande…gli avete remato contro per cercare di farlo perdere in tutte le maniere…gli avete fatto campagne elettorali contro all’interno del vostro partito, gli siete scesi in piazza contro, gli avete fatto pure la scissione….ed ora sgallettate che volete riprendere i voti del vostro popolo???? ma quali voti?? ma quale popolo??? siete e sarete sempre minoranza….l’unico che aveva intercettato i voti del centro destra era stato Renzi, ma a voi hanno fatto schifo….non li volevate quei voti…e devo dire che Matteo ha sbagliato a venirvi incontro ed a porgervi l’altra guancia, perchè così facendo ha perso quei milioni di voti di cittadini di centro destra, e soprattutto non ha guadagnato quelli della sinistra vecchio stile perchè voi gli avete continuato a fare terra bruciata…troppo buono Matteo sei stato…troppo….
Ho letto che la mogherini si sente finalmente a casa? Ma quando Matteo la fece diventare ministro degli esteri dell’UE non mi pareva tanto fuori casa….anzi….franceschini e cuperlo parlano di ricostruire il loro popolo…ma sono parole che potrebbe dire un leader, non due eterni gregari….
E poi abbiamo il caso di veltroni…è si caro valter….te lo dico da grande ex veltroniano che ti stimava tantissimo e ti ha seguito molto: sei una delusione continua….per anni d’alema e soci te ne hanno fatte di tutti i colori e tu invece di spendere una parola, una sola, in favore di Matteo, ti sei sempre schierato a favore di chi ti aveva pugnalato alle spalle…ed ancora adesso stai li a criticare Matteo…ti stimavo moltissimo, mentre invece oggi quando ti sento mi viene lo sconforto…una noia totale…grandissima delusione…ovviamente se un giorno ti rivedrò te lo dirò in faccia…viso a viso…da uomo a uomo…
Se mi chiedono per chi votare, in una scala di valori, per me voi ed i vostri amici di leu siete in ultimissima posizione…ve la battete alla pari con il cinque stelle…bella lotta…nemmeno sotto tortura vi voterei…mai più!!!
Un’ultima considerazione: Matteo che aspetti a mollare questa gente che da anni ti da contro?, che ti sputa addosso ogni giorno (metaforicamente parlando ovviamente), ti critica costantemente…gente che si alza la mattina e ti da la colpa di ogni cosa….pure se piove….che aspetti???? io direi che è il momento di dire basta…tu per il momento fai ciò che vuoi, attendi pure, ma da parte mia ho le idee ben chiare…non voterò un partito con dentro quella gente, il mio voto alle prossime elezioni andrà sicuramente a Flavio Tosi (uomo che fa opposizione a questo governo e che si è battuto per il si al referendum, al contrario di tanti altri all’interno del pd che fanno opposizione a Renzi ed hanno votato no…..), poi quando deciderai di mollare questa gente che non mi rappresenta allora, ma solo allora, io ti seguirò…con entusiasmo…perchè ti ritengo il politico più bravo e competente, colui che rispecchia le mie idee politiche, e spero che vorrai poi aprire un’alleanza con Calenda, Tosi, aprire insomma un fronte repubblicano moderato.
Meglio soli che male accompagnati…non me ne frega un bel niente di stare in cattiva compagnia per vincere delle elezioni…meglio avere anche la miseria di un 1% ma essere da soli, coerenti, in una casa dove tutti la pensano alla stessa maniera e vivono in armonia…come facevano i radicali per esempio…meglio soli con anche poco (ma che poi non sarebbe poco, anzi…) che avere alte percentuali insieme a gente con la quale non si condivide niente e che ogni giorno ti pugnalano…delle poltrone me ne frego, contano le idee…Senza di me, attendo fiducioso gli sviluppi….

E tenete sempre presente che oltre al vostro astio CARA minoranza PD verso RENZI PARTE DAL LONTANO 12/4/16 e forse anche prima ed e conclusa con la sconfitta del 4 Marzo asfaltandovi,perché il 18% e tutto di RENZI.E SAPEnDO che c’è stata anche quella montagna di falsi e di diffamazioni che sono state veicolate per anni contro il Presidente del Consiglio e segretario del Pd Matteo Renzi. Si fa presto ad essere soddisfatti dall’archiviazione dell’accusa a Tiziano Renzi sull’affaire Consip. Partiranno querele e denunce sulle diffamazioni perpetrate attraverso il circuito di falsificazioni messe su da Scafarto e propinate per la diffusione al grande giornalista di inchiesta Matteo Lillo e dei suo sodali Gomez, Travaglio e Padellaro. Falsificazioni si ricordi bene costruite nella fase istruttoria secretata per cui gli accusati nei giornali non potevano neanche adire alla conoscenza dei fatti imputati.

Diversi mesi è durato questo inferno, rilanciato in interrogazioni parlamentari, in un delirio di condivisioni nei social, nella costruzione di un linguaggio e di un vocabolario fatto da “gigli neri”. E tutto per colpire il legittimo Presidente del Consiglio ed altrettanto legittimo segretario del Pd. Ricordiamo gli attacchi oltre che dei cinque stelle , quelle di MdP e di Gotor in particolare, tese a rilanciare quest’idea di un segretario di Partito implicato in affari attraverso questa “torbida” figura del padre.

Il tutto ha poi facilitato il resto, le infamie sulla Lamborghini, la cugina dei sacchetti, l’aereo personale, il cognato che rubava all’Unicef. Tutto l’armamentario della maldicenza infamante che noi militanti leali del Pd abbiamo subito in una campagna elettorale che si è messa in salita perchè costellata da quest’atmosfera allucinante.

Ora che tutte queste miserie crollano è opportuno riflettere sul fatto che anche parti del Pd hanno contribuito a tutto questo.Con ammiccamenti e talvolta con esplicite dichiarazioni penso al Cuperlo del passo indietro a proposito di Lotti.

Come al solito non avevate capito niente. La cultura garantista non entrerà mai nei vostri cervelli bacati ed avete assecondato un fiume che minacciava di travolgere anche il Pd e non solo il suo segretario.
Siamo stati prevalentemente noi, i renziani, a ribattere nei limiti delle nostre possibilità., a questa indegna e colossale campagna mediatica.

Ed ora dobbiamo fare l’operazione successiva, prenderci il merito di questa epica resistenza durata per due anni e per questa via, attaccare cinque stelle, LeU ed anche gli ipocriti del Pd che mai hanno espresso solidarietà al segretario.

Spero ancora che l’attuale segretario che fu vice di Renzi in quel periodo, lo faccia ora. Sarebbe un fatto politico che restituirebbe dignità ed orgoglio, non tanto a Renzi, ma al popolo del Pd. Questo sarebbe il migliore richiamo all’unità non quella generica ma quella fattuale produttiva del qui ed ora.
Grazie ancora Matteo Renzi per la tua pazienza, la tua compostezza ed il tuo senso dello stato e delle istituzioni. Tu di fronte agli attacchi piu’ infamanti della stampa non hai chiesto censure ma ti sei posto il problema se quelle cose che riguardavano tuo padre, fossero vere.

Ed ora? Avanti garantisti e resistenti, gran parte dei castelli di menzogne di questi ultimi anni stanno cadendo miseramente e questo è il nostro momento come dimostra anche il successo della Leopolda. Parliamone, facciamoci sentire nei social, raccontiamo di questo tentativo di attentato alle istituzioni che ha colpito non solo Renzi ma tutti noi e la democrazia del nostro paese.

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L’atteggiamento e l’aria che tirava a Milano non lascia dubbi. Una parte del PD non vuole Renzi e si comporta nella migliore delle ipotesi come se non esistesse. Due sono le strade o abbandonarlo per cercare una nuova strada o accettare una leadership anti renziana. In questo caso Renzi dovrebbe abbandonare la politica seguita finora e fate un’opposizione seria alla nuova segreteria per metterla in difficoltà.

IL MIO MOTO E CON CHI HA FESTEGGIATO IL 4 DICEMBRE 2016 I CONTI SONO CHIUSI.Questi solo prendendo le distanze da Renzi possono emergere sono mediocri.La battaglia contro Renzi non è un fatto politico ma un attacco diabolico per distruggere la persona ed il carisma di un grande leader affinché anche le pulci politiche possano avere una loro visibilità.

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Quelli che hanno remato per 4 anni contro  Renzi, all’inizio i vari Bersani e D’Alema, poi i vari Orlando e Cuperlo, e da ultimo anche Zingaretti, ci chiedono ora di remare tutti uniti per il bene del PD e dell’Italia. Ora mi sorge una domanda spontanea, ma questo bene non esisteva anche prima, quando il segretario e il PdC era Renzi? O eliminarlo politicamente era per voi un bene al di sopra del PD e dell’Italia?
LA MIA RISPOSTA ALLA PROPOSTA INDECENTE
N I E T! N I E T! N I E T! N I E T! Un NIET secco per fare qualsiasi cosa con voi. Sapete perché? Perché non vi sopporto più! Perché siete incapaci e inconcludenti! Perché siete più viscidi dell’anguilla! Perché volete imporre il pensiero della minoranza alla maggioranza! Perché ragionate ancora alla velocità del Novecento quando oggi non basta nemmeno quella della Freccia Rossa!

Non sopporto i vostri discorsi vuoti con le frasi fatte come ieri al Forum di Milano, le vostre infinite discussioni, convegni e congressi fine a sé stessi, quando il problema vero siete voi, la vostra mediocrità che non riconosce un leader a cui non siete degni di pulire nemmeno le scarpe!

Non sopporto il vostro silenzio malefico e perfido quando il caso Consip si rivela un vero complotto contro Renzi. Tutti zitti! E anziché difenderlo, almeno in questo caso, voi da spettatori della corrida in attesa del colpo mortale godete di ogni colpo inflitto all’unico vero leader che il PD abbia mai avuto.

Ficcatevelo nella testa: voi, senza Renzi, siete un guscio vuoto! Più o meno come i vostri amici dei tacchini sul tetto e delle mucche nel corridoio. Se vi unite con loro, forse gli porterete in dote un po’ di voti, giusto quanto basta per non rimanere senza poltrona alle prossime elezioni.

Io, comunque vada, seguirò le scelte del miglior politico di sinistra degli ultimi decenni, dell’unico fuoriclasse che abbiamo mai avuto. Renzi ha carattere da vendere, determinazione, pragmatismo, capacità d’analisi e una velocità di elaborazione mentale in grado di competere con chiunque. Vederlo all’opera vicino a voi è come vedere all’opera un super-computer ultima generazione vicino a computer di vent’anni fa.

Io sono pronto a votare il probabile candidato Renziano (auspicando che sia Marco Minniti). Ma il mio pensiero ed il mio voto contano ben poco, ritengo che molti faranno come me, ma una larga parte di militanti, non seguirà il mio esempio (perché e non sono mai stato e mai sarò un leader), ma soprattutto perché frustrato da troppi anni di delusioni e lotte intestine che vissuto nel PD in questi anni.
Renzi con grande senso di correttezza e responsabilità non intende spaccare il PD.
Continua a professare la lealtà democratica, verso il Segretario Eletto chiunque esso sia, cosa che ne rafforza il carisma ed il consenso, ma che da una larga parte dei suoi seguaci viene considerato, eccesso di coerenza e correttezza, verso minoranze che hanno dimostrato ben diverso comportamento.
Ciò produce, una situazione d’incertezza sull’esito delle Primarie e del Congresso.
Il consenso Renziano è troppo ampio per non risultare vincente, ma troppo articiolato, non per l’esistenza di correnti interne, ma per lo stress emotivo e la somatizzazione individuale da parte di molti, che hanno condiviso le speranze e disillusioni insieme a Renzi, non sono solo, coloro quelli entrati nel PD perché Matteo era segretario, ma anche vecchi militanti che hanno ritrovato l’orgoglio, restando nel PD per seguire la bandira Renziana, per Modernizzare e Riformandola l’Italia, facendo di Essa una delle locomotive, che potessero portale il treno europeo alla stazione della completa integrazione e unità politica e statuale.
Questo non è un appello a Renzi di ripensarci, ma una chiara e franca espressione di una preoccupazione REALE: “Al Paese SERVE UN PD FORTE ED AUTOREVOLE, COSA CHE, DILUENDO LA COLLA RENZIANA CHE LO TIENE UNITO, PORTEBBE NON AVERE LA SUFFICIENTE MASSA CRITICA , AUTOREVOLEZZA E CREDIBILITA'”
Personalmente seguirò Renzi ed il PD: Renzi comunque e da uno che non è fideista ciò significa fino che mi deluderà, discorso che vale anche per il PD, solo che in questo caso, la delusione eventuale, ha contorni precisi: non lo seguirò mai in un’alleanza con i nemici del Progresso Italiano e contro, la mia Patria Europa!

RIPROPONGO UN MIO SPOT: PERCHÉ molti pensano di uscire e non votare più il Pd,nel caso in cui Renzi non si ricandidasse Insomma,esiste la politica “supina” e la politica “Dritta” Io,sono per la seconda.Pubblicato il 26 ottobre 2018
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Ognuno la rabbia la canalizza come può e come sa.Ma davanti alla rabbia che ti aggredisce,non puoi essere sempre dimesso,e,prima o poi devi,per decenza,reagire. Il politically correct non funziona in questo momento e ciò che si aspetta l’elettorato è la presenza democratica,ma forte.Questo è uno dei motivi per i quali,molti pensano di uscire e non votare più il Pd,nel caso in cui Renzi non si ricandidasse Insomma,esiste la politica “supina” e la politica “Dritta” Io,sono per la seconda.

MATTEO RENZI quest’uomo non è un miliardario, è laureato in GIURISPRUDENZA, è stato sindaco e presidente della provincia di FIRENZE.
Non ha conflitti d’interesse, non è stato mai nemmeno indagato;
E’ stato il Primo ministro del governo italiano che è riuscito a portare il PIL dal – 2,9% a +1,8% ed è riuscito con la sua politica amministrativa, ad aumentare il numero degli occupati di ben 987.000 unità.
E’ giovane, ha solo 43 anni, è entusiasta, infaticabile , ha un’intelligenza superiore alla media è brillante ed un’ottima immagine internazionale;
Non ha BLOG personali per poter spillare quattrini.
Quest’uomo è stato eletto SENATORE della repubblica nelle PD, nell’uninominale,sbaragliando i suoi avversari, sia quello che Leghista che quello Penta Stellato.
Quest’uomo è entrato in politica non tanto per interessi personali quanto perché ha sempre avuto in testa l’idea meravigliosa di: CAMBIARE E RIFORMARE FINALMENTE questa Nazione, secondo i principi laici liberali socialisti ed europeisti.
Una operazione pressoché impossibile in questo paese a sempre IMBALSAMATO a difesa delle proprie personali posizioni di privilegio; comunque acquisite, secondo il principio secondo cui valgono più gli interessi individuatali che quelli collettivi.
Ma … malgrado queste sue ottime intenzioni, ma forse proprio per questo, è stato attaccato ,sputato , odiato ed invidiato ,SOPRATTUTTO, DALLA, PARTE INTERNA ED ESTERNA, PSEUDO COMUNISTA VISIBILE E NON VISIBILE, DEL SUO STESSO PARTITO.
La quale ha fatto oggettivamente da sponda alle accuse più infamanti e spessissimo del tutto infondate e create ad arte rivoltegli dai suoi avversari politici, i quali sono stati sostenuti e sospinti DA GIORNALISTI PREZZOLATI E DIFFAMATORI SERIALI.
Io non so quale futuro politico ci aspetti e lo aspetti .
Ma certamente SE DOVESSE CONTINUARE A RIMANERE NELLA LOTTA POLITICA, COME LEADER DI UN NUOVO SOGGETTO POLITICO LIBERALE -LIBERTARIO DI MASSA ED EUROPEISTA FINO AL MIDOLLO OSSEO, NON DOVRÀ MAI PIÙ ACCETTARE CHE CIALTRONI PSEUDO COMUNISTI GRILLINI,TRAVESTITI DA AMICI PSEUDO LIBERALI, VI TROVINO ACCOGLIENZA E OPPORTUNITÀ DI SOPRAVVIVENZA.
A LUI LA SCELTA DELLA PROSSIMA MOSSA, A ME ( a noi tutti) IL DESIDERIO E LA PASSIONE DI CONTINUARE A SOSTENERLO, DISINTERESSATAMENTE, IN QUESTA NUOVA E DIFFICILE MA NON IMPOSSIBILE VITTORIA, CHE finalmente TOGLIEREBBE IL NOSTRO PAESE DALLE GRINFIE DI QUESTE NUOVE BELVE GOVERNATIVE ANTI EUROPEISTE, anti liberali e totalitarie, MALGRADO esse LO NEGHINO. RENZI HA CREATO UN MOVIMENTO POLITICO DI GRANDI PROPORZIONI VERIFICABILI NEL SEGUITO CHE REALIZZA AI SUOI EVENTI.

ELENCHIAMOLI
1)La Tv. E’ chiara la operazione: cercare di non dare voce e visibilità a Renzi , o delegittimarlo in diretta, come si è tentato di fare a Di Martedì la settimana passata .
E però ad una osservazione più attenta questa è una operazione suicida per la stessa stampa e l’audience. Con Renzi 1 milione e settecentomila spettatori hanno assistito alla trasmissione facendo segnare il massimo dell’audience da diversi mesi, l’8,2%.
Con Di Maio è precipitata a meno di un milione e mezzo col 6,7%.(il 20% in meno cioè).
Non parliamo di quel ricettacolo antirenziano come Carta Bianca che non riesce a schiodarsi dal milione di spettatori e dal 5% di share.

2) Eventi.Presenze.Leopolda iscritti registrati 8300. Piazza Grande 3000.Presenze complessive nei tre giorni alla Leopolda 38500. Non conosco il dato di Piazza Grande.
3) Streaming eventi. Discorso finale di Renzi alla Leopolda 204mila. Discorso finale Zingaretti Piazza Grande 58mila.
4) Streaming di commento agli eventi.Piazza Grande, Zingaretti 54mila 20 Ottobre
Leopolda, Renzi dal Senato 158mila 22 Ottobre.
Tutti i tentativi di oscurare Renzi risultano drammaticamente fallimentari. Si prenda atto come diceva Minopoli alla Leopolda che il renzismo è un grande movimento politico, organizzato nei social ed in presenza e che è impossibile cancellare. Circa 200mila persone lo seguono in diretta di media a qualsiasi evento o comunicazione con punte di 300mila al Festival dell’Unità di Firenze. Insomma metà degli iscritti al Pd del 2017.Che comunicano interloquiscono si scambiano informazioni specie nei social all’interno di centinaia di gruppi a sostegno. E che ha un seguito all’interno degli elettori del Pd almeno triplo di quello che realizza Zingaretti come verificato dai numeri suesposti.
Questi sono dati che è possibile controllare e verificare nelle pagine di Matteo Renzi e di Zingaretti e nei dati auditel .

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LA MAGISTRATURA SVELA IL COMPLOTTO CONSIP A DANNO DI RENZI E DICE:Sono mesi che ripeto: il tempo è galantuomo. Sui finti scandali, sulle vere diffamazioni, sui numeri dell’economia: il tempo è galantuomo. Oggi lo dico e lo ribadisco con ancora più forza: nessun risarcimento potrà compensare ciò che persone innocenti hanno dovuto subire. Ma il tempo è galantuomo, oggi più che mai

LA MAGISTRATURA SVELA IL COMPLOTTO CONSIP A DANNO DI RENZI.I DETRATTORI DI RENZI OGGI DOVREBBERO VERGOGNARSI CON TANTI MEA COLPA MASSIMA COLPA. DOVREBBERO SPARIRE DALLA POLITICA (I tanti saputelli), DALLE TRASMISSIONI TV (con processi e condanne tutti avvocati e giudici) , UNA SOSPENSIONE DAGLI ORGANI DI STAMPA (per avere scritto libri di condanna a Renzi senza nessuna prova).DOVREBBERO PAGARE PER IL MALE ED IL FANGO SPARSO A PIENE MANI NEI CONFRONTI DI UN GRANDE LEADER COME MATTEO RENZI UNICO VERO OBBIETTIVO tutto questo ha portato tantissimi voti al BUFFONE con la sua corte di tanti ignoranti che oggi siede a MONTECITORIO, arrecando un grave danno al Paese.

Risultati immagini per Consip, la procura chiede l’archiviazione per Tiziano Renzi

La Procura di Roma ha chiesto l’archiviazione per Tiziano Renzi, padre dell’ex premier, nell’ambito di uno dei filoni di indagine sul caso Consip. Renzi senior era accusato di concorso in traffico di influenze illecite. La Procura ha inoltre notificato un avviso di conclusione delle indagini all’ex ministro dello Sport Luca Lotti (favoreggiamento), all’ex comandante generale dei carabinieri, Tullio Del Sette (rivelazione del segreto d’ufficio e favoreggiamento), al generale dell’Arma Emanuele Saltalamacchia (favoreggiamento). Di rivelazione del segreto e falso risponde l’ex maggiore del Noe, Gian Paolo Scafarto, accusato di depistaggio assieme all’ex colonello dell’Arma, Alessandro Sessa. L’imprenditore Carlo Russo e’ accusato di millantato credito, mentre Filippo Vannoni, presidente di Publiacqua, di favoreggiamento. Matteo Renzi ha commentato così: “Sono mesi che ripeto il tempo è galantuomo. Sui finti scandali, sulle vere diffamazioni, sui numeri dell’economia. Oggi lo ribadisco con ancora più forza: nessun risarcimento potrà compensare quanto persone innocenti hanno dovuto subire. Ma il tempo è galantuomo, oggi piu’ che mai”.

VI RINFRESCO I FATTI E IL PERCHÉ SULLA STORIA Consip, la procura chiede l’archiviazione per Tiziano Renzi

Di rivelazione del segreto e falso risponde l’ex maggiore del Noe, Gian Paolo Scafarto, accusato di depistaggio assieme all’ex colonello dell’Arma, Alessandro Sessa. L’imprenditore Carlo Russoè accusato di millantato credito, mentre Filippo Vannoni, presidente di Publiacqua, di favoreggiamento.  I magistrati della Procura di Napoli hanno aperto un’inchiesta su una gara di facility management del valore di 2,7 miliardi bandita da Consip e suddivisa in vari lotti, tre dei quali destinati alla società di Alfredo Romeo. Sotto accertamento è finito l’appalto Fm4, una gara di facility management del valore di 2,7 miliardi bandita nel 2004 e suddivisa in svariati lotti, tre dei quali destinati alla società dell’immobiliarista Alfredo Romeo, il cui nome risulta nel registro degli indagati per corruzione. Stando all’accusa l’imprenditore avrebbe consegnato delle tangenti al dirigente di Consip Marco Gasparri, anche lui indagato. Il 16 novembre i magistrati hanno sentito Gasparri sui rapporti con Romeo. Gasparri parla di un diretto coinvolgimento della vicenda anche dell’amministratore delegato di Consip, Luigi Marroni.Il reato di traffico di influenza, contestato a Tiziano Renzi in concorso con altri, è stato introdotto nel codice penale nel 2012. Mira a colpire anche il mediatore di un accordo corruttivo al fine di prevenire la corruzione stessa.

Il rischio processo per Luca Lotti.Il coinvolgimento nella fuga di notizie dell’ex ministro Lotti e del generale Saltalamacchia è partito dalle dichiarazioni dell’ex amministratore delegato di Consip, Luigi Marroni, che nel dicembre del 2016 ha riferito ai magistrati che erano stati loro a dirgli che era in corso un’indagine sulla Spa e che sarebbe stato meglio per lui adottare cautele nelle comunicazioni al cellulare. In particolare, secondo i pm di Roma, Lotti il 3 agosto del 2016 avrebbe rivelato a “Marroni, l’esistenza di una indagine penale che riguardava organi apicali passati e presenti di quella società e in particolare una attività di intercettazione telefonica su una utenza in suo uso”. Anche il Saltalamacchia, nell’estate del 2016, avrebbe invitato Marroni alla cautela nelle comunicazioni a mezzo telefono.Il generale Tullio Del Sette, sempre nell’estate di due anni fa, avrebbe rivelato all’allora presidente Consip, Luigi Ferrara, che c’era una indagine in corso sull’imprenditore Alfredo Romeo e lo avrebbe invitato ad essere cauto nelle comunicazioni. Secondo la ricostruzione dell’accusa, anche Filippo Vannoni avrebbe rivelato in più occasioni a Marroni che c’era “una indagine della magistratura” fino a quel momento riservata. Per quanto riguarda l’amico di famiglia Renzi, l’uomo d’affari Carlo Russo, “millantando credito presso l’allora direttore generale del patrimonio Inps, Daniela Becchini, l’allora ad di Grandi Stazioni, Silvio Gizzi, l’ex sindaco di Sesto San Giovanni Monica Chitto’ e dello stesso ex ad di Consip Luigi Marroni, “si faceva promettere da Alfredo Romeo 100 mila euro come prezzo della propria mediazione”. Nei confronti di Marroni, in particolare, “la mediazione, realizzata nella prospettazione di Russo, anche per il tramite di Tiziano Renzi, doveva consistere nell’ottenere stabili vantaggi nell’aggiudicazione a favore della Romeo Gestioni delle procedure di evidenza pubblica indetta dalla Consip; a tal fine Romeo prometteva ulteriori utilità nella misura di 5mila euro ogni due mesi per lo stesso Russo e 30mila euro al mese asseritamente destinati a Renzi”.

COME SI FA A NON DARE RAGIONE A RENZI CHE DICE :Sono mesi che ripeto: il tempo è galantuomo. Sui finti scandali, sulle vere diffamazioni, sui numeri dell’economia: il tempo è galantuomo. Oggi lo dico e lo ribadisco con ancora più forza: nessun risarcimento potrà compensare ciò che persone innocenti hanno dovuto subire. Ma il tempo è galantuomo, oggi più che mai.

Mi ricordo di voi, leoni da tastiera, CIARLATANI E CIALTRONI, che sputavate calunnie e falsità.Mi ricordo,e per rispetto alla legge sulla privacy, non vi cito, uno per uno. Siete dei monnezzari. Vi divertivate a postare delle falsità e delle calunnie su dei Signori a cui non siete degni neanche di leccare le scarpe.L’unica loro colpa, ai vostri occhi, occhi malefici, quella di essere Papà, orgogliosi Papà, di grandi Figli.Ma in fondo vi capisco, è nel vostro DNA essere dei calunniatori, dei meschini calunniatori.Vivete di questo, oltre che d’invidia, odio e rancore.
Siete così meschini che non riuscite neanche a capire che sto parlando di voi.

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Liberta di stampa in pericolo e arroganza di chi comanda. Scenario bruttissimo.

Mattarella: “Pluralismo e libertà di opinione sono condizioni imprescindibili”

Mattarella: "Pluralismo e libertà di opinione sono condizioni imprescindibili"
“L’irrobustimento delle voci espressive di identità e realtà rappresenta un servizio reso alla intera comunità della Repubblica: il pluralismo e la libertà delle opinioni sono condizioni imprescindibili per un Paese civile, come afferma la nostra Costituzione”. Lo scrive il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in un messaggio al Sir,  l’agenzia dei vescovi, in occasione dei trent’anni dalla fondazione.

Parole sagge quelle del Capo dello Stato in difesa della libertà di stampa, bene primario di ogni democrazia. Peccato però che talvolta i suoi interventi vengano strumentalizzati a fini politici, quasi che il Quirinale debba assumere un ruolo di  contro potere, a fronte di quello costituzionalmente garantito, del Governo eletto e votato dal Parlamento. Un rischio che sul Colle devono badare a tenere lontano per non vulnerare il ruolo super partes che deve avere la Presidenza della Repubblica. E’ accaduto in passato che gli inquilini del Quirinale si siano esposti in questo senso, forse memori dei voti ricevuti da partiti poi passati all’opposizione, e i risultati sono stati nefasti per gli equilibri politici e per la correttezza costituzionale.Il Presidente della Repubblica è, innanzi tutto, il garante della Costituzione. Essere super partes non significa non prendere posizione tra chi la rispetta e chi non la rispetta. Nemmeno se chi non la rispetta ha il 90% dei voti.

Maddai!… Pluralismo e libertà d’opinione?… Nella Repubblica di Casaleggio? Non lo avete ancora capito? Questa è gente che non mente e che quanto promette manitene: l’hanno sempre detto che siamo nella Democrazia DIRETTA! Ah, non avevate capito che si tratta di un participio passato?
Quale ONESTA’ si agisce mettendo il bavaglio alle opinioni? M5S = Berlusconi

Chissà per quanto tempo riusciremo ancora a sentire le parole di Mattarella, prima che l’allegra brigata grilloleghista lo metta a tacere…La libertà di opinione e di stampa, disturba da sempre i governanti antidemocratici e dispotici. Infatti la libertà di opinione e di stampa controbatte la propaganda governativa di chi, agendo con grande enfasi in nome del “popolo” in realtà cerca solo di assoggettarlo e controllarlo, tenendolo nell’ignoranza. E’ sempre lo stesso storico inganno, che si nasconde dietro le “rivoluzioni” populiste.Esprimo la mia solidarietà a tutti quelli che detestano Repubblica, ma che apparentemente sono costretti ad andare a commentare ogni giorno qui, più volte al giorno. Il motto del M5S è :”Vietato parlare al conducente ” , come sugli autobus.

Peccato poi scoprire, dopo l’incidente, che il conducente non ha nemmeno la patente !
Che tristezza il mio Paese in mano a questi sconsiderati, arroganti , prepotenti e soprattutto ignoranti individui ! Repubblica resisteremo per voi e per noi!
E A CHI SOSTIENE CHE REPUBBLICA E UN GIORNALE DI PARTITO RISPONDO! NO  Repubblica non è un giornale di partito e lo ha ampiamente dimostrato nella critica senza remore del governo Renzi, avvertito come lontano ed anomalo all’idea di sinistra.

Repubblica ha una sua visione della realtà alla quale puoi aderire o meno, ma non la si può assolutamente accusare di distorcere i fatti per fare propaganda.
Questo è anche all’origine del sottile fastidio che a volte si prova nel leggere editoriali che a primo acchito sembrano impopolari, ma evidenziano una coerenza di fondo alla quale devi solo toglierti il cappello.Repubblica non è il Fatto Quotidiano, o il Giornale, che inseguono e si adeguano al lettore o parteggiano per linea editoriale.La Repubblica è un giornale di Sinistra…tutto qui.Noi lettori di Repubblica non subiamo i travagli giornalieri e dover cambiare idea ogni volta che altri ce lo comunicano. non ci appaiono le scie chimiche, non adoriamo i comici, crediamo che l’uomo sia andato sulla Luna, che il Brennero abbia un tunnel in costruzione, che le opere necessarie allo sviluppo siano indispensabili, che aiutare le banche significa anche aiutare i cittadini (non dico il poppolo perché quello sono loro). Noi ci formiamo una idea raccogliendo informazioni anche su un grande giornale, non sul Sacro Blog. Insomma: non siamo obbligati a cambiare idee ogni cinque minuti.Voi setta GIALLOVERDE non vi siete mai accorti della propaganda politica fatta con arroganza dal ‘Fatto Quotidiano’ o da ‘Libero’? Perché quei giornali , guarda caso, per Voi non sono un partito politico e al contrario un giornale che chi critica il Governo dovrebbe stare zitto? .. il concetto e’ quello espresso dal Presidente Mattarella: la libertà di informazione e’ indispensabile in una democrazia, affinché i cittadini possano avere più punti di vista e aprire la propria mente. 

E PER 2 figuri che stanno demolendo l’Italia, 2 NON_LAUREATI arroganti e sprezzanti, saccenti e prepotenti.Credono di avere l’Italia nelle loro mani.Mi auguro che non facciano in tempo a distruggerla con le loro menzogne e le loro prepotenze.Solidarietà a tutti i Giornalisti che ONESTAMENTE ci raccontano il Mondo! Non esagero per esorcizzare le nostre tue paure. Nessuna fine del mondo ma fine di un governo impossibilitato a soddisfare le aspettative suscitate negli elettori con promesse senza alcun riferimento con la realtà. Non crederete alle fandonie scritte su Facebook e simili vero!, tanto meno, alle facezie di Salvini sulla durata del suo partito. COME IN QUEL FILM FAMOSO HO VISTO COSE CHE Voi Umani non potete neppure immaginare: Ho visto un paese che la SX Democratica PD aveva magistralmente risollevato in tutti i settori pure durante Crisi e cacchio stava progredendo piuttosto bene con Spread addirittura a 116 ed il 50% della gente lo ha consegnato a Paperino Gambadilegno e pure Topolino. Ho visto cose che in altri paesi avrebbero fatto scompisciare l’89% delle persone: Sostituire Renzi-Gentiloni Delrio Padoan Minniti Orlando Martina Calenda Rosato ecc con Paperino Gambadilegno Qui Quo Qua. Ho visto Grillodestromani prendere il 32% e dopo 1 mese alle Comunali(non sondaggi su 1000 persone,ma voti VERI su 7 mil.) perdere il 69% esatto e oggi in AltoAdige prendere il 2,4% e Questi assurdi disastratori per caso continuare a chiacchierare e far danni Ho visto Paperino-Gambadilegno in 4 mesi perdere 15 MILIARDI di interessi Ho visto

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A chi giova la crisi fra Italia e Commissione Europea? Si prega di cercare alla voce “competitors regionali e mondiali” della UE.

Bocciati, colpiti, ma felici, sorridenti, perché questo era l’obiettivo: la bocciatura. Ora inizia lo scontro vero fra Italia e Commissione, uno scontro asimmetrico fra un governo elettorale lanciato verso maggio 2019 e gli altri 26 paesi dell’Unione che li guardano e pensano: ma perché sono così autolesionisti? La settimane nelle Vignette di Ru.

COMMISSIONE: SALVINI? DI MAIO? BOCCIATI!

Senza troppe sorprese, la manovra italiana (termine tecnico DPB, documento programmatico di bilancio) è stata bocciata dall’Unione Europea. Troppo deficit strutturale (1,7% per 3 anni), stime di crescita troppo ottimistiche ed in generale un quadro finanziario traballante. Troppe spese non coperte e 0 investimenti sul futuro del paese: non hanno bocciato il famigerato 2,4%, ma il cosa vorrebbe farci il governo con quel 2,4%.

Ovvero “spesa aggiuntiva strutturale” per sussidiare un sistema economico già inefficiente (siamo sempre l’ultimo paese per crescita in Europa) allo scopo di a) salvaguardare i privilegi – Pace Fiscale e quota 100 – e b) foraggiare la base elettorale – Reddito di Cittadinanza/Pace Fiscale.

Tutto per un pugno di voti (leggete qui il perché), mentendo a rischio il futuro economico del paese e fomentando, in prospettiva, quello sociale. Perché con i conti della prevvidenza sempre più gettati nel caos ed una demografia in calo costante, cosa succederà fra 20 anni quando gli attuali quarantenni dovrebbero andare in pensione?

Questo, loro, i “burocrati” della Commissione l’hanno capito e scritto nero su bianco sulle motivazioni della bocciatura (paragrafo 17, per chi volesse leggerlo): Salvini e Di Maio, Lega e Movimento 5 Stelle (gli “honesti patrioti”) stanno mettendo a rischio il futuro dell’Italia.


SORRIDI! SEI NEL CAMBIAMENTO

“Con questa manovra stiamo investendo sul sorriso degli italiani” dice Luigi Di Maio aggiungendo che il “sorriso farà ripartire l’economia”. Un sorriso per ripartire, come diceva Berlusconi durante il suo governo, perché bisognava essere “ottimisti” contro i mercati che aggredivano l’Italia e contro i “signori della sinistra”. Piccoli Berluscones crescono.

BYE BYE CREDIBILITÀ

Mentre aspettiamo gli sviluppi politici di questa vicenda, assistiamo a quelli economici: Spread ormai stabilmente sopra quota 310, tendenziale in aumento anche sui BTP a 2/3 anni ed un progressivo aumento dei tassi dei nuovi mutui. Uniamo e la fuga degli investitori stranieri dai BTP italiani e arriviamo al punto: stiamo perdendo credibilità internazionale.

A loro, Salvini e Di Maio, frega pochissimo ed infatti si limitano a ripetere “non vogliamo uscire dall’Europa o dall’Euro”, come se questo bastasse.

Per chi lavora nella finanza e chi investe, infatti, le parole contano meno che zero se i fatti e i numeri ti contraddicono. Si chiama “credibilità”, quella che questo governo, formato da due partiti che hanno smesso di urlare all’uscita dall’Europa solo una volta arrivati al potere, non ha.

Non puoi parlare della UE come di un aguzzino che tarpa le ali al paese ed essere credibile. Come non puoi “sfidare” la Commissione con una manovra che fa più male a te che a loro. O lasciar pontificare sul nulla Paolo Savona, Alberto Bagnai e Claudio Borghi arrivando a bollare come “anti-italiano” il Presidente della BCE Mario Draghi.

UNA STELLA TRALLALÀ, DUE STELLE TRALLALÀ…

L’endgame di questo conflitto, almeno a breve scandenza, lo sappiamo: le elezioni europee. Quelle dopo cui Salvini/Di Maio immaginano una Commissione a guida popolar/sovranista propensa ad allentare il Fiscal Compact e tutti i parametri economici.

Non succederà e la nuova Commisione, visto come gli stessi populisti/nazionalisti degli altri paesi stiano facendo muro contro l’Italia, si ritroverà a dover limitare i danni provocati dal caos italiano.Chi si aprofitterà dell’isolamento italiano? Vladimir Putin  (qui un analisi) e Donald Trump.

Per la Russia, l’indebolimento della UE sarebbe propedeutico ad elevare il proprio potere contrattuale sull’approvvigionamento degli idrocarburi. Per Washington, invece, significherebbe ottenere migliori accordi economici, magari coi singoli stati e ridurre il deficit commerciale con l’Eurozona/Unione Europea (ecco come).

Ma a noi, allegri sovranisti che cerchiamo di vendere i nostri asset a qualunque potenza estera, va bene così.

LA COSTITUZIONE È UN IMPICCIO

Chi, oggi, ha il potere di bloccare la “democrazia diretta (da Casaleggio Associati)” ? In linea teorica il popolo italiano, ma solo se la stragrande maggioranza di questo riuscisse a staccarsi dalla propaganda presente nel paese. Fino ad allora, l’unico ostacolo rimane  la Costituzione italiana ed il suo garante, il Presidente della Repubblica, ovvero Mattarella.

Una Costituzione nata per evitare che un movimento anti-democratico (esempio, il Fascismo) arrivase al potere sulle ali del “consenso popolare”. A questo serve il voto di fiducia, la Corte Costituzionale con potere di veto e i poteri del Presidente della Repubblica.

Poteri che, ci dice Grillo alla kermesse del Movimento 5 Stelle, “non sono coerenti con il nostro modo di pensare”.

Un “MOSTRO” che deve far paura, perché sottointende, come più volte affermato dal MoVimento e dai suoi “portavoce”, “noi, il popolo” indentificando, quindi, il “partito” con l’interezza degli italiani: puro e semplice populismo.

L’equilibrio repubblicano, parafransando Grillo, sarebbe “morto”, meglio quindi la democrazia diretta magari mediante la piattaforma Rousseu (come disse Casaleggio), riduzione competenze e futura abolizione del Parlamento (sempre Casaleggio) e riduzione dei poteri del Presidente della Repubblica (Grillo).

La Costituzione? “Mort…”

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Hanno aizzato le folle, adesso le folle inseguono loro e vogliono le dimissioni da parlamentari perché indegni della carica.

IL TUBO DEL FUOCO.

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Può stupire (ma nemmeno tanto) che marco Travaglio abbia impiegato fino a ottobre del 2018 per accorgersi che Di Maio è infantile e quindi inadatto a ricoprire i molti ruoli che invece ricopre. Era evidente fin dal primo giorno che si trattasse di un bambinone, sorretto da una faccia di tolla senza pari, ma completamente digiuno di tutto: uno che confonde il Venezuela con il Cile di Allende non è che non ha studiato: proprio non gliene frega nulla, dettagli irrilevanti.

Eppure Travaglio e i suoi amici per lunghi anni hanno fatto qualsiasi cosa (compresa la distruzione di personalità contrarie, MEB è ancora lì che aspetta delle scuse).

Perché tutto questo? Nella convinzione che i grillini fossero il nuovo che avrebbe davvero cambiato l’Italia. A colpi di codice penale e di scontrini?

Solo chi non ha mai capito nulla di politica può aver concepito un’idea così bizzarra, cioè l’idea che basti prendere quattro sprovveduti (scappati di casa) e sbatterli mei ministeri per ottenere chissà che.

In sostanza, Di Maio è infantile e inadeguato, ma vogliamo parlare allora di Barbara Lezzi, di Lucia Castelli, di Danilo Toninelli, di Bonafede? E potrei proseguire per due pagine. Questi sono adeguati? O sono tipici imbroglioni da strada?

L’affare Tap nel Salento è una perfetta prova della tecnica grillina degli ignoranti da strada.

1- In Puglia deve passare la Tap, un gasdotto che arriva dall’Arzerbaigian e che collega quei pozzi di gas alla  rete europea. Si accosta cioè ai gasdotti provenienti dall’Africa e dalla Russia nel tentativo di farci essere un po’ più sicuri e forse di pagare anche un po’ meno il gas.

2- In Italia, sotto terra, nessuno li ha mai visti, ci sono già 3 mila chilometri di gasdotti. Non fanno male a nessuno, non sono mai esplosi, e ogni mattina rinnovano il potente miracolo: giri una chiavetta e l’acqua del tuo bagno si scalda senza che esci a gettare legna nella caldaia. Idem per fare il caffè.

3- Ma in Puglia i 5 stelle  vedono l’occasione per puntare dritti verso la decrescita felice.

4- Allora impegnano i loro migliori tenori (aiutati in questo anche dal terribile governatore Emiliano) a spiegare al popolo del Salento che il tubo del gas non deve attraversare le loro terre, nemmeno a dieci metri sottoterra, in nome della purezza ecologica, del rispetto dell’ambiente e delle svariate bellezze paesaggistiche salentine.

5- Non si sa bene perché, il popolo accetta e condivide. E ne nasce un movimento non-Tap imponente. Votano tutti 5 stelle, mandano al senato 14 soggetti.

6- Poi si arriva alla resa die conti. Il governo gialloverde annuncia  che la Tap va comunque fatta. La stessa Lezzi (inutile e falsa eroina no-Tap, diventata intanto ministro del Sud con i voti dei Salentini) conferma: non si può non fare. Di Maio, con quella sua bella faccetta da bambino sorridente ribadisce: cari amici, mi spiace, ma la Tap va fatta.

7- Orrore e sgomento nel popolo no-Tap, lo stesso che aveva mandato 14 di questi balordi presi dalla strada al Senato. Ma la risposta è secca: c’è una penale da 20 miliardi se non si fa, non ce la possiamo permettere di questi tempi. Fuoco e fiamme nel Salento, immagini di Barbara Lezzi e di altri dati alle fiamme (esagerando). Ma la Tap si farà.

8- Interviene Calenda, ministro prima di Di Maio: non esiste alcuna penale, mai esistita, mai definita, mai  contrattata da alcuno. Di Maio e gli altri mentono.

9- È vero. C’è solo il, fatto che buona parte del lavoro è già stata fatta. Se si interrompe vanno pagati risarcimenti miliardari. E quindi non si interromperà. Lezzi e Di Maio manderanno l’esercito, ma la Tap andrà avanti e concluderà i sui lavori.

10- Morale? Hanno inventato una cazzata (la pericolosità inesistente della Tap), hanno aizzato le masse (Dibba: in 15 giorni chiudiamo tutto), ma adesso la realtà li obbliga a fare marcia indietro e le masse li bruciano in effige. Si può essere più stupidi e più letali?

I 5 stelle hanno sempre fatto così a partire dall’inceneritore di Parma. Sono una manica di piccoli arrivisti controllati da un’azienda di Milano che in un secondo decide cosa accade dappertutto a prescindere dalla democrazia. Casaleggio ha come punto di riferimento l’elettorato leghista come la lega, tant’è che il papà Casaleggio si era candidato con loro. E infatti stai sicuro che faranno anche TAV e Gronda. Spero che quel giorno tornerete qui a dirmi “c’avevi ragione”.

Settari: Il TAP non è un’opera pubblica, benché sia di interesse pubblico. Non è realizzato e finanziato dallo Stato italiano (SNAM rete gas, all’interno della JV è una Spa quotata in borsa), il cui ruolo nominale (come per ogni attività economica) è regolatorio. In altre parole, allo Stato spetta vagliare il progetto, verificarne la conformità con le norme vigenti, autorizzare l’esecuzione dei lavori, garantirne la corretta esecuzione. Tutto ciò nella tutela degli interessi generali che includono anche la certezza del diritto di investitori e imprese all’atto di eseguire un’opera regolarmente autorizzata. Le sue considerazioni sono francamente ingenue e da esse traspare una totale non conoscenza di quello di cui sta discutendo. Senza alcuna acrimonia, mi permetta di suggerirle di informarsi un minimo prima di mettersi alla tastiera. Mi fa piacere condivida oggi l’utilità di realizzare questo gasdotto, anche se assomiglia molto ad uno dei mitici “Contrordine compagni” di guareschiana memoria.

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UN FANTASMA MAI COSÌ VIVO.Al Forum del PD a Milano e andato in scena l’ovvio della sinistra del sempre.Comunque saranno le donne che faranno vincere MATTEO RENZI.

Primeggiano I tecnici e le competenze, deprime la politica.

Tra capriole, riposizionamenti ed abiure sfilano sul palco ed in cerca di sovraesposizione volti noti del PD nazionale.

Ringraziamenti ruffiani fioccano, si ringraziano tutti, proprio tutti, ma all’appello aleggia un “fantasma”, lui, quasi si volesse cancellare dalla memoria collettiva il suo progetto politico riformista.

Più tentano di occultarlo e di disconoscerlo, più dimostrano tutta la loro debolezza politica, la loro pochezza umana.

Lui è il nostro ex segretario, l’uomo di Rignano che ha dato prospettiva ed identità al nostro partito, quello che qualcuno vorrebbe seppellire nel dimenticatoio e che una settimana fa ha radunato a Firenze in tre giorni oltre 35.000 persone.

Scendono ad uno ad uno dal suo carro, c’è chi siede in prima fila avvinghiato al candidato segretario della vecchia ditta, esercizio tanto banale quanto scontato, chi fa finta di essersi scordato che se la sua carriera politica ha avuto una svolta dopo anonimato, sconfitte e forse dovrebbe ringraziare qualcuno…

Il linguaggio politico di troppi è vetero, autoreferenziale, noioso.

Ho provato a partecipare ad un tavolo, dove questa dinamica, il parlarsi addosso guardandosi l’ombelico e magari dietro le spalle si è conclamato e fatto metodo.

Nessun attacco alla Srl grillina, che il candidato romano della vecchia ditta definisce “vittima” di Salvini.

La deriva che in caso di sua vittoria ci farebbe divenire gli scendi letto della Srl.

Questo è il PD attuale.

Competenze, potenzialità, intelligenze non sfruttate e non uno straccio di progettazione politica e di visione.

Un fantasma vivo e vitale che osserva con attenzione…Ne vedremo delle belle e qualcuno rischierà scendendo troppo frettolosamente di essere travolto dal suo carro.

In Piazza i militanti del PD urlavano #unitá, dal palco il segretario Martina rispondeva abbiamo capito!
A distanza di qualche settimana non mi sembra così, continuano ad attaccare il Matteo sbagliato, continuano a opporsi al governo sbagliato, continuano a fare #fuocoamico.
Non sono maggiorenne, e molti pensano che la politica per me può aspettare, ma io oggi condivido con voi il mio pensiero perché ormai non c’è più tempo. l’Italia è governata da dei #scappatidicasa, che fino ad ora hanno mantenuto una sola promessa, quella di essere il governo del cambiamento: visto quante volte cambiano idea, ma questo atteggiamento non ci porterà molto lontano!
Io amo il mio paese, e come tutti voi ho voglia di spendermi per l’Italia, ma non questa, perciò oggi voglio lanciare questo hashtag, che può sembrare freddo, ma punta a rendere pubblico il pensiero che accomuna molti di noi: #matteofacciamounpartito, tutti insieme, perché voi #cisiete, e molti come me che sognano gli #statiunitideuropa presto #cisaranno. L’Italia, Matteo ha bisogno di te e di una nuova sinistra, questa volta veramente unita che pensi solamente al bene di questo grande paese.
Coloro che attaccano Renzi, colpendolo, possibile solo sul suo modo di essere…. Si guardino allo specchio!!!! Non è la loro aggressività gratuita SOLAMENTE COMUNE INVIDIA per chi è TALENTUOSO e ci fa sentire più piccoli?!?!Nel dialogo porta i FATTI, MAI SMENTIBILI, certo commentati con INTELLIGENZA E FERMEZZA….
Si continua ad attaccarlo da sempre, in ogni modo….anche ora che non riveste incarichi di spicco..UNICAMENTE PERCHÉ SVETTA SULLA MEDIA E SI TEME LA SUA SPICCATA PERSONALITÀ..

Insomma.Sara’ perché sono tignoso di carattere..Se la minoranza PD e’ cosi desiderosa di riprendersi il PD io cercherei di non darglielo..Esiste già il PD senza Renzi ed e’ L&U…un partito molto critico coi Governi Renzi-Gentiloni che ha avuto giustamente un successone da elenco telefonico e ha giudicato positivamente M5S addirittura credendolo di sinistra invece che il Partito della Lobby Grullo&Casaleggio Quale e’ la differenza tra il PD di Zingaretti ed L&U?
però vorrei sommessamente osservare che Bersani si è fatto umiliare dai grilli per pietire ascolto, Zingaretti sogna non solo un accordo con i grilli , ma addirittura Fico a capo delle sinistre, in questo contesto deviato nasce un profondo servilismo verso i grillini che vengono visti nell’immaginario di questi personaggi come una vera forza di sinistra!! A nulla giova osservare che Grillo oggi è piu nazista di Hitler, un Bersani crederà sempre che i grilli per lui sono la vera sinistra e malgrado venga vilipeso deriso beffato ed il oltraggiato dai grilli , la sua mente malata tornerà a ripetere in modo perverso a ripetere una coalizione con il M5S, tornerà a voler pietire ascolto ai grilli, che lo umiliarono e continuano a considerarlo meno di niente!! Con questi soggetti veramente sinistri non si va da nessuna parte!! Io rispetto le pulsioni autolesioniste e suicidarie di una certa sinistra ma il momento è brutto e bisogna prendere le distanze senza tentare di applicare una non voluta maieutica socratica con questi masochisti.

Comunque saranno le donne che faranno vincere MATTEO RENZI..
Belle, intelligenti, colte molto preparate e volonterose. Orgoglio Italiano!!!
Donne che solo il governo Renzi è riuscito a mettere in evidenza..

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