Giro giro tondo casca il mondo casca la terra ..tutti giù per terra…poi c’è quella dei quantaquattro drogatti in fila al sert con il resto di due..si facevan come matti…Ma Non e’ detto, potrebbe essere la nostra salvezza. Troppa presunzione Di Maio.

Operai in nero, Di Maio chiama i ministri 5Stelle a raccolta: «Statemi vicino, se cado io cadiamo tutti»

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Non è una questione di famiglia, ma un affare di Stato. Anzi di governo. D’altronde, è stato proprio Luigi Di Maio, l’altra sera, a riunire i ministri M5S spiegando loro che «in ballo non c’è la mia reputazione, ma quella del Movimento». Sottinteso: se salto io, saltano tutti. Dunque anche voi, cari ministri. E così di prima mattina parte la batteria dai dicasteri grillini. Una pioggia di dichiarazioni a sostegno del Capo politico. Il primo a uscire è quello in maggiore difficoltà mediatica: Danilo Toninelli, che sottolinea come «l’onestà del ministro Luigi Di Maio non può essere messa in dubbio».

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Non solo, sempre secondo il titolare delle Infrastrutture, la risposta del vicepremier (seppur priva ancora di una serie di carte, per ora solo promesse agli autori delle Iene) rappresenta «un cambiamento, anche sul piano culturale, che in Italia non si vedeva da troppo tempo». Non si espone per motivi di opportunità politica il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, ma in privato gli mostra stima e solidarietà. Il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, addirittura si spinge più avanti: «Se c’è una parte ancora sana di questo Paese, reagisca: dalla stampa libera ai liberi cittadini. Facciamoci sentire, non restiamo in silenzio».

La ditta di proprietà di Antonio di Maio a Mariglianella

Giulio Grillo, titolare della Sanità, a Sky Tg24 a proposito della vicenda regista che «viene utilizzata per mettere in difficoltà il ministro che non c’entra assolutamente nulla con quello che fa il padre proprio perché non ha niente a che fare con la politica». Queste prime tre dichiarazioni, pesanti, arrivano tutte prima di pranzo. Tra le 12 e le 13. E vengono intervellate dalle nette prese di posizione dei capigruppo al Senato e alla Camera, Stefano Patuanelli e Francesco D’Uva. Tutti i grillini spiegano: non fate il paragone con il caso Boschi. In serata Riccardo Fraccaro, il responsabile dei rapporti con il Parlamento altro fratello politico di Di Maio con Bonafede, sembra indignarsi davanti ad attacchi che «sono vergognosi e infami». Perché «Luigi è l’onestà in persona». Laura Castelli, sottosegretario all’Economia, si dice «colpita dalla violenza di queste ore» e ribadisce, anche lei, che Luigi è un ministro che lavora contro il lavoro in nero».
Intanto, la parte di web che risponde alle logiche dei Cinque Stelle si scatena. Sui social network c’è chi accusa i giornalisti, chi il manovale «risvegliatosi dopo 9 anni», e chi ora vorrebbe fare le pulci a Salvatore Pizzo, l’operaio primo accusatore di Di Maio senior. Davanti al fuoco di fila di mezzo governo, solo quello giallo, c’è il silenzio di quello verde.

IL GELO
Giulia Bongiorno ne approfitta forse per mandare un messaggio che va oltre la faccenda di Pomigliano e che sembra una buona regola per gli alleati: «In linea di principio credo che dobbiamo valutare le persone per quello che fanno o non fanno in prima persona, ma deve valere per tutti». Sono dell’idea, continua il ministro della Pubblica amministrazione con una carriera però da star del foro, che bisogna «valutare il singolo per il proprio operato e per le proprie omissioni». C’è tensione su questa storia, anche perché nonostante i documenti pubblicati ieri dal leader pentastellato, ci sono ancora parti oscure.

I SOSPETTI
E soprattutto le Iene potrebbero avere in cottura per domenica un altro servizio sul tema. Da Genova si fa vivo Beppe Grillo, il Garante dell’etica del Movimento. E gli dà subito, raccontano dallo staff del vicepremier, solidarietà e affetto. Anche se ormai Beppe, soprattutto dopo il caso Raggi, ha una certa dimestichezza con queste bufere politiche e mediatiche. «Beppe, è tutto in ordine, fidati». Stesso messaggio arriva nello scambio con Davide Casaleggio. In attesa di capire come andrà a finire, il M5S inizia a mettere in fila una serie di punti e prova a uscire dall’angolo sottolineando come «dopo il servizio su Luigi ce n’erano un altro, elogiativo o almeno non ostile con Matteo Salvini». Con i big presi un po’ in contropiede, infine, c’è sempre un’altra manina da agitare in queste ore: Silvio Berlusconi. «E cioè Mediaset».

DI MAIO! Chi pretende di dare lezioni agli altri, deve vivere in una casa di cristallo. Perché’ nel momento in cui gli altri scoprono che il personaggio ha scheletri nell’armadio, cominciano a volar pietre e la casa di cristallo si polverizza!!!

ESEMPIO DEL ASSURDO Silenzio dei “verdi” complici dei “gialli” con 49 milioni di euro in saccoccia e da restituire al popolo italiano in comode rate. Se un partito politico ruba “a casa mia”, posso usare il revolver per difendermi?

CARI SETTARI SE  Uno vale uno, se quelli che hanno votato Grillo non lo hanno ancora capito sarebbe bene che comincino a riflettere sulla vera natura dei grillini, altro che sovranisti e populisti, questo atteggiamento denota la malvagità  e la indifferenza totale anche su quelli che li sostengono, parafrasando Muoia sansone con tutti i Filistei dichiarano che loro sono i soli detentori della verità , e questo ci riporta indietro di decenni quando anche Dio era con loro.

Serve ricordare che prima ancora che nascesse il nazifascismo, nella Civilissima America e non solo era normale considerare i dementi e handicappati in genere delle enormi spese per la società , non solo ma nelle scuole era normale insegnare l’inferioritò  dei neri, per non parlare poi del razzismo che, si può dire per qualche millennio è¨ stato perpetrato contro gli Ebrei, colpevoli di avere ucciso il Cristo. Tutto questo ci è¨ costato il nazismo ed il fascismo e solo dopo quelle catastrofi abbiamo compreso quanto di sbagliato c’era anche nelle culture pre-fasciste e pre-naziste. Le mie parole sono pesanti, lo riconosco, ma non meno pesanti sono le prese di posizione di salvini e di di maio, specie nell’emanazione di leggi o decreti che palesemente si scostano dalla carta costituzionale e si avvicinano a quel clima pre-nazista che citavo. Naturalmente bisogna sempre fare un distinguo , non mi sono mai permesso di riferirmi ai votanti dei M5S, ma alla classe dirigente di quel movimento che non credo dica cose insensate, ma ben ponderate e riflettute.

Giro giro tondo casca il mondo casca la terra ..tutti giù per terra…poi c’è quella dei quantaquattro drogatti in fila al sert con il resto di due..si facevan come matti…Ma Non e’ detto, potrebbe essere la nostra salvezza. Troppa presunzione Di Maio.ultima modifica: 2018-12-05T12:36:32+01:00da bezzifer
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