Il politico oggi al governo anche se sporco e pidocchioso li basta una piccola sciacquata sotto le ascelle, una spruzzatina di profumo di qua e di là e, voilà, la puzza è svanita.Ma sovranità, razzista,fascista,facciamo anche omofobista, va’ rimani sempre. Ma! Si fa la figura del politologo raffinato.

QUESTO STATO INSTAURATOSI NEL POLITICANTE ITALIANO E INDICE DI IGNORANZA E SUPERFICIALITÀ DEL POPOLO ELETTORE CHE NON CERCA PIÙ COMPETENZA ONESTA E SERIETÀ, GUARDA SOLO ALLE PROMESSE CHE INTERESSANO SOLO IL PROPRIO IO.E SIAMO ARRIVATI ALLE PROMESSE IRREALIZZABILI,CHE CI PORTERANNO IN UNA RECESSIONE DRAMMATICA.

IO! Dopo essermi spolpato sino all’osso il solito quotidiano di carta sfoglia, credevo di essermi abbastanza infarinato ed aggiornato sui fatti, almeno quelli prevalenti, che stanno avvenendo in Italia, in Europa e nel Mondo e di essere quindi in grado di partecipare più o meno attivamente ad eventuali discussioni con qualcuno del mio stesso livello nel caso in cui mi fossi imbattuto in una delle tante code dal medico, alla posta o alla fermata del tram. Invece, non sentendomi preparato, ho preferito restare in casa per evitare di essere guardato male da un pentastellato o un leghista senz’altro più informati di me grazie a Di Maio e Salvini che su facebook sono sempre pronti a spiegare con parole terra terra o terrone terrone la versione dei fatti in base a come la vedono loro e a come devono vederla i loro adepti.

Quasi quasi, visto che non sono competitivo, rinuncio a comprare il giornale tutti i giorni e scervellarmi per capire le cose, ed affidarmi ai messaggi circoncisi e compendiosi lanciati dai profeti Matteo e Luigi al 32 + 26 % dell’elettorato secondo gli ultimi sondaggi.

E devo dire che se avessi condiviso con Salvini l’alto grado alcolico che questi riscontrò nelle frasi del Presidente della Commissione Europea Juncker durante i primi battibecchi sulla bozza della manovra economica che il governo italiano stava per approntare, oggi la sorprendente uscita del mea culpa per come la Grecia era stata maltrattata dalla Comunità Europea nel momento del bisogno, suona come un messaggio che la cura contro la dipendenza dall’alcol stia dando i suoi buoni frutti.

E concludo col dire che anche l’incontro a cena di Maria Elena con Matteo del Rosario mi arriva con un certo ritardo. Avrei dovuto capire già da tempo che l’odore del potere è sempre lo stesso: una piccola sciacquata sotto le ascelle, una spruzzatina di profumo di qua e di là e, voilà, la puzza è svanita.Ma  sovranità, razzista,fascista, facciamo anche omofobista, va’ rimani sempre. Ma! Si fa la figura del politologo raffinato.