Revocati gli arresti per i genitori di Renzi, Boschi: “Chi pagherà ora per il fango?”

Il tribunale del Riesame ha accolto l’istanza di scarcerazione e revocato gli arresti domiciliari a Tiziano Renzi e alla moglie Laura Bovoli, genitori dell’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi.

I giudici hanno quindi annullato l’ordinanza del gip che, dopo aver interrogato i coniugi Renzi lo scorso 25 febbraio, aveva poi confermato gli arresti domiciliari. Il tribunale del Riesame ha inoltre stabilito l’interdizione per otto mesi dallo svolgere attività imprenditoriale.

“Siamo felici per la libertà. Ma non ci basta: noi vogliamo dimostrare la nostra innocenza. E lotteremo per questo. Grazie a chi ci ha sostenuto in questi giorni durissimi”, ha detto invece Tiziano Renzi, pochi minuti fa, in un post su facebook commentando la decisione del tribunale del Riesame di Firenze che ha revocato a lui e alla moglie Laura Bovoli gli arresti domiciliari.

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RENZI. BOSCHI: REVOCATI ARRESTI GENITORI, CHI PAGHERÀ ORA PER IL FANGO? “Noi ci fidiamo della giustizia italiana. E oggi il Tribunale del Riesame ha revocato gli arresti domiciliari per i genitori di Renzi. Chi pagherà per il fango di questi giorni? Il tempo è galantuomo, noi che ci siamo passati lo sappiamo”. Così su facebook Maria Elena Boschi, deputata PD.

Spero che con.il tempo Travaglio e il.fatto e Bel Pietro e la sua Verità paghino.cospicui risarcimenti.C’ è purtroppo in Italia una vasta tendenza giacobina su alcuni media ed in alcuni ambienti intellettuali ( intellettuali ma di fatto in queste cose ignoranti) che io combatto fermamente. Mi spiace sentir dire: “può darsi che sia ecc.” NO ragazzi non “ può darsi” è ASSOLUTAMENTE così: ce la ricordiamo tutti la “ paginata” il giorno dell’arresto anche perché si scatenò la polemica ( giustamente infatti come dimostra questo provvedimento del Tribunale ). La diversità di rilievo è più che evidente. Il fatto è che di solito passa più tempo prima che venga riconosciuta l’ingiustizia di una misura cautelare o l’infondatezza di una inchiesta o l’ingiustizia di una condanna ecc., e quindi i giornali/tv la “ sfangano” perché approfittano della memoria cortissima del sistema della comunicazione. Qui la loro sfiga è stata la velocità della revoca della misura già al primo ricorso al Teibunale superiore ( evidentemente, come avevamo detto subito, appariva già di primo acchitto sproporzionata ed ingiustificata): la polemica era ancora calda e dunque non possono facilmente “ dire” “ io non c’ero” “ boh…chi si ricorda”  Ivi compreso lo HP. Per il merito della causa non entro: non è affar mio non mi interessa e non dovrebbe nemmeno interessare granché nessuno, essendo fatti di privati che dovrebbero rimanere nella cronaca non essendo i genitori di Renzi personaggi pubblici. La polemica era sorta sulla misura cautelare degli arresti, la sua tempistica ed il rilievo scatenato sui media, infatti la notizia quel giorno era proprio e SOLO quella (le indagini e le accuse c’erano già da tempo): ecco oggi la risposta. Sul merito deciderà il processo e se sono colpevoli li condanneranno se non lo sono li assolveranno.punto.

Ma per i media e prassi smerdare la gente e se fa parte del miglior politico ITALIANO meglio ancora.Prima li arrestano per il pericolo di inquinamento delle prove e poi, soltanto pochissimi giorni dopo, li rilasciano? Stranamente vengono improvvisamente meno i motivi dell’arresto o, piuttosto, serviva l’evento mediatico?Altro discorso, ovviamente, è ciò che succederà a processo. Se verranno riconosciuti colpevoli dovranno pagare come qualsiasi altro cittadino ma, nel frattempo, la bomba mediatica è stata lanciata … e sfruttata …per questo devono pagare i GIORNALAI ALLA TRAVAGLIO & C. Dal mio punto di vista ci dovrebbe essere una specie di contratto morale per cui chi viene indagato non venga immediatamente processato come colpevole ( in genere dalla parte politica opposta). Poiché questo è impossibile, almeno i media dovrebbero esercitare un controllo nel dare queste notizie. Però anche questo è impossibile.Travaglio è sempre stato un maestro nel condannare mediatica mente coloro che venivano semplicemente indagati, fin da quando scriveva su Repubblica.Ma… vale ancora la regola che in Italia un imputato e’ innocente fino a sentenza definitiva? E credo che sarebbe ora di smetterla di dividersi tra guelfi e ghibellini…anche perché si incattivisce il clima e basta ..se un imputato e’ giudicato colpevole ok si potrà commentare con un po’ di criterio altrimenti si fanno vibrare le corde vocali inutilmente e questo vale per tutti ovviamente. E se i media in casi di questo genere venissero toccati finanziariamente sono sicuro che smetterebbero di  far vibrare le corde vocali e o le tastiere  inutilmente