25 aprile, Mattarella: “Fu il nostro secondo Risorgimento. La storia non si riscrive”. Salvini: “Festa non solo dei comunisti” Il capo dello Stato incontra un’associazione di ex combattenti: “Domani il ricordo di chi riscattò l’Italia”. Di Maio sarà alle manifestazioni per la Liberazione con tre ministri M5S. Zingaretti: “Tutti stiano con le orecchie aperte”
Una vigilia del 25 aprile mai così piena di polemiche. Tra ministri – della Lega – che decidono di non celebrarlo, polemiche anche nel governo sul significato della Liberazione, tifosi laziali che inneggiano a Mussolini a Milano. In questo quadro, le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, risuonano chiare ed inequivocabili: “I giovani facciano propri i valori costituzionali. La festa del 25 aprile ci stimola a riflettere come il nostro Paese seppe risorgere dopo la tragedia della seconda guerra mondiale. Un vero secondo risorgimento in un Paese materialmente distrutto e gettato nello scompiglio dal regime fascista nemico e da quello monarchico”, ha detto il capo dello Stato durante una cerimonia al Quirinale con le associazioni dei combattenti.
Salvini è cresciuto tra i centri sociali milanesi nel mito del secessionismo; dopo la fine di Bossi, ha trasformato il partito in forza nazionalista,ispirandosi a partiti neofascisti come Forza nuova; ha preso a piene mani dai programmi di quell’area politica: Forza Nuova è da 15 anni che esprime i concetti oggi predicati da Salvini. Stando così le cose, come si può pensare che la testa di minchia che si ritrova Salvini abbia rispetto per il 25 aprile? Salvini ricordati che assieme ai comunisti sono morti tanti che comunisti non erano né lo sono diventati. È grazie a loro che oggi può parlare senza censura. La bocca se l’amore sciacquino i tanti che la pensano come lui.
Dire che il 25 aprile debba essere una ricorrenza per tutti e non solo per la sinistra è più che corretto. Io non mi definisco di sinistra ma sono antifascista. Allora Salvini vai a ricordarlo su qualche palco in Italia, non trovarti la scusa che vai a Corleone contro la mafia visto che la giornata contro le mafie è il 21 marzo, perché il 25 aprile pure i mafiosi sono in vacanza. Solo che ti fanno comodo i voti dei nostalgici del del Ventennio vero?
Esponente con orgoglio il Tricolore Repubblicano, alzato con il sangue dei vari patrioti che hanno combattuto contro l’oppressione della dittatura, dai socialisti ai cattolici, ai conservatori ai liberali, il 25 aprile è la festa degli Italiani e la condanna dei fascisti. Viva l’Italia! Viva la Repubblica Italiana!