Calenda anticipa Renzi e apre la scissione nel Pd: “Nuovo movimento liberal-progressista”

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Il patto col M5s manda in stracci il Pd. Calenda trasforma SiamoEuropei in movimento politico. L’ex ministro annuncia: “A dicembre inizia il tesseramento”. Poi attacca Orlando: “Alcuni cambiano i principi per il partito”

 

Calenda anticipa Renzi e apre la scissione nel Pd: “Un nuovo movimento liberal-progressista”

Carlo Calenda rispettando quanto aveva annunciato – caso strano tra chi masticando politica si imbatte nella coerenza – apre la scissione dal Partito Democratico trasformando SiamoEuropei in un movimento politico.

“Il cambio dello Statuto sarà depositato nei prossimi giorni” annuncia l’ex ministro dello sviluppo economico che prepara “la nascita di un movimento politico liberal-progressista”.

“Non possiamo lasciare i riformisti senza una casa”

Il casus belli è noto, ovvero la nascita del nuovo governo frutto dell’accordo del Pd con il Movimento 5 stelle e Liberi e Uguali.

“Ho combattuto questa alleanza con tutte le mie forze. La composizione del Governo, con la Presidenza del Consiglio e i Ministeri degli Esteri, del Lavoro, dell’Istruzione, dello Sviluppo economico, dell’Ambiente in mano ai 5S e la Sanità in mano a LeU, dimostra che il Pd ha rinunciato anche a lavorare seriamente sulle priorità (Istruzione, Sanità e Investimenti digitali e ambientali), condivise nella Direzione del Pd del 26 luglio. Tutto ciò è per me inspiegabile”.

Calenda caldeggia la nascita di un movimento politico liberal-progressista. “Sarà prima di tutto -spiega Calenda- un lavoro di produzione di idee e di mobilitazione di classe dirigente. Un impegno serio che richiederà tempo. Nei prossimi giorni depositeremo il cambio dello Statuto trasformando SiamoEuropei in un movimento politico. Ragioneremo sull’opportunità di cambiare nome. A dicembre faremo partire il tesseramento”.

Il primo a seguire l’eurodeputato è l’ex direttore dell’istituto superiore di sanità, Walter Ricciardi, a cui sarà affidato il primo progetto tematico incentrato sulla sanità- 

“Inizia oggi un percorso lungo e difficile. Non era nei piani. Ci siamo sempre battuti per costruire un Fronte repubblicano ampio e coeso a difesa dei valori liberal democratici. Avremmo preferito un’altra strada. Ma questa non ci spaventa. Anzi”.

Dopo l’annuncio il primo scontro con il vicesegretario del Pd, Andrea Orlando, con cui Calenda aveva condiviso il partito fino a pochi giorni fa. I toni sono da fratelli coltelli.

Se il vicesegretario dem rivendica la nomina del presidente del Pd Paolo Gentiloni come commissario Europeo, Calenda saluta gli ormai ex compagni di partito citando Churchill: “Alcuni uomini cambiano partito per amore dei loro principi; altri i loro principi per il partito“.

PS: Avevamo bisogno di un altro partito? E soprattutto di un movimento politico cosiddetto ‘riformista’ mentre il Pd è già da tempo su posizioni moderate e assai più vicino al liberismo che al socialismo? Non ne avevamo bisogno, anche tenendo conto che – al di là delle antipatie personali – politicamente le differenze tra Calenda e Renzi sono poche.
Ma tant’è: “Il Governo Pd-M5s-LeU è nato. Ho combattuto questa alleanza con tutte le mie forze. Le ragioni le ho spiegate tante volte e non vale la pena ripeterle ancora”.
Lo ha scritto Carlo Calenda annunciando che nei prossimi giorni depositerà “il cambio dello Statuto trasformando SiamoEuropei in un movimento politico”. Per “preparare la nascita di un movimento politico liberal-progressista. Non possiamo lasciare i riformisti senza una casa”, argomenta Calenda.
“La composizione del Governo, con la Presidenza del Consiglio e i Ministeri degli Esteri, del Lavoro, dell’Istruzione, dello Sviluppo economico, dell’Ambiente in mano ai 5S e la Sanità in mano a LeU, dimostra che il Pd ha rinunciato anche a lavorare seriamente sulle priorità (Istruzione, Sanità e Investimenti digitali e ambientali), condivise nella Direzione del Pd del 26 luglio. Tutto ciò è per me inspiegabile”.
“Questo Governo nasce tuttavia con una forte approvazione della base del M5S e del Pd. È una scelta consapevole e di lungo periodo. Dobbiamo rispettarla e augurarci che faccia bene per l’Italia. Per quanto possibile aiuteremo l’Esecutivo con idee e proposte. I pop corn non ci sono mai piaciuti. Allo stesso tempo però dobbiamo preparare la nascita di un movimento politico liberal-progressista. Non possiamo lasciare i riformisti senza una casa”.
“Sarà prima di tutto -spiega Calenda- un lavoro di produzione di idee e di mobilitazione di classe dirigente. Un impegno serio che richiederà tempo. Nei prossimi giorni depositeremo il cambio dello Statuto trasformando SiamoEuropei in un movimento politico. Ragioneremo sull’opportunità di cambiare nome. A dicembre faremo partire il tesseramento.
SiamoEuropei rimarrà un luogo aperto ai contributi di tutti. Di chi è iscritto ad altri partiti (daremo la possibilità di doppia tessera), di chi è favorevole all’accordo di Governo, di chi non la pensa come noi ma comprende che un contributo per il rinnovamento della politica è comunque necessario. Nelle prossime settimane dividerò il mio tempo tra l’impegno in Ue e un giro per l’Italia per parlare con voi. Intanto stiamo preparando il primo progetto tematico sulla sanità affidato a Walter Ricciardi”.
“Quello che sembra sempre mancare in Italia è ‘il foglio del come’, ovvero come passare dalle buone intenzioni alla realizzazione concreta. Lavoreremo soprattutto su questo. Inizia oggi un percorso lungo e difficile. Non era nei piani. Ci siamo sempre battuti per costruire un Fronte repubblicano ampio e coeso a difesa dei valori liberal democratici. Avremmo preferito un’altra strada. Ma questa non ci spaventa. Anzi”, conclude.

 

 

Calenda anticipa Renzi e apre la scissione nel Pd: “Nuovo movimento liberal-progressista”ultima modifica: 2019-09-06T09:48:08+02:00da bezzifer
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